domenica 28 febbraio 2021

La storia del calcio con le figu

Con la ricorrenza dei 60 anni di Calciatori Panini ho proprio notato che la storia del calcio è tutta trascritta tra gli album che si sono succeduti nel corso del tempo: la tipologia di maglie indossate, le pettinature e gli stili dei giocatori, davvero tutto è emblematico del periodo storico e calcistico in cui le figurine sono state acquisite!
Di recente mia mamma mi ha regalato proprio l'album Calciatori Panini 2020/'21: il profumo è sempre quello di quando ero bambino, solo che le figu sono davvero molto più belle e curate.
Io amo la sera mettermi davanti alla TV e sfogliarmelo tutto per imparare nuove cose sui calciatori del campionato di Serie A!


Mia sorella mi ha anche regalato la prima Tin Box, ovvero quella su cui è raffigurato il primo album calciatori 1961/'62 con il Barone Liedholm del Milan in copertina!
E Chiara invece mi ha preso una bustina delle nuove gommaglie Calciatori Panini 2020/'21 nella quale ho trovato la maglia della Fiorentina, squadre per la quale ho sempre simpatizzato e che quest'anno vanta tra le proprie fila Borja Valero e Biraghi, entrambi protagonisti della campagna interista in Europa League della scorsa stagione.


Sempre mia sorella mi ha preso anche la gommaglia dell'Udinese: per la cronaca è a mio parere la più bella maglia di questo campionato di Serie A!! Senza contare che nella stessa bustina ho trovato pure la figurina di Lukaku, centravanti dell'Inter e di fatto uno dei miei calciatori preferiti!


La raccolta dei Calciatori Panini però è nata solo negli anni '60, prima cosa c'era? Ebbene, grazie al sito "Eroi del Calcio" ho scoperto una raccolta di album "ricostruiti" dal 1929/'30 al a1960/'61.
Editi da Geo Edizioni, sono in sostanza strutturati come gli album classici di calciatori ma le foto sono ricavate da figurine dell'epoca che erano state realizzate in diverse occasioni.
Io ho acquistato "Campionato di Calcio 1929/'30", il primo della serie e per me molto importante in quanto quel campionato è stato vinto dall'Ambrosiana Inter, guidata da uno strepitoso Meazza!


Di recente anche le singole squadre o società hanno iniziato a produrre le figurine legate esclusivamente al proprio club, ne è stato un esempio l'Inter e, nell'ultimo mese, anche il Calcio Padova.
Per festeggiare i 110 anni è infatti uscito un album con figurine storiche e recenti, con caricature dei calciatori e con le maglie indossate dai biancoscudati. Tanti sono i campioni passati all'ombra del Santo, in questa collezione le figurine mirano a ricordarli tutti!


Mia sorella mi ha regalato anche 2 bustine di figurine di Capitan Tsubasa, Holly & Benji per gli amanti del relativo anime! Anche queste edite da Panini, sono davvero una bellissima collezione di Tsubasa Ozora e Genzo Wakabayashi con i disegni che sono stati di recente riprodotti rispetto alla serie originale.


Quando ancora le figu non esistevano, esisteva però l'Almanacco del calcio! Da quando sono bambino desideravo averne uno e di recente assieme a Chiara ho preso quello della stagione 2010/'11, proprio quella successiva al triplete dell'Inter. In questo modo ho tutto il campionato precedente riportato tra le pagine di questo fantastico volume.


Inutile dire che all'interno è pieno di statistiche, dati, formazioni e, addirittura, disegni dei goal della nostra nazionale!
In copertina Wesley Sneijder che alza la Champions League, anche quella un'immagine storica!

domenica 21 febbraio 2021

Il Derby di Milano

Oggi 21 febbraio 2021 va in scena il Derby di Milano, della Madonnina, Milan-Inter, prima contro seconda: insomma, oggi ci si gioca tanto di questo campionato di Serie A 2020/'21, probabilmente il più anomalo di sempre per l'assenza di pubblico e per la situazione che il nostro paese sta vivendo ormai da un anno.


San Siro è pronto ad ospitare le gesta di due compagini che ad oggi hanno fatto davvero bene, il Milan guidato da Pioli è stato in vetta fino alla scorsa giornata, giocando con un mix di interpreti giovani come Tonali, Leao e Theo Hernandez coadiuvato dal talento e dalla grandissima esperienza di Zlatan Ibrahimovic (transitato una decina di anni fa anche in nerazzurro).
L'Inter allenata da Conte è invece una squadra solida e bilanciata, con una propria identità e con interpreti che conoscono alla perfezione ciò che il tecnico richiede loro. Barella, Bastoni, Skriniar sono solo alcuni di questi punti cardine, senza tralasciare la coppia d'attacco ultra collaudata Lukaku-Lautaro, davvero micidiale quando si tratta di ripartire.
In questa stagione si son già disputate due stracittadine, quella nel girone di andata è stata aggiudicata dal Milan con il punteggio di 2 a 1, mentre quella di Coppa Italia, terminata con uguale risultato, è stata vinta dall'Inter.
I nerazzurri in quell'occasione hanno avuto la meglio grazie ad una pennellata su calcio di punizione di Eriksen, proprio sotto l'incrocio dei pali: ma a segnare questa gara è stato lo scontro titanico faccia a faccia tra Lukaku e Ibra, i due trascinatori delle compagini in campo!
Il Derby nel corso degli anni ha rappresentato sempre un match ad altissima tensione, la rivalità tra nerazzurri e rossoneri, tra il biscione e il diavolo si è sempre fatta sentire perchè vincerlo significa essere "padroni di Milano" fino allo scontro successivo.
Ieri, con la Gazzetta dello Sport e Sportweek, in collaborazione con Dazn che per inciso sta preparando questa sfida in maniera esemplare con servizi e speciali a non finire, Chiara mi ha regalato un libretto "Il Derby in 100 flash" di Luigi Garlando: in sostanza si ripercorrono 100 stracittadine milanesi nel corso della storia con brevi commenti ad ognuna. Decisamente un inserto molto interessante!


Parlando di Inter-Milan, la scorsa estate, passeggiando in centro a Padova, mi sono imbattuto nella libreria "Il libraccio", dove ho trovato ad un prezzo decisamente abbordabile il libro "Derby!" di Gianni Brera.
Si tratta di una raccolta di articoli e resoconti legati al Derby della Madonnina tutti scritti dal giornalista: il bello è che lo stile di questi testi è decisamente diverso rispetto a quelli che siamo soliti leggere al giorno d'oggi nei quotidiani sportivi! Rivivere queste partite negli anni '60 attraverso le parole di Brera è qualcosa che conferisce ancora più valore a questa che, sicuramente, non può essere definita una semplice partita!


Per me il Derby ha sempre significato molto, già dalla settimana precedente ci penso a quei 90 minuti che, come sempre, risultano infiniti!
Non ho mai assistito dal vivo ad un Inter Milan di campionato, tuttavia ne ho visti ben 2 durante il Trofeo Tim: la prima volta nel 2001 è finito 3-5 per i rossoneri ai calci di rigore dopo che i tempi regolamentari erano terminati sul punteggio di 0 a 0, mentre il secondo ha visto trionfare i nerazzurri per 2 a 0 grazie ad una doppietta di Bobo Vieri (un goal su rigore).
Non esiste un Derby meno sentito, nemmeno in amichevole, nemmeno a livello giovanile: certo è che quello che stiamo per vivere sarà un Derby speciale, dopo anni e anni in cui le due squadre non si affrontavano da prime della classe!

domenica 14 febbraio 2021

I miei campioni: Filippo Maniero

Correva la stagione 1998/'99, era esattamente il secondo anno che mi interessavo al gioco del calcio e alle sue squadre, avevo l'album Calcio Merlin '99 sempre nello zaino di scuola e le giornate trascorrevano tranquillamente.
Facevo la terza elementare ed ero molto occupato dagli allenamenti di ballo, all'epoca purtroppo non giocavo in un prato verde a correre dietro ad un pallone: ricordo che le domeniche, terminate in serata le gare di ballo appunto, mi fiondavo al televideo per vedere cosa avessero fatto Inter e Venezia!
Aspettavo infiniti secondo perchè si girassero le pagine delle varie partite, vedevo chi aveva giocato e segnato.
Quell'anno ero fissato con il Venezia, era una squadra che sentivo mia, vuoi per la vicinanza, vuoi per una sorpresa che mi aveva fatto mio papà!
Si perchè un giovedì pomeriggio come tanti, durante uno dei 2 rientri settimanali, mio papà è venuto a prendermi anzitempo, dicendomi che doveva portarmi in un posto: il posto era il campo sportivo di Legnaro, un paese non distante da dove abito e dove, anni e anni dopo, avrei giocato per la squadra locale.
Il Venezia Calcio, all'epoca in Serie A, avrebbe giocato, contro la Legnarese appunto, l'amichevole canonica del giovedì pomeriggio per valutare la squadra che sarebbe scesa in campo la domenica seguente in campionato.
Taibi, estremo difensore arancioneroverde avrebbe difeso i pali dei dilettanti, e viceversa. Ricordo chiaramente di aver chiesto il perchè a mio papà, sentendomi rispondere che altrimenti Taibi sarebbe rimasto inoperoso per i successivi 90 minuti.
Effettivamente il risultato finale di 9-0 per il Venezia rendeva ancora più plausibile la spiegazione!
Al fine del match ricordo un vero e proprio marasma, ero piccolo e ricordo un sacco di persone ovunque. Mio papà mi aveva portato dove uscivano i calciatori, ricordo che mi erano sfilati davanti Bastos Tuta, El Chino Recoba e tantissimi altri campioni che io avevo visto solo nelle figu.
Ma la stella di quella squadra era Pippo Maniero, centravanti del Venezia Calcio nativo proprio di Legnaro.
Al suo passaggio mio papà ha tirato fuori un foglietto di carta giallo e me lo ha fatto firmare. Ero felicissimo, avevo appena ottenuto il mio primo autografo e non vedevo l'ora di raccontarlo ai miei compagni a scuola.
Tornato a casa mia mamma ha preso una figu di Maniero che avevo doppia, ci ha attaccato dietro la firma e mi ha plastificato il tutto perchè non andasse rovinato.


Oggi ho ancora quell'autografo e lo custodisco gelosamente.
Maniero, attaccante simbolo degli anni '90 in Italia, è cresciuto nel Calcio Padova, ha giocato con la prestigiosa maglia del Milan e ha trovato il culmine nella sua carriera proprio in laguna durante gli anni del Venezia in massima serie.
Ricordo che mia mamma mi ha regalato in occasione di un'esibizione di ballo particolarmente importante, la maglia arancioneroverde con il n. 20 sulle spalle, quella che il classe '72 ha utilizzato durante la prima stagione allo stadio Penzo.


Nella stagione 2005/'06 Pippo giocava in Scozia nei Rangers Glasgow: non trovando spazio nella squadra è tornato in Italia a giocare con la Piovese Calcio, proprio la squadra nella quale militavo - all'epoca ero tra gli Allievi. La domenica andavo sempre allo stadio Vallini a vedere i biancorossi giocare in Eccellenza, alla fine dell'anno e grazie alle numerose reti dell'ex Milan, la squadra è stata promossa in Serie D.
Nel campionato successivo io sono stato ceduto alla Legnarese e Maniero lo stesso! Ricordo che quando facevamo le sedute dal massaggiatore spesso ci trovavamo nello stesso spogliatoio e lui immancabilmente mi chiamava "Bocia", ragazzino in veneto.
L'anno seguente ho partecipato alla sua partita di addio al calcio allo Stadio Euganeo assieme ad un altro grandissimo campione di Padova, Ivone De Franceschi.


Per me è stato incredibile vivere così da vicino un campione del calibro di Pippo Maniero, mi rendo conto che è stato un grande proprio perchè nel corso degli anni è sempre rimasto umile e molto attaccato al suo paese di origine.

sabato 6 febbraio 2021

Ci ha pensato il Modena!

Correva l'estate 2003, avevo 13 anni avrei passato le mie vacanze estive assieme a mia mamma e a mia sorella.
Quell'anno niente mare, niente Caorle (che per altro mai mi aveva elettrizzato a quell'età se non per la bancarella di magliette da calcio alla quale mi attaccavo ogni sera nel corso della passeggiata), bensì 2 settimane a Pieve di Cadore in montagna proprio con un'amica e collega di mia mamma - nonchè mia ex maestra alle elementari!
Devo essere sincero, non la vedevo affatto bene la storia, a quell'età ci si annoia incredibilmente, l'idea di star lontano dalla TV che mi aggiornava sugli ultimi movimenti di mercato della mia Inter non mi piaceva, figuriamoci poi passare in mezzo ai boschi intere giornate per 15 interminabili giorni. Ma tutto questo sarebbe cambiato radicalmente..
All'arrivo nel paesino di montagna infatti, il mio occhio già abbastanza allenato a carpire input calcistici, ha notato dei fogli gialli appesi ai negozi del centro, tutti riportanti scritte come "Alé Modena", "Forza Gialloblù" e chi più ne ha più ne metta: ero ancora un pò naif a riguardo, non sapevo bene come funzionassero i ritiri, pensavo di esser capitato in un paese nel quale si tifava Modena..
Modena che, per inciso, aveva appena terminato il campionato 2002/'03 salvandosi nella massima serie proprio all'ultimo respiro e grazie alla classifica avulsa. Pertanto il club dei canarini avrebbe disputato anche il seguente campionato in Serie A!
E così, con questi cartelli che continuavano a girarmi in testa, ero andato con la mia famiglia a sistemare le valigie in quell'appartamentino che ci avrebbe ospitati per l'intero soggiorno.
Dopo pranzo eccoci uscire per la prima escursione, giusto il tempo di mettere in naso fuori di casa e mi sembrava di aver intravisto Alberto Malesani, allora allenatore di quel Modena FC!
Avevo chiesto a mia mamma carta e penna, giustificandomi dicendo che secondo me c'era il Mister gialloblù per strada! Lei ricordo che era un pò incredula e mi aveva risposto che probabilmente vedevo il calcio ovunque, anche dove non c'era: invece, dopo una corsa per riacciuffare Malesani che nel frattempo era diretto al campo sportivo di Pieve, sono riuscito a ritornarmene da lei con la firma!
Non c'erano più dubbi, il Modena Football Club stava svolgendo il ritiro proprio nel paese dove avrei passato le mie vacanze, e questa sarebbe stata la mia ancora di salvezza!
Si perchè nel frattempo mi godevo interamente le giornate tra i monti, sapendo che al ritorno, la sera, sarei passato al campo a vedere la squadra finire l'allenamento!
Ricordo come fosse ieri l'allenamento di Marco Ballotta, ex portiere dell'Inter e allora capitano gialloblu, volare letteralmente a recuperare i palloni del preparatore: ogni volta che si girava e vedeva me e mia sorella non mancava di salutarci.


Adoravo la mattina uscire prestino per aspettare tutta la squadra, nel giro di pochi giorni avevo già tutte le firme di quella compagine che ormai avevo preso in simpatia: Marasco, Fabbrini, Taldo, Mauri, Balestri, Ballotta, Zancopè, Kamara, Music, Ungari, Bertani, Scoponi, Ponzo e chi più ne ha più ne metta! Nella stagione 2003/'04 avrei assolutamente supportato pure loro!


Dopo essere passato per l'ufficio del turismo di Pieve di Cadore, avevo a disposizione tutte le info legate al programma di allenamenti e partite del Modena così, puntualissimo, assieme alla mia famiglia sono andato a vedere la partita dei canarini: li devo dire che è stata una pessima esperienza, i tifosi hanno interrotto il match, sono volati insulti, parolacce.. da dimenticare! Ricordo che purtroppo ce ne siamo andati anzitempo e questo mi aveva ferito, i tifosi lo avevano fatto.. per me il calcio era solamente entusiasmo e felicità e, a mio parere, avevano rovinato ogni cosa.


Fortunatamente una sera in paese c'era tutta la squadra a passeggio: non potrò mai dimenticare che assieme a mia mamma ci siamo intrattenuti per ore assieme a Ballotta, il mio giocatore preferito! Avevamo parlato di ogni cosa e a me sembrava impossibile dato che prima di allora lo avevo visto solo nell'album delle figurine.
Proprio con le figurine Panini avevo trovato la sua calamita nella stagione precedente, quante volte avevo provato a scambiarla per altri giocatori magari dell'Inter, in quel momento invece era diventata la mia preferita!


Mia mamma mi ha regalato anche un giornale del Modena che ripercorreva il campionato 2002/'03, ricordo che per mesi e forse anni l'ho studiato ininterrottamente e tutt'ora lo conservo gelosamente.


Ripensando a questio giorni passati a contatto con la squadra emiliana, sono di recente andato alla ricerca di una maglia di quella stagione: sono riuscito a trovare e ad acquistare la terza divisa del Modena FC targato 2003/'04 di Antonio Marasco con il numero 8 sulle spalle. La divisa è invernale, quindi con le maniche lunghe, interamente blu navy con inserti gialli, logo MFC e Erreà in flock, patch della lega calcio sulla manica destra e colletto che riporta in corsivo la scritta Modena FC.


Alla fine è stata una delle vacanze più belle della mia vita, anche grazie a quel Modena!