domenica 28 giugno 2020

La rivoluzione di Cruyff

La scorsa estate, durante le vacanze di ferragosto, per passare un pò il tempo sono andato alla ricerca di un buon libro, che parlasse di calcio e che, possibilmente, raccontasse qualcosa che non conoscevo.
Quasi per caso ho trovato tra gli scaffali della libreria vicino a casa mia ho avvistato un libro completamente arancio, si intitolava "La mia rivoluzione - Johan Cruyff" e sostanzialmente è l'autobiografia del calciatore olandese più forte di tutti i tempi.


Ho deciso di acquistarlo immediatamente anche perchè la storia di questo grandissimo campione non mi è mai stata chiara fino in fondo!
Accattivante è anche il fatto che la presentazione dell'autobiografia fosse stata curata niente meno che da Federico Buffa, uno che i campioni li sa raccontare, eccome.
Il volume non tralascia veramente niente della storia di Cruyff, si parte infatti dall'infanzia vissuta ad Amsterdam e sempre all'ombra del De Meer Stadion, dove all'epoca giocava l'Ajax FC, per poi passare alla carriera vera e propria di Johan tra le file dei lancieri, all'esperienza al FC Barcelona dove è riuscito a riportare il club blaugrana a vincere trofei dopo anni di egemonia del Real Madrid.
Di estrema rilevanza anche la carriera in KNVB, nazionale di calcio olandese, che ha visto i migliori risultati della storia proprio quando con la maglia numero 14 giocava Cruyff.
Ogni ruolo e ogni situazione della vita di questo campione sono descritti con grandissima introspezione, il che rende il narrato davvero unico: come quando un Cruyff allenatore si trovava a gestire i rapporti con i calciatori ma anche con i dirigenti, scontrandosi molte volte con le diverse visioni che ci sono all'interno di una società calcistica.
Un libro altamente consigliato che, per forza di cose invoglia a visitare quei luoghi resi magici dal mito di Cruyff, quali possono essere Amsterdam e Barcellona.

sabato 20 giugno 2020

10 anni dal Triplete: TIMELESS

22 maggio 2010, una data indelebile per ogni tifoso dell'Inter, culmine di un mese di maggio nella stagione 2009/'10 che ha visto Capitan Zanetti alzare uno dopo l'altro i trofei di Coppa Italia (5 maggio contro la Roma), Campionato (16 maggio contro il Siena) e Champions League (22 maggio, appunto, contro il Bayern Muenchen).
Lo scorso 22 maggio si è quindi festeggiato il primo decennale dalla prestigiosa conquista di Madrid: inutile dire che ho passato l'intera giornata a guardare programmi su Sky e sul PC legati alle imprese della squadra nerazzurra allenata da José Mourinho.
La Gazzetta dello Sport ha pubblicato lo Sportweek quasi interamente dedicato a quella stagione fantastica, sveglia presto la mattina e sono corso in edicola ad acquistarne una copia.


Non nascondo che sono anche andato in cerca in internet di qualche nuovo cimelio legato a questa fantastica squadra, e qualcosa l'ho pure trovata!
Innanzitutto Chiara mi ha regalato i Chipz Topps di Maicon, Lucio e Milito con la maglia dell'Inter della stagione 2010/'11, quella immediatamente successiva a quella del Triplete, ma comunque 3 dei grandissimi protagonisti della cavalcata in Champions del 2010!

                                        

Quindi, con grandissima fortuna, ho trovato (e acquistato) nel sito Classic Football Shirts niente meno che la maglia celebrativa dell'Inter Campione d'Europa: in sostanza è una t-shirt nike di cotone blu scuro che i calciatori interisti hanno indossato nel viaggio di ritorno da Madrid a Milano per andare a festeggiare a San Siro durante le prime luci dell'alba del 23 maggio!!

                                        

Decisamente un cimelio che reputo importantissimo, son davvero felice di aver trovato questa t-shirt che cercavo ormai da qualche tempo.
Chiara mi ha anche fatto un regalo speciale per la fine della quarantena: la maglia dell'Inter away 2010/'11, con il biscione sulla parte sinistra della divisa e con tutte le patch conquistate dalla squadra nell'anno incredibile del Triplete, inclusa quella del Mondiale per Club conquistato nel dicembre 2010, decisamente maglia unica nel suo genere!

                                        

In attesa che questi fantastici momenti possano tornare in un futuro!

sabato 13 giugno 2020

Un biglietto per la storia

Le partite che hanno fatto la storia del calcio si vedono in continuazione, soprattutto adesso che il calcio è ancora in una prima fase di ripresa.
Ma ciascuno di noi ha delle partite del passato a cui è più legato, incontri ai quali si sarebbe voluto partecipare ma che per forza di cose non è stato possibile.
Io so esattamente quali match avrei voluto vedere allo stadio e quando, con l'aiuto di alcuni biglietti che mi ha regalato Chiara direttamente dal sito Rare Match Tickets, ho avuto la possibilità di approfondire quelle partite e riviverle idealmente.
Ecco di seguito i miei 5 match!

16 Luglio 1950 (Rio de Janeiro, Brasile)
Brasile 1 - 2 Uruguay


                                        

Meglio nota come "Maracanazo", questa partita è senza dubbio una delle più significative nella storia del futbol brasiliano e, in generale, della storia del calcio mondiale.
Bisogna tornare indietro di parecchi anni, il Brasile ospitava la Coppa del Mondo e la nazionale verdeoro era senza ombra di dubbio la favorita ad alzarla al cielo: nella finale, l'unico ostacolo era rappresentato da un pur valido Uruguay capitanato da Varela, che però avrebbe dovuto confrontarsi non solo contro gli 11 brasiliani in campo, ma pure con circa un centinaio di migliaia di tifosi che gremivano gli spalti del Maracanà di Rio de Janeiro. Friaça, come da copione, nel secondo tempo porta in vantaggio il Brasile, sembra andare tutto secondo i piani se non fosse per Schiaffino, con un passato anche tra le fila del Milan e della Roma, a far tornare coi piedi per terra la nazionale verdeoro, quest'oggi in campo con una divisa totalmente bianca.
L'uruguagio infatti sigla la rete dell'1-1, prima che ad ammutolire lo stadio ci pensi Ghiggia. Al Maracanà cala il gelo, l'Uruguay vince la Coppa del Mondo in casa del Brasile. Il dramma che si vive è qualcosa di surreale, è però un'emozione che solo il calcio sa regalare: ecco perchè questo è un match a cui assolutamente avrei voluto partecipare.

9 Luglio 2006 (Berlino, Germania)
Italia 1 (5) - 1 (3) Francia


                                        

Parliamo sempre di finale mondiale, questa volta più vicina ai giorni nostri. A contendersela nella splendida cornice dell'Olympiastadion Berlin sono l'Italia e la Francia.
E' la prima finale di una Coppa del Mondo a cui partecipa l'Italia da quando seguo questo sport, la seconda da quando sono nato, dopo quella di USA '94.
Arriviamo dallo scandalo Calciopoli, la Francia invece sembra una corazzata imbattibile! Vanno avanti loro infatti, grazie ad un rigore di Zidane che, prima di varcare la linea, sbatte sulla traversa. Rimette le cose a posto un'incornata poderosa di Materazzi: i due autori dei goal avranno un diverbio durante il match, il transalpino verrà espulso e la gara andrà ai calci di rigore. Noi siamo freddissimi, non sbagliamo, loro hanno Trezeguet che non fa altrettanto, così ci pensa Grosso a regalarci la gioia più grande! Come ha detto nella telecronaca Sky Caressa, "Il cielo è azzurro sopra Berlino!".
Non ci sono altre ragioni per cui avrei voluto vedere dagli spalti dell'Olympiastadion quella partita, se non quella di vedere trionfare la mia nazionale al culmine di un percorso epico fatto di una difesa stellare e di un cuore grandissimo: me la son vista invece in un pub in ritiro con la Ternana e tant'è, è stata una gioia immensa, indescrivibile!

6 Maggio 1998 (Parigi, Francia)
Lazio 0 - 3 Inter


                                        

La finale della Coppa UEFA 1997/'98 si disputa nella meravigliosa cornice del Parco dei Principi di Parigi in un derby tutto italiano tra Lazio e Inter. Nella fattispecie quella è la mia prima stagione da appassionato di calcio e da tifoso dell'Inter, avevo 8 anni, seconda elementare, e non sapevo dell'enorme importanza di quel match. Ricordo di aver visto qualcosa di quella partita in televisione, 3 goal della mia squadra, apre Zamorano, raddoppia Zanetti e chiude il Fenomeno Ronaldo che scarta Marchegiani prima di depositare in rete. E' il primo trofeo (e unico per molti anni a seguire) che vedo alzare dall'Inter e mi sento felicissimo!
Peccato non aver vissuto quella notte con una grande consapevolezza, per questo motivo adorerei rivivere quei momenti: senza dimenticare la maglia dei nerazzurri quella sera, a strisce orizzontali nere e grigie, ad oggi la mia divisa preferita della società meneghina.

5 Maggio 1956 (Londra, Inghilterra)
Manchester City 3 - 1 Birmingham City


                                        

Wembley, quello con le torri, e 100.000 persone a gremirne gli spalti: questa è la meravigliosa atmosfera che prepara i tifosi cityzens ad una delle più fantastiche vittorie della sua storia.
Parliamo di FA Cup, la coppa nazionale inglese, forse il trofeo più ambito in terra d'Albione.
Il City vincerà la partita con il punteggio di 3-1 ma a rimanere negli annali non sarà una delle 3 reti, bensì un uomo su tutti: Bert Trautmann, di professione portiere.
Nel secondo tempo della gara, in uscita bassa, prende una ginocchiata da un attaccante del Birmingham City che di fatto gli romperà un osso nel collo. Stoico Bert resiste in questi ultimi 17 minuti del match nei quali riesce a non subire reti nonostante il dolore fosse atroce.
La vittoria non può che essere imputata in gran parte a questo gesto eroico del portiere tedesco, all'epoca difatti non c'erano sostituzioni ed il Manchester City avrebbe dovuto vedersela in 10 uomini per buona parte della partita. Anche in questo caso il dramma dell'incontro è valso senza dubbio il prezzo del biglietto.

2 Marzo 2014 (Londra, Inghilterra)
Manchester City 3 - 1 Sunderland

                                          

Ancora una finale a Wembley del Manchester City, questa volta però per la League Cup. Il City del 2013/'14 era una vera forza e in quella stagione abitavo a Manchester e tifavo City.
Ricordo benissimo quella data e, pur non vedendo il match, sono rimasto incollato al cellulare a leggere aggiornamenti sulla partita: allo svantaggio subito per mano dell'italiano Borini, la squadra di Pellegrini è riuscita a rimontare con Tourè, Nasri e Navas, fissando il risultato sul 3-1 per i blues.
Manchester era in festa e nel mio quartiere c'erano dei cartelloni che pubblicizzavano quella partita, mi perdevo sempre a fissarli aspettando il tram. Successivamente ho avuto occasione di far la foto assieme alla League Cup, primo trofeo stagionale da quando supportavo il City!

sabato 6 giugno 2020

I preferiti della quarantena

La quarantena di marzo e aprile (e parte di maggio) non è stata un periodo particolarmente semplice: c'è mancata la vita normale, inutile dire che a me sia mancato moltissimo anche il calcio.
Ma in attesa che quanto meno la Bundesliga ri-iniziasse, qualche acquisto o regalo calcistico l'ho fatto/ricevuto.
Eccoli di seguito:

1) Cards Adrenalyn EURO 2020. La Panini, puntualissima come sempre, ha realizzato la collezione di trading cards degli Europei 2020: purtroppo, a seguito della famosa pandemia, gli stessi sono stati posticipati all'estate 2021, evento più unico che raro. In ogni caso non mi volevo lasciar sfuggire la possibilità di avere queste cards che rimarranno uniche nella storia, così con l'aiuto di Valentina, ho acquistato 2 pacchetti di cards. Sono davvero molto belle, son pure riuscito a trovarne alcune di molto speciali come Modric della Croazia, Emre Can della Germania, Ramsey del Galles, Mount dell'Inghilterra, Josè Fonte del Portogallo e il logo della federazione calcistica Svizzera!

                                        

2) Foto autografata Skriniar. Questo è stato un acquisto che ho fatto grazie ad un voucher di Ebay! Skriniar è uno dei miei giocatori preferiti dell'attuale Inter, l'ho sempre ammirato per la sua grande grinta e per la sua forza in campo. Con la maglia nerazzurra ha dimostrato a tutta Europa che razza di talento sia. Purtroppo non ho mai avuto occasione di incontrarlo di persona per chiedergli un autografo, quando l'ho trovato in internet sicuramente è stata un'occasione troppo ghiotta per non approfittarne!

                                               

3) Shirtum App. Con la finalità di aiutare associazioni a seguito della recente pandemia, è nata la app Shirtum: si ripropone di raccogliere le maglie di alcuni dei calciatori più importanti al mondo e di metterle a disposizione dei tifosi. Questi hanno la possibilità di fare un'offerta per ogni maglia attraverso l'acquisto di Token da 5 €! Chiaramente più token si acquistano per una maglia e più chances ci sono per ottenerla attraverso un successivo sorteggio. Io ho fatto la mia offerta per la divisa del Werder Bremen Home 2013/'14 di Franco Di Santo, attaccante argentino. Non sono riuscito a vincerla ma quanto meno ho fatto del bene alla sua associazione!

                                                     

4) Mascherina BVB 09. La Bundesliga è finalmente tornata e fin dalle prime partite ho notato che un pò tutte le squadre avevano delle mascherine personalizzate coi colori e con gli stemmi societari. Navigando per internet le ho trovate ma i costi di spedizione dalla Germania incidevano un pò troppo sulla singola mascherina. Così mia mamma mi ha realizzato una bellissima mascherina nera con ricamato il logo in negativo del Borussia Dormund, la squadra che ultimamente sto tifando! Grazie al centravanti norvegese Haaland e Sancho, i gialloneri si sono proposti da subito come grande antagonista del Bayern!

                                           

5) Cards Match Attax 101 2019/'20. Si tratta di una raccolta di cards edita da Topps nella quale si presentano tutti i giocatori top della stagione in essere. Chiara mi ha regalato una bustina nella quale ho trovato davvero moltissimi campioni, da Messi a Salah, da Walker a Varane: su tutti però devo nominare la card Limited Edition Silver del centravanti del Bayern Muenchen Lewandowski! Non potevo crederci quando ho aperto la bustina e ho trovato una card così importante!