sabato 29 dicembre 2018

I miei campioni: Gary Cahill

Che fine ha fatto Cahill? Da quando il Chelsea è stato preso in mano da Sarri, il difensore inglese capitano dei Blues ha faticato moltissimo a trovare il campo. Appena 1 apparizione in Premier League fin'ora e poche altre presenze tra Europa League e Coppa di Lega.
Forse non si addice al sarrismo il suo stile di gioco, tuttavia stiamo parlando di una vera e propria leggenda della squadra di South West London.


Gary Cahill è un classe '85 nativo di Sheffield, ruolo difensore centrale vecchia scuola. Forte fisicamente e imbattibile ne gioco aereo, dopo aver fatto un'importante gavetta nel Bolton Wanderers, è stato acquistato dal Chelsea nel gennaio 2012: qui il vero salto di qualità affiancando l'esperto John Terry!
Da subito l'esperienza a Stamford Bridge è esaltante, sotto la guida di Di Matteo vince subito la Champions League da protagonista.
L'anno successivo arriva un altro importante trofeo internazionale quale l'Europa League.
Da sempre titolare e con il vizietto del goal, il difensore ha sempre portato alto i colori della propria squadra riuscendo a conquistare numerosi trofei domestici e la fascia da capitano.
Anche con la divisa della nazionale inglese è sempre riuscito a dire la sua, coi Tre Leoni ha giocato anche l'ultimo mondiale in Russia 2018 prima di dire addio alla nazionale.
Personalmente l'ho sempre ammirato come persona e come calciatore, secondo me è il prototipo del difensore centrale per eccellenza!
Per Natale Chiara mi ha regalato il Funko Pop di Gary Cahill con la divisa blu del Chelsea 2017/'18.


Io adoro onestamente queste riproduzione di personaggi e avere quella di uno dei miei difensori preferiti è veramente stupendo!!
Spesso mi ritrovo a giocare a FIFA con il Chelsea e nel mio XI di sicuro non può mai stare fuori uno come Gary!!

sabato 22 dicembre 2018

La Campionessa

Su suggerimento di un mio collega di lavoro, anche lui appassionato e collezionista di maglie da calcio, sono riuscito a visitare forse il più bel negozio di divise calcistiche che io abbia mai visto!
Dopo la dritta che avevo ricevuto durante una pausa pranzo, mi sono organizzato con la mia ragazza per passare una giornata dalle parti di Vicenza, in modo da poter vedere "La Campionessa", famosissimo store che vanta ben 70 anni di attività in quel di Altavilla Vicentina.
Dall'uscita dell'autostrada Montecchio è molto rapido raggiungere il negozio, abbiamo approfittato per parcheggiare proprio davanti! Già la vetrina presentava una notevole sfilza di divise di ogni categoria e campionato!! Inoltre era anche abbellita dagli addobbi di Natale.


Appena entrati si può subito capire che è molto difficile uscire a mani vuote da un posto del genere, se non altro perché c'è materiale per tutte le tasche.
La vetrinetta in prossimità della cassa presentava moltissime delle patch utilizzate dalle squadre nelle ultime stagioni, da quelle classiche di Serie A e Serie B, passando per la Champions e a quelle più particolari delle finali di Coppa Italia.


La stanza delle scarpe è davvero notevole, c'è moltissima scelta soprattutto tra i modelli ultimo usciti, difficile non trovare quello che si cerca!!


A due passi dalla boot room c'è una cesta con materiale tecnico invernale della passata stagione, avrei preso di tutto, c'erano i pantaloni della tuta del Torino FC, la felpa del SSC Napoli piena di sponsor e molto altro.
La mia attenzione però si è rivolta alla felpa con cappuccio da rappresentanza dell'Atalanta BC firmata Joma della stagione scorsa. Metà blu e metà nera, era veramente stupenda!! Il logo con la Dea poi era cucito nel petto proprio come piace a me, non ho resistito e l'ho presa!!


Sulla sinistra appena entrati c'è una saletta con una miriade di maglie di ogni genere, in particolare molte maglie britanniche in generale, ad esempio Chelsea, West Ham, Grimsby Town e chi più ne ha più ne metta. C'erano anche maglie storiche come quelle del Brescia Calcio anni 2000 e quelle anni '90 del Torino. In alto fanno bella mostra di sé maglie matchworn di ogni squadra, ne ho vista una appesa di Iachini ai tempi del Venezia Calcio, probabilmente quella 1998/'99.


Vicino alla cassa infine c'è un cestone con maglie e pantaloncini delle squadre seguite da Erreà, marchio italiano che ultimamente lavora molto con le compagini inglesi.
Chiara mi ha regalato la maglia home dello Shrewsbury Town Football Club 2017/'18. Si tratta di una maglia a strisce verticali giallo blu e colletto e dettagli colori giallo, veramente molto bella ed elegante.


Ci è piaciuto da subito il logo con le 3 teste di leone tipiche della squadra dello Shropshire!
È stato veramente un bellissimo giro, ho scoperto davvero uno dei più bei negozi di maglie da calcio e sapere di averlo relativamente vicino a casa mi da la possibilità di rivederlo nuovamente in futuro!
Essendo in zona poi ho fatto un giro per Torri di Quartesolo, un paese nel vicentino famoso per l'area commerciale: qui ho acquistato un bellissimo libro fotografico dedicato ai Derby di Milano anni '60 e '70.


Sono rimasto da subito impressionato dalle bellissime fotografie sia dell'Inter di Herrera che del Milan di Rocco, in quei tempi il calcio meneghino era superiore a qualsiasi altra squadra o campionato che dir si voglia!
Infine in un negozio di elettrodomestici, Chiara mi ha trovato una guida per FUT (FIFA Ultimate Team) di FIFA 19!!


Sono tornato a casa molto felice di aver passato una bellissima giornata calcistica al 100% in prossimità di Natale!!

domenica 16 dicembre 2018

Ilde Lima, tra maglie e nazionale!

Il ruolo di capitano non lo puoi imparare, o lo sei o non lo sei. Guidare una squadra è un compito arduo, non importa in che categoria un giocatore si stia misurando, la capacità tecnica deve sempre essere accompagnata da una grande forza morale e carisma.
In questa intervista di MyFootbalLand ho avuto il piacere di dialogare con un grande capitano, il recordman di presenze nella nazionale di calcio di Andorra, Ildefons Lima.


Classe '79, Ildefons è un difensore centrale di quelli vecchia scuola, forte nel gioco aereo e con la propensione per il goal - non a caso in passato è stato fatto giocare in attacco.
Spagnolo di nascita, dal 1997 però indossa la divisa giallorossa della Federació Andorrana de Futbol di cui appunto è diventato leader indiscusso e con cui sta disputando la UEFA Nations League.
Sono venuto per la prima volta a conoscenza di questo calciatore su Instagram e, da subito, mi sono appassionato ed interessato alla sua realtà: ho infatti appreso che oltre al fatto di essere un calciatore professionista, Ilde si occupa anche dei bambini in difficoltà attraverso l'associazione "Gol Solidari Andorra". Non solo, colleziona maglie da calcio esattamente come me ed ha un passato nel campionato italiano tra le fila della Triestina.
Ecco di seguito quindi le domande che ho rivolto ad Ildefons Lima.

1) La tua carriera è lunga e ricca di successi importanti. Cosa si prova ad essere Capitano di una nazionale come Andorra e quale pensi sia stato il miglior momento della tua carriera?
Sono molto orgoglioso di esserne il capitano, sono parte di questa nazionale dalla sua seconda partita internazionale nel lontano 1997 e dopo tanti momenti vissuti insieme per me è un motivo di orgoglio.

2) Da come si può vedere dal tuo profilo Instagram, anche tu come me collezioni maglie da calcio. Quante ne hai? Ce ne hai una che ha una storia particolarmente importante?
Ne ho intorno a 7-800 maglie. Bale, Cr7, Shevchenko, Bale, Hazard, Del Piero, Nedved... ho particolare affetto per una maglia della Yugoslavia regalatami da Bruno Conti.

3) Segui una fondazione per aiutare i bambini chiamata "Gol Solidari". Come opera la fondazione e come è possibile dare una mano?
Abbiamo creato golsolidari per aiutare bambini con diverse problematiche qui da noi in Andorra. Con la raccolta di maglie e materiale di sportivi, facciamo aste, tra poco apriamo il sito web, e tutto quello che si guadagna va a diverse associazioni che hanno cura dei bambini.

Un grande ringraziamento a Ilde e un grosso in bocca al lupo a lui e alla sua attuale squadra, l'Inter Club d'Escaldes in Andorra, per la stagione in corso.
Di seguito i profili Instagram di Ildefons Lima e Gol Solidari!!

sabato 8 dicembre 2018

Onomastico nel pallone

Lo scorso 30 Novembre è stato un giorno speciale per me: il mio onomastico (S. Andrea) è sempre una giornata importante, è l'ultimo del mese e, in aggiunta, da quella data sono solo 25 i giorni che ci separano dal Natale.
Anche quest'anno ho ricevuto qualche presente dalle persone che mi stanno più vicino, ecco di seguito tutti i regali del mio onomastico!

Panettoncino Inter. Chiara mi ha preso questo buonissimo panettoncino all'uvetta della Balocco alla Coop di Chioggia. Io impazzisco per queste scatole di latta decorate con logo e colori della mia squadra del cuore, l'Inter. In particolare quest'anno c'è anche il logo dei 110 anni di storia dei nerazzurri, questo contribuisce a renderlo un articolo storico nel quale conserverò molte cose della squadra milanese.


Figurine Inter 2018/'19. Già da un paio di stagioni escono con Euro Publishing le figurine dedicate esclusivamente ad una squadra. Lo scorso anno ho fatto la collezione, quest'anno invece Chiara mi ha regalato ben 5 bustine di quelle dell'Inter e ho trovato diverse figurine speciali. In primis quella in 3D dove si alternano un'esultanza dei nerazzurri alternata dalla scritta "We are Brothers of the World". Quindi una figu di Skriniar e quella brillante del pallone della Champions League!!


Cover Jesse Lingard. Questo è un altro regalo della mia ragazza: a ridosso del Derby di Manchester ho visto numerosi video e interviste, alcuni avevano come protagonista Jesse Lingard, centrocampista/attaccante del Manchester United di Mourinho. Da subito mi è stato simpaticissimo sebbene io penda di più dalla parte blu della città mancuniana. Così, bando ai colori, ho ricevuto questa bellissima cover in materiale plastico con l'esultanza del giocatore inglese, peraltro titolare nella sfida contro Cityzens.


When Football was Football Manchester City. Questo libro fa parte di una collana di volumi, uno per ciascuna delle squadre più importanti del Regno Unito. In sostanza si ripercorre fotograficamente (anche attraverso l'uso di didascalie), la storia passata dei vari club. Foto e ritagli di giornali vengono tutti dagli archivi del Mirror, uno dei principali giornali britannici. Mia mamma mi ha regalato questo libro del City, sapendo che in Inghilterra è decisamente la mia squadra preferita.


sabato 1 dicembre 2018

I preferiti di Novembre

In preparazione al Natale direi che la quantità di cose calcistiche sul mercato nel mese di Novembre si spreca! Non è strano andare in giro ovunque e trovare qualcosa da collezionare, qualcosa di particolare, tutto legato magari ai colori della propria squadra del cuore!
Ecco quindi alcuni acquisti fatti proprio il mese appena scorso.

1) Ovetti cioccolato Inter. Un sabato mattina mia sorella mi ha regalato questa bellissima scatola di ovetti di cioccolato dell'Inter prodotti da Dolfin. Al di là del bellissimo packaging, all'interno c'erano due ovetti di cioccolato con all'interno una sorpresa e un terzo ovetto di plastica con all'interno un portachiavi. Io ho trovato due calamite a forma di magliettina nerazzurra coi numeri 6 e 10, ed un portachiavi morbidissimo con la scritta "INTERISTI SI NASCE".



2) Cards UEFA Champions League 2018/'19. A Novembre Topps distribuisce le cards che, sotto licenza, produce per la Champions League, la mia competizione preferita. E ogni anno mi fiondo in edicola con la speranza di trovare i miei giocatori preferiti (quest'anno che c'è pure l'Inter dovevo necessariamente prendere un pacchetto!). Inutile dire che è fantastico anche solo tenere in mano queste card così lucide e con queste foto veramente stupende. Nella mia bustina ho trovato: Inan del Galatasaray, Douglas Costa della Juventus, Pierre-Gabriel dell'AS Monaco, Luperto del Napoli, Rodrigues MAN OF THE MATCH del Galatasaray e Busquets 100 CLUB XI del Barcelona.



3) "La Grande Partita". Si tratta di un libro per bambini che mi ha regalato mia sorella. Ideato da John O'Leary, è in sostanza un volume pop-up che racconta in qualche modo l'evento della partita di calcio attraverso dei disegni veramente simpatici. La partita in questione è tra una compagine di cani e una di gatti, la cosa veramente bella è che vengono narrati tutti i rituali di un match in Inghilterra!! Mi è piaciuto fin da subito, chissà che un giorno non possa tornare utile!



4) Pantaloncini Calcio Adidas. Una domenica al Decathlon ho acquistato questo bellissimo e semplicissimo paio di pantaloncini da calcio neri firmati Adidas. Il modello è il "Parma", il tessuto è molto leggero e comodo, sulla coscia sinistra è ricamato il marchio tedesco in bianco. Essendo in fine serie ne ho approfittato e sono riuscito ad accaparrarmi proprio l'ultima "M" disponibile.


sabato 24 novembre 2018

Trap alla conquista del mondo!

Lo scorso Natale mio papà mi ha regalato un libro molto particolare: sapendo della mia grandissima passione per il calcio retrò, sotto l'albero mi ha fatto trovare la biografia di Giovanni Trapattoni "Non dire gatto".


In sostanza il racconto, scritto dalla magistrale penna di Bruno Longhi, non fa altro che riportare i racconti del grandissimo mister milanese.
Si parte addirittura dall'infanzia passata a Cusano, dai tempi della guerra, dove non si viveva certo di particolari agiatezze!!
Poi il provino al Milan e quindi la carriera prestigiosa da calciatore tra le fila rossonere con un mentore d'eccezione quale Nereo Rocco.
Le vittorie da giocatore sono importanti e fanno da preambolo ad una carriera da allenatore altrettanto ricca di trofei!!
Inizia anche qui sotto la guida del Paròn, prima allena il Milan, poi la Juventus dove vince scudetti a ripetizione e poi la famosissima parentesi interista.
Qui vince lo scudetto dei record nel 1989, prima di iniziare il personale peregrinare per squadre in tutta Europa.
Il libro si sofferma anche sulle parentesi nazionali (italiana e irlandese), due periodi purtroppo segnati da qualche avversità di troppo!
Mi è piaciuto moltissimo l'aneddoto sul numero 17, suo numero fortunato.
Il libro merita certamente, oltre ad essere scritto molto bene, riesce a rappresentare benissimo la grande persona del Trap!!
Consigliato soprattutto per i nostalgici di quel calcio magico degli anni '60-'70-'80 e per tutti i tifosi delle squadre allenate da Mister Trapattoni!!

sabato 17 novembre 2018

Interismi con Ciccio Colonnese

Francesco Colonnese, noto a noi tifosi interisti come "Ciccio", è stato parte di una squadra che ha saputo regalarci diverse soddisfazioni, tra cui la vittoria della Coppa Uefa 1997/'98 a Parigi, sotto la guida di Ronaldo in campo e Simoni in panchina.
Nato a Potenza, nella sua lunga carriera da difensore marcatore ha vestito diverse maglie oltre alla nerazzurra, tra cui quella del Napoli, della Lazio e del Siena (per citare solamente le più importanti).
Di recente ha nuovamente vestito la maglia interista per Inter Forever, un onore che spetta alle leggende del club meneghino!
Girando per Instagram sono incappato nel suo profilo, @ciccio_colonnese, in sostanza Colonnese da la possibilità a tutti i tifosi di interagire con lui e porgli diverse domande a cui spesso e volentieri risponde con grande disponibilità.
Di certo non potevo lasciarmi perdere la possibilità di chiedere qualche curiosità ad uno dei miei difensori preferiti di sempre.
La prima volta gli ho chiesto quale fosse la sua maglia preferita tra quelle indossate: la risposta è stata eloquente, una sua foto con la terza divisa dell'Inter del 1997/'98 che, per inciso è anche la mia preferita.


Si tratta di una maglia firmata Umbro a strisce orizzontali grigio nere ed inserti blu. Logo Inter, Umbro e Pirelli sono di colore giallo, così come il lettering. Evidentemente anche a Francesco è rimasta nel cuore quella grande cavalcata fino al sollevamento della Coppa Uefa.
Il secondo quesito che gli ho posto è stato proprio all'indomani della vittoria del Manchester United sulla Juventus: "Cosa ha fatto si che Mourinho tornasse a Manchester coi 3 punti?"


La risposta è stata da vero nerazzurro: "Mourinho ha vinto soffrendo ma rimanendo sempre in partita! Con i cambi ha portato a casa i 3 punti".
Inoltre ha postato la foto dell'esultanza del Manager dei Red Devils al centro dell'Allianz Stadium.
Trovo che sia molto bello poter interagire attraverso i social coi calciatori che si son sempre seguiti. Ciccio Colonnese ne è un esempio e con le sue risposte viene sempre incontro ai tanti tifosi e appassionati di calcio!!

domenica 11 novembre 2018

Il Derby di Padova

Quest'anno in Serie cadetta c'è davvero una serie incredibile di Derby veneti, a popolare infatti la classica ci sono: Padova, Cittadella, Hellas Verona e Venezia!
Uno di questi, Padova-Cittadella, si è giocato proprio la scorsa settimana, di certo non potevo perdermi la stracittadina della mia città e così, nonostante il rischio di prendermi un sacco di pioggia, ho comunque deciso di acquistare su Listicket i tagliandi del match.
Come sempre ho deciso di prendere i biglietti della Tribuna Fattori, non il massimo dal punto di vista della visuale ma sicuramente la soluzione più economica per godersi un bel pomeriggio di calcio!
Ad accompagnarmi in questa partita, mia sorella Titti e il suo fidanzato Enrico, sicuramente un'occasione speciale per vedere la squadra biancoscudata in campo!!
La giornata, a discapito delle previsioni, era molto soleggiata, fino al giorno prima il timore era che potesse piovere come è successo per tutto il resto della settimana.
Per quanto riguarda le squadre invece, il Cittadella si è presentato a questo Derby coi favori del pronostico: l'avvio di campionato dei granata è stato decisamente positivo, condito da qualche vittoria rilevante e da una posizione di classifica medio-alta.
Lo stesso non si può dire per la compagine patavina, il Padova fino al big match aveva racimolato solamente 7 punti, precipitando per forza di cose in zona retrocessione. E pensare che l'avvio della squadra di Mister Bisoli era stato dei migliori con 4 punti in avvio di stagione.
Sono arrivato con buon anticipo, almeno 40 minuti, tempo necessario per passeggiare dal parcheggio alla distantissima Tribuna Fattori: all'ingresso i controlli sono stati a dir poco stressanti, non mi era mai successo di assistere a scene del genere, per altro nota di demerito per i maleducatissimi steward in prossimità degli ingressi.
Purtroppo un altro brutto voto nel registro lo merita il questore di Padova: ebbene si, per un Derby la capienza massima dell'Euganeo è di circa 7500 persone, viene da sorridere pensando alla grandezza dell'impianto! Molte sono state le persone che son dovute rimanere fuori, molti bambini che sarebbero dovuti entrare gratuitamente ed invece si son visti chiudere in faccia il cancello: non l'immagine più bella del calcio.
Un pò amareggiato da queste scene sono riuscito, assieme a Titti ed Enrico, a raggiungere il nostro posto in Fattori, non prima di aver preso la fanzine dei ragazzi della curva: trovo sempre molto interessante leggere del mondo Ultras, in particolare se legati alla mia città.


Nel frattempo, sotto un sole primaverile, le due compagini si stavano riscaldando.


I tifosi del Cittadella offrivano un discreto colpo d'occhio, vero che la trasferta non era delle più proibitive, ma di sciarpe e bandiere granata ce n'erano più di qualcuna!!


Sotto le note di "Ma quando torno a Padova" sono finalmente scese in campo Padova e Cittadella per dar vita a questo Derby patavino in Serie B.


Queste le formazioni scese in campo:

PADOVA: Perisan, Contessa, Trevisan, Pulzetti, Minesso, Capelli, Broh, Cappelletti, Bonazzoli, Capello, Salviato. In Panchina: Favaro, Merelli, Serena, Ceccaroni, Guidone, Zambataro, Mazzocco, Marcandella, Belingheri, Cisco, Vogliacco, Clemenza. Allenatore: Bisoli

CITTADELLA: Paleari, Benedetti, Iori, Schenetti, Frare, Drudi, Scappini, Proia, Branca, Ghiringhelli, Finotto. In Panchina: Maniero L., Settembrini, Strizzolo, Malcore, Siega, Camigliano, Panico, Pasa, Maniero L., Bussaglia, Cancellotti. Allenatore: Venturato

Della partita onestamente c'è gran poco da dire, la grande paura di prendersi goal ha prevalso sull'iniziativa di far proprio questa importante partita.
Il Cittadella, in maglia gialla per l'occasione, è sembrato più consapevole dei propri mezzi, mentre il Padova ha messo in campo più grinta e più orgoglio, rischiando di portare a casa la posta in un paio di frangenti grazie alle conclusioni di Capello e alle incursioni di Capitan Pulzetti.
D'altro canto i Citta recrimina per un vero e proprio miracolo compiuto da Perisan, abile a deviare una super punizione di Benedetti.


Sul finale un inarrestabile Marcandella ha messo in difficoltà i difensori granata, solo la sfortuna ha fatto si che un tiro scagliato dai 40 metri uscisse alto sulla porta di Paleari!
L'arbitro Nasca ha fischiato la fine delle ostilità con il punteggio fisso sullo 0-0.


Reti inviolate e un punto che magari potrà dar morale al Padova ma che di fatto non smuove la classifica.
Nel frattempo in settimana è stato esonerato l'allenatore patavino Pierpaolo Bisoli, al quale personalmente, vorrei dedicare un ringraziamento speciale per quanto dato alla squadra della mia città!

Uomo Partita MyFootbalLand: Davide Marcandella (Padova)

sabato 3 novembre 2018

La magia della Champions League

La scorsa settimana si è giocata la Champions League, ma mica partite qualunque, si sono giocati due super classici del football europeo quali Manchester United - Juventus e Barcelona - Inter.
Purtroppo per la mia Inter c'è stato poco da fare al Camp Nou contro quegli alieni blaugrana, io comunque sono stato abbastanza soddisfatto della loro prestazione.
I bianconeri invece sono riusciti ad imporsi all'Old Trafford con il punteggio di 1-0.
Per festeggiare appunto il  ritorno della Champions, lo scorso martedì con il Corriere dello Sport Stadio in omaggio c'era una bustina di figurine Topps speciali da collezione, non possibili da trovare altrimenti nei normali pacchetti: ho trovato Lautaro Martinez dell'Inter, Marek Hamsik del Napoli, Cristiano Ronaldo della Juventus, Justin Kluivert della Roma e Julien Serrano del Monaco.


Sempre in concomitanza con la Champions, anzi, facendo seguito alla vittoria di Inter - Tottenham che mi ero goduto in tribuna a S.Siro, la mia ragazza Chiara mi ha regalato un pupazzo di Pimpi, il noto porcelletto inglese di Winnie the Pooh, nonché protagonista del film recentemente uscito "Christopher Robin", a cui ha fatto ai ferri una bellissima sciarpa nerazzurra. È un po' che quando sorrido dice che assomiglio a Pimpi, evidentemente col Tottenham avevo il sorriso stampato in volto!!


Infine, proprio pochissimi giorni fa, sempre Chiara mi ha fatto una bellissima sorpresa, la terza maglia dell'Inter di questa stagione!! 


Usata purtroppo nelle sfortunate partite contro Parma in Serie A e Barcelona in Champions League, è veramente speciale: di sfondo grigia, presenta un motivo marmoreo a riprendere le fattezze del Duomo di Milano. Sul fronte campeggia la croce di San Giorgio, simbolo meneghino, e sullo sfondo della croce c'è la mappa di Milano.
Il logo interista è stampato ed è di colore blu, così come quello di Nike.
In attesa di altre speciali notti nerazzurre di Champions League, mi godo tutte queste bellissime novità calcistiche!!

sabato 20 ottobre 2018

All or Nothing Manchester City: tutti i segreti dei Cityzens

Manchester mi manca eccome, non passa un sabato senza che mi informi di cosa ha fatto la mia squadra inglese preferita, il Manchester City. Quando posso mi godo le partite comodamente dal divano di casa di Chiara, altrimenti non faccio altro che seguire lo "score" direttamente dallo smartphone.
La passione per questa squadra e per questa città non si limita qui, attraverso gli articoli del Manchester Evening News leggo tutto quello che accade attorno ai Blues.
Di recente però un mio amico mi ha scritto su WhatsApp chiedendomi se avessi visto una serie proprio sulla mia squadra inglese preferita.


Io non sapevo proprio di che stesse parlando così, nel giro di due minuti, mi sono informato e sono venuto a conoscenza di una delle serie TV più belle e interessanti che io abbia mai visto.
Si trattava infatti di "All or Nothing Manchester City", esclusiva Prime Video e a disposizione di tutti gli abbonati.


In questi episodi, della durata di circa 50 minuti ciascuno, vengono raccontati tutti i retroscena della scorsa stagione 2017/'18 che ha visto la formazione di Pep Guardiola conquistarsi la Premier League più che meritatamente e con un bottino di ben 100 punti!!
Si capisce da molte scene come il Manchester City sia una vera e propria famiglia: mi ha fatto veramente ridere la scena in cui Capitan Kompany ha portato con se nella doccia gelata il kitman della squadra.
Emblematica anche la scena in cui Pep chiede alla sua squadra di vincere per il compagno David Silva.


Un prospetto a dir poco simpatico è quello di Mendy, terzino pagato fior fiore di sterline dall'AS Monaco che, nel giro di breve tempo, è diventato una figura di riferimento nello spogliatoio Cityzen!


Senza contare poi le scene di vita privata dei singoli calciatori quali De Bruyne, Aguero o Stones: tutto contribuisce a rendere questa seria magica e avvincente.


Senza ombra di dubbio questa ha contribuito ad avvicinarmi ancora un pò alla realtà del Manchester City, una società di umili origini che sta cercando di riprendersi la ribalta internazionale.

domenica 14 ottobre 2018

I preferiti di Agosto e Settembre

Con agosto e settembre tornano anche il campionato e le varie coppe! Si è solamente al via ma già ora si possono tirare le prime somme dell'inizio di stagione.
Per gli appassionati questo non può che essere un momento speciale, l'entusiasmo che accompagna le prime vittorie, almeno nel mio caso, si riversa nella voglia di cercare cose speciali di calcio.
Ecco quindi i preferiti di queste settimane!

1) Cards Panini Adrenalyn XL 2018/'19. Penso siano le primissime pubblicazioni di inizio stagione, puntualissime come tutti gli anni e prodotte da Panini Editore, le Adrenalyn sono le cards per eccellenza della nostra Serie A! Come sempre si presentano lucidissime e curate in ogni dettaglio, le foto sono fantastiche e, questa volta, ho trovato nel mio pacchetto una serie di calciatori incredibili!! Si parla infatti di Quagliarella della Sampdoria, Bonaventura del Milan, Under della Roma ma, soprattutto, Cristiano Ronaldo della Juventus. Ok, per un interista magari non è poi questo gran ritrovamento, ma da appassionato del bel calcio devo ammettere che CR7 è davvero un grandissimo campione!!



2) Calciatori Panini 1987-'88. Erano un pò di giorni che mi ronzava in testa l'idea che sarebbe stato bello vedere degli album di figurine del passato per imparare qualche nome di giocatori che hanno disputato partite stagioni scorse e per sfruttarli in ambito partite di Subbuteo! La Gazzetta dello Sport deve aver sentito e captato questo mio desiderio, tanto è vero che ha iniziato a far uscire ogni settimana la ristampa di un album di Calciatori Panini della storia. Io ho acquistato la prima uscita, quella del 1987-'88, anno in cui lo scudetto se lo è aggiudicato il Milano e il capocannoniere è stato Diego Armando Maradona del Napoli.



3) Gagliardetto Hellas Verona. Durante un giro a Verona all'Adigeo Shopping Centre, ho visitato il piccolo store degli scaligeri, quest'anno mi ha stupito il lavoro di Macron che ha realizzato per la squadra gialloblu 3 divise una più bella dell'altra! Il negozietto è veramente piccolino, ma proprio pieno di merchandise di ogni genere. Mia mamma mi ha regalato il gagliardetto piccolo dell'Hellas Verona, interamente blu e con il logo centrale della società veneta. Mi è piaciuto fin da subito, è molto classico e veramente ben realizzato.



4) Figurine Topps Champions League 2018/'19. Ho preso questi 3 pacchetti di figurine della Champions League a Sottomarina, volevo vedere com'erano e speravo vivamente di trovare qualche giocatore interista. Purtroppo di nerazzurri nemmeno l'ombra, però ho trovato Neymar Jr del PSG figurina speciale, oltre a Pogba del Manchester United e Piquè del Barcelona. Le figurine sono piccole come piacciono a me, soprattutto sono curate benissimo graficamente!! Un bellisssimo lavoro da parte di Topps.



sabato 6 ottobre 2018

Leggere di Gigi Riva

Durante il mio soggiorno a Cagliari lo scorso agosto, sono andato alla ricerca di un libro, da leggere sotto l'ombrellone, che parlasse non tanto del Cagliari Calcio in generale, ma di quella grande squadra rossoblù che ha fatto innamorare la Sardegna intera e che ha portato a casa uno storico scudetto.
Le mie speranze sono state ben presto esaudite quando, tra gli scaffali della libreria del Cagliari Store ho trovato un volume intitolato "Quando il Cagliari vinse lo scudetto... E la Juve tentò di rapire Gigi Riva".


Non solo si parlava di quello scudetto targato 1970, ma si dava peso alla figura di Riva, da sempre uno dei giocatori che più ho ammirato, ripercorrendo i racconti di mio papà e vedendo Rombo di Tuono in televisione.
Devo essere sincero, preso dalla copertina proprio non ho fatto caso alla trama, non l'ho letta e non mi interessava minimamente: ho solo visto che Maurizio Vicoli, questo il nome dell'autore, avrebbe scritto di un romanzo storico-sociale.
Di fatto il libro non è stato ciò che mi aspettavo, a dire il vero col calcio non ha nemmeno moltissimo a che fare.
Si tratta infatti di un giallo che vede come protagonista il commissario Efisio Melis, nativo sardo ma in servizio a Torino: a seguito di spiacevoli avvenimenti si cerca di risalire al mandante delle stesse per poi scoprire che a capo c'era uno dei maggiori esponenti della Juventus.
Senza dilungarmi troppo, parallelamente al cammino trionfale del Cagliari alla conquista del trofeo, si svolgono le indagini che consentiranno, facendo intrecciare le storie di Melis e dei rossoblù, alla squadra di portare a termine la vittoria finale.
Sicuramente un libro particolare e non per tutti, riesce comunque a descrivere bene il clima sociale degli anni '60 e '70 e l'attaccamento alla squadra sarda in quella grandissima stagione!

domenica 30 settembre 2018

Quando il Subbuteo diventa reale

Ho di recente finito di leggere uno dei libri più belli e intriganti che mi siano mai capitati tra le mani, il titolo è "Wembley in una stanza", è stato scritto da Fabrizio Ghilardi e pubblicato da Minerva Edizioni.


La prima volta che ho sentito parlare (o meglio, che ho letto..) di questo racconto è stata nel forum dell'Old Subbuteo.
Si perché il tema principale è proprio il Subbuteo, un gioco che andava particolarmente di moda a cavallo tra gli anni '70 e '80.
Ed è infatti in questo periodo che si svolgono i fatti narrati nel libro: fatti che riguardano due fratelli in età scolare alle prese con le mille partite di Subbuteo tra delle lezioni alle elementari, tra le prime cottarelle tra i banchi, tra il tifo per la Lazio e per la Juventus e tra i rapporti con o genitori e i nonni.
Mi è piaciuto molto perché si facevano moltissimi riferimento a quegli anni, il nonno che si presentava sempre con un sacco di pacchetti di figurine Calciatori Panini, 90o Minuto e molti altri interessantissimi dettagli.
Il racconto delle partite sul panno verde è qualcosa di epico, gli omini del Subbuteo godono di vita propria e danno vita a dei match epici giocati con grandissima passione.
Insomma, un libro che fa tornare bambini ma che probabilmente si riesce ad apprezzare soltanto da adulti.
Sempre in tema Subbuteo, di recente la Gazzetta dello Sport ha iniziato a distribuire squadre HW in allegato al giornale, una collezione chiamata "Subbuteo La Leggenda Platinum Edition".
Io ho acquistato la prima uscita, l'Italia 1982 Campione del Mondo!!


Come sempre queste squadre sono curatissime nei dettagli e ci si gioca molto bene.
È bello vedere che, nonostante passino gli anni, questo gioco rimane apprezzato da moltissimi appassionati del panno verde!!

lunedì 24 settembre 2018

Le stelle di una notte indimenticabile

"A rivedere le stelle", così intitola la campagna promozionale di FC Internazionale targata 2018/'19 con chiaro riferimento alle stelle della Starball, il simbolo della Champions League, oppure ai tantissimi campioni che costellano i più blasonati campionati europei.
Tutto ha inizio lo scorso maggio quando, in una rocambolesca e incomprensibile notte, i nerazzurri di Milano sono riusciti a garantirsi l'accesso alla più importante competizione d'Europa a spese di una Lazio pur meritevole.
Da quel momento ho iniziato a sognare anche un mio ritorno a San Siro in una di quelle notti dove tutto è diverso e sembra appartenere ad un universo parallelo.
Non riuscivo ad aspettare il sorteggio delle squadra: alla fine la mia Inter è stata inserita nel Gruppo "B" assieme a FC Barcelona, Tottenham Hotspur FC e PSV Eindhoven.
Primo match direttamente al Meazza contro gli inglesi: vista la mia passione per il calcio d'oltremanica, sono partito subito alla ricerca di un paio di tagliandi per garantirmi l'accesso allo stadio per il giorno 18 settembre.
Appena sono state aperte le vendite online ho subito acquistato 2 biglietti per il secondo anello arancio, settore 256, proprio adiacenti alla Curva Nord.
Devo essere sincero, il giorno del match e quello antecedente ho fatto fatica a pensare a qualsiasi altra cosa, troppa l'esaltazione per questo appuntamento imperdibile con la storia.
Si perchè erano ben 6 anni che la mia squadra non riusciva a calcare i campi della Champions League, da quell'Inter-Marseille a cui ho assistito nel 2011/'12.
La partita si sarebbe giocata alle 18.55, per la prima volta nella storia della competizione, pertanto con Chiara siamo partiti alla volta di Milano alle 13.15. L'idea era poter fare un bel giretto tra le bancarelle antistanti lo stadio e magari godersi l'atmosfera.


A dire il vero dalle parti del Piazzale Angelo Moratti non c'erano molti tifosi inglesi del Tottenham, mi sarei aspettato una presenza molto più cospicua da Londra, in realtà nel terzo anello blu i supporter in maglia bianca erano all'incirca 2000.
Chiara mi ha subito regalato la sciarpa dell'incontro con riportata la data ma soprattutto "INTER - TOTTENHAM HOTSPUR" e i loghi della società meneghina e di quella di North London.


Una volta annodata ai fianchi (al collo direi che non era il caso visto i 30 gradi alle 17.00 di sera!), siamo andati a passeggiare attorno al Meazza, qui, al Gate 8, abbiamo incontrato lo youtuber Luca Nerazzurro che ho avuto il piacere di intervistare tra le pagine del mio blog.
E' stata una bella occasione per scambiare qualche parola riguardo, chiaramente, la Beneamata.
Siamo saliti in tribuna quando mancava circa un'ore e venti all'inizio della gara, il momento dello spiegamento dello Starball nel cerchio di centrocampo ha fatto scatenare tutti i cuori nerazzurri sugli spalti.


Il riscaldamento pre-partita è stato seguito da uno stadio che diveniva via via sempre più gremito.


Queste le formazioni che si sarebbero scontrate in questa prima giornata di Champions League:

INTER: 1 Handanovic; 37 Skriniar, 6 De Vrij, 23 Miranda, 18 Asamoah; 8 Vecino, 77 Brozovic; 16 Politano (72' 11 Keita), 14 Nainggolan (89' 20 B. Valero), 44 Perisic (64' 87 Candreva); 9 Icardi
A disposizione: 27 Padelli, 46 Berni, 13 Ranocchia, 33 D'Ambrosio
Allenatore: Luciano Spalletti

TOTTENHAM: 13 Vorm; 24 Aurier, 6 Sanchez, 5 Vertonghen, 33 Davies; 15 Dier, 19 Dembelè; 11 Lamela (72' 8 Winks), 23 Eriksen, 7 Son (64' 27 Lucas); 10 Kane (89' 3 Rose)
A disposizione: 22 Gazzaniga, 12 Wanyama, 16 Walker-Peters, 18 Llorente
Allenatore: Mauricio Pochettino

All'ingresso delle squadre l'intero stadio, cantando a squarciagola l'inno Pazza Inter, ha dato vita ad una corografia a tinte blu e nero davvero incredibile. La Curva Nord riportava una scena da pub per celebrare il Baretto 1957 con la scritta "We are back", chiara allusione al ritorno tra i grandi dei meneghini.


Io e Chiara eravamo nella parte con i cartelloni neri alla sinistra del secondo anello verde!


A squadre schierate finalmente è potuta partire la famosissima musichetta della Champions che un po' tutti stavano attendendo!! Incredibile il boato di San Siro al momento di cantare "The Chaaaaampioooons".
Il primo tempo è stato sostanzialmente di studio, nessuna delle due compagini si è resa particolarmente pericolosa. Degne di nota una punizione di Kane ben parata da Handanovic e un'altra azione della punta inglese che, saltato l'estremo difensore interista, non è riuscito a concludere in porta.


Per l'Inter solo qualche buon fraseggio ma la manovra in attacco è stata un po' sterile.
Secondo tempo di tutt'altra caratura, entrambe le squadre hanno spinto sull'acceleratore, tanto è vero che soprattutto gli Spurs si sono fatti avanti con incursioni laterali.


Al minuto 53' Eriksen va alla conclusione, ancora una volta viene ribattuta dal portiere sloveno ma il pallone torna tra i piedi del fantasista in maglia bianca: il tiro è tutt'altro che irresistibile ma trova la deviazione di Miranda che spiazza completamente Handanovic, regalando al Tottenham un insperato vantaggio! È stato l'unico momento in cui i tifosi londinesi si sono sentiti durante tutto il corso della partita.


Da quel momento l'Inter ha faticato a ritrovare la forza per reagire, sembrava che il binario dell'incontro fosse destinato all'ennesima illusione.
Ma quel catino ribollente che era il Meazza quella sera ha suonato la carica e, a seguito di una delle tante azioni nerazzurre da cui è scaturito un cross ad uscire da parte di Asamoah, si è fatto trovare prontissimo all'appuntamento il Capitano Mauro Icardi: un istante, una botta assurda di destro ha gonfiato la rete di Vorm e ha fatto letteralmente andare fuori di testa lo stadio. Punteggio in quel momento sull'1-1 a 5 minuti più recupero alla fine.
Dentro Borja Valero quindi per gli uomini di Spalletti, l'uomo che cambia gli equilibri. Invece che spazzare i palloni e difendere il punticino, la squadra interista ha iniziato un altro forcing che ha messo in difficoltà l'11 di Pochettino.
Calcio d'angolo nel recupero, il pallone di Candreva in area è stato ributtato nella mischia di testa da De Vrij, uno stacco formidabile di Vecino ha messo il pallone li, proprio dove il portiere del Tottenham non poteva recuperarlo: 2-1 e rimonta completata!! San Siro è letteralmente esploso, le tribune hanno tremato per diversi minuti.
Ho risentito a casa la telecronaca del goal dell'uruguaiano da parte dei cronisti Sky Lele Adani e Trevisani e, devo dire, mi son venuti i brividi!!
Quando l'arbitro francese Turpin ha fischiato la fine del match è stato un tripudio di cori e colori nerazzurri in festa.


Da quanto non passavo una di queste notti, l'ho aspettata tantissimo e finalmente siamo tornati a rivedere le stelle!!


Il giorno dopo sono uscito in anticipo per andare a lavoro e prendere una copia de La Gazzetta dello Sport con un titolo a dir poco celebrativo e identificativo della serata: URLO INTER.



Uomo Partita MyFootbalLand: Kwadwo Asamoah (Inter)