martedì 30 dicembre 2014

MyFootbalLand Subbuteo Cup: Presentazione

Ho deciso, durante le vacanze di Natale, di organizzare un piccolo torneo di Subbuteo, facendo partecipare le 4 formazioni che ho nella mia collezione, ovvero:
  • Arsenal
  • Inter
  • Liverpool
  • Manchester City
La formula è molto semplice, si giocano due "semifinali" e le vincenti si disputano la finale, il tutto in scontri diretti di 6 minuti ciascuno.
In caso di parità si andrà a calciare rigori direttamente ad oltranza: chi sbaglia è fuori.
Per accoppiare le formazioni nelle semifinali ho guardato il ranking UEFA, in questa maniera ho preso adottato lo stesso criterio dei play-offs, facendo giocare la prima contro la quarta e la seconda contro la terza:


Le formazioni delle 4 squadre sono della stagione 2011/'12, in quanto ho trovato tutte le informazioni in un annuario del calcio inglese di quell'anno regalatomi a Manchester da mia sorella.
Cornice d'eccezione per questo primo trofeo sotto l'insegna del blog MyFootbalLand è l'AC Park, stadietto a cui con Chiara ci siamo dedicati molto negli scorsi anni e che tutt'ora è in via di sviluppo. Gli spettatori, divisi in 2 tribune coperte e una terrace centrale scoperta sono 50.



Il tutto ripreso dalla TV locale!!


La coppa  riprende la Capital One Cup (anche se la mia è decisamente più vissuta, per cui anche più preziosa :)..), mentre il pallone Zeugo con bordi rossi sarà quello usato durante il corso del torneo.


Uno sguardo anche alla terna arbitrale e quarto uomo, prima di decretare l'inizio della manifestazione:


Per chi fosse interessato su twitter @myfootballand è possibile sapere in anteprima quando usciranno i post relativi alle partite!!

domenica 28 dicembre 2014

Coccarde: tifo di una volta

Molto probabilmente ai più giovani non dirà molto la parola "coccarda", tra questi giovani mi ci metto anche io che ho iniziato a seguire le partite dagli anni '90, quando il capitalismo aveva già abbondantemente accalappiato gli elementi del tifo con maglie, sciarpe e spille di produzione industriale.
Ma negli anni precedenti, possiamo addirittura parlare dei primi del '900, le persone che andavano alle partite utilizzavano per lo più le coccarde. Ne è testimonianza la foto che ho fatto in uno dei miei primi viaggi a Manchester che ritrae due coccarde del Preston North End FC fatte a mano e risalenti al 1922.


Nel 2012, durante il mio più recente viaggio a Londra quando ho pure visitato il museo dell'Arsenal, anche qui era presente una bellissima coccarda biancorossa della squadra.


Non a caso si parla sempre di squadre inglesi, essendo difatti la patria del calcio l'Inghilterra è da sempre stata all'avanguardia in questo genere di cose!!
Recentemente il National Football Museum ha organizzato dei workshop dedicati alla costruzione di coccarde delle squadre del cuore dei visitatori (squadre d'oltre manica ovviamente!!), così, anche se non sono più li, ho chiesto a Chiara se fosse stata in grado di farne una pure a me.
Questo il risultato della coccarda dello Stockport County FC fatta interamente a mano!!


Ma di coccarde avevo chiaramente sentito parlare anche in alcuni libri: di seguito dei pezzi che ho trovato su due dei miei racconti preferiti.

"E' così che si faceva allora: restavi accanto a un tornello – racconta ancora – e aspettavi che arrivasse un adulto a fartici passare sopra. (...) La religione non era un problema, perché nessuno portava le sciarpe e alla moda delle maglie delle squadre mancavano ancora una quarantina d'anni. Il massimo che si indossava era una coccarda della tua squadra". George Best - The Best

"Mi misi con il pubblico di casa - i biglietti erano solo in prevendita, ed era molto più facile andare a Reading che a Londra nord per prenderne uno - e mentre aspettavo i miei ancora consueti novanta minuti prima dell'inizio della partita, un'intera famiglia (una famiglia!), madre, padre e figlio, tutti agghindati con le loro sciarpe e le loro coccarde (coccarde!) blu e bianche, comincia parlarmi. birra in un pub o in un bar (...)". Nick Hornby - Febbre a 90

mercoledì 24 dicembre 2014

Hertha - Hoffenheim: assaggi di Bundesliga

Di recente sono stato a Berlino per un viaggio con Chiara, 5 giorni meravigliosi che mi hanno lasciato lo spunto per scrivere qualche post sulle squadre della capitale tedesca e sulla Bundesliga in generale.
Primo post non può che descrivere quella meravigliosa esperienza che è stata vedere la partita tra Hertha Berlino e Hoffenheim lo scorso 21 dicembre.
Circa una settimana prima avevo prenotato i biglietti online con il ritiro "Will Call" allo stadio come è uso fare per gli utenti che abitano fuori dalla Germania: essendo una partita di 3a fascia per il livello della squadra ospite il costo è stato di appena 21 euro per il secondo anello alla sinistra della Ostkurve, il settore più caldo della tifoseria dell'Hertha. Il terrore era che la partita potesse essere rinviata causa maltempo, fortunatamente le previsioni non erano mai delle peggiori per domenica alle 15.30.
Presto con Chiara abbiamo preso la metro sotterranea dal centro verso l'Olympiastadion (casa dell'Hertha ma soprattutto stadio dove l'Italia ha conquistato i mondiali nel 2006!!!), in modo da arrivare per tempo e godersi ogni minuto in quello splendido ambiente. 
La vista effettivamente era di quelle spettacolari, l'imponenza dell'Olympiastadion è un qualcosa di grandioso..


Abbiamo mangiato un panino con bratwurst e un piattino di patatine fritte come vuole la tradizione tedesca prima delle partite (anche il carrywurst con patate non sarebbe stato male), il tutto corredato da Coca Cola, alla faccia di diete varie!
Subito dopo siamo andati a ritirare i tanto agognati biglietti..


I tornelli sono stati aperti alle 2, purtroppo i controlli sono stati abbastanza pesanti, sicuramente un aspetto un pò fastidioso di questa mia prima partita di Bundesliga, comunque non ha rovinato la bellissima visita allo stadio, inclusa la parte opposta all'ingresso dove c'è un'apertura che da direttamente sul campo.


Lentamente gli spalti si riempivano mentre noi siamo andati a vedere lo store ufficiale dell'Hertha, un posto molto bello e pieno di cose da prendere, prezzi vari come varia era la gamma di merchandise! Sfortunatamente anche la gente era tanta così, dopo un rapidissimo giretto, siamo andati a cercare i nostri posti.


In campo, la mascotte dell'Hertha, Herthinho, pubblicizzava il nuovo calendario della squadra, prima di avvicinarsi a due bambini negli spalti e regalarglieli. 


I portieri dell'Hoffenheim si stavano allenando già da qualche minuto, abbastanza in sordina dato che i tifosi ospiti presentatisi a Berlino per l'occasione non erano decisamente molti! All'ingresso di Kraft, estremo difensore della squadra di casa, la Ostkurve si è proprio scatenata.


Non vedevo l'ora iniziasse la partita, lo speaker caricava alla grande la curva che rispondeva con estremo entusiasmo, soprattutto alla lettura delle formazioni.
All'ingresso in campo delle due formazioni è partito l'inno "Nur nach hause" cantato da tutto lo stadio ed accompagnato da una sciarpata fantastica degli ultras!!


La neve nel frattempo ha iniziato a cadere alla grande da quando le squadre sono entrate nel rettangolo verde fino a buona parte del primo tempo. A colpirmi particolarmente quando le formazioni si sono presentate a centrocampo sono stati la divisa gialla di capitan Beck e compagni e gli sbandieratori dell'Hertha!!


Della partita, a discapito del risultato (0 : 5 in favore dell'Hoffenheim), non c'è moltissimo da dire, un'Hertha impalpabile ha fatto dilagare una squadra che è venuta a Berlino per racimolare qualche punticino e non di più: i giocatori di casa hanno fatto l'impossibile per regalare questa vittoria, rendendo peraltro vano tutto il supporto della curva durante tutta la durata dell'incontro.


Nel primo tempo le reti di Brooks (autogoal) e doppietta dal dischetto di Salihovic (complice un Kraft non in giornata di grazia) avevano già chiaramente indirizzato l'incontro, nel finale hanno chiuso i conti Schipplock e Rudy su due gravi disattenzioni difensive dei biancoblu.


Un'umiliazione che nel clima di festa che ha portato Natale non ci stava proprio, comunque io sono stato felicissimo dell'esperienza, tanto che alla fine sono tornato allo shop per vederlo con più calma.
Qui ho preso una maglia della Nike con la scritta "Herthaner" in super sconto, mentre Chiara mi ha preso la bellissima fascia da capitano di Pekarik con fuori il logo dell'Hertha e dentro quello dell'orso di Berlino.


Questa favolosa giornata, a parte il risultato, l'abbiamo conclusa in un bellissimo ristorante tedesco, l'Augustiner in Gendarmermarkt a mangiare specialità del posto..decisamente un sogno!!

lunedì 8 dicembre 2014

Matite da calcio

Ormai avrete capito che io di calcio colleziono più o meno tutto, spero di riuscire a mostrare attraverso le pagine di questo blog tutto il mio repertorio ma posso garantire che non è decisamente affare semplice!!
Ma intanto ci provo, così ecco a voi la mia "ancora-da-implementare" collezione di matite di squadre: ebbene si, matite che riportano logo ufficiale della squadra in questione.
A spingermi verso la raccolta di questi oggettini (presumibilmente i più economici che si possono trovare negli store ufficiali delle diverse squadre, è stata Chiara, la mia ragazza, da sempre grande appassionata di cose da cancelleria.
Nel corso degli anni è stata lei a regalarmi tutti i pezzi della mia collezione, a partire da una matita dell'Inter comprata proprio davanti casa. Ricordo di essere stato da subito felicissimo perchè proprio non mi aspettavo un regalo, ho sempre dato molta importanza a queste sorprese.


Col tempo mi ha portato da Firenza quella della Fiorentina, da Barcellona quella del Barça e dell'Espanyol (la prima presa in aeroporto nella FCBotiga e la seconda in un centro d'informazioni nella Rambla), quindi un'altra matita dell'Inter ma diversa perchè con la gomma fatta a scudetto, infine la matita del Derby County (fatta arrivare direttamente dal Derbyshire via  internet) e del Chelsea, presa allo store di Stamford Bridge.
Molto spesso capita che alcune squadre nemmeno tengano questo genere di materiale, il che è un peccato, fortunatamente negli ultimi anni è diventato sempre più facile anche reperire le matite: decisamente un'ottima trovata per non rischiare di uscire da un negozio a mani vuote e per avere qualcosa che gli altri solitamente non considerano da collezione!!

martedì 2 dicembre 2014

Per Natale va il Subbuteo!!

Le feste si avvicinano e immancabilmente il pensiero del Natale fa scattare la lampadina del dubbio amletico che attanaglia un pò tutti quando si deve decidere che regalo fare!!
A dir la verità ad un appassionato di calcio come il sottoscritto non dovrebbe poi essere tanto difficile, visto che la mia passione spazia un pò per tutti gli angoli, anche i più remoti, di questo fantastico sport, tuttavia mi rendo conto di aver pure una fidanzata tanto attenta che ogni volta mi sorprende con effetti speciali.
Ma in questo post mi piacerebbe presentare un'idea che hanno avuto i miei amici d'oltremanica Dee e Calum (cliccando sopra il nome potrete accedere alle interviste fatte a loro e che raccontano un pò la loro abilità nel fare cose in ambito subbuteoso!!).
Ebbene, l'idea è stata quella di costruire dei "quadretti" da collezione, dove vengono esposte 20 miniature, tutte rigorosamente dipinte a mano da Calum, e tutte accomunate da qualcosa: ad esempio tutte le squadre della Barclays Premier League 2014/'15..


oppure tutte le squadre vincitrici di un campionato del mondo dal 1934 al 2014..


Ne sono stati pure fatti molti altri, Bundesliga e Liga BBVA su tutti, ma il bello è che sono personalizzabili a piacimento.. se volete ulteriori informazioni visitate il sito di Westwood Table Soccer!!


Io ho trovato eccezionale il fatto di creare un qualcosa da collezionare partendo dalle miniature di Subbuteo, decisamente una bellissima idea per fare un regalo a Natale per altro!

martedì 25 novembre 2014

I miei campioni: Cristian Pasquato

Nuovo appuntamento con "I miei campioni" e nuovo giovanissimo italiano che sta guadagnando sul campo grande fiducia in questa stagione, concessagli subito dopo i primi goal all'ombra dello Stadio Adriatico di Pescara.
I più interessati al campionato cadetto avranno già capito che il protagonista di questo post è Cristian Pasquato, classe '89 di Padova, professione attaccante: a giudicare dagli ultimi campionati sembra proprio che la mira si stia affinando e il piede stia diventando sempre più caldo.
Ma andiamo per ordine: Cristian muove i primi passi tra le scuole calcio del Padova prima di passare al Montebelluna. Da qui in breve tempo fa notare di avere un certo talento che gli consentirà nel 2003 di approdare alle giovanili della Juventus.
Le gratificazioni non tardano ad arrivare così in breve tempo si laurea campione d'Italia con gli Allievi Nazionali e si aggiudica una Supercoppa Italiana con la primavera.
Ma nemmeno nella squadra di Alex Del Piero, suo idolo nonchè compagno di ruolo, c'è la volontà di far maturare appieno i giovani del vivaio così, da questo momento, inizia il peregrinare in giro di diverse piazze italiane alla ricerca di conferme.
Si susseguono in breve tempo Triestina, Empoli, Modena (tra le cui file segna e non poco, 9 i goal in campionato!), Lecce, Torino, Udinese e Bologna, stagioni che lo vedono protagonista anche in Serie A e che lo consacrano come vero e proprio specialista nei calci piazzati.
La scorsa stagione è stata probabilmente la più controversa per la seconda punta, il passaggio al Calcio Padova è stato preso con grande entusiasmo sia dalla piazza che da Cristian stesso: dal punto di vista personale non è da considerarsi deludente l'annata, sono 7 difatti i palloni finiti in rete nel tentativo di tenere a galla la formazione patavina, poi sconvolta dal fallimento e retrocessa in Serie D.
Cristian torna dunque ancora una volta alla Juventus, sempre con la prospettiva di lasciarla per un'offerta da qualche altra squadra: nell'estate si fanno in avanti in molti, alla fine a spuntarla sarà per l'appunto il Pescara dove Pasquato sta continuando il suo cammino alla massima serie, sebbene la formazione biancoazzurra stia faticando non poco per garantirsi la salvezza.


Di recente, grazie a Giancarlo, un mio collega, ho avuto l'autografo di Cristian: inutile dire che da padovano è un orgoglio averlo nella mia collezione, gli auguro tutto il meglio sia in questa stagione che nel proseguo della sua carriera da professionista.

lunedì 17 novembre 2014

The Chaaampioooons

Partiamo da un presupposto: io ADORO la Champions League, anche se l'Inter, la mia squadra del cuore, ormai da qualche anno non ne fa parte, io la seguo con interesse smodato che credo sia motivato dall'atmosfera meravigliosa che si instaura attorno ad ogni partita di questa competizione.
A me vengono in mente le serate fredde, fuori dallo stadio, odore di cipolla e salsiccia, la sciarpa che riporta il nome delle due squadre, gli spalti pieni, la canzoncina, il pallone stellato al centro del campo, tutto una favola.
Come mi è capitato qualche anno fa, ho deciso di fare la collezione delle figurine Panini della Champions League! 


L'album l'ho avuto gratuitamente con il Corriere dello Sport a inizio ottobre, da li ogni tanto, quando ho qualche moneta compro qualche bustina e provo a riempire questo dettagliatissimo album!


Dentro tutte le squadre sono descritte da un logo e da innumerevoli informazioni inclusi gli indirizzi social ufficiali! 
Per i giocatori invece, oltre alle caratteristiche fisiche sono segnalati il ruolo, le presenze e le reti in UEFA Champions League.


Al centro tutta la cronistoria delle finali da quando la competizione è stata inventata ai giorni nostri, non dimenticando ovviamente di presentare la prossima finale che si terrà a Berlino.
Come sempre il lavoro fatto da Panini è fantastico, non riesco proprio a fare a meno di collezionare calciatori, dopo la serie A e i Mondiali, adesso tocca alla Champions!

martedì 4 novembre 2014

Dai Lanerossi Vicenza

In occasione della visita alla mostra "Eroi del Calcio", ne ho approfittato per una bella passeggiata in centro a Vicenza e, dopo pranzo, con Chiara sono andato allo stadio Romeo Menti, casa dei Lanerossi Vicenza!
Non era la prima volta che vedevo questo stadio, a 10 anni ero andato a vedere con mio nonno uno scialbo Vicenza - Inter terminato 0-0, tuttavia non avevo posto molto interesse sull'impianto, mi sembrava abbastanza anonimo all'epoca, anche trascurando tutta la storia della squadra biancorossa.
Devo ammettere che la facciata, appena mi ci sono trovato davanti dopo una camminata di non più di 10 minuti dal centro città, era molto bella, storica mi verrebbe da dire.


Porta la dicitura "Stadio Romeo Menti", fortunatamente era anche aperto il portone principale così sono riuscito a intravedere qualcosa all'interno delle tribune e del campo.
Fatti due passi tra l'entrata dello stadio e l'ingresso alle tribune ho scoperto un piccolo negozio del Vicenza Calcio che però era chiuso: all'interno c'erano maglie, sciarpe e l'immancabile mascot, Gatton Gattoni, il gatto che fin da bambino mi faceva simpatia!


Dalla parte della biglietteria ho pure trovato una pila di programmi della partita giocata la settimana precedente la mia visita, cioè Vicenza - Pescara, finita con la vittoria dei veneti per 2 reti a una, e ne ho approfittato per portarne a casa uno.


Ho concluso il giro dello stadio percorrendo tutto il suo perimetro, purtroppo questo giro mi ha mostrato come questa struttura stia invecchiando e non in maniera positiva: se vogliamo, tutto attorno regna il degrado, cattivi odori e anche sporcizia! Un vero peccato vedere ridotti così gli stadi di squadre che un tempo hanno fatto la storia del nostro campionato di Serie A! Probabilmente un lavoro di ristrutturazione non guasterebbe!


Finita questa visita ci siamo diretti verso un bellissimo negozio di articoli calcistici, "Kick Off", leggermente fuori dal centro vicentino e bello perchè rivenditore ufficiale del materiale del Vicenza Calcio. Ovviamente c'era merchandise di molte altre squadre sia italiane che straniere, io però volevo un ricordo del Vicenza così ho preso un portachiavi a forma di maglia e dai colori biancorossi.


In una giornata ho davvero visitato molto in questa città che ha visto passare tra gli altri Paolo Rossi, Sartor, Luiso, Schenardi, Schwoch e Dicara, giocatori che ricordo con piacere e che ho collezionato con le figurine! 

martedì 28 ottobre 2014

Eroi del calcio a Vicenza

Quest'estate è stata organizzata un'importante mostra calcistica a Vicenza all'interno della Basilica Palladiana, proprio in centro città.
Sarebbe stata allestita per un paio di mesi, da agosto fino a metà settembre, poi l'Associazione Italiana Calciatori, promotore dell'evento, ha fortunatamente deciso di prolungare l'esposizione fino al 26 di ottobre.
Dico fortunatamente perché mi sono accorto di questa interessantissima iniziativa troppo tardi, ero a scorrere le pagine di twitter quando ci sono inciampato sopra!
Così con Chiara abbiamo deciso che nel weekend saremo andati a visitare "Eroi del Calcio", questo il titolo attribuito alla mostra, il che la dice lunga sulla quantità di cose incredibilmente interessanti che ha esposte al suo interno.


Il biglietto per gli adulti è di 5€, il che comunque faceva presupporre fosse stato fatto un interessante lavoro. Già dalla prima sala che introduce alla mostra vera e propria, la quantità di oggetti e la loro importanza era incredibile! Inutile dire che sono stato colpito dalla maglia nerazzurra di Veron, uno dei miei idoli all'Inter!!


Per non parlare poi delle varie gigantografie di giocatori sparse per tutto lo spazio espositivo, Messi meritava decisamente una foto!


Una cosa decisamente interessante e di per se unica è stato il database ricchissimo messo a disposizione dei visitatori: in questo c'erano le schede tecniche di tutti i giocatori catalogati per squadra e, per ognuno di essi, si potevano vedere i goal, gli assist, i passaggi..una raccolta pazzesca di dati per ogni singolo campione, il tutto in uno schermo touch molto grande..


Salite le scale che portano nel cuore della Basilica, ci siamo trovati davanti all'ingresso, anche qui i cartonati a dimensione reale di giocatori, questa volta Meazza e Cannavaro, accompagnavano il visitatore verso l'entrata della mostra.
Nella prima stanza si parte proprio dagli albori del calcio, tra le altre cose, molto belle le maglie di Meazza ai tempi del fascismo, e quella della Scozia di fine '800, inizi '900.


Nonostante avessi già visto molto materiale di questi anni, devo ammettere che alcuni di questi cimeli sono veramente unici! Proseguendo per le numerose stanze della mostra mi sono imbattuto in altre bellissime maglie di anni '50 e '60, non ultime quelle dell'Inter trionfatrice in Europa nel '63-'64! Accanto alla maglia era presente anche la coppa stessa, decisamente diversa dalla Champions League che siamo abituati a vedere ai giorni nostri!


Una delle stanze che certamente mi ha colpito di più è stata quella degli anni '70, non l'ho per niente vissuto quel periodo ma quando mio papà mi raccontava di Riva, Albertosi, Mazzola ecc.. fantasticavo su questi giocatori e mi è sembrato incredibile poter vedere da vicino quelle maglie di lanetta!!


Gli anni '80 hanno avuto grande importanza per il calcio azzurro, segnato dalla vittoria del mondiale '82 in Spagna! Ecco allora presentate le maglie di Bergomi e Zoff tra gli altri, senza dimenticare i guantoni del portiere capitano della nazionale in quella prestigiosa rassegna iridata!


Una sala stupenda poi quella dei Calciatori Panini, alle pareti sono state esposte esposte le copertine degli album, sono stati creati cartonati delle figurine di alcuni calciatori 2013/'14 e messi in mostra i fogli interi su cui vengono stampate le figurine prima di venire tagliate e distribuite nei pacchetti. Bellissimo anche il distributore di figurine, presumibilmente un oggetto risalente agli anni '70.
Altra stanza e altro tema: quella dei campioni all'estero! Qui ci sono state collocate le maglie dei più grandi di oggi come Ronaldo, Messi o Bale e di ieri come Beastie, Bobby Charlton e Pelè..


La mostra finisce con delle sale molto particolari, una in cui viene rappresentata una tribuna di 60 posti dove è possibile sedersi e sentirsi veramente in uno stadio, un'altra dedicata alla EA Sports e quindi al videogioco FIFA (su un megaschermo si può giocare con l'X-Box a FIFA14) ed un'ultima a tema Lanerossi Vicenza, la squadra della città che ha ospitato questa fantastica mostra.


Qui certamente non poteva mancare un'intera teca con memorabilia del campione di casa, Roberto Baggio! Che forte vedere le sue scarpette da bambino..
Finita la visita Chiara mi ha regalato la maglia della mostra, io me ne ero innamorato da subito appena vista, la sagoma col giocatore e la scritta "Eroi del calcio" è veramente particolare!! Per non parlare poi del sacchetto..


Prima di uscire dalla mostra ho compilato una scheda con la formazione secondo me migliore di tutti i tempi: Toldo; Zanetti Piquè Vidic Facchetti; Benetti De Jong Giggs; Messi; C. Ronaldo Riva. Materazzi. All: H. Herrera.


giovedì 23 ottobre 2014

I miei campioni: Samuele Longo

La difficoltà di sfondare nel mondo del calcio di oggi è immensa, molte delle più blasonate squadre del nostro campionato preferiscono un 30enne straniero affermato ma sazio di goal ad un giovane bramoso di mettersi in mostra e guadagnarsi un posto in squadra, magari nella squadra di cui è sempre stato gran tifoso!
Retorica, certo, ma purtroppo è la dura realtà.
E' anche vero però che tra i tantissimi giovani che rendono il campionato Primavera così avvincente, qualcuno che fa il grande passo verso la prima squadra e soprattutto verso la Serie A c'è.
Nella fattispecie voglio dedicare questo posto ad un ragazzo, Samuele Longo, che sono riuscito a seguire nella sua carriera fino ad oggi e che reputo il miglior esempio di giocatore che ha sempre condotto una vita da giovane professionista ed è riuscito a togliersi qualche importante soddisfazione nella sua pur giovane esperienza nel mondo dei pro.
Classe '92, destro, fisico asciutto, gioca da punta centrale ma molto spesso a segnare sono i compagni che beneficiano del movimento dell'attaccante centrale: attualmente è al Cagliari sotto la guida di Zeman, allenatore con cui gli attaccanti trovano terreno fertile per crescere, ed è un elemento importantissimo della nostra nazionale U21 come dimostrano i 4 goal segnati ad oggi con la selezione.
Inutile dire che ha attirato la mia attenzione nel 2011/'12 all'Inter quando, con la fantastica Primavera di Stramaccioni ha conquistato, dopo un'incredibile ed inaspettata cavalcata, la Next Generation Series, la Champions delle squadre U19! In quella finale al cardiopalma Longo ha pure segnato e si è messo in luce in primo luogo nell'Inter, quindi nell'intero panorama calcistico europeo.
La prima chiamata in prima squadra non ha tardato ad arrivare, l'esordio contro la Lazio ha sancito il fatto che Samuele potesse far parte del mondo della Serie A.
Ma, ricollegandoci al discorso di partenza, squadre come l'Inter sono spietate così Longo è passato presto in prestito all'Espanyol, squadra di Barcellona, che ha potuto godere da subito delle sue prodezze. Il n.12 infatti ha insaccato 3 goal essendo perno centrale dei catalani, prima che di punto in bianco si ritrovasse relegato in panchina e a usufruire dello scarso minutaggio offertogli dal tecnico. La stagione a causa di questo non è stato possibile definirla esaltante, anche complice un infortunio, tuttavia l'esperienza è stata di quelle veramente formative sotto tutti i punti di vista!
Nella scorsa stagione ha fatto parte, fino a gennaio, dell'Hellas Verona, squadra rivelazione appunto della prima parte del torneo, prima di ritornare in Spagna ma sponda Rayo Vallecano a Madrid dove è sceso in campo 9 volte.
Da qui appunto la nuovissima avventura con la maglia numero 9 cagliaritana, ancora Serie A per dimostrare che nonostante gli infortuni, nonostante la giovane età e nonostante qualche allenatore un pò troppo fissato coi veterani, Samuele è sempre li a combattere per un posto in squadra e, speranza per noi interisti, combattere per ritrovare la casacca nerazzurra!


Di recente ho avuto il suo autografo, ci tenevo attraverso le pagine del mio blog ringraziare sua sorella Tatiana!

giovedì 16 ottobre 2014

Scoprendo la Clodiense

Quest'anno il campionato di Serie D è veramente particolare, mai avrei pensato che il Padova, squadra della mia città, si sarebbe trovato a giocare nuovamente (ricordiamo i precedenti in serie C negli anni '70) contro la Clodiense, la squadra della mia ragazza.
Inutile dire che finché le due compagini viaggiavano nei loro campionati non mi ero mai trovato a fare una scelta tra le due, tuttavia ora mi sono trovato abbastanza a metà strada per quanto riguarda le simpatie.
Come dire..la Clodiense la sento un po' più legata a me, ciò non significa che se i Biancoscudati vincono io sia triste, anzi!
Dico però che di recente ho vissuto un po più nello specifico la formazione lagunare.
Poche settimane fa sono stato a mangiare la pizza nel lungomare di Sottomarina, al Facecook, immaginate la mia espressione nel vedere nell'elenco delle pizze a disposizione quella "Forsa Clodiense", dedicata alla squadra locale in quanto farcita con dadini di prosciutto crudo, di colore simile al granata!!


E a proposito di quella sera, il mattino seguente il papà di Chiara mi ha fatto avere un bellissimo calendario tascabile della Clodiense, dentro, oltre a tutte le partite è descritta la formazione e lo staff che segue la formazione di Chioggia.


Di recente, non senza qualche difficoltà e grazie ad un amico, sono anche riuscito ad avere il completo dell'AC Chioggia Sottomarina, la squadra che prima della Clodiense faceva sognare i tifosi da queste parti.
Personalmente mi piace molto la divisa, granata con bordo asimmetrico bianco e finiture dorate, come dotato è anche il logo della squadra.


Ma poteva finire qui? Certamente no dato che tuttora sto cercando di allargare la mia collezione di materiale della Clodiense: in segreteria sono state messe in vendita le sciarpe ufficiali della squadra, Chiara appena l'ha saputo è corsa a prenderne 2!


Anche qui è stato fatto un gran lavoro, non tutte le squadre di questa categoria si adoperano per i propri tifosi, in questo caso l'impegno per riportare al Ballarin il maggior numero di persone è giustamente massimo!
All'Isola dell'Union, dove c'è la segreteria, è stato allestito negli ultimi anni un bellissimo centro con bar, segreteria appunto, spogliatoi che si affollano quando il sabato e la domenica giocano su questi campetti le squadre giovanili.


Devo dire che è molto bello passare dalla laguna a passeggio e sbirciare dentro lo stadio della Clodiense, ormai per me è sinonimo di relax nei weekend!
La squadra invoca il supporto del pubblico che da qualche anno è venuto un pò a scemare, speriamo che la passione si riaccenda presto in tutti coloro che hanno vissuto i fasti della serie C con l'Union.