venerdì 30 dicembre 2022

Obrigado O Rei

Se hai segnato 1281 goal in carriera ma la gente ti ama così tanto da avere nel cuore anche il tuo NON goal più bello della storia del calcio - contro l'Uruguay nel 1970 - allora significa che hai portato al calcio qualcosa di davvero unico.


Il 30 dicembre 2022 è il primo giorno nel quale O Rei, per tutti Pelé, è ritornato tra le stelle da dove, in realtà, è partito per arrivare qui da noi nel 1940.
Brasiliano di Minas Gerais, Edson Arantes do Nascimento è stato senza ombra di dubbio uno dei più grandi calciatori della storia, parlano per lui i goal e i 3 (dico 3!!!) mondiali sui 4 giocati in carriera - numeri decisamente strepitosi.
Pelé è stato un rivoluzionario del calcio e lo ha evoluto a quello che oggi definiamo "moderno" attraverso quello stile di gioco tipicamente brasiliano e divertente - la ginga - che tanto ci fa emozionare.
Io per motivi anagrafici l'ho visto solamente calciare palloni in filmati d'epoca quando, sia con il Santos FC che con la nazionale verdeoro, continuava a battere record su record e a vincere partite, incantando.
Chissà come doveva essere seguire il Brasile ai mondiali con la Perla Nera a comandarne l'attacco: perfino Venditti, nella canzone "Giulio Cesare", lo citava, dimostrando come anche i ragazzini italiani impazzissero alle giocate del campione brasiliano.
"Era l'anno dei mondiali quelli del sessantasei
La regina d'Inghilterra era Pelé"
La Gazzetta dello Sport questa mattina intitolava "C'era una volta O Rei", a richiamare l'inizio di una favola: credo non potessero dare un titolo migliore, questa è stata la storia di uno dei tanti bambini del Brasile che sognavano e sognano di vincere qualcosa con la Selecao.. e lui ce l'ha fatta sul serio! 


Ma questa favola resterà per sempre, già era leggenda prima che era con noi, figuriamoci ora che è tornato da Diego e Johan!
Obrigado por tudo, Rei.

lunedì 26 dicembre 2022

Presentazione di "Un Amore chiamato Calcio"

Lo scorso sabato 17 dicembre è stata una giornata decisamente intensa di avvenimenti, ho infatti deciso di andare, assieme a Chiara, a Bologna per la la presentazione del libro "Un Amore chiamato Calcio" presso il Palazzo Zambeccari, proprio in centro alla città felsinea.
Sapendo che congiuntamente si sarebbe tenuta una mostra  sempre nello stesso luogo di alcune delle più iconiche divise di gioco dagli anni '30 agli anni '00, ho pensato sarebbe stato davvero fantastico parteciparvi, tanto più che ad esporre c'era anche Davide del Museo Aldo e Dino Ballarin di Chioggia, oltre ovviamente a moltissimi altri collezionisti di calcio sparsi per l'Italia.
Prima della visita però abbiamo deciso di pranzare in una tipica trattoria del centro di Bologna chiamata "Da Giampi e Ciccio" dove io ho mangiato i tortellini alla panna, mentre Chiara ha preferito la gramigna alla salsiccia - decisamente piatti prelibati.
Nel ristorante, evidentemente gestito da tifosi rossoblu, c'erano esposte diverse maglie del Bologna FC, tra cui quelle di Baggio ed Arnautovic, oltre chiaramente a molti altri cimeli della squadra emiliana.


Arrivati a Palazzo Zambeccari, come prima cosa abbiamo visto la terza maglia nera di Sinisa Mihajlovic ai tempi della SS Lazio, esposta per commemorare la recente e prematura scomparsa del difensore serbo, poi ricordato anche nel corso della presentazione.
Sotto la maglia molti cimeli legati al Bologna Calcio raccontavano la storia di questa grandiosa società.


Prima di iniziare il giro ho acquistato chiaramente il libro "Un Amore chiamato Calcio" che assolutamente consiglio a ogni appassionato, collezionista e tifoso del calcio. All'interno ci sono pagine dedicate a tutte le squadre che hanno fatto la storia del nostro campionato italiano con una serie innumerevole di foto di cimeli, maglie, medaglie e documenti, un lavoro certosino realizzato dai tanti componenti della Lega Dei Collezionisti!


Ho avuto il piacere di conoscere Marco Cianfanelli del sito Pennant Museum, un collezionista veramente incredibile che va alla ricerca dei più unici ed introvabili gagliardetti della storia del calcio. Tanto è vero che c'era un'intera parete con i suoi gagliardetti appesi, dall'Empoli all'Inter, dal Padova alla Nazionale di Calcio Italiana, ce n'era davvero per tutti i gusti!


Poi moltissime magliette delle squadre più svariate, inutile dire che mi son piaciute tutte, da quelle anni '40 del Grande Torino a quelle in lanetta anni '80. Le vetrinette dentro cui c'erano anche diversi biglietti e oggetti vari mi facevano veramente impazzire.


Poi altre divise esposte fuori, sempre accostate come se fosse un derby, ecco quindi Avellino e Salernitana, Pro Patria e Varese, Catania e Palermo, Venezia e Vicenza e moltissime altre! Spesso e volentieri davanti alle maglie c'era anche un bel pallone di cuoio d'epoca, c'era addirittura il modello uruguaiano a "T" utilizzato nel Mondiale del 1930.


Al centro dell'esposizione c'erano le maglie forse più prestigiose, appartenute a campioni del passato quali Cera del Cagliari, Maradona del Napoli, Scirea della Juventus, Tarantino del Bologna, Zico dell'Udinese e tantissime altre ancora, una collezione decisamente completa.


Al momento della presentazione del libro è arrivato niente meno che il giornalista bolognese di Sky Sport Matteo Marani che, interpellato sul tema del collezionismo, ha spiegato come in Italia per certi versi manchi questa cultura e spesso e volentieri la storia dei club calcistici sia lasciata nelle mani dei collezionisti che aiutano a ricostruirla attraverso preziosi oggetti gelosamente conservati nel tempo.


Al termine della presentazione sono anche riuscito a fare foto e autografo assieme a Marani, decisamente non male se si pensa che il sottoscritto non si perde nessuno degli speciali calcistici del giornalista!


La giornata è letteralmente volata, complice anche il clima natalizio che si respirava li a Bologna, sicuramente è un piacere assistere a queste splendide giornate organizzate da collezionisti come me: da ogni cimelio si riesce a percepire quanta passione ci sia nel conservarli e quanto amore per il gioco del calcio questa gente riesca ad avere!

domenica 18 dicembre 2022

I preferiti di Settembre, Ottobre, Novembre e Dicembre

Ebbene si, 4 mesi di preferiti mi son lasciato alle spalle! Complici dei viaggi a dir poco straordinari nei quali ho acquistato moltissimo materiale calcistico, ho lasciato indietro qualche regalo e acquisto sporadico, tuttavia non meno importante e interessante. Ecco di seguito quindi i miei preferiti di questo autunno, da settembre a dicembre, in attesa che arrivi Natale!

1) Faber, lo squalo del Genoa. Quest'estate mia sorella è stata a Genova per visitare l'acquario e mi aveva portato diversi gadget delle squadre locali. Proprio dall'acquario mi ha portato a casa un pupazzo di uno squalo che ho chiamato Faber (come il mio cantante preferito genovese, De André) a cui ha cucito una sciarpa del Genoa CFC rossoblu dai toni molto vintage!


2) T-Shirt Atletico de Madrid. Che l'Atleti sia una delle mie squadre preferite al mondo non è un segreto, già anni fa, durante un viaggio a Valencia, io e Chiara ci eravamo innamorati di una t-shirt rossa della Nike che riportava sul petto la stampa del logo dei Colchoneros, ma non l'avevamo acquistata. Poche settimane fa ci è apparsa su Privalia la stessa maglia ad un prezzo davvero interessante così proprio Chiara me l'ha regalata sempre in occasione del mio onomastico. Il logo dell'Atleti con il famoso orso è davvero bellissimo e la maglia è fatta di un cotone davvero eccezionale.


3) Polo West Ham e Spezia Calcio. Mentre il caldo a settembre continuava, ho deciso di acquistare su Classic Football Shirts un paio di polo abbastanza sobrie da utilizzare in ufficio a lavoro. Passate in rassegna una serie di polo di squadre di calcio, una più bella dell'altra, ho infine acquistato quella nera del West Ham United con il logo in claret griffata Umbro e quella dello Spezia Calcio, prodotta da Acerbis, interamente bianca con le maniche nere. Entrambe le ho usate e le userò moltissimo a lavoro, indossando sempre la mia grande passione.


4) Polo Real Betis. Classic Football Shirts, come ha sempre fatto negli ultimi anni, nel mese di Dicembre pubblica giornalmente, nel suo Advent Calendar, degli affari incredibili. Uno di questi, credo fosse il 4 di Dicembre, era la Polo del Real Betis Balompié, la squadra di calcio di Siviglia che indossa i colori bianco verdi e nella quale gioca Joaquin, un grandissimo! Non ho resistito e, dovendo fare altri acquisti di Natale ne ho approfittato per aggiungere anche questo bellissimo capo alla mia collezione. La polo è di Kappa ed è di colore verde chiaro con dettagli bianchi, il logo del Betis è ricamato sul cuore. Assieme a questo CFS mi ha inviato ben 3 cards, 2 con Roby Baggio in maglia Italia e 1 con Robin Van Persie in maglia olandese.


domenica 11 dicembre 2022

FIFA World Cup 2022 Merch!

Con i Mondiali di calcio 2022 entrati nella parte più calda, il traguardo che, in terra di Qatar, si sta avvicinando ad ampie falcate, ho pensato di passare in rassegna alcuni articoli legati a questa competizione che ho acquistato o che mi son stati regalati.
Innanzitutto con il Black Friday ho acquistato da Panini Online la Tin Box delle cards Adrenalyn XL FIFA World Cup 2022: non era possibile scegliere il colore tra i 3 disponibili, al sottoscritto è capitata quella azzurra ma devo ammettere che erano tutte e 3 molto carine.


All'interno c'erano ben 6 bustine contenenti ciascuna 8 cards dei campioni che hanno preso parte al torneo calcistico iridato, e 3 cards limited edition, nella fattispecie Benzema, De Bruyne e Kane.
Mia sorella invece mi ha regalato lo starter pack delle cards Adrenalyn XL FIFA World Cup 2022! Anche qui all'interno c'erano altre 3 limited edition, in particolare Lautaro Martinez, Neymar e Vlahovic, un trio decisamente speciale.


Oltre a queste bellissime limited all'interno c'era anche il raccoglitore con la guida, un campo da gioco e ben 4 bustine di cards.
Ho passato un'intera serata ad archiviare cards gustandomi una delle tante partite di questo fantastico mondiale in Qatar!


Infine mia mamma per il mio onomastico lo scorso 30 Novembre mi ha regalato due paia di calzini di Copa Football, il primo paio con Piqué, la mascotte dei Mondiali di Calcio di Messico 1986, il secondo con Maradona in maglia Seleccion Argentina che va a segnare "El Gol del Siglo".


Decisamente un regalo speciale per un grande appassionato come il sottoscritto!
Ancora una volta, sebbene l'Italia non abbia fatto parte di questo prestigiosissimo torneo, son riuscito a godermi ogni singola partita delle nazionali coinvolte, in particolare per quanto concerne Brasile, Argentina e Inghilterra!

Dedico questo post a mia nonna..

domenica 4 dicembre 2022

Viaggio nell'Argentina calcistica

Un posto dove il calcio è letteralmente dappertutto è Buenos Aires, e l'Argentina in generale.
Tutto qui parla del mio sport preferito, non c'è un angolo della città nel quale non compaia un gagliardetto del River, piuttosto che una birra della Seleccion Argentina de Futbol.
Un vero e proprio paradiso calcistico, e io li mi ci son trovato benissimo.
Fin dal primo giorno sono incappato in una serie incredibile di negozi fantastici, come quello di maglie da calcio Nicodeportes Centro a due passi dal mio hotel, l'NH Buenos Aires Latino, quindi proprio nel centro nevralgico della città.
Va detto che i prezzi argentini per le camisetas sono parecchio alti, se si utilizza il cambio ufficiale una divisa arriva a costare anche 170-200 € senza alcuna personalizzazione!!


Qui fortunatamente c'erano delle maglie molto interessanti e, in alcuni casi, anche a prezzi tutto sommato ragionevoli! Chiara mi ha regalato una maglia che lei stessa ha trovato, ovvero quella away del Racing Club de Avellaneda 2015 di Diego Alberto Milito con il numero 22 sulle spalle.


Si tratta di una maglia nera con pinstripes verticali azzurre e logo del Racing Club ricamato sul petto. Il brand è Topper e devo ammettere che è senza dubbio una delle più belle maglie presente nella mia collezione.
Passeggiando per i vicoli della metro portena invece ci siamo imbattuti in una "tienda" veramente particolare, vendeva materiale calcistico vintage come ad esempio gagliardetti repliche degli anni '30, portachiavi, tazze o mate: proprio quando ho visto questi ultimi mi son bloccato! Era un sacco che desideravo avere un mate di una squadra argentina e li ne avevano di ogni tipo.
Dopo un pò di ragionamenti ho acquistato il mate e la bombilla (la cannuccia di acciaio) per "tomar" il mate del Club Atletico Boca Juniors, giallo e blu con la stampa di un pallone da calcio.


Nel primo supermercato ho acquistato della yerba mate da 250 gr marca Taragui, tuttavia ho anche visto che ci sono altri marchi che forniscono direttamente la Nazionale Argentina di Futbol, in particolare il Cachamate!


Il quartiere di San Telmo è famoso per il mercatino vintage così, perdendoci in mezzo a tutti quei piccoli negozi pieni di materiale di altre epoche, ne abbiamo trovato uno che vendeva diverse copie di "El Grafico", la mia rivista calcistica preferita di sempre che, da pochi anni a questa parte, ha smesso di venire stampata ed è esclusivamente online.
Cercavo qualcosa di storico, che magari avesse anche un calciatore che conoscevo bene. River, Banfield, Seleccion, Boca, c'era di tutto tra quelle pagine impolverate. Fino a che non ho trovato un numero del 1981 con in copertina Diego Armando Maradona: non poteva che essere lui il cimelio da portare a casa! Ho subito chiesto il prezzo e, sorridendo, l'anziano signore che li vendeva mi ha detto che Maradona costava di più rispetto a tutti gli altri.. perchè Maradona è Maradona!


Come dargli torto, la differenza di prezzo era in realtà molto esigua, ho deciso quindi di acquistare quel numero storico di El Grafico e, una volta arrivato a casa, ho pensato bene di metterlo dentro una busta di plastica per conservarlo al meglio.
E a proposito di materiale vintage, a due passi dal centro Chiara ha scoperto un negozietto (Camisetas Retro) di maglie delle passate stagioni, un "buco" a dire il vero, ma fornito di una varietà impressionante di classici sudamericani, qualcosa per cui perdersi davvero.


pantaloncini del Boca 1994 di Navarro Montoya, portiere colombiano naturalizzato argentino in forza ai gialloblu di Buenos Aires dal 1988 al 1996 hanno decisamente attirato la mia attenzione così, in un bliz a pochissime ore prima di prendere l'aereo e tornarsene a casa, con Chiara sono andato a prenderli. Diciamo che li abbiamo acquistati assieme, sono originali e marchiati Olan, brand argentino che andava molto negli anni '90.


Navarro Montoya era solito disegnarsi personalmente le divise, tipico il numero 1 ingrossato con la firma dell'estremo difensore che compare sulla gamba sinistra del pantaloncino.
Ultimissimo acquisto che ho fatto, prima di salire sul volo KLM che ci avrebbe portato in Europa, è stato il magazine Olé interamente dedicato ad Enzo Perez, centrocampista del River Plate che, in un occasione, nel 2021, è sceso in campo da portiere in una partita di Copa Libertadores, diventando inevitabilmente mito della hinchada del Mas Grande!


L'Argentina è un posto magico per il calcio, impossibile non sognare di andarci o, come nel mio caso, di tornarci prima possibile!

domenica 27 novembre 2022

Nella storia del C. A. Boca Juniors

Buenos Aires, città che racconta storie tra i suoi vicoli, dove la malinconia serpeggia tra le grandi vie della capitale argentina e dove la musica di tango si confonde con i cori dei tifosi di calcio: il calcio qua è tutt'altro che un banale sport, è uno stile di vita, è praticamente una religione.
Io, da quando seguivo il futbol sudamericano e soprattutto argentino da Sportitalia, ho sempre desiderato vedere dal vivo La Bombonera, la "scatola di cioccolatini" come viene chiamato da queste parti lo stadio del Club Atletico Boca Juniors.
Palermo, Riquelme, Maradona, Palacio, sono solo alcuni dei grandissimi campioni che hanno calcato il manto dell'Estadio Alberto José Armando, nome ufficiale di questo incredibile impianto che ospita ben 49.000 spettatori in ogni partita in cui i gialloblu scendono in campo.
Per raggiungere il quartiere de La Boca, dove è situata dal 1940 La Bombonera, con Chiara abbiamo preso un taxi dall'obelisco di Buenos Aires e, dopo un tragitto di una decina di minuti, ci si è manifestato questo enorme stadio blu e giallo alle prime ore del mattino.


Meraviglioso a mio avviso il logo CABJ posto proprio sul fronte della struttura, sotto un cielo limpidissimo abbiamo deciso di fare un bel giro attorno a questo gigante prima di imbatterci nel Museo della squadra.
Li attorno c'erano un pò ovunque manifesti celebrativi della vittoria del Campionato Argentino 2022, solo qualche giorno prima infatti, il Boca allenato da Hugo Ibarra, si è laureato vincitore della Primera Division a seguito di un rocambolesco pareggio con l'Independiente.


Tutto attorno, a due passi dal Caminito, tutto parla del club locale, ci sono veramente un sacco di negozio monotematici dedicati agli "Azul y Oro" e tantissime sono le statue - rigorosamente fatte artigianalmente e messe fuori dalle diverse tiende - dei campioni argentini del Boca.


Terminato il giro di perlustrazione, siamo entrati nel negozio ufficiale del Boca Juniors e abbiamo fatto i biglietti per visitare il Museo de la pasion Boquense: anche qui, come al Maracanà, non ci sono delle guide ed il tour è autonomo. Il peccato è che, dall'inizio della pandemia, non è più stato possibile fare il tour completo dello stadio con visita a spogliatoi e campo.
Abbiamo quindi iniziato la visita al museo con una serie di cartonati dei calciatori del Boca del 2018 tra cui Wanchope Abila e Carlos Tevez!


Come siamo entrati è iniziato anche un video a 360° che faceva capire ai visitatori come fosse la vera passione per la squadra argentina: devo ammettere che è stato molto emozionante sentire la 12 (la parte dello stadio che ospita la tifoseria più calda del Boca) esultare dopo i goal dei campioni gialloblu.


Immediatamente finita questa presentazione, in una stanza adiacente è iniziato una sorta di documentario su Martin Palermo, centravanti del Boca Juniors dal 1997 al 2011 (con brevi parentesi in Europa ad inizio anni 2000).
Per me Palermo è stato il più grande, il vero motivo per cui mi è sempre interessato il calcio sudamericano: vedere le sue gesta da oltre oceano mi ha sempre esaltato molto!


Terminato anche questo interessantissimo video nel quale venivano mostrati praticamente tutti i goal del centravanti di La Plata e molteplici interviste ad allenatori e compagni di squadra, abbiamo iniziato il tour vero e proprio del museo, iniziando dall'esposizione di maglie del Boca Juniors che sono presentate tutte su una parete e incorniciate alla perfezione. Ci sono veramente tutte le divise che ricordavo degli anni '90 e '00, oltre ovviamente alle primissime utilizzare anche agli albori, dal 1905 (anno di fondazione) ai giorni nostri.


Al piano superiore sono esposte alcune delle coppe più importanti e recenti conquistate dagli Xeneizes (genovesi, come le persone che hanno fondato i club), tra cui l'Intercontinentale vinta ai calci di rigore contro il Milan nel 2003.


Dal bar del primo piano è anche possibile intravedere una parte della tribuna e di campo de La Bombonera, peccato non poter scorgere qualcosa di più, tuttavia piuttosto di niente è stato bello avvistare anche questi scorci.


Tornando nella sala espositiva al piano terra, si passa a fianco ad un murales gigante di Diego Armando Maradona, vera e propria leggenda del club di Buenos Aires ad inizio e a fine carriera.


Poi diverse teche raccontano tutta la storia del Boca Juniors, dal 1905, quindi dalla sua fondazione, fino ai giorni nostri, passando per i periodi d'oro come fine anni '90.
Le maglie griffate Olan a mio avviso sono qualcosa di eccezionale, come del resto anche gli scarpini Adidas di Riquelme o numeri storici della rivista El Grafico.


Poi la divisa di Navarro Montoya, portiere colombiano ma naturalizzato argentino in forza agli Xeneizes dal 1988 al 1996, completamente ideato dall'estremo difensore stesso ed utilizzato nelle partite di campionato e coppa!


Prima di uscire un ultimo sguardo alle maglie di Burdisso, Schiavi, Cascini e Carlitos, gli eroi di quel Boca 2003 capace di salire sul tetto del mondo e alla parete piena di stelle (ognuna a rappresentare i tanti soci del club) tra le quali son riuscito a scovare niente meno che quella di Maradona.



Visti i tantissimi negozietti del Boca fuori dalla Bombonera, ho pensato di ripercorrerli alla ricerca di qualche bel souvenir dei neo campioni argentini. Chiara mi ha regalato una simpaticissima calamita del "Fantasma de la B", in sostanza un fantasma che riprende i colori degli acerrimi rivali del River Plate (bianchi con banda trasversale rossa) e una grossa B nera sul petto, a ricordare quel "descenso" del 2011 quando Los Millonarios sono retrocessi per la prima volta in serie B argentina, un'onta che tutt'ora viene riportata alla mente dai tifosi gialloblu ogni volta che si gioca El Superclasico.


E infine ho anche acquistato la terza maglia del Boca Juniors 2018 di Wanchope Abila con il numero 17 sulle spalle, logo CABJ ricamato, un altro splendido ricordo per la visita che abbiamo fatto a questo stadio incredibile.


Secondo me vedere una partita qui è un'esperienza che va oltre la semplice passione per uno sport, qui si respira il calcio più vero che esista, per questo motivo mi auguro di riuscire a vedere una partita di Libertadores in queste meravigliose tribune a Buenos Aires.

domenica 20 novembre 2022

Viaggio nel Brasile calcistico

Ebbene si, ce l'ho fatta a raggiungere il Brasile, paese che da sempre mi attirava per usi, costumi, tradizioni e per il futebol: inutile girarci attorno, se ami questo sport, il Brasile è il posto dove, più di ogni altra parte, si vive per il calcio.
Si vive, si parla di calcio, io in taxi non riuscivo a non chiedere info riguardo le squadre locali: arrivando dall'aeroporto a Copacabana ho parlato con un tassista tifoso del Flamengo, mi ha raccontato come il sogno di tutti i giovani campioni carioca sia quello di arrivare in Europa, troppo forte il richiamo economico e del blasone dei club del vecchio continente.
Abbiamo parlato di Vinicius Jr, attuale attaccante del Real Madrid che da giovanissimo è stato lanciato proprio dal "Mengao" e del fatto che attualmente Gabigol, ex attaccante interista, fa proprio la differenza in Brasileirao e Copa Libertadores.
A me personalmente piace moltissimo però la Fluminense Football Club, squadra fondata da inglesi ma che da sempre ha un grosso legame con l'Italia!
Siccome desideravo avere delle ciabatte Havaianas prese proprio a Rio de Janeiro, in un negozio del marchio brasiliano Chiara mi ha regalato le infradito del FC Fluminense. Sono veramente splendide, una riporta il logo del FFC, mentre l'altra la torcida del Tricolor Carioca. Abbiamo anche aggiunto una spilla con la bandiera del Brasile per completare l'opera!


Verde, bianco e granata sono appunto i colori principali della Flu, squadra supportata originariamente dalle classi benestanti di Rio e acerrima rivale del Fla: le aristocratiche origini del club precludevano allo stesso la possibilità di tesserare in rosa i pur forti calciatori di colore, cosa che inizialmente faceva solamente il CR Vasco da Gama.
Tuttavia, come ci ha raccontato Guilherme, tassista che ha portato me e Chiara dal Maracanà al Sao Januario, quelli della Flu facevano giocare calciatori di colore con farina di riso sul volto per renderli bianchi: peccato che, dopo qualche minuto in campo, con il sudore venisse via tutto!
E vogliamo parlare di tifosi illustri del Flu? Beh, niente meno che Papa Giovanni Paolo II che, durante un meeting a Rio con i giovani, ha baciato la bandiera della Fluminense scambiandola per quella italiana! Da allora la torcida Tricolor ha coniato un coro riguardo questo speciale avvenimento!
Nonostante non fosse in previsione una visita alla sede della Flu, andando al Pan di Zucchero, siamo passati proprio davanti all'Estadio de Laranjeiras, dove un tempo giocava la squadra carioca e dove oggi è possibile visitarne il museo.


Al di la delle squadre di club, tra pochissimi inizieranno i mondiali di calcio in Qatar 2022 e la Selecao Brasileira de Futebol è, per forza di cosa, una delle maggiori candidate per la vittoria finale: Neymar, Vinicius Jr e co. la rendono una nazionale temibilissima e chissà che i campioni di oggi non riescano ad alzare l'ennesimo trofeo in un mondiale.
A Copacabana, tra i tanti venditori ambulanti, ne ho trovato uno che vendeva maglie della nazionale di calcio brasiliana nuovissime, gialle con dettagli verdi e con un tessuto avente un motivo maculato. Logo Nike e CBF (Confederação Brasileira de Futebol) sono ricamati.


Ovviamente ne ho acquistata una per la mia collezione di maglie da calcio, devo ammettere che quest'anno la Nike si è superata per realizzare questa linea per il mondiale mediorientale del Brasile!
Piccola curiosità riguardo i mondiali: qui in Brasile le figurine e le card Panini di Qatar 2022 sono praticamente introvabili! Troppi i collezionisti che provano a trovare i tanti campioni del mondiale, appena qualche negozio o edicola ne è provvista le esaurisce in un attimo.
Così, l'ingegno brasileiro, ha fatto si che venissero messe in commercio delle bustine di card del FIFA World Cup 2022 non ufficiali, realizzate quasi artigianalmente ad un costo veramente molto più accessibile rispetto alle originali, ovviamente.
La curiosità era troppa nel vederle così Chiara ne ha presa una bustina proprio al mercato di Saara: devo ammettere che le cards sono comunque stupende, all'interno del mio pacchetto ho trovato Christensen della Danimarca, Vina dell'Uruguay, Lucas Hernandez della Francia e Gudelj della Serbia!!



Sempre in tema figurine, dal mio arrivo a Rio de Janeiro, sono andato alla ricerca dell'album del Brasileirao 2022, conscio che la stagione era ormai agli sgoccioli e che quindi probabilmente, le edicole, sarebbero state sprovviste di grandi scorte. Ho comunque avuto la fortuna, nei pressi di Ipanema, di imbattermi in un'edicola che aveva ancora diversi album ma purtroppo nessun pacchetto di figu! Poco male, ho chiesto comunque all'edicolante se fosse possibile acquistare anche solo l'album e, dopo un istante di esitazione, me lo ha regalato.


Inutile dire che ero al settimo cielo per questo inaspettato ma apprezzatissimo regalo! La sera, nel mio Hotel Mercure Rio Boutique Copacabana me lo son sfogliato alla grande, scoprendo che, oltre alla Serie A, c'era anche tutta la B con squadre del calibro di Gremio e Vasco!
Stadio Sao Januario del Vasco che ho anche provato a visitare se non fosse che, quando siamo arrivati, non era possibile fare il tour e il quartiere non è che fosse propriamente dei migliori..


Insomma, a Rio veramente abbiamo visto di tutto sul calcio, mi è rimasta impressa la quantità di gente che girava per le vie della città carioca con le maglie di calcio di tutte le squadre brasiliane, nazionale compresa! Il calcio è veramente visto come qualcosa di fondamentale in Brasile, è stato fantastico immergersi in questo splendido clima per qualche giorno.
Anche in TV il calcio era ovunque, mentre ero a Rio ho visto dalla mia camera di hotel Vasco - Criciuma 2-1 e CRB - Operario Ferroviario 2-1!


Solo quando ci siamo spostati a Foz do Iguacu ho visto meno futebol, li però l'attenzione era più sulla splendida natura e sulle cascate della zona. Anche qui Chiara mi ha fatto uno stupendo regalo, un Coati con la maglia del Parco Nazionale di Iguacu!!


Ora il sogno è quello di vedere una partita come torcedor dagli spalti di uno stadio brasiliano..