domenica 24 dicembre 2017

Luca Nerazzurro ci racconta l'Inter su YouTube!!


Qualche mese fa cercavo su YouTube qualche contenuto legato alla mia squadra del cuore, l'Inter, e casualmente sono incappato su un canale che da subito mi ha interessato, Luca Nerazzurro.
Inutile dire che il tema principale del canale di Luca, ragazzo di 23 anni che frequenta assiduamente la Curva Nord e l'ambiente interista in genere, è proprio la squadra nerazzurra di Milano: analisi di partite, pronostici con FIFA, Live reactions, pre e post partita, tutto ciò costituisce il palinsesto di un canale giovane ma decisamente in crescita.


Ad oggi gli iscritti sono più di 20 mila, già una piccola comunità con in comune la grande passione per una squadra che quest'anno, se escludiamo le ultimissime uscite sta facendo molto bene sotto la guida esperta di Spalletti.
Continuando a vedere i video di Luca ho maturato la curiosità di rivolgergli quelle 4-5 domande che ad un interista è quasi d'obbligo fare, domande che per altro si legano con i temi che tratto abitualmente tra le pagine del mio blog.
Con molta disponibilità ho ricevuto anche le risposte di Luca, eccole di seguito!

1) Qual'è stato il primo contatto che hai avuto con l'Inter?
Il primo "contatto" con l'Inter, se parliamo a livello di lavoro .. beh ci spero sempre che mi possano chiamare un giorno in qualche mansione da ufficio ahah mentre per quanto riguarda da tifoso, beh, semplice, quando il mio idolo Batigol venne all'Inter!

2) Quale sarebbe l'11 ideale della storia nerazzurra (allenatore compreso) e qual'è il tuo giocatore preferito di tutti i tempi?
L'11 ideale è davvero una mazzata da fare, diciamo che lo faccio sui giocatori che ho vissuto per riuscire a trovarne solo 11!
Handanovic; Maicon, Zanetti, Skriniar, R. Carlos; Cambiasso, Veron, Figo; Sneijder; Ronaldo, Milito. All: Mou

3) Ci dici qual'è stata la prima maglia interista che hai avuto e quale il primo autografo che sei riuscito a farti fare?
La prima maglia arriva direttamente dal 1989, anno importante per noi, in eredità da mio papà! Come primo autografo, forse mi son svegliato "tardi" per pedinare i calciatori ma è stato quello di Milito nel 2008!

4) Ci descrivi le emozioni della tua prima volta a S. Siro?
Ogni volta è un brivido forte! Ogni volta è come la prima volta! (E avrò visto oltre 200 partite in casa ahah)

5) Quanto ti ha aiutato la passione per l'Inter con il tuo canale "Luca Nerazzurro"?
Non ho intenzione di svendere la mia persona per dei numeri in più. io sono un normalissimo tifoso e come tale voglio restare!
Se non piaccio alla gente? Amen.. tiferanno altre squadre ;)

Per coloro interessati ad iscriversi al canale di Luca Nerazzurro cliccate QUI

mercoledì 20 dicembre 2017

Il Padova (e un nerazzurro) vicino casa mia

Giovedì scorso si è tenuto presso il negozio Uomo Fashion del centro commerciale Piazza Grande, un aperitivo per festeggiare la nuova partnership tra il gruppo Capitanio e il Calcio Padova.
L'azienda padovana infatti è diventata nuovo fornitore per quanto riguarda gli abiti dei giocatori da indossare nelle occasioni formali quali prepartita e feste varie.
Pittarello invece, marchio che opera nel settore calzature, fornirà le scarpe ai ragazzi biancoscudati!
Per l'occasione sono stati chiamati a raccolta tutti i giocatori e lo staff della prima squadra del Calcio Padova, e chiaramente i tifosi padovani.
Non potevo certo perdere questa bellissima occasione dal momento che Piazzagrande è a due passi da casa mia, così dopo lavoro e una volta recuperata Chiara, siamo andati al centro commerciale.
Il Padova era già li, tutti in completo griffato Uomo Fashion e una bellissima sciarpa biancorossa al collo.


Ne ho approfittato per fare una foto con il capitano Nico Pulzetti, vero baluardo del centrocampo patavino!!
E l'interista di cui parlavo nel titolo? Si tratta di un ex nerazzurro, Alessandro Capello, attaccante classe '95 che ha giocato in primavera e in qualche amichevole dell'Inter nella stagione 2013/'14 indossando la maglia numero 47.
Attualmente gioca nel Padova ed è un elemento fondamentale dello scacchiere di Mr Bisoli, così trovandolo li ho chiesto di firmarmi una sua foto mentre vestiva la maglia interista, altro autografo da aggiungere ai miei dell'Inter!!
Chiara mi ha anche regalato una bustina per conservare meglio la foto firmata!!


In realtà all'evento non c'erano tantissimi tifosi, tuttavia bisogna segnalare il grande affetto e la grande stima che si percepiscono attorno al Padova, squadra giovane che al momento è già riuscita ad essere campione d'inverno della Serie C girone B!!

sabato 16 dicembre 2017

I preferiti di Novembre

Nel periodo che precede il Natale, quello di Novembre, devo dire che ho fatto diverse cose, non ultima quella di andare a Lisbona e comprare qualche ricordino. Ma è stato anche un mese, quello di Novembre, dove ho sistemato la camera e questo ha dato il la a qualche altro acquisto che entra per forza tra i preferiti del mese!

1) A Bola. "A Bola" è il quotidiano sportivo più celebre in Portogallo, un pò come la nostra Gazzetta dello Sport! Come la rosea, anzi anche più della rosea, il giornale lusitano tratta principalmente di calcio e delle squadre portoghesi più conosciute come il Benfica, lo Sporting Lisboa, il Porto e lo Sporting Braga. Esiste anche un canale televisivo del quotidiano dove vengono continuamente trasmesse interviste e servizi davvero molto interessanti. Non avrei mai potuto tornare da Lisbona senza prenderne una copia nella libreria più antica del Portogallo, la Bertrand.


2) Figurine Futebol 2017/'18. La collezione di figu del massimo campionato portoghese "Liga NOS" è stata curata dalla nostra Panini, anche in questo caso ho deciso di prendere una bustina anche solo per vedere come erano fatte. Nel pacchetto ho trovato: Cadiz (Moreirense FC), Danilo (FC Porto), Podence (Sporting Lisboa), Braga (CD Aves), Sasso (CF Os Belenenses) ed il logo dello Sporting Braga.



3) Fashion Foodballer. Mia mamma è stata a mangiare in questo fantastico ristorante in centro a Firenze ideato da alcuni giocatori (o ex giocatori) di Serie A, come Dainelli e Gilardino. Inutile dire che è un must per ogni appassionato di calcio in generale, al suo interno si trovano cimeli di ogni genere come maglie, coppe, scarpe da calcio, ecc..!! Inoltre si deve mangiare veramente bene, sicuramente prima o poi lo andrò a provare. Nel frattempo mia mamma mi ha portato a casa il biglietto da visita, una stampa ed un paio di bustine di zucchero personalizzate FFB!!


4) Billy Brunbjörn. Ho deciso di sistemare la mia camera, ho cercato di ottimizzare gli spazi e per farlo ho deciso di andare all'IKEA a prendere una libreria. Tra gli scaffali ho intravisto un orsetto bruno, era vicino a dei palloni da calcio in peluche. Ho iniziato a giocarci, per la verità un pò "bambinescamente". Anche Chiara si è innamorata di questo orsetto freestyler del pallone, così me lo ha regalato!! Non solo ma siccome l'orsetto svedese a nostro avviso è un gran tifoso dell'Everton FC, gli ha cucito ad hoc una divisa blu della squadra di Goodison Park!! La scorsa settimana, infine, sempre Chiara ha creato la FUTHead card di Billy Brunbjörn.



sabato 9 dicembre 2017

Break al Red Café

Lisbona non è affatto una città frenetica, va detto che però girarla non è semplicissimo, vista la conformazione collinare infatti, ci si accinge a continue salite e discese che ti fanno desiderare una bella sedia e un pò di relax.
In centro, proprio in Rua da Vitoria c'è lo store ufficiale del SL Benfica, e proprio qui dentro c'è il Café ufficiale delle "aquile", il Red Café, luogo ideale per riposare le gambe tra un museo e l'altro!!


L'avevo notato fin dal primo giorno, tutto quel rosso e il famoso logo della squadra mica passano inosservati!!
Avevo questo desiderio di fermarmi ogni volta che ci passavo a fianco, fintanto che Chiara, il penultimo giorno, ha proposto di fermarci un attimo proprio lì!
Si rimane per forza colpiti dalle sedie, ognuna rivestita con la maglia di una leggenda benfiquista, ho visto per esempio Aimar, Nuño Gomes, Luisão e molti altri!
La mia era del numero 10 Chalana, un fantasista degli anni '80, vero e proprio idolo del da Luz!!


Chiara ha preso un caffè espresso mentre io ho bevuto un buonissimo the freddo al Mango della Lipton, mai trovato in Italia eppure veramente buonissimo!!


È stato bello fermarsi li a chiacchierare del più e del meno, in questo modo sono anche riuscito a fare la mia pausa merenda al Red Café, tappa obbligatoria per ogni tifoso delle aquile proprio nel pieno centro di Lisbona.

domenica 3 dicembre 2017

I miei campioni: Cristiano Ronaldo

Viene da Madeira, da Funchal, Cristiano Ronaldo, probabilmente il giocatore più forte del mondo, classe '85, destro naturale.
La sua non è che sia stata una grande infanzia, senza scomodare i problemi di famiglia ha dovuto presto rimboccarsi le maniche e cercare da solo la propria strada nella vita.
Così succede che un giovanissimo Ronaldo a 12 anni deve trasferirsi a Lisbona, capitale portoghese dove lo aspetta uno dei club più gloriosi d'Europa, lo Sporting Clube de Portugal.
Tra le fila biancoverdi riesce ad esordire in prima squadra, a disputare un primo campionato, prima che gli occhi attenti delle big europee si posino sul cristallino talento del ragazzo di Madeira.
La punta Sir Alex Ferguson che, convincendo in primis l'agente Jorge Mendes, porta Cristiano a Manchester tra le fila dei Red Devils.
I successi non tardano ad arrivare così, tra Premier League e Coppe inglesi varie conquistate, nel 2008 porta a casa sia Champions League che il Pallone d'Oro.
I goal che trascinano il Manchester United ad importanti vittorie attirano l'attenzione dei Galacticos che vogliono il calciatore tra le loro file per tentare di conquistare "La Decima" Champions League della loro storia. Non è facile la separazione con la compagine mancuniana, il Real Madrid è però disposto a tutto pur di garantirsi le prestazioni del portoghese così, nel 2009 ecco l'approdo in camiseta blanca.
Qui non solo vince "La Decima", si supera conquistando altre 2 Champions, e ben altri 3 Palloni d'Oro, essendo contrastato dall'altro alieno chiamato Leo Messi, antagonista tra le fila del FC Barcelona.
Con la propria nazionale riesce addirittura a vincere l'Europeo del 2016, manco a dirlo risultato unico e storico per i lusitani che mai avevano alzato al cielo un trofeo tanto importante: questo grazie al proprio capitano, per l'occasione in campo pure infortunato.
Al di la delle vittorie di CR7, ultimamente ho avuto l'occasione di approfondire la sua storia e la sua realtà: dietro questa maschera di superstar si cela una persona vera, una persona anche semplice che conosce i valori della vita e li rispetta trattando la sua esistenza come un qualcosa di prezioso.
Per questo anche Ronaldo è uno dei professionisti più seri che esista nell'emisfero calcistico.
Di recente sono stato anche al Pestana CR7 Hotel Lisboa, albergo del giocatore che è molto attento anche ad aspetti e lati business extra calcistici, cosa non sbagliata se si valuta che la carriera calcistica ha una durata limitata e i proventi di questi anni è bene farli fruttare!
Chiara mi ha regalato la cover di CR7, stampata in 3D ha l'immagine di Cristiano che sta per calciare con la maglia del Real Madrid. Non vedevo l'ora mi arrivasse e quando l'ho avita tra le mani sono stato veramente felicissimo.


Altro regalo, sempre della mia ragazza ma questa volta per il mio onomastico (S. Andrea), è stato il DVD "Ronaldo", fantastico film biografico della Universal che racconta anche intimamente la realtà del numero 7 dei Blancos, tra goal, vittorie ma anche riflessioni introspettive ed interviste a persone vicine al campione.


Un paio di natali fa Chiara mi aveva anche regalato un paio di slip della linea underwear di CR7, che tra le altre cose compaiono pure nel film in uno dei cassetti di Cristiano Ronaldo!!
E poi vabbè, avere l'autografo di CR7 dall'esperienza all'Hotel Pestana CR7 Lisboa, mi ha fatto coronare un piccolo sogno in attesa, magari, di poterlo vedere dal vivo, magari al Meazza oppure direttamente al suo Bernabeu!!

domenica 26 novembre 2017

Viaggio nella storia del SL Benfica

Una delle prime cose che mi è venuta in mente programmando il viaggio a Lisbona è stata indubbiamente la visita ad uno degli stadi che da sempre mi ha incuriosito e ispirato, quello del SL Benfica.
Teatro di mille sfide, l'Estadio da Luz (o Stadium of Light che dir si voglia), è stato per lungo tempo il secondo stadio più grande del mondo, dietro soltanto al brasiliano Maracana!
Regolamenti UEFA ne hanno ridotto la capacità, è stato raso al suolo e ricostruito daccapo, fino a presentarsi come si vede oggi: 5 stelle UEFA, tante quante bastano per ospitare la finale di Champions League.
Nel 2014 infatti questo impianto ha ospitato Real Madrid - Atletico Madrid valevole per l'ultimo atto della maggiore competizione europea!!
Nel giorno prefissato abbiamo preso la linea della metro azzurra fino alla fermata Alto dos Moinhos, di fatto la più vicina alla casa del Benfica.
Quest'ultima si raggiunge dopo una breve camminata che permette di intravedere qualche scorcio della struttura, rigorosamente di colore rosso.


Appena arrivati abbiamo fatto i biglietti per tour e museo proprio dentro il Megastore ufficiale dei lusitani che fa parte di un piccolo centro commerciale adiacente allo stadio.
D'obbligo la visita alla statua di Eusebio, il più grande della storia di questo club.


Con la Lisbona Card si hanno notevoli agevolazioni anche per questo genere di esperienze.


Entrati al gate 18 ci siamo ritrovati la statua di Bela Guttmann, allenatore dei biancorossi in uno dei periodi di maggior splendore del club e anche autore della maledizione che a suo dire dovrebbe proibire alla squadra di vincere in Europa per 100 anni!!


Abbiamo aspettato davvero poco tempo prima che Bruno, la nostra guida, venisse a presentarsi al gruppo che doveva intraprendere il tour.
Innanzi tutto abbiamo visto un paio di plastici che ricostruivano il complesso di stadio ed edifici limitrofi, oltre alle strutture per l'allenamento dalle giovanili, al di là del fiume Tago, un pò distante da Lisbona.
Da qui siamo passati alle tribune, caratterizzate da seggiolini rigorosamente rossi (ad eccezione del bianco delle pubblicità) e pulizia fuori dal comune per uno stadio.


Il giretto tra i seggiolini è stato da preludio alla visita dello spogliatoio. A dire il vero è possibile visitare solamente lo spogliatoio degli ospiti, quello di casa è stato utilizzato solo da tre squadre nel corso della storia: SL Benfica, la nazionale del Portogallo ed il Real Madrid durante la famosa finale di Champions!
In ogni caso lo spogliatoio away pur essendo decisamente più piccolo, ha tutte le facilities di cui necessitano i calciatori prima, durante e dopo il match!
Le maglie dei giocatori del Benfica erano tutte esposte, ad attirare la mia attenzione sono state quelle dei portieri Svilar e Julio Cesar, oltre ovviamente a quelle di Pizzi e Luisão.


Le docce erano molto spaziose, come del resto i bagni.
Da qui si passa inevitabilmente al campo: che emozione toccare quel manto erboso mitico!!


Il tunnel introduce quel campo mistico, le tribune si alzano davanti e viene da pensare a che favola debba essere trovarsi davanti a decine di migliaia di tifosi pronti a sostenere i propri colori!


Abbiamo avuto tempo di scattare qualche foto, prima di dirigerci verso le aquile, simbolo del Benfica e della sua tradizione assolutamente vincente.


Questi 3 rapaci si chiamano Gloria, Vitoria e Luz, ma solo la seconda prima delle partite fa un volo fino al centro del campo per poi atterrare proprio di fianco all'entrata del tunnel dei giocatori. Mentre le altre due svolgono diverse attività presso il club, tutte comunque legate ai tifosi che trattano come vere e proprie celebrità queste aquile reali provenienti dagli Stati Uniti!!
Molto bella anche la sala stampa, ovviamente Bruno si è fermato per permettere a tutti di far la foto con il logo delle aquile.


Il tour di li a poco si è concluso ma ci restava da vedere tutto il museo, oltre al megastore! 
Il museo Cosme Damiao è veramente molto grande e si sviluppa su 3 piani: al piano terra è impressionante vedere la mole di trofei che son stati portati a casa dai lusitani, in particolare spiccano le 2 Coppe dei Campioni (vinte nel 1961 e 1962), decisamente i maggiori trofei che la compagine di Lisbona sia mai riuscita a portare a casa!!


Siamo riusciti anche a vedere un video su un ascensore dove venivano proiettati un pò tutti gli aspetti del tifo benfiquista, ovvero l'attesa per il match, i cori, le esultanze, le gioie e quant'altro possa comportare una partita di calcio di questa squadra storica.
Molti sono i cimeli degni di nota, penso sia stato uno tra i musei più belli e completi che abbia mai visto.


C'era uno spazio dedicato al Grande Torino (è proprio al ritorno da un'amichevole al Da Luz che la compagine granata è stata spezzata dalla collina di Superga), è pure un gagliardetto degli anni '60 del Real Madrid cucito a mano, una cosa meravigliosa!!


La cosa che mi ha senza dubbio colpito di più è stata la divisa di Miklos Feher, giovane calciatore del Benfica che ha perso la vita durante una partita di Superliga. La maglia, in esposizione, è stata tagliata verticalmente a metà dai medici nel disperato tentativo di rianimare il ragazzo.


Ovviamente parte dell'esposizione è dedicata al più grande calciatore a vestire la maglia vermelha, ovvero Eusebio. Oltre alle scarpe d'oro c'è esposta la sua maglia, un qualcosa di magico, sia per bellezza che per importanza storica!



Mi è piaciuta anche un'altra maglia divisa a metà, questa volta per un motivo differente, ovvero perché contesa da due calciatori: non ricordo di preciso di chi fosse la divisa, comunque il giocatore, in imbarazzo per i due pretendenti, ha pensato bene di farla tagliare in due parti per non scontentare nessuno.
Nella parte finale del museo si possono anche tirare dei rigori ad un portiere virtuale, prima di terminare la visita.
Da qui è quasi d'obbligo andare al Megastore del club di Lisbona!


Lo spazio è davvero enorme, maglie, gadget di ogni genere e memorabilia, non manca proprio niente tra gli scaffali dello store.
In quel clima di storia mi son lasciato prendere così ho deciso di acquistare la maglia nera da portiere di Josè Henrique, meglio conosciuto da queste parti con l'appellativo di Zè Gato, per le clamorose parate che ha compiuto con la divisa benfiquista a cavallo tra gli anni '60 e '70!


Chiara mi ha regalato il gagliardetto del SL Benfica, speciale perché di un materiale plastico, veramente particolare.


Uscendo sempre la mia ragazza mi ha preso la monetina dell'Estadio da Luz per ricordo di questa meravigliosa esperienza.


In sostanza abbiamo passato una mattina intera in questa speciale parte di Lisbona, la storia che sprigiona questo club è qualcosa di unico, mi auguro davvero che la maledizione di Guttmann possa terminare presto e che il SL Benfica possa tornare sul tetto dell'Europa che conta, lo meritano i famigerati "No Name Boys" ma anche tutti quei tifosi innamorati di questa maglia rossa.

domenica 19 novembre 2017

La Loja Azul del CF Belenenses

Chi ha visitato Lisbona sa che la zona di Belem non è propriamente vicino al centro, tuttavia è una zona chiave in quanto, proprio qui, ci son due dei maggiori monumenti della capitale lusitana, la torre di Belem e il monastero dos Jeronimos.
A circa 500 mt da quest'ultimo punto di interesse è situato l'Estadio do Restelo, casa del Clube de Futebol Os Belenenses, la terza squadra di Lisbona dopo Benfica e Sporting Lisboa!
Attualmente la società di Belem gioca nel massimo campionato portoghese, la Liga NOS e, pur non eccellendo, ha un discreto ruolino di marcia che l'ha sempre portata a concludere bene le proprie stagioni, talvolta con un posizionamento nelle coppe europee.
Con la mia ragazza abbiamo raggiunto lo stadio percorrendo la via in salita che parte proprio da monastero, ci si mette veramente un attimo, inoltre devo dire che il sole e il cielo limpido di quella giornata invogliavano non poco a passeggiare.
Purtroppo li lo stadio è lasciato un pò andare dall'esterno, non ci sono grandi indicazioni e nemmeno è supportato dal quartiere.
Abbiamo trovato un piccolissimo cartello con la scritta CF Belenenses e nient'altro.


Le tribune comunque si vedevano già da distante con i colori della squadra, il bianco e l'azzurro, a spiccare su tutto!!


Sapevamo che lo store doveva essere aperto, il discorso è che trovarlo è abbastanza un'impresa perché non è segnalato da nessuna parte! Però abbiamo visto l'ingresso della dirigenza della squadra.


La "Loja Azul" l'abbiamo trovata poco dopo, un pò nascosta è davvero un ricettacolo di merchandise di ogni genere e di ogni target di prezzo.


Purtroppo le maglie non erano così abbordabili così ho iniziato a vedere altre cose.
Chiara mi ha regalato la sciarpina di lana della CF Belenenses, con il logo del club alle estremità ed il nome della squadra scritto in bianco su sfondo blu. Questo regalo mi è piaciuto moltissimo!!


Io invece ho preso il gagliardetto della CF Belenenses, riporta anche la data del 26 maggio 2016, data in cui è stato rinnovato il campetto adiacente allo stadio!!


Proprio adiacente allo store c'è una statua dedicata a Pepe Soares, attaccante della nazionale portoghese ma soprattutto della squadra di Belem tra gli anni '20 e '30, vero pezzo di storia di un Club piccolo si, ma ricco di storia e importante vicende calcistiche.


Un giro da queste parti merita davvero, anche solo per la meravigliosa zona di Lisbona!!


Piccola curiosità: i calciatori della CF Belenenses sono chiamati Pasteis, proprio come i dolcetti "Pasteis de Nata" tipici di questo angolo di capitale lusitana.

domenica 12 novembre 2017

Una notte da Cristiano Ronaldo

Nel corso dell'ultimo viaggio che ho fatto a Lisbona, con Chiara abbiamo deciso di toglierci uno sfizio, ovvero dormire una notte in uno degli alberghi migliori della città, il Pestana CR7 Lisboa.
Abbiamo concordato che questo sarebbe stato un regalo da parte di Chiara a me, mentre io avrei pensato al costo delle successive notti in un altro hotel del centro, bello ma decisamente meno costoso!!


In ogni caso il gioco vale assolutamente la candela, appena arrivati l'accoglienza è stata veramente ottima.
Alla reception infatti ci è stato detto che per qualche motivo avevamo avuto un upgrade sulla prenotazione, niente male se si pensa che siamo andati a finire proprio all'ultimo piano con un balcone con vista sull'arco di Praça do Comercio e sul Ponte 25 de Abril di Lisbona!!


Comunque l'ambiente è stupendo fin dall'ingresso, tutto è a tema Cristiano Ronaldo, compreso l'ascensore che, salendo i vari piani, ripercorre la carriera del fenomeno dagli inizi con lo Sporting Lisboa con foto e stagioni.


La stanza era meravigliosa, la prima cosa che ho notato è stato il tappeto dove erano rappresentate delle impronte di scarpe da calcio con i tacchetti, una trovata davvero simpatica!!


Poi la tv, enorme dove c'era riportato un messaggio di benvenuto, anche questo molto apprezzato!!


Sopra il letto invece ho trovato qualcosa di davvero speciale e unico: la cartolina autografata di Cristiano Ronaldo, robe da restare senza fiato!


Si perchè è politica degli alberghi del campione di Madeira offrire una cartolina firmata agli ospiti che soggiornano per una notte, mentre un pallone dorato autografato per chi resta 2 o più notti..opportunità imperdibile per tutti i fan dell'attaccante in forza al Real Madrid.
Il bagno era piccolo ma molto curato e lussuoso con la doccia a cascata evidentemente nuovissima.
I docciaschiuma e gli shampoo sono un'esclusiva Pestana CR7 come riporta la dicitura su ogni singolo flaconcino di prodotto!!


Non ho resistito e li ho portati a casa, troppo buono il profumo!!
Ho tenuto per ricordo anche il block notes e la matita, è stato un soggiorno breve ma troppo speciale.
Con Chiara ho visitato anche la palestra, davvero piccolina ma attrezzata il giusto: la cosa bella è che c'è il programma di allenamento del portoghese proprio all'ingresso in modo da permettere agli ospiti di seguirlo.
La sera, dopo aver guardato un bel pò del canale "A Bola" dove si parlava tra le altre cose di Benfica, Porto e Sporting Braga, ho visto una vecchia foto su Instagram di Ronaldo che mostrava la camera in cui avrebbe dormito: la Suite CR7!! 


Fin qui niente di strano se non che era proprio quella adiacente alla nostra.. emozionante anche sapere che quando è di passaggio dorme proprio lì.
La notte è volata così abbiamo dovuto cambiare hotel, grazie a Chiara che mi ha regalato questo bel momento, spero di poter tornare nuovamente e magari questa volta di portare a casa il pallone firmato. 
Nel frattempo mi godo questa favolosa esperienza, posso dire di aver dormito da CR7!!