sabato 30 marzo 2013

In ogni caso, grazie ragazzi

Oggi pomeriggio si giocherà il derby d'Italia, colgo l'occasione per raccontare la mia recente esperienza a S.Siro a vedere la mia Inter in Uefa Europa League contro il Tottenham Hotspur. Era infatti da tempo che io e un mio amico desideravamo vedere l'Inter contro una squadra inglese, e visto che lo scorso anno in Champions non c'era stata occasione, quest'anno speravamo di pescare nei sorteggi una squadra d'oltremanica. Dal momento in cui abbiamo saputo che i nerazzurri avrebbero affrontato gli Spurs agli ottavi, abbiamo sperato che riuscissero a battere i rumeni del CFR Cluj e che gli inglesi eliminassero i francesi del Lione. Se per la squadra di Milano la doppia sfida col Cluj è stata una pura formalità, altrettanto non si può dire per il Tottenham che ha avuto la meglio solo dopo 2 partite molto sofferte!
Quello che importava era che Inter e Tottenham si affrontassero: avevamo anche una mezza idea di andare a Londra per l'andata ma i prezzi proibitivi di volo e permanenza ci hanno trattenuti. Poco male, anche perchè la settimana dopo saremmo andati a S.Siro a sostenere la nostra squadra in una partita che prometteva scintille.
Una settimana giusta prima della partita siamo andati a prendere i biglietti, esaltati per l'esperienza che sarebbe stata..ma arrivati in banca abbiamo avuto la prima sorpresa di giornata: la partita era alle 19 e non alle 21 come ci aspettavamo! Non importa, voleva semplicemente dire che saremmo tornati prima. La vera e propria mazzata quella sera però ce l'hanno data Bale e co. che con una prestazione superlativa avevano strapazzato i nerazzurri con un sonoro 3 a 0 che sapeva tanto da beffa e da soldi buttati.
Dopo una settimana di sfottò più o meno pesanti di amici juventini e milanisti eravamo in partenza per lo stadio io, il mio amico e le rispettive fidanzate. Per la verità avevamo anche noi qualche presentimento che sarebbe stata una farsa di partita, sapevamo già che lo stadio sarebbe stato mezzo vuoto, sia per il risultato dell'andata che per l'orario. Arrivati a Milano abbiamo da subito fatto acquisti, come si fa a non prendere la sciarpa della partita??! E a farsi personalizzare una maglia per la fidanzata?? (vero Manuel?). Almeno quello era stato divertente.

Saliti al secondo anello arancio dopo qualche spuntino prepartita abbiamo guardato il riscaldamento delle squadre ma quello che balzava all'occhio erano i settori di S.Siro mezzi vuoti e il rumore che facevano i cori dei tifosi inglesi ormai sicuri di passare ai quarti.

Al momento delle formazioni l'unico esaltato sembrava lo speacker. Ma dall'inizio del match, cioè da quando gli inglesi avevano iniziato a perdere tempo si era già capito che l'Inter avrebbe venduta molto cara la pelle quella sera. Dopo una ventina di minuti l'Inter era già in vantaggio con un goal bellissimo di Fantantonio Cassano e Palacio aveva bussato dalle parti di Friedel un paio di volte cogliendo anche una traversa. Il Tottenham era in balia dell'Inter e più passavano i minuti più tutto sembrava più possibile. Nel secondo tempo Palacio scatta sul filo del fuorigioco e insacca nuovamente per i nerazzurri..2 a 0 e manca mezz'ora. RO DRI GO PA LA CIOOOOO!!

Da quel punto l'eccitazione inglese aveva fatto spazio alla paura e al timore, l'Inter ci credeva sia con i ragazzi in campo sia soprattutto con quelli sugli spalti. L'apoteosi era arrivata qualche minuto più tardi quando una punizione di Cassano aveva bucato nuovamente la porta del Tottenham e aveva aggiustato la gara a nostro favore: 3 a 0 e tutto da rifare. Sinceramente nessuno di noi avrebbe detto prima della partita che l'Inter avrebbe tirato fuori tanto orgoglio e tanto coraggio soltanto per onorare quei colori.

I supplementari erano il giusto premio, se anzi Cambiasso non avesse pelato il palo nell'ultima occasione a quest'ora credo che il Meazza non esisterebbe più perchè sarebbe crollato dall'estrema gioia dei tifosi di casa. Ma il calcio è strano e Adebayor, un fantasma in campo per tutti i 90 minuti, ha trovato una zampata vincente:3 a 1 e i sogni di gloria erano finiti. Noi ci aspettavamo i rigori, ciò che solo pochi minuti prima erano una cosa insperata e invece così non si sarebbe arrivati a tale eventualità. La delusione era veramente palpabile a quel punto. Se non che dopo pochissimi minuti Alvarez aveva segnato nuovamente per l'Inter che allora aveva messo in campo l'unico muscolo che ancora andava a meraviglia, il cuore. L'arbitro però porta il fischietto alla bocca e decreta la fine della partita. I ragazzi di Stramaccioni vanno fuori a testa altissima e noi tifosi usciamo da S.Siro consci di aver assistito a uno spettacolo molto raro!
Contenti e senza voce siamo tornati a casa..ho anche ringraziato i ragazzi nerazzurri tramite twitter per la prestazione..grazie di averci provato!Alle volte basta solo metterci l'impegno...
La partita più bella che io abbia mai visto ha avuto come cornice soltanto 18 mila spettatori..meglio perchè ho fatto meno coda per prendermi il panino salsiccia e cipolle del dopopartita!!

venerdì 29 marzo 2013

ANY OTHER FOOTBALL EXPERIENCE

Hi! I would really like to to read someone else's football story..if you're reading this blog and you want to share an adventure, the description of a football t-shirt or kit, the story of the encounter with your football idol, the best match you have ever seen, etc.. leave a comment below!

I'm sure you have tons of interesting things and anecdotes to write and share with me and the other reders of this blog!

giovedì 28 marzo 2013

Qualche altra esperienza calcistica..

Ciao mi piacerebbe tanto sentire altre storie legate al calcio...se stai leggendo questo blog e hai voglia di raccontare una tua avventura, di una maglia, di quando hai trovato il tuo idolo x strada, di una bella partita che hai visto, ecc.., lascia un commento!
Sono sicuro che hai un sacco di cose interessanti da raccontare!

Un piacevole fuoriprogramma

Stamattina stavo passeggiando per Piove di Sacco, una cittadina vicino al mio paese quando per caso ho notato un cartellone di una partita che avrebbe giocato in casa la Piovese, squadra locale nella quale ho militato anche io anni fa e che attualmente è iscritta al campionato di Eccellenza. Ma la cosa strana era l'avversario, si trattava infatti di un'amichevole contro l'Union Venezia, squadra che partecipa al campionato di Lega Pro II Divisione. Ho guardato la data e ancor più inaspettatamente la partita andava in scena questo pomeriggio! A questo punto sono corso a casa a mangiare e alle 14.30 ero già seduto nel posto che occupavo al Vallini (stadio della Piovese) quando giocavo nelle giovanili.

Il Venezia, nobile decaduta del calcio italiano in quanto si ricordano i prestigiosi anni in cui dava del filo da torcere alle grandi di serie A e B, si è presentato con una formazione ricca di personaggi di spicco. C'era il capitano Denis Godeas con importanti esperienze nella massima categoria, a centrocampo invece c'erano Princivalli (ex Messina e Triestina) e Taddei (ex Fiorentina e nazionali minori), per non dimenticare Masi (altro ex di Fiorentina e Bari).

La più alta caratura tecnica e la velocità degli arancioneroverdi ha fatto si che il primo tempo si concludesse con un sonoro 3-0 a loro favore con le reti di Maracchi di testa, Princivalli su rigore e Godeas con un tiro potente a fil di palo. Il secondo tempo ha accorciato le distanze la Piovese con Battarin ma alla fine il Venezia ha chiuso il conto qualche minuto più tardi segnando il definitivo 4-1.
La partita vista dagli spalti non è stata particolarmente avvincente, forse perchè la cornice era quella che era, infatti ha piovuto per tutto il tempo ed è stato un freddo assurdo per tutti i 90 minuti! Ma nonostante tutto mi sono rimaste impresse le maglie dei giocatori ospiti, verdi con maniche arancio e patch della lega Pro, e i palloni sempre di questa categoria.

Inoltre è stato bello vedere da vicino dei giocatori che qualche anno fa avevo attaccato negli album di figurine, ed ora con qualche anno in più fanno la fortuna dell'Union Venezia alla ricerca della promozione in Prima Divisione.

THE IMPORTANCE OF BEING BECKHAM

Manchester United is one of the most victorious clubs of the world, in its formations we have always seen great football players who made history and gave the club the possibility, even recently, to gain so many titles.
In May 1999 the English team was going to win the Champions League against Bayern Munchen, scoring during the last minutes of the match, and I, being just 9 years old, knew nothing about this all.
I only knew that there was a blond football player, with a hairstyle like the one I wore at the time, he was becoming greater and greater everyday, playing in the Manchester United team whit the t-shirt number 7, he was David Beckham.
My parents were going to go to Blackpool in a little time and I was sad to let them go so I asked them where exactly they were going.
My mother, as if I asked that question purposely to gain something, answered that Blackpool was not far away from Manchester, in the north of England.
Since then I started wondering if they could bring me home as a travel-souvenir a Red Devil's t-shirt.
After a 5 days, at the return of my parents I was very happy to see them and not so convinced I would receive the present I wanted so much.
Just when my mom opened her valise I saw that beautiful red t-shirt.
I thought I was dreaming, in particular when my mom started describing me how she got to Manchester just to make me happy and how she bought my present at the MUFC megastore.
At the time I couldn't believe in the existence of a store made up for one team only! That's when I started dreaming about visiting places like that by myself!

Anyway the t-shirt was wonderful, even now I keep it with great care and I know it's one of the most popular between the red devil's supporters since it represents so many team successes.
The club badge is carefully embroidered and the sponsors are the typical ones of the United.
The collar and sleeves show the typical 90's style.

Honestly I have wore that t-shirt many times and every time I scored a goal in my yard, making the live commentary of my actions, I dreamed about being like Beckham.

mercoledì 27 marzo 2013

L'importanza di sentirsi Beckham

Il Manchester United di per se è uno dei club più blasonati al mondo, nella sua formazione ha sempre avuto importanti stelle che ne hanno segnato la storia e i trionfi che anche recentemente non si sono fatti attendere.
Nel maggio 1999 la squadra inglese si apprestava a vincere la Champions League ai danni del Bayern Munchen proprio negli ultimi minuti di quella sfida e io, alla bellezza di 9 anni, ero assolutamente all'oscuro di tutto questo. Quello che sapevo era che esisteva un giocatore biondo, e coi capelli come li portavo io all'epoca, che stava facendo faville, giocava nel Manchester United con la maglia numero 7 e rispondeva al nome di David Beckham.
Sapevo anche che i miei di li a poco sarebbero stati a Blackpool e quel pomeriggio, un pò intristito dalla loro partenza avevo chiesto rassicurazioni su dove esattamente si trovasse la cittadina di destinazione. Come se sapessi qualcosa mia mamma mi ha risposto che si trovava non molto distante da Manchester, a nord dell'Inghilterra. Da quel momento ho iniziato a chiedere se come ricordino potessero portarmi a casa la maglia dei Red Devils se mai avessero raggiunto Manchester.
Poco convinto del possibile bottino in arrivo, dopo 5 giorni ero soprattutto contento di rivedere i miei, quando mia mamma, appena messi giù i bagagli in casa, ha tirato fuori dalla borsa la maglia rossa che tanto bramavo. Ero al settimo cielo, soprattutto quando mia mamma ha iniziato a descrivermi come quel giorno si fosse fatta portare a posta a Manchester e nello specifico al MUFC Megastore. Non credevo all'epoca che potessero esistere dei negozi per una singola squadra e i racconti di mia mamma hanno iniziato a farmi sognare di andare a vedere quei posti un giorno.

La maglia in ogni caso era stupenda, ancora adesso la tengo con estrema cura e so che è una delle più amate dai tifosi dei red devils perchè ha portato successi decisamente importanti. Lo scudetto è ricamato con molta cura e gli sponsor sono quelli storici dello United. Il colletto e le maniche rimandano a uno stile tipico degli anni 90.

Per quanto mi riguarda invece quella maglia l'ho sempre usata tanto e ogni volta che in giardino di casa segnavo un goal, facendomi la telecronaca, sognavo di essere Beckham!

martedì 26 marzo 2013

Vado a fare la spesa!

Volevo da tempo scrivere un post come questo, non per pubblicizzare ma per informare e consigliare persone che come me si accingono a fare un viaggio, su quali negozi di calcio visitare qualora si trovassero in quella determinata zona.

Football-Team Milano è un negozio che ho visitato a marzo dell'anno scorso durante una gita appunto a Milano. Dopo una mattinata passata a visitare la parte centrale della città con tanto di tour al Duomo per vedere la "Madunina", sono stato attirato dalla vetrina molto ben allestita di questo store. Chiaramente si puntava principalmente sui colori delle due squadre meneghine ma una volta entrati sono rimasto attonito per la quantità di materiale a disposizione di tutti i tifosi sia di squadre italiane che straniere. Solo in seguito ho scoperto che Football Team consiste in più negozi, ognuno con la sua specializzazione. In particolare ricordo una promozione per cui a ogni persona che acquistasse nello store una maglia veniva offerta la personalizzazione ufficiale della stessa. Nella mia esperienza ho trovato la polo dell'Inter 2011/12 ad un prezzo scontato rispetto a quello di altri rivenditori, l'esperienza è stata quindi ottima. Da segnalare anche l'ambiente, soprattutto l'ingresso, incentrato sui colori della Serie A.

Futbolmania situato non distante dalla Rambla, l'ho visitato a ottobre 2011 durante i miei 5 giorni in quel di Barcelona. Penso di non aver mai visto nulla del genere dal punto di vista dell'ambientazione e dell'ampiezza degli spazi espositivi. Un vero e proprio paradiso per ogni appassionato di futbol e di ogni calciatore. Si presenta modestamente su una via per la verità non molto affollata, accanto c'è pure un piccolo outlet in cui si possono trovare piccole e grandi occasioni di ciò che rimane dalle stagioni precedenti. Il negozio vero e proprio incanala il visitatore in un tunnel a ricreare l'esperienza dell'ingresso in campo. Ai lati immagini calcistiche e schermi accompagnano gli acquirenti che rimangono incuriositi dagli ultimimissimi modelli di scarpe che vengono presentate prima di entrare. Si devono riporre eventuali borse e da quel momento è possibile visitare Futbolmania. Nella prima parte c'è un'ampia offerta di materiale tecnico di un sacco di squadre spagnole e non, di squadre blasonate e di squadre che lottano per non retrocedere, anche italiane. Nella seconda parte c'è tutto ciò che può servire a una squadra di dilettanti e si va dalla personalizzazione di maglie, alla vendita di conetti e altre cose utili all'allenamento. I commessi hanno la maglia di futbolmania in cotone personalizzata con il nome di un giocatore. Importante la "boot room" che consiste in una parete straripante di scarpe di qualsiasi marca e qualsiasi categoria di prezzo. Scelto il modello si può provare nel piccolo campetto in erba sintetica proprio dentro il negozio e, se si è proprio sicuri dell'acquisto la scarpa può venire personalizzata. Infine terrei a sottolineare la disponibilità dei commessi che, vista la mia impossibilità di fare la card Futbolmaniaco perchè non residente in Spagna, mi ha spiegato come in realtà potessi farla ugualmente online. Detto, fatto, me la sono stampata e ora ce l'ho in portafoglio!

Soccer Scene LDN in Inghilterra è un negozio molto importante, tanto è vero che appare addirittura nel film "Sognando Beckham". Dedicato esclusivamente al football, c'è anche nella versione dedicata al rugby. Personalmente l'ho visitato un paio di volte, in entrambi casi a Londra, una volta ad Oxford Street, l'altra a Carnaby Street. E' organizzato in maniera molto semplice, ma posso garantire che al suo interno ha praticamente di tutto. La prima volta ricordo che c'erà una cesta contenente di tutto a prezzo scontato. A poche sterline si potevano portare a casa maglie, pantaloncini e calzettoni di stagioni precedenti. Quella volta ho comprato i calzettoni dell'Inghilterra, mentre l'ultima volta, in cui era sparita purtroppo la cesta, cercando tra le maglie ho trovato i pantaloncini dell'Aston Villa. Il personale consiste in ragazzi molto giovani che non sempre risultano disponibili, tant'è, il negozio rimane tanta roba.

Karstadt è un negozio sportivo che ho visitato in centro a Stoccarda. Molto diverso dai negozi precedentemente descritti perchè non è esclusivamente calcistico, tuttavia presenta una vastissima gamma di tutti gli accessori e materiale di tutte le squadre della Bundesliga. Ha un'area interamente dedicata a questo, inoltre il negozio ha numerose maglie delle più importanti squadre europee. C'è una tribunetta piazzata davanti ad un megaschermo dove vengono mandate una dietro l'altra le immagini delle partite della Bundesliga. Ogni squadra ha il suo piccolo stand e ogni volta mi ritrovo a incuriosirmi per una squadra piuttosto che per un altra. Qui ho trovato tra le altre cose (ci vado ogni anno) la fascia da capitano e la maglia celebrativa del Meisterschale del Borussia Dortmund. Consigliato per l'eterogeneità di materiale che si può reperire e per la spaziosità dell'esposizione.

Infine tengo a ribadire che il post non è stato scritto per nessun fine pubblicitario o commerciale. Vuole essere solo il racconto di esperienze personali che vogliono essere d'aiuto a futuri interessati.

venerdì 22 marzo 2013

WHAT A BEAUTIFUL COTTAGE...

I got my University degree in October but being honest I've been talking about going to the UK to see a Premier League match after my graduation for at least 2 years.
Right after I received the confirmation for my dissertation and the communication of my positive outcome my girlfriend and I started looking for a future match worth the price and the travel.
Moreover it appeared as the perfect occasion for a 7 days trip to London, in particular since my favourite english club is Fulham FC :) 
It seemed perfect so we started researching on the net both a great match and a cheap flight in the same week, I can assure it's not as easy as it may seem.
At the beginning we found interesting and convenient Fulham-Sunderland on November the18th
but soon I realized that unfortunately it was on the same day of a match I had to play in an important stadium here in Italy (I'll soon write about that too).
Right then we tried to check the match of October the 20th, the one against Aston Villa, one of the most ancient and important English teams.
Everything seemed perfect, cheap flights, great timing; we booked everything on the net, the hotel, the flight and also the match tickets, that we received by mail in a week time.
It appears to be due to say that 3 weeks before the match there were no tickets left, and it was just a
  match between two teams in the middle of the table!
The elation at my arrive in London was over the top, I couldn't wait to see the match and maybe understand why the british soccer seems to be considered so much different from our Serie A.
We didn't plan any schedule for the match day to be free to do whatever we pleased, since we had time until 3 in the afternoon we decided to go and have a look to Stamford Bridge in the morning, it's the home of the Chelsea Football Team just a couple tube station away from the Fulham's stadium.
Even if we had already visited this stadium in a previous occasion it newly affected us for its size and position, it's so well included in such a quiet city district.
After a rapid tour around the stadium and in the store we directed ourselves to the closest Subway to get what we needed for lunch, we already decided to eat outside the Cottage before the match.
It was time to go to the tube station and make that short way to get to Putney Bridge, the closest  station to Craven Cottage.
While we were on the wagon we soon realized that it was filled in families directed to Cottage like us.
Arrived at Putney bridge we went through Bishop's park, a beautiful park where a lot of kids were having fun playing soccer in FFC's shirts and imitating their idols.
And guess who we met right around the corner?Martin Jol, Fulham's coach, who was talking with some supporters!
I was shocked!I would have never believed in something like this! We had just some Burger King vouchers with us but we immediately decided to use them to get some autographs!
In an hour time since we met Mr. Jol we saw the arrival of Richardson, Rodallega, Berbatov, Petric, Diarra, Karagounis (whit whom I had a understanding look as I said "Forza Inter"), captain Hangeland, etc..
They all have been very kind to the small group of supporters who was waiting for them and of whom I immediately became part of.
In the meantime between the great amount of people arriving to the Cottage we saw a small group of Villans arrived from Birmingham for the occasion.
Once encountred the players we had to go and have a look at the store, here I bought a graduation present for myself, the official away kit t-shirt with my name, the number of my gratuation grade and of course the premier league patches!
Then the time was up to enter in the cottage, every steward was very kind, the asked us if we needed information or help to find our seats.
Inside the stadium it was forbidden to drink alcohol or smoke, these restrictions made it a perfect place for families and kids.
During the Pre-match training Stockdale e Schwarzer (the goalkeepers) came first into view, after a couple shots Stockdale took off his sweater and geve it to a little boy who was looking astonished at him, it was likely the best day of his life :)
The match has been pretty animated. Berbatov seemed inspired and made the match hard for the Villans while it has been Chris Baird the one that made the difference on the the second half scoring  the goal that gave the victory to the Whites.
During the whole encounter the Fulham's supporters screamed their “C'mon Fulham", for us very funny has been the comment "You s**t hahahaaha!" shouted out loud every time Gouzan, the opponent goalkeeper, sent the ball back.
Getting back to the hotel, in a full tube station we also heard some Aston Villa's supporters singing
“I wanna go home, I wanna go home, London is s**t, I wanna go home".
This also was part of the show.
What a nice day, and what a beautiful Cottage...

giovedì 21 marzo 2013

Ma che bel Cottage...

Mi sono laureato ad ottobre e da due anni avevo iniziato a predicare che qualora mi fossi riuscito a laureare avrei certamente coronato il mio sogno di vedermi una partita di Barclays Premier League.
Non appena mi è arrivata la mail di conferma che la mia tesi era stata approvata e che anche la discussione aveva avuro esito positivo, con la mia ragazza siamo subito andati a cercare una partita del campionato inglese che valesse la pena. E perchè non approfittarne anche per fare una bella settimana a Londra dal momento che il mio club inglese preferito è il Fulham FC?
Detto fatto ci siamo messi a ricercare i biglietti in concomitanza di un volo che fosse abbastanza economico. In prima istanza avevamo trovato conveniente Fulham-Sunderland il 18 novembre 2012 ma presto mi sono accorto che coincideva con una mia partita in uno stadio molto importante di cui parlerò in un futuro post.
Allora contro ogni aspettativa abbiamo controllato la partita del 20 ottobre, quella con l'Aston Villa, uno dei club più significativi e storici inglesi. Era tutto perfettto, le date ottime e i voli economici. Subito abbiamo prenotato tutto, compreso il biglietto del match online che è arrivato cartaceo dopo appena una settimana!A proposito di biglietti c'è da dire che a 3 settimane dall'incontro tutti i tagliandi erano stati esauriti per questa partita di media classifica.
L'esaltazione appena arrivati a Londra era a mille, non vedevo l'ora di vedere la partita e capire per quale motivo il calcio d'oltremanica era così esaltato rispetto alla nostra serie A.
Il giorno della partita non avevamo nulla in programma e dal momento che c'era da aspettare fino alle 3 del pomeriggio abbiamo deciso di fare in mattinata un giro a Stamford Bridge, casa del Chelsea a un paio di fermate dalllo stadio del Fulham. Anche se l'avevamo visitato in precedenza Stamford Bridge ci ha stupito nuovamente per la sua grandezza e per quella sua posizione così ben inserita nella vita del quartiere; fatto un veloce giro attorno allo stadio e allo store alla fine ci siamo diretti verso un Subway dove abbiamo preso tutto l'occorrente per pranzare li di fianco allo stadio, questa volta dei cottagers.


Era giunto allora il momento di dirigersi verso la fermata della metro e fare quelle 2 fermate per giungere a Putney Bridge, la stazione più comoda per poi raggiungere il Craven Cottage.
Appena montati, la carrozza era decisamente stipata di famiglie che si recavano a vedere la partita. Dopo pochi minuti siamo scesi e abbiamo iniziato a percorrere la stradina che attraversa Bishop's Park, un parco fantastico dove i bambini in maglia del Fulham si divertono emulando i loro idoli prima che la partita inizi.
Arrivati alla svolta per Stevenage Road ci siamo trovati davanti...il mister, Martin Jol, li a parlare con i tifosi.

Incredibile, non me l'aspettavo!!A disposizione avevamo soltanto dei voucher di Burger King e una volta passati a Jol, questo ha fatto l'autografo. Da li in poi sono passati in rassegna un pò tutti i giocatori convocati per quella partita: Richardson, Rodallega, Berbatov, Petric, Diarra, Karagounis (con cui ho avuto uno sguardo d'intesa al mio "Forza Inter"), il capitano Hangeland, ecc..Tutti sono stati disponibilissimi con quei 4 tifosi, me compreso che li aspettavano adoranti!! Nel frattempo si era anche accalcata gente e tra questa anche alcuni Villans arrivati direttamente da Birmingham per l'occasione.
Una volta incontrati i protagonisti della giornata non poteva mancare una visita al Fulham Store dove ho preso come ulteriore regalo di laurea: la 3a maglia ufficiale del Fulham con tanto di personalizzazione del voto di laurea, patches e via!!

Era arrivato il fatidico momento di entrare dentro il Craven Cottage..tutti gli Steward disponibilissimi ad aiutare chi doveva entrare e a trovare il posto indicato nel biglietto. All'interno dello stadio non si poteva fumare ne tantomeno bere, ecco che questo era un posto adattissimo per i bambini e in generale per le famiglie.
Al momento del riscaldamento sono usciti per primi i portieri Stockdale e Schwarzer. Il primo dopo un paio di tiri, si è tolto la felpa e l'ha regalata a un bambino che lo stava osservando con occhi adoranti rendendolo presumibilmente la persona più felice del mondo!!
Per quanto riguarda la partita è stata molto vivace, un Berbatov ispirato ha complicato la vita all'Aston Villa e un goal negli ultimi minuti di Chris Baird ha fatto vincere la formazione di casa per 1 rete a 0.
Per tutta la durata dell'incontro i tifosi del Fulham hanno supportato la squadra con il loro famoso "C'mon Fulham". Particolarmente divertente anche il commento al rinvio di Guzan, il portiere dei Villans "You s**t hahahaaha!", il tutto ovviamente a mò di sfottò.

Al ritorno, in una metro stipata, ci siamo anche imbattuti in un gruppeto di esagitati tifosi claret&blue che cantavano "I wanna go home, I wanna go home, London is s**t, I wanna go home". Anche questo faceva parte dello spettacolo.
Che bella giornata, ma che bel Cottage...

martedì 19 marzo 2013

I sassuolini...

Crea sempre un pò di disagio quando le persone credono qualcosa di te prima ancora di conoscerti.
E' questo in sostanza il tema di questo post.
Avevo deciso con la mia ragazza di andare a vedere una partita del Calcio Padova, squadra della mia città, più per godermi una giornata all'aperto che per vedere bel calcio.
Lo stadio Euganeo di per se non è uno spettacolo e la pista di atletica annulla quell'atmosfera che le poche migliaia di tifosi biancoscudati irriducibili tentano di ricreare ogni sabato in occasione delle partite di serie Bwin. Tant'è che in quel pomeriggio di maggio della scorsa stagione (2011/12) ci eravamo avviati a vedere Padova-Sassuolo, dove la squadra modenese era in corsa per la prestigiosa promozione nella massima serie mentre la squadra patavina ambiva a un posto nei play-off!
All'arrivo non sapevamo dove parcheggiare la macchina e, trovato un posto in una via adiacente allo stadio abbiamo chiesto a una coppia di carabinieri se poteva sostare li. La cosa sorprendente è stata la risposta:"Eh ragazzi voi di Sassuolo dovete parcheggiare dall'altra parte"...noi di Sassuolo???ma se sono perfino nato in centro a Padova?..Vabbè, non capirò mai il perchè di quella risposta che tutt'ora io e la mia ragazza ricordiamo con simpatia. Ma la stranezza di quella giornata non era ancora terminata! Arrivati ai tornelli siamo stati fermati nuovamente dagli steward che ci hanno chiesto se avevamo preso i biglietti giusti (Tribuna Ovest) dato che venivamo da Sassuolo...Ma nessuno gli aveva mai detto che venivamo da Sassuolo!!!

Alla fine, seduti nella parte più neutrale dello stadio ci siamo goduti la partita ripensando a queste vicende...e ci siamo ritrovati alla fine a tifare per la squadra ospite, che per la cronaca ha portato a casa i 3 punti imponendosi per 2 reti a 0.
Guardando in curva i tifosi neroverdi così piccoli perchè distanti li abbiamo rinominati sassuolini...sarà questo nome, sarà che per tutti quel giorno noi eravamo modenesi, il Sassuolo da allora ha tutta la mia stima!!
Ed ecco un "sassuolino" disegnato da #cibba durante la partita...

mercoledì 13 marzo 2013

Il mio appuntamento fisso!

Sono ormai 5 anni che ogni estate, generalmente a inizio agosto, mi faccio 2 giorni con mio papà in quel di Stoccarda, importante città tedesca nota sostanzialmente per essere la sede della Porsche e della Mercedes.
Il tragitto per raggiungerla è grossomodo questo: Innsbruck, dove la sosta è di rito in quanto si deve comprare la vignette (pedaggio autostradale), Monaco di Baviera, Ausgburg, Ulm e se Dio vuole dopo 9 ore di macchina si arriva a Stoccarda.
La prima volta che ci siamo recati in Germania abbiamo percorso proprio questa strada, più per caso che per volontà nostra, avevamo infatti ignorato completamente le indicazioni del navigatore! Arrivati all'altezza dell'uscita per l'aeroporto di Monaco ho iniziato a intravedere il segnale stradale dello stadio, ecco che improvvisamente mi è venuto in mente che da quelle parti doveva esserci l'Allianz Arena, casa dell'FC Bayern Munchen e del Munchen 1860.

 Poco convinto della possibilità di poter vedere lo stadio sono stato tutto il tempo a fissare i prati verdi della Bavaria quando all'improvviso mi si piazza davanti alla visuale un mega copertone bianco gigantesco con la scritta "Allianz Arena"...mio dio che spettacolo! Anche dall'autostrada sono riuscito a vederla benissimo. Attorno all'arena si snoda un groviglio di strade ed è isolata in mezzo ad un parcheggio enorme. La voglia di visitarla era grandissima ma sapevo che mio papà non condivideva questa mia euforia per cui, fotografata in distanza, ho lasciato perdere!

Da allora ogni anno passando per quell'autostrada usciamo per 5 minuti a sgranchirci le gambe all'ombra dello stadio tedesco, nonostante tutto non sono ancora riuscito ad entrarci perchè ci passo sempre o la sera troppo tardi o di domenica quando l'impianto è chiuso.
Lo scorso agosto inoltre sono passato proprio il giorno della supercoppa tedesca tra Bayern e Borussia Dortmund decisa dalla punta del Bayern Mandzukic e per la strada ho anche incrociato un pullman di supporters bavaresi.
Basta non demordere senz'altro prima o dopo metterò piede in quella che è stata l'arena che ha ospitato la finale di Champions League 2012!!

martedì 12 marzo 2013

Més que un club...

Stasera in occasione della partita di Champions Barcelona - Milan scriverò dell'esperienza strepitosa che ho vissuto proprio nella città più importante della Catalogna.
Allora era tutto già stato ampiamente pianificato prima della partenza, avrei visitato lo stadio blaugrana e presumibilmente fatto il tour. Invece purtroppo, a causa dell'elevato costo del biglietto, e delle scarse risorse economiche a disposizione, mi sono dovuto accontentare della sola vista dello stadio da fuori. Vi posso garantire che nonostante tutto mi sono goduto ogni singolo istante dell'esperienza, ho anche intravisto il campo e i famosissimi seggiolini gialli a formare la scritta Més Que Un Club.

Per me fino a quel momento non aveva mai significato molto l' FC Barcelona, ma stare a contatto con questo mondo colorato di blu e granata mi faceva emozionare e da allora ho sempre seguito le sorti del club.
Non poteva chiaramente mancare la visita allo store, un qualcosa di diverso da tutti gli altri negozi di squadre che avevo visitato in precedenza. Su ogni muro c'erano immagini delle vittorie recenti in supercoppa europea e champions league e foto firmate nike dei giocatori più rappresentativi. Al centro dove le scale portano al piano inferiore c'era la ricostruzione di una tribuna e l'atmosfera all'interno della FCBotiga era veramente unica.
Cercavo necessariamente qualcosa di Gerard Piquè, il giocatore che più di tutti ammiravo e tutt'ora ammiro della compagine del Barça ma non ero riuscito a trovare nulla. Se non che ad accompagnarmi c'era la mia ragazza che con una vista da falco ha avvistato un paio di pantaloncini della terza maglia della stagione 2011/12, blu scuri con bordi verde acqua. Una volta portati a far personalizzare la scena è stata esilarante..sentire parlare la mia ragazza in spagnolo per spiegare che li volevamo di Piquè  non aveva prezzo!! Nel giro di pochi minuti avevo in mano quello che era un ricordo bellissimo e un cimelio vero e proprio per me. Per giunta è stato un regalo di Chiara e io ero decisamente felicissimo!!


Ma prima di lasciare lo stadio per visitare il centro della città mi sono fermato a fare un altro giro del perimetro del Camp Nou e ho anche potuto vedere la statua di Kubala Stecz, qualcuno che prima di Messi ha semplicemente fatto la storia del Barcelona.
Di certo mi è rimasta la voglia di vedere una partita in questo campo, e non è escluso che un giorno o l'altro andrò a realizzare anche questo sogno. Per il resto Barcelona è spettacolare e, cosa importante per me, parla di calcio più o meno ovunque.

Grazie Hoops!!

Mi trovavo a Londra con la mia fidanzata per la nostra seconda volta in una domenica sera in cui pioveva pesantemente ormai da qualche ora. Di stare ancora a Piccadilly Circus non c'era voglia allora mi è venuto in mente un quartiere di Londra, quello vicino alla fermata della metro Shepherd's Bush. Dal momento che non ci eravamo mai stati abbiamo preso per l'ennesima volta la metro e ci dirigiamo nella parte ovest della zona 2.
Appena smontati chiaramente abbiamo cercato le direzioni per Loftus Road l'unico "monumento" che per quanto mi riguardava valesse la pena di essere visto da quelle parti. Così, gambe in spalla, ci siamo avviati quando ad un certo punto scorgiamo un signore con la maglia del QPR. Poco strano se non che in Inghilterra si gioca di sabato e non domenica! Altri 20 metri e notiamo un altro papà accompagnato dal figlio e entrambi con la sciarpa a bande orizzontali bianco blu. La domanda sorge spontanea..non è che c'era il posticipo? La conferma arriva pochi secondi dopo quando tagliato l'angolo verso lo stadio veniamo sommersi da una calca incredibile di persone che avevano assistito al rocambolesco pareggio per 1-1 tra un QPR in grossa difficoltà e la sorpresa Everton. Tutti, e dico tutti! i tifosi degli hoops tenevano in mano una bandierina della squadra. Da subito mi è sorto il desiderio di procurarmene una per cui una volta arrivato nei pressi dell'entrata io e la mia ragazza abbiamo iniziato a chiedere dove fosse lo store del Queens Park. Inutile dire che mi era sorto un dubbio che queste bandierine non fossero propriamente in vendita dato che alcuni ne avevano anche 4-5 in mano! Ecco che allora ci siamo appropinquati a una coppia che aveva lo zaino decisamente straboccante di bandierine e gli abbiamo chiesto dove fosse possibile procurarsele. La risposta purtroppo mi aveva deluso..erano a disposizione degli spettatori negli appositi seggiolini e dato che ormai stavano chiudendo i cancelli non c'era speranza di ottenerne una! Ma con altrettanta naturalezza, la ragazza con cappello e sciarpa rosa rigorosamente QPR ce ne ha regalata una..be che soddisfazione averla..poco importa non ci stesse poi nella valigia e sono stato costretto a tagliare parte del bastoncino con un coltello di Spaghetti House in plastica!!! Quello che mi è rimasto di quella super piovosa giornata è senz'altro la disponibilità dei tifosi degli Hoops e il pollo...non ho mai visto tanti polli fritti come nel quartiere di Shepherds Bush!!


lunedì 11 marzo 2013

Ils sont les meilleurs,Sie sind die Besten,These are the champions

Sfido chiunque appassionato di calcio a non aver mai cantato anche solo sotto la doccia o davanti la televisione nel momento iniziale di una partita di Champions mercoledì sera la famosa canzoncina! Io l'ho fatto, anzi lo faccio sempre perchè io per la Champions ho una passione smodata. Il fascino di vedere tutti questi campioni, i migliori come dice appunto l'inno, non mi fa stare tranquillo, mi mette in fibrillazione soprattutto quando a giocare è la mia squadra!!
Un pomeriggio di fine agosto 2004 ero come al mio solito nel sito internet dell'inter, a quell'età se si esclude quello di Harry Potter, il sito nerazzurro era il solo che conoscessi, e mi sono imbattuto in una notizia eccezionale..l'Inter metteva prezzi popolari perchè S.Siro fosse una bolgia durante i preliminari di Champions League contro l'FC Basel. Inutile dire che la mia unica speranza era quella di essere abbastanza convincente nel chiedere di portarmi a mio papà! Evidentemente una volta avvevo un appeal molto più potente di quello odierno tanto è vero che quella sera ero presente con altre migliaia di tifosi nerazzurri proprio li, nel mio tempio! Partita eccezionale a parte tutto, con l'Imperatore Adriano che ha sbeffeggiato in ogni modo la difesa elvetica facendone 2 proprio davanti ai miei occhi...
Ma la storia è soltanto all'inizio con la Coppa dei Campioni! Perchè finita una mia partita del campionato provinciale allievi con la mia squadra del 2006, la Piovese, mia mamma mi ha fatto sapere come durante quegli 80 minuti di gara era stata in grado di iscrivermi ad un Inter Club (grazie all'aiuto di altri genitori anche loro facenti parte del club) e approfittando della situazione mi aveva anche prenotato per la partita degli ottavi di finale di Champions contro l'Ajax Amsterdam. L'esaltazione era quel giorno a livelli mai visti, la partita per altro si sarebbe svolta proprio il giorno del compleanno di mia mamma, ma tant'è, aveva deciso di accontentarmi. Ancora oggi ricordo quella partita come la più bella che abbia mai visto, con Stankovic che trafiggeva il portiere dei lanceri con un destro a giro fantastico...
Quindi passiamo ad un altro aneddoto legato alle notti di coppa: ero appena uscito dal liceo in una mattina di settembre, mia mamma era appena venuta a recuperarmi, quando mi chiede di farle vedere il diario. Li per li ero rimasto alquanto sorpreso, non c'era ragione che lo vedesse ma non avendo nulla da nascondere l'ho tirato fuori senza apporre resistenza. Vedo che inizia a scrivere qualcosa sul 27 settembre 2006.."Oggi non ci sono per nessuno devo andare a vedere la partita"..ancora una volta a mia insaputa mi aveva fatto una sorpresa e sarei andato a vedere Inter - FC Bayern Munchen in una notte europea..e poco importa se un Ibra poco in giornata si è fatto buttare fuori e se il passivo è stato di 2 goal a 0 per i bavaresi..io quella volta mi ricordo i tifosi tedeschi con i mega boccaloni di birra e le trecce bionde di omoni che superavano come ridere la tonnellata di peso, le luci di S.Siro e una curva Nord esaltata per le 500 presenze di Capitan Zanetti.
L'ultima volta che sono stato a vedere una partita di Champions League è stato lo scorso anno il 13 marzo 2012 quando con la tattica del logorio ho convinto mia mamma a andare a vedere Inter - Olympique de Marseille..la mia macchina non avrebbe retto il viaggio fino a Milano pertanto serviva scorrazzamento!!Di questa partita non dimenticherò mai di aver perso la voce al goal di Milito e la felicità di intonare i cori assieme alla mia ragazza liberamente!

Inutile dire che ad ogni partita a cui avevo presenziato ciò che mi prendeva era la possibilità di acquistare la sciarpa dell'evento..contro Ajax e Bayern mia mamma le ha prese a un prezzo ridicolo finito il match, quella contro il Werder devo ringraziare Simone un mio amico che ricordandosi della mia passione ha pensato di portarmi a casa questo ricordo, mentre quella del Marseille è stato un regalo della mia ragazza.
Che dire il mio sogno ora sarebbe quello di vedere la Champions in altri lidi, possibilmente extra-italiani..



Quando torna dall'Inghilterra

Eccoci al primo vero post del blog!
Ricordo ancora come se fosse ieri questa storia nonostante di anni ne siano passati ben 15, evidentemente la cosa doveva avermi sconvolto un bel pò.
Mio papà era andato a seguire a Blackpool la più importante rassegna di danza sportiva e aveva lasciato a casa me, mia mamma e mia sorella. Al ritorno mi trovavo nel lettone dei miei genitori impaziente e speranzoso nel vedere se mi avesse portato a casa qualche ricordino. In un primo momento l'eccitazione aveva lasciato spazio alla delusione perchè invece di qualche gioco sentivo che dentro il sacchetto che mi aveva portato c'era qualcosa da vestire! Ma non qualcosa qualunque..la maglia ORIGINALE della nazionale. In classe mia non ce l'aveva nessuno! Mi sentivo profondamente orgoglioso e felice in quel momento..la mia prima maglia originale, come la additavano e definivano i miei compagni.
Era il maggio del '98 e vi posso assicurare che quella volta non me la potrò mai scordare...inoltre vi garantisco che la maglia in questione l'avrei utilizzata da li a 3anni..si, fino a quando la mia statura me l'ha concesso!!

Il calcio come dico io...

Ciao a tutti, 

ho deciso da qualche giorno di iniziare a scrivere questo blog per fare capire alle persone, sia quelle vicine a me che non, come io intendo il calcio, questo sport che da quando ho 7 anni ha iniziato a farmi girare la testa.
Il calcio come dico io è come un paese delle meraviglie, non è assolutamente incentrato in un solo suo aspetto ma si rivolge a tutte le diverse sfacettature nel quale è presente. Il calcio per me è un insieme eterogeneo di cose, di persone, di sensazioni e di emozioni e sebbene molti di noi sono portati ad appassionarsi a un solo aspetto del calcio (può essere tifare una sola squadra, la passione per maglie da calcio, il subbuteo ecc), io ho voluto amare il calcio così. Mi piace seguire un pò tutto, mi piace girare, mi piace incuriosirmi di qualsiasi cosa che c'entri col mondo del calcio.
Anche io ho nonostante tutto una fede calcistica che non sarà difficile scovare, ma non mi piace precludere la possibilità di sperimentare tutto il calcio che c'è...vi presento la My Football Land, un insieme di articolo connessi o meno l'un l'altro con aneddoti e oggetti legati alle mie personali esperienze di questo bellissimo sport!!

Andrea