sabato 29 maggio 2021

I miei campioni: Sergio Aguero

Questa stagione 2020/'21 che si sta concludendo sarà ricordata dai tifosi del Manchester City non solo per le vittorie di Premier League e League Cup e per la finale di Champions League, ma anche perchè è stata l'ultima di Sergio Kun Aguero con la maglia dei Cityzens.
Miglior marcatore della storia del City con all'attivo ben 260 reti, il classe '88 nativo di Buenos Aires è stato per lunghissimo tempo considerato degno erede di Maradona.


La carriera inizia nell'Independiente, poi approda nel calcio europeo vestendo la maglia dell'Atletico Madrid e diventando una vera e propria star di fama internazionale: i goal segnati con i colchoneros gli valgono una UEFA Europa League ed una Supercoppa Europea conquistata proprio ai danni dell'Inter.
Nel 2011 l'approdo al Manchester City, la squadra che lo farà sentire a casa e per la quale conquisterà tantissimi trofei sotto la guida di Mancini, Pellegrini e Pep Guardiola.
Nel 2013/'14 sono riuscito a vederlo giocare dal vivo all'Etihad Stadium contro il Viktoria Plzen in Champions League, match nel quale ha segnato un calcio di rigore!
Con la maglia della selezione Argentina il Kun (soprannome derivante dalla somiglianza ad un protagonista di un cartone animato giapponese) vanta ben 97 presenze e 42 reti, riuscendo ad arrivare in finale ai mondiali di Brasile 2014.
Insomma, per me Aguero è sempre stato un grandissimo calciatore, forse a tratti oscurato dalla grandezza di un suo quasi coetaneo come Messi, ma in grado comunque di far brillare le squadre per le quali è sceso in campo.
Il giorno del mio compleanno, lo scorso marzo, Chiara mi ha fatto un regalo veramente unico nel suo genere: un paio di scarpe da calcio della Puma (Puma Future Suede 50 nere) - sponsor tecnico del calciatore argentino, entrambe autografate da Sergio Aguero!


Inutile dire che per me hanno un valore inestimabile, inoltre sempre Chiara mi ha fatto avere una fantastica teca in cui metterle, oltre ad una targhetta dove viene riportata la descrizione delle scarpe e a chi sono appartenute.


Avere un cimelio del genere e di un calciatore simile nella mia collezione non può che riempirmi di felicità.
Sono certo che il nome di Aguero resterà impresso tra i grandi della storia del calcio.

martedì 25 maggio 2021

Il calcio a Caorle

Lo scorso weekend, dopo mesi e mesi di impossibilità a spostarsi, finalmente ho preso la macchina e mi son diretto con Chiara nella stupenda cittadina di Caorle, in provincia di Venezia!
Il meteo non era dei migliori ma fortunatamente gli spunti qui sono molteplici per potersi garantire giornate all'insegna della spensieratezza e del divertimento: non manca neppure qualcosa di calcistico!
Fin da quando ero ragazzino ricordo che ero affascinato dallo stadio dell'allora U.S. Calcio Caorle


Lo Stadio Chiggiato, impianto nato nel 1973, ha ospitato da allora tutte le partite di calcio della squadra locale e diversi match delle nazionali di calcio giovanili - parliamo di Under 18 e Under 20!
La tribuna principale, completamente coperta, ospita ben 2000 spettatori ed è ben visibile dalla strada mentre si fa ingresso nella cittadina.


Attualmente la squadra locale si chiama "Città di Caorle La Salute" e milita nel campionato di Promozione
Dai colori sociali bianco e blu, quello che colpisce è senz'altor il logo, un misto di onde marine e sabbia che caratterizzano il luogo.


Quest'anno il campionato di Promozione si è giocato a singhiozzi, pertanto di fatto la squadra non ha potuto lottare per un vero e proprio obiettivo.
Ma Caorle è sempre stato il luogo in cui vivevo la mia passione per l'Inter: quando ero ragazzino c'era un negozio di souvenir in centro che vendeva anche le maglie da calcio delle maggiori squadre europee. Ricordo come fosse ieri che appena l'Inter acquistava in estate qualche grande campione andavo immediatamente alla ricerca della divisa! 
Vieri, Cannavaro, Batistuta sono solo alcuni dei nomi riportare sulle maglie nerazzurre che ho preso nel tempo in quel negozio.
Stavolta la visita è coincisa con la festa per il 19° Scudetto interista, così Chiara mi ha regalato, sempre in un negozio del centro di Caorle, la sciarpa dell'Inter I M Scudetto in lana, nerazzurra e con il nuovo logo della squadra di Milano.


Felicissimo di questo stupendo regalo, sono corso in spiaggia a festeggiare la conquista di questo importante traguardo, proprio nel giorno in cui l'Inter batteva l'Udinese per 5-1 a San Siro, prima di sollevare la tanto attesa coppa di Campioni della Serie A!

domenica 16 maggio 2021

I preferiti di Marzo, Aprile e Maggio

In questo periodo che va dal mio compleanno a metà maggio ammetto di essere stato parecchio viziato dalle donne di casa che mi hanno regalato un sacco di belle cose a tema calcistico!
Ecco di seguito quindi i preferiti di questa primavera 2021..  

1) Orsetti calciatori. Chi ben mi conosce sa che ho una grande passione per gli orsetti di peluche di ogni genere. A casa ho una notevole collezione e ultimamente ne sono arrivati alcuni di veramente stupendi. Innanzi tutto mia sorella mi ha regalato per il compleanno Gund, un orsetto prodotto in Messico ma grandissimo tifoso dell'Inter! A questo proposito Chiara gli ha cucito un bellissimo braccialetto nerazzurro subito dopo la conquista dello Scudetto da parte della squadra di Conte. 
Poi, sempre mia sorella, mi ha preso Abel (in onore dell'ex attaccante rosanero Hernandez), un simpaticissimo e piccolissimo orso portachiavi con la magia dell'US Città di Palermo, squadra di calcio dell'omonima città - regalo arrivato in concomitanza con la nuova macchina T Roc che mi son preso da poco e per questo ora ci risiede stabilmente dentro! A fargli compagnia un ultimo orsetto, questa volta regalato da Chiara, con la divisa calcistica bianco verde del Real Betis e con addirittura le scarpe da calcio con i tacchetti. Giocando con il nome della società di Sevilla, lo abbiamo chiamato Balompier.




2) Bicchiere Champions League. Un venerdì sera, andando a fare una spesa in supermercato da solo, mi sono imbattuto in uno stand organizzato dagli sponsor della UEFA Champions League Lay's e Pepsi davvero interessante: con l'acquisto di 2 prodotti a scelta tra patatine e bottiglie di Pepsi appunto, si poteva ottenere un bicchiere di vetro con logo e personalizzazione della massima competizione calcistica per club in Europa. Non ci ho pensato un attimo e son tornato a casa con il bicchiere come bottino!


3) Libro "La Cavalcata Nerazzurra". Preso il giorno stesso dell'uscita, ovvero lo scorso 8 maggio, è il libro edito dalla Gazzetta dello Sport che ripercorre l'entusiasmante cammino dell'Inter alla conquista del 19o scudetto della sua storia. All'interno numerosi racconti, analisi, pagelle e tutte le partite che hanno portato i nerazzurri sul tetto d'Italia.


4) Tovaglietta Inter. Questa tovaglietta americana dell'Inter, con i colori nerazzurri ed il logo FCIM al centro è stato un regalo di mia mamma. L'ho subito messo in esposizione nella mia stanza del calcio, nell'angolo dove c'è in bella mostra una prima pagina con Herrara e la Grande Inter, la trovo particolarmente indicata per questo posto, decisamente interista.


domenica 9 maggio 2021

Alla ricerca della storia del calcio

Come ogni prima domenica del mese, nel paese di Brugine - in provincia di Padova - si tiene uno dei più conosciuti mercatini di antiquariato della zona: tra i tantissimi espositori non è così improbabile imbattersi in qualche stupendo articolo calcistico vintage!
La visita non era programmata ma, visto che non avevamo altro pianificato per la prima domenica di maggio, con Chiara ho deciso di fare un salto in Villa Roberti per andare alla ricerca di qualcosa di interessante.
Incredibilmente, a pochi minuti dall'ingresso al mercatino, ho avvistato la maglia away dell'Inter stagione 2000/'01, non una stagione ricca di soddisfazioni per i nerazzurri ma sicuramente un pezzo che manca alla mia collezione.
Ho chiesto ulteriori info alla signora che vendeva la maglia e mi ha detto che apparteneva al cugino, classe '81, residente a Milano e con un passato nelle giovanili della squadra meneghina.
Assieme a Chiara l'abbiamo acquistata e sinceramente ero troppo felice di avere tra le mie mani quella divisa dell'Inter, per giunta con il numero 15 stampato sulla schiena. Il logo FCIM era ancora quello bordato di blu, decisamente quello che più ha caratterizzato la mia gioventù.


Lo sponsor Pirelli è flockato e, altra particolarità della maglia, è che ha le maniche lunghe!
Continuando la passeggiata, ho trovato uno stand che vendeva molti adesivi di vario genere: in mezzo ai tanti sono riuscito a scovarne uno dell'Inter degli anni '80 e uno dei mondiali Espana 1982 - quelli che hanno visto la nazionale di calcio italiana trionfare in finale ai danni della Germania!!


Mentre stavo tornando a casa, quando il cielo ormai minacciava pioggia da un momento all'altro, ho intravisto su una bancarella, sopra una pila di fumetti un pò ingialliti, la foto di un calciatore degli anni '40.
Più mi avvicinavo e più non potevo credere ai miei occhi! Si trattava di una foto, degli anni '40 appunto, di Aldo Ballarin con la maglia scudettata del Grande Torino.


Inutile dire che mi sembrava impossibile averne trovata una, figuriamoci una volta visto e appreso che era firmata proprio dal forte terzino destro chioggiotto..
Il venditore, un signore attempato originario di Chioggia appunto, mi ha detto che era una foto che gli era stata donata dalla famiglia di Aldo, era ben conscio del valore di quell'oggetto.
In un modo o nell'altro sono riuscito ad ottenere questo cimelio fantastico, la giornata è stata decisamente indimenticabile.

lunedì 3 maggio 2021

Uno Scudetto unico, il 19esimo!

Annata incredibile quella che ha portato l'Inter a vincere, meritatamente, questo 19esimo scudetto - vittoria che per inciso mancava dalla bacheca nerazzurra da ben 11 anni.


Si perchè l'ultimo successo in campionato risale all'anno del Triplete, una stagione magica e unica nel suo genere: unica come questa che sta volgendo al termine, dall'inizio alla fine senza spettatori a riempire gli anelli di San Siro (stadio che più volte durante l'anno si è parlato di volerlo sostituire..).
L'Inter arriva alla vigilia del campionato 20/'21 con una Finale di UEFA Europa League persa al fotofinish contro il Sevilla, con un Conte non troppo sicuro e con una squadra tutta da rimotivare.
L'inizio, nonostante le due vittorie contro Fiorentina e Benevento, evidenzia qualche carenza in fase difensiva, le incertezze del Capitano e portiere Handanovic di certo non aiutano. Sarà lo stesso Handanovic a diventare un baluardo da metà campionato in poi.
Così, per tornare ad avere una certa solidità nel reparto arretrato, il Mister torna a dare fiducia a Skriniar, da in mano le redini dell'impostazione di gioco a Bastoni e la regia a De Vrij: la difesa è registrata, ora il focus si sposta a centrocampo.
Per la mediana Barella arretra al ruolo di mezzala, Brozovic è il perno di centrocampo, a destra Hakimi garantisce spinta, qualità, assist e un buon numero di reti (il che non guasta!).
A sinistra parte Young, poi subentra un Perisic stratosferico, capace di adattarsi a fare pure la fase difensiva, segnando pochi goal ma decisivi!
Il vero capolavoro è però Eriksen: il danese, partito come elemento "di troppo" e utile nel perdere tempo nelle sostituzioni durante i minuti di recupero, viene reinventato dal tecnico mezzala sinistra: la fiducia la prende il Coppa Italia quando, con una punizione meravigliosa, regala il passaggio del turno all'Inter in una partita dura che verrà ricordata principalmente per lo scontro tra Lukaku e Ibrahimovic!
Menzione d'obbligo deve andare al 12esimo titolare di questa formazione, Darmian, che da difensore/centrocampista esterno (a destra o sinistra non fa differenza) è riuscito a segnare due goal-macigno rispettivamente contro Cagliari e Hellas Verona, che hanno fruttato la bellezza di 6 punti - a dir poco decisivi per la conquista del 19° tricolore.
Davanti la LU-LA, Lukaku e Lautaro, una coppia goal stellare che ha fatto sognare dalla prima giornata tra goal e assist a ripetizione. Alexis Sanchez è stato un ottimo gregario, capace di stancare ed annichilire le difese nelle fasi finali dei match.
Per come la vedo io, l'opera d'arte di Antonio Conte prende forma in due momenti chiave: la vittoria in Coppa Italia contro il Milan, ma soprattutto quella in Serie A contro la Juventus per 2-0, con un Nicolò Barella sugli scudi per quantità e qualità!
Di sicuro non è il normale scudetto, ma essere interisti non è assolutamente sinonimo di normalità: la vittoria finale arriva domenica pomeriggio 2 Maggio, seduti sul divano, quando il Sassuolo riesce a fermare la forte Atalanta di Gasperini al Mapei Stadium.
La festa nerazzurra può avere inizio, in Piazza Duomo a Milano, sotto l'Inter 1908 HQ, ad Appiano Gentile e a San Siro - oltre a tutte le altre piazze d'Italia.
Lukaku prende la macchina e festeggia come un tifoso per le vie di Milano, Zanetti, Antonello e Zhang sopra la sede nerazzurra sventolano bandiere: è un vero e proprio sogno interista che si concretizza.
Nonostante l'anno difficile, il covid, la distanza fisica, io questo scudetto l'ho vissuto tantissimo: quante partite tra Sky e Dazn vissute come se fossi stato seduto in un seggiolino a San Siro nel Secondo Anello, quante Gazzette studiate per capire le mosse di Conte, quanti scongiuri e speranze! L'attesa per il nuovo logo e per la nuova maglia, la voglia di veder segnare i ragazzi in maglia nerazzurra..
Fino allo scorso pomeriggio dove il sogno di vedere il 19esimo scudetto è diventato realtà.
Che bello andare in edicola e prendere la Gazzetta con in copertina i festeggiamenti per questo meraviglioso titolo!


Uno scudetto unico, come la squadra che tifo da una vita!