domenica 29 luglio 2018

Grande Torino e Mondiali passati

In occasione della Sagra del Pesce a Chioggia è stata realizzata un'incredibile iniziativa, imperdibile per ogni amante del calcio: il Museo del Calcio Internazionale infatti avrebbe fatto tappa nella città lagunare per una delle sue tappe in giro per l'Italia.


Con sede a Roma, questo museo tratta memorabilia calcistici di ogni genere e specie, italiani e non, con la collaborazione della gente che fornisce materiale unico nel suo genere.
Tema dell'esibizione in Calle San Nicolò, a Chioggia appunto, erano i mondiali dal 1930 al 2014.
In più, visto che Chioggia ha dato i natali a due fortissimi giocatori del Grande Torino, Aldo e Dino Ballarin, la mostra avrebbe avuto uno spazio dedicato interamente all'imbattibile compagine granata.
Difatti la prima sala è praticamente tutta dedicata al Toro e ai fratelli Ballarin: figurine, repliche di maglie, foto, lettere, i biglietti aerei Lisbona-Torino, i tagliandi del match contro il Benfica, non mancava assolutamente nulla.



Chiara, prendendo spunto dalle figurine d'epoca, ha realizzato una replica di quella di Aldo Ballarin per la mia collezione!!


La mostra proseguiva poi con altre maglie da collezione, come quella del Pescara di Franco Cerilli, il pallone autografato dell'interista Sandro Mazzola e la maglia del Santos di Toninho regalata al veneziano Penzo al termine appunto di un'amichevole giocata contro i lagunari dalla squadra carioca.


Prima di entrare nella stanza seguente si passava per una passerella con la maglia dell'Inter di Zanetti, quella del Milan di Maldini, quella di Buffon (tra l'altro della stagione appena trascorsa, ultima in bianconero), quindi quella del Real Madrid di Ronaldo, del Barcellona di Messi e infine quella della Roma di Totti, anche qui inerente all'ultimo campionato che il capitano capitolino ha giocato tra le fila dei giallorossi.



I cartonati di Pelè e Maradona in mezzo all'esposizione attiravano l'attenzione di chi voleva farsi la foto, in effetti sono i due calciatori più influenti della storia!!


Qui sono state esposte altre maglie tra cui quelle della storia Venezia Calcio e un paio dedicate a campioni che purtroppo non ci sono più come Morosini e Astori.
Al centro della sala c'era una riproduzione della Coppa Rimet e un biglietto di ingresso per la finale del Mondiale 1930 tenutasi a Montevideo in Uruguay.


In un angolo invece era presentata la maglia di Maradona ai tempi dell'Argentinos Juniors, probabilmente uno degli oggetti che più mi ha colpito.
Anche quella del Bayern Monaco di Gerd Muller è molto vintage e meritava una menzione!!


La stanza della Serie A e del Campionato brasiliano aveva una parete intera dedicata a Giacinto Facchetti, moltissime le figurine e i giornali esposti per il grandissimo terzino di Treviglio.


Inoltre c'erano le maglie storiche di Roma, Napoli (di Maradona con sponsor Mars!!), Fiorentina e Sampdoria, insomma, probabilmente le più belle e classiche casacche di ogni tempo!!


Anche le compagini brasiliane si difendevano bene, in particolare a me piaceva moltissimo la divisa rossonera del Flamengo appartenuta a Zico.


Di tanto in tanto venivano presentare maglie granata della Clodiense, la squadra di Chioggia e Sottomarina: l'ho sempre seguita molto e mi ha fatto davvero tanto piacere vedere esposti questi cimeli! Credo difatti che sia una delle divise più belle di sempre, molto particolare e storica!


Da qui in poi una carrellata infinita di maglie appartenute ai più grandi campioni che hanno preso parte ad un Mondiale dal 1930 ad oggi: ecco quindi che non si poteva che iniziare da quella di Tardelli del 1982: chi non ricorda l'urlo liberatorio dopo la sua rete alla Germania in finale?!


Proprio accanto c'era anche quella di Materazzi del 2006, quando il 23 interista ha insaccato la rete del momentaneo 1-1 alla Francia portandoci ai vittoriosi rigori di Berlino. Senza tralasciare la famosissima testata di Zidane..


Un'altra maglia che mi ha colpito è la N. 14 di Cruijff del 1974, legata a quell'Olanda rinominata Arancia Meccanica che ha espresso uno dei giochi più belli di sempre.


Anche la maglia dell'Argentina di Maradona fa il suo effetto, ancora porta i segni delle partite, con quel tessuto bucherellato è davvero un pezzo più unico che raro!


La Seleçao era degnamente rappresentata dalla divisa verdeoro di Pelè del 1971!


Di un valore tutto suo è la maglia della Francia a strisce verticali bianco-verdi di Platini: contro l'Ungheria nel 1978, i galletti erano sprovvisti di una maglia adeguata per contrapporsi agli avversari, per questo motivo hanno utilizzato le divise del Kimberley (squadra di terza divisione argentina)! Prima e unica volta in cui i Bleus hanno abbandonato i colori classici.


Personalmente l'uniforme di Beckham del 1998 è stata una delle più speciali: è stato difatti il primo mondiale che ho seguito veramente e, nonostante lo scarso risultato dell'Inghilterra, Becks già allora era uno dei miei idoli!!


Ultima maglia che ho visto è quella del Cile del mondiale 1954 appartenuta a Carlos Caszely: è molto particolare, di fatto si tratta di un a camicia interamente rossa con il logo della federazione calcistica cilena cucito al petto.


Io sono stato davvero sorpreso positivamente da questa mostra, per altro gratuita, organizzata dal Museo del Calcio Internazionale e da AICS!! Sarei curioso di vedere la stessa mostra in un'altra città in modo da vedere i cimeli di un'altra squadra. Esperienza unica e consigliatissima a tutti gli amanti del calcio!!

domenica 22 luglio 2018

I miei campioni: Daniele Gastaldello

Mi sono sempre interessato ai calciatori che abitano o vengono da un paese vicino al mio, mi sembra impossibile alle volte che questi campioni che calcano i più importanti stadi della Serie A possano aver vissuto una realtà tanto simile alla mia: chissà quanti di loro hanno giocato e segnato su quei campetti di provincia che tanto amavo!
Uno di questi si chiama Daniele Gastaldello, è nato a Camposampiero e di professione fa il difensore centrale.


Il mio primo ricordo di Daniele risale al 2006 quando, a S.Siro con mia mamma a seguire una delle ultime giornate di quel campionato segnato dallo scandalo calciopoli, andava in scena Inter-Siena.
I nerazzurri erano in campo con una formazione sperimentale dato che non dovevano più chiedere nulla al campionato, i toscani invece ci tenevano a far bella figura alla scala del calcio.
Il punteggio fino al 90' era di 1-0 per l'Inter, nel recupero però, un colpo di testa di Gastaldello ha regalato un punto d'oro ai bianconeri.
Questi colori però lo avevano accompagnato anche qualche anno prima quando, da giovane promessa del vivaio del Calcio Padova, si è trasferito alla Juventus Primavera allenata da Gasperini, con cui ha vinto pure un torneo di Viareggio nel 2003!
Una fetta importante della carriera di Daniele si è svolta a Genova, sponda Sampdoria: dalla soddisfazione del 6o posto in campionato e dall'Europa League si è trovato purtroppo in Serie B. Non ha mollato il centrale, si è tirato su le maniche e da capitano ha riportato i blucerchiati alla massima serie!
Durante il periodo genovese ha conquistato anche una presenza in Nazionale A nel 2011 in occasione di un Ucraina-Italia amichevole!!
Da qui i 3 anni a Bologna, prima del trasferimento al Brescia Calcio in Serie B nella stagione 2017/'18 dove tutt'ora è leader indiscusso.
Con le rondinelle l'obiettivo dichiarato è centrare la promozione, la sua esperienza sicuramente sarà un'arma in più per provare a portare a casa il risultato.
Devo ringraziare tanto Federico, una persona che ho conosciuto in palestra molto vicina a Daniele, che di recente mi ha regalato la maglia da gara del Brescia con il numero 35! 


Questo è sicuramente un cimelio, la divisa di un giocatore che da sempre mi ha entusiasmato per la correttezza e per la serietà da leader che continua ad esprimere in campo tutt'ora. Allora in bocca al lupo (o alla leonessa) per questa stagione 2018/'19!!

domenica 15 luglio 2018

L'Inter si prepara a rivedere le stelle

Pronti, partenza.. via! Questa appena trascorsa è stata la prima settimana di allenamenti per la nuova Inter di Spalletti targata 2018/'19.
Molti i volti nuovi in campo, da Lautaro Martinez a Nainggolan, da De Vrij ad Asamoah, passando per il giovane Politano: tutti ragazzi pronti a dare il meglio di se e a farsi valere anche nella prossima Champions League!!
Ma a differenza degli anni passati, questa volta i nerazzurri non sono partiti per il ritiro in montagna, hanno preferito il domestico Suning Training Centre in Memory of Angelo Moratti in quel di Appiano Gentile. E devo essere sincero, mi è dispiaciuto non poco: in fin dei conti era l'unica occasione per vivere veramente da vicino la mia squadra del cuore.
Fortunatamente in questo periodo ho avuto molto a che fare con l'Inter, se non altro per le cose che mi son state regalate o che ho comprato, ecco di seguito un bel pò di nerazzurro!

1) Maglia Faccinep Inter. Grazie alla segnalazione di mia mamma che era in giro a shopping, ho acquistato questa maglia azzurra del marchio Faccinep. In sostanza la stampa riporta gli 11 che hanno portato, nella stagione 2017/'18 appena trascorsa, l'Inter a raggiungere il 4o posto valevole per la Champions League. Magistrali le caricature degli interisti che sono così schierati: Handanovic; Joao Cancelo, Miranda, Skriniar, Santon; Vecino, Borja Valero; Candreva, Rafinha, Perisic; Icardi. Magari per molti non sarà stata un'annata da incorniciare ma per me tornare in Europa è stata un'enorme soddisfazione!


2) Medaglietta Skriniar Inter. Chiara ha realizzato questa bellissima medaglietta plastificata di Milan Skriniar, arcigno difensore slovacco classe '95, che l'anno scorso ha tanto ben impressionato con la maglia interista. Ha preso spunto dalla caricatura di Faccinep della maglietta di cui parlavo al punto precedente.


3) Cover Inter. Anche questo è un regalo di Chiara, io decisamente impazzisco per le cover degli smartphone! Da poco ho cambiato modello passando ad un Huawei P10 Lite, purtroppo la vecchia cover non la posso più usare, così la mia ragazza mi ha presto questa nuova in TPU, interamente blu con il logo ufficiale dell'Inter al centro e la scritta INTER in nero. Decisamente da utilizzare per le grandi occasioni, magari andando a Rivedere le Stelle!!


4) Ombrello Inter. Diciamo che proprio non era previsto questo acquisto: ero al supermercato e il mio "Inter detector" ha localizzato qualcosa di blu e nero. Si trattava proprio dell'ombrello ufficiale dell'Inter, dato che in macchina non ne ho mai avuto uno, ho pensato fosse il caso di metterlo in dotazione!! I colori nerazzurri sono inconfondibili, nel manico riporta il logo FCIM mentre gli spicchi hanno scritte che rimandano alla società meneghina.


Nonostante quindi la lontananza della mia squadra in questo periodo di rigida preparazione lontano da tifosi, ma soprattutto da occhi indiscreti, sto cercando comunque di supportare i nerazzurri il più possibile.
Tra Instagram e YouTube provi a seguire tutti gli allenamenti e le prime amichevoli, sperando davvero che questa sarà una stagione veramente speciale!!

domenica 8 luglio 2018

I mondiali 2018 in Russia

Visto che siamo nel bel mezzo della febbre da mondiale, ho pensato che sarebbe stato interessante scrivere qualcosa a riguardo, soprattutto dal momento che abbiamo capito l'andamento della competizione. Ecco quindi il mio parere su questo FIFA World Cup 2018!!



LOCATION
Il mondiale va a toccare le più importanti città della Russia, da Mosca a San Pietroburgo, da Kaliningrad a Rostov e Kazan. In sostanza si va a coprire gran parte del territorio russo.
Nonostante gli spostamenti possano risultare un po' dispendiosi in termini di tempo e soldi (difficile avere un viaggio di meno di 8 ore, questo stato è immenso), credo che in termini di clima e temperatura sia stata una scelta veramente azzeccata! Non di rado si vedono giocatori scendere sul terreno di gioco con la manica lunga, in questo periodo dell'anno, un clima mite, può solo che favorire il bel gioco.
Tutti gli stadi sono stati rinnovati, delle vere e proprie chicche di architettura e modernità.

LE SQUADRE
Abbiamo appurato che le squadre oceaniche e africane non sono riuscite a passare il primo turno di qualificazione, nonostante solo i cartellini siano riusciti a condannare l'ottimo Senegal di Manè e Ninag. Le favoritissime Germania e Argentina hanno avuto una spiacevole sorpresa trovandosi fuori dal torneo rispettivamente dopo la fase a gironi e dopo gli ottavi di finale: il gioco espresso non è stato all'altezza, non basta più di questi tempi contare soltanto sulle stelle della propria Nazionale, bisogna lavorare di squadra come hanno dimostrato Iran e Tunisia!!
Stessa sorte è toccata a Spagna, sconfitta ai rigori dai padroni di casa della Russia, e al Portogallo, annientati da un Uruguay trascinato di forza dal Matador Cavani!!
Tra le sorprese più belle non si può non nominare il Giappone, dapprima passato per fair play (meno cartellini nel girone rispetto al Senegal), poi protagonista agli ottavi con una prestazione tutta cuore e cervello contro il fortissimo Belgio.
Proprio i Diavoli Rossi hanno fatto punteggio pieno nel girone eliminatorio, dimostrando solidità e una classe non da poco (i giocatori più importanti giocano in Premier League da titolari!!).
La Croazia stessa ha tra i suoi 23 una notevole dose di qualità, non stupisce di certo la solidità che l'ha vista guadagnarsi senza troppi patemi un posto tra le prime 8!!

I GIOCATORI
Scontato dire che i riflettori fossero tutti puntati su Messi, l'erede di Maradona a cui manca solo il mondiale per considerarsi completo: anche in questa occasione iridata la pulce ha faticato non poco, alla fine l'albiceleste se ne è tornata a casa anzitempo.
Ronaldo ha iniziato alla grandissima con una tripletta, ma questo fuoco è diventato sempre più flebile partita dopo partita fino all'eliminazione del suo Portogallo.
Neymar ha giocato fino ai quarti di finale, classe cristallina ma non uno dei caratteri più semplici da gestire, vista la mole di antipatie dovute alle presunte simulazioni.
Cavani si è dimostrato bomber implacabile, il suo Uruguay è sempre una sicurezza.
Sicuramente merita una menzione il portiere danese Kaspar Schmeichel, autore di prestazioni monstre specialmente contro la Croazia!!
Lukaku sta letteralmente trascinando il suo Belgio a suon di goal e lavoro "sporco", mentre Kane ormai è capitano e certezza dei tre leoni che stanno tentando di riportare a casa la Coppa che manca addirittura dal '66!!
Secondo il mio parere, con il mondiale che sta conducendo, Luka Modric della Croazia deve assolutamente avere una menzione tra i top player da osservare, non dimenticando che sarà un osservato speciale nella lista per il Pallone d'oro.

LE MAGLIE
Senza dubbio quello delle divise da gioco è uno degli argomenti che più mi esalta!!
Tra le più belle maglie del torneo annovero quella del Perù, bianca, pulitissima, con questa banda trasversale rossa davanti e dietro che trasuda storia: secondo me Umbro ha esaltato questo aspetto ed ha creato un capolavoro!!
Innovativo al massimo invece il lavoro che ha svolto Nike con la Nigeria: le Eagles hanno giocato con una maglia verde chiaro con un motivo a zig zag decisamente originale!!
La maglia che in assoluto però mi è piaciuta di più è stata quella del Giappone prodotta da Adidas!! Interamente blu, davanti ha un motivo a righine tratteggiate bianche verticali che rimanda all'armatura dei samurai. Inoltre il nuovo logo è qualcosa di veramente super!!


Chiara mi ha regalato l'intero completo (maglia + pantaloncini) della Japan Football Association, l'ho usato molto per le partite dei nipponici!!
Un'altra divisa che mi è piaciuta molto è stata quella away dell'Argentina, interamente nera con degli inserti obliqui laterali che riprendono il colore albiceleste della squadra.

LA MASCOTTE
A ogni rassegna iridata, a ogni europeo, sono sempre molto incuriosito di vedere la mascotte che accompagnerà la competizione.
Quest'anno, a World Cup Russia 2018, la mascotte è un lupo chiamato Zabivaka, letteralmente "colui che segna" in lingua russa. Non a caso è dotato di uno scatto bruciante ed un tiro micidiale (come documenta il video di presentazione!).
Chiara mi ha regalato un bellissimo portachiavi di Zabivaka, un fantastico ricordo di un mondiale speciale. 


Se volete farvi una foto assieme alla mascotte ma il volo verso la terra degli zar è un po' troppo costoso, allora basta andare nel sito dedicato alla World Cup!!

Il mio giudizio su questi mondiali è davvero positivo, mi son goduto ogni partita senza pressione. Forse è dovuto al fatto che la mia squadra, l'Italia, non si sia qualificata, tuttavia ho cercato di cogliere tutte le curiosità e le belle prestazioni che questo mondiale ha offerto e sta offrend.
Non nego che a questo punto sto incrociando le dita per la mia seconda squadra.. It's coming home!!