sabato 31 agosto 2019

Mia San Mia: la storia dell' FC Bayern Muenchen

Senza ombra di dubbio la squadra tedesca più conosciuta e titolata a livello mondiale è l'FC Bayern München, forte di ben 29 titoli nazionali e 5 Coppe dei Campioni, la formazione originaria della Baviera è di fatto una delle società più influenti del panorama calcistico.
Durante il mio viaggio a Monaco sono finalmente riuscito a visitare l'Allianz Arena da cima a fondo, partendo dal museo, passando per il Megastore e finendo con il tour di questo meraviglioso stadio.
Appena arrivato sono andato con Chiara a prendere i biglietti per il Combi tour - abbinata per visitare sia il museo che fare il tour dello stadio.


Con l'occasione abbiamo anche preso il libretto con la guida del museo, veramente ben fatto e incredibilmente in italiano! Abbiamo anche scoperto che tutti i biglietti riportano una foto diversa, sempre legata alla storia dell'FC Bayern.


Dato che il tour sarebbe iniziato non prima di due ore dal nostro arrivo, abbiamo deciso di fiondarci nel museo e capire di più sulla storia della squadra bavarese.
Innanzitutto abbiamo visto la lettera con le firme di tutti i soci fondatori della squadra di calcio di Monaco: inizialmente era una polisportiva, nel 1900 è arrivato il grande salto nello sport che seguo.


Fondazione avvenuta al Café Gisela, abilmente ricostruito all'interno del museo.


Inizialmente i colori non erano quelli attuali, bensì erano il bianco e l'azzurro, i classici colori della Baviera. In seguito alla fusione con la squadra Münchner SC vengono adottati gli attuali colori, il bianco e il rosso.
Il museo racchiude veramente un sacco di cimeli e coppe varie conquistate dai "Die Roten", ogni stanza ne è praticamente piena!


Inutile dire che tra le varie teche cercavo di scorgere quante più cose legate ai campioni che hanno vestito anche la maglia dell'Inter, ecco quindi un'intera parete dedicata a Lothar Matthäus (bandiera e capitano dei bavaresi) e la scarpa di Karl Heinz Rumenigge verniciata d'oro dopo che la stessa ha colpito il pallone del rigore decisivo per la vittoria in DFB Pokal 1983/'84 contro il Borussia M'Gladbach.


Altro ex nerazzurro transitato da queste parti è un certo Jürgen Klinsmann, di professione attaccante. Adirato per una sostituzione nel suo trascorso in Baviera, ha rifilato un calcione ad una mega batteria messa a bordo campo per pubblicità: la ditta è finita con il ricevere ancora più notorietà del previsto grazie a questo scatto e grazie al centravanti! Esposta c'era niente meno che la batteria con ancora il segno indelebile del calcio!


Il 2013 è stato senza dubbio l'anno più importante e vittorioso per l'FC Bayern München, l'annata si è conclusa con il tanto agognato triplete! Un'intera parete celebra la squadra che ha portato a casa la Champions, il Meisterschale e la DFB Pokal. La maglia esposta non poteva che essere di Lahm, storico capitano che di recente ha vinto molto con la maglia rossa.


Sempre sulla stessa teca c'è il pallone Torfabrik che è scoppiato quando Van Buyten, allora difensore del FC Bayern, è andato a calciare una punizione nel 2011 contro il Köln.


Personalmente sono stato molto attirato dalla sala con le maglie più significative della storia del club, era bello riconoscerne molte: d'alta parte il Bayern ha sempre rappresentato una realtà importantissima nel panorama calcistico mondiale.


Una sezione del museo è dedicata alle stelle che hanno militato per lunghi periodi nel Bayern, tra questi vanno menzionati, oltre a quelli di cui si è parlato precedentemente, anche Gerd Müller, Oliver Kahn, Roy Makaay, Bixente Lizarazu, Bastian Schweinsteiger e molti altri.


Oltre ad essere esposti alcuni oggetti appartenuti a questi campioni, nel pavimento del museo sono incastonate anche le relative stelle con apposto l'autografo: deve essere una bella soddisfazione ritrovarsi li!


Due leggende che hanno lasciato il club bavarese da pochissimo, dal termine della stagione 2018/'19, sono Frank Ribery e Arien Robben, protagonisti dei successi delle ultime 10 stagioni e a cui il museo ha organizzato un'esposizione dedicata, denominata ROBBERY.


Il museo si chiude con dei cartonati dei calciatori attualmente in rosa e dello staff tecnico, incluso il mister Niko Kovac con cui è possibile scattarsi una foto, e con una sezione dedicata al tifo per i colori del Bayern, davvero una delle più belle esposizioni che abbia mai visitato.
A quel punto è stata ora di iniziare il tour dell'Allianz Arena, il momento che da tanto tempo stavo aspettando: i tour partono molto spesso, chiaramente ci son varie tipologie e noi abbiamo scelto quello in lingua inglese.
Il giro parte dall'area Bistrò Paulaner dello stadio, subito si viene portati nel settore ospiti dove le tifoserie avversarie del FC Bayern vengono a supportare i propri beniamini.


La vista è importante, dalla parte opposta è possibile vedere la "Standing Section", il settore caldo del tifo casalingo dove i supporters sono soliti stare in piedi e sorreggersi sulle balaustre. Se in Bundesliga questo modo di seguire il fussball è ancora concepito, nelle competizioni UEFA è del tutto bandito: in Champions la capienza dell'Allianz Arena va ridotta in questo settore!
Seconda tappa è la tribuna d'onore, completamente a disposizione dei main sponsor del club tra i quali Adidas ed Audi.
Il bello è che da questa posizione è possibile ammirare il logo del FCB posto nella curva antistante la stand, e realizzato accostando seggiolini di colori diversi: questo è stato possibile solamente dopo che la società ha rilevato l'intero valore dell'Arena, essendo inizialmente stata costruita anche per i cugini del TSV 1860.


Il passo successivo è la Press Room, ovvero dove attualmente mister Kovac tiene i discorsi post-partita e dove, a detta della guida, è costretto a rispondere sempre alle stesse banalissime domande!


Un luogo decisamente più interessante è lo spogliatoio dove ogni giocatore ha il proprio armadietto e dove è possibile concentrarsi prima dei match casalinghi.


Non tralasciando la stanza per i massaggi e quella per le docce chiaramente..


Questo di fatto è stato l'ultimo step della visita allo stadio purtroppo non riamo riusciti a vedere le panchine in quanto c'erano lavori in corso.
Tuttavia c'è stato ampio spazio di tempo per visitare il Megastore dove, veramente, si poteva trovare di tutto.


Assieme a Chiara ho preso la pallina dell' FC Bayern München, interamente argentata e con il logo del club messo in risalto da dettagli rossi.



Sicuramente la visita non è stata inferiore alle aspettative, soprattutto per ciò che riguarda il museo, un luogo magico che racchiude ogni particolare della storia del FCB.
In attesa di vedere gli sviluppi di questa nuova stagione 2019/'20 che è appena iniziata..

giovedì 22 agosto 2019

In macchina tra calcio bavarese e tirolese

Per queste vacanze estive ho previsto un viaggio nuovo e diverso dagli altri anni: complici le spese e i lavori per sistemare la casa, ho preferito fare qualcosa di meno dispendioso ma altrettanto interessante.
Ecco quindi materializzarsi un giro itinerante con la mia Polo assieme a Chiara, mia sorella Titti e il suo fidanzato Enrico tra Baviera e Tirolo, a visitare il Castello di Neuschwanstein, München e Innsbruck!
Manco a dirlo la componente calcistica non poteva mancare, ecco quindi un breve resoconto del viaggio con i relativi acquisti calcistici!
Innanzitutto a Monaco, città dove giocano la blasonata FC Bayern München e il meno conosciuto TSV München 1860, ho avuto la possibilità di visitare entrambi gli store dalle squadre!
Il negozio del Bayern è molto simile ai negozi delle squadre più conosciute che ho visitato, è però disposto in più piani ed è proprio in centro alla città, a due passi da Marienplatz.
Vendono davvero molte cose anche se non può essere paragonato al Megastore dell'Allianz Arena, tuttavia ha una bellissima peculiarità: in ogni parte delle scale sono appese le maglie storiche della squadra bavarese, dagli anni più lontani a quelli più recenti: un assaggio del museo che è possibile visitare presso lo stadio!



Non ho acquistato nulla anche se le maglie (soprattutto quella della Champions League blu scuro con dettagli arancio) erano probabilmente la cosa che valesse di più la pena.
Più modesto e piccolo lo store adiacente all'Hofbrauhaus del TSV München 1860, di fatto la prima squadra di calcio a giocare a Monaco di Baviera!
I colori della Baviera, ovvero bianco e azzurro chiaro, sono ben esposti nella vetrina e le maglie chiaramente lo riprendono.



La squadra che attualmente milita in 3.Bundesliga, dopo essere scesa nel baratro a seguito di un fallimento e dopo avere abbandonato l'Allianz Arena in favore del più piccolo Grünwalder Stadion, ha saputo comunque mantenere il proprio status e il proprio orgoglio, lo dimostrano i molti tifosi che, nonostante tutto, rifiutano di seguire i cugini Rekordmeister!
Anche qui però vengono venduti articoli di ogni genere, stupende le felpe e le maglie da gioco!
Chiara mi ha regalato un mini gagliardetto del TSV München 1860, davvero un regalo speciale in quanto è molto più piccolo delle dimensioni standard dei gagliardetti!


Altro regalo di Chiara è stato un orsetto di nome Ludwigbarhof che, manco a dirlo, simpatizza per il TSV e viaggia con il gagliardetto sempre appresso. Di recente Chiara gli ha anche fatto una collana bianca e azzurra del 1860 TSV München!


Gli orsetti sono molto ricorrenti a Monaco, non va dimenticato che la Steiff, noto brand che tra i primi ha intrapreso il business della creazione dei pupazzi, è nata da queste parti!
A Innsbruck la situazione calcistica è decisamente più "complicata", il calcio non è molto sentito e, a parte le poco note FC Wacker e WSG Wattens, non ci sono altre squadre da seguire.
Nonostante tutto assieme a Chiara ho preso un giornale con la presentazione di tutte le squadre della Bundesliga Austriaca, inoltre sono riuscito ad intravedere dall'autostrada il Tivoli Stadion Tirol, struttura in cui gioca il FC Wacker Innsbruck.


Aguzzando bene la vista sono anche riuscito a scorgere una riproduzione di un vecchio cartellone che pubblicizzava la partita tra FC Bayern München e Innsbrucker Turnvereins.


Senza dimenticare l'adesivo degli Ultras del FC Wacker proprio nel centro storico della città tirolese..


Alla fine ci siamo goduti il bel fresco di queste regioni vicine all'Italia e i bellissimi paesaggi che sanno offrire: non male godersi piccoli particolari calcistici in questo modo!

sabato 3 agosto 2019

Il nuovo Padova si veste di storia

Lo scorso mercoledì è stata una giornata speciale per tutti i tifosi del Padova in quanto, presso lo stadio Appiani, tanto amato e venerato da ogni biancoscudato, si è tenuta la cerimonia di presentazione della prima e della seconda maglia da gioco targate 2019/'20.
L'allenatore del Padova Salvatore Sullo, come spiegherà poi nel suo discorso ai sostenitori patavini, ha aperto al pubblico l'allenamento sul suolo dell'Appiani, proprio per fare sì che i nuovi giocatori potessero respirare la storia dell'impianto e perché i tifosi potessero fare sentire il proprio supporto alla squadra.


Quindi, dopo un allenamento di circa un'ora, è arrivato il fatidico momento di svelare le divise che accompagneranno la squadra in questo tortuoso campionato di Serie C1 Girone B, a detta di tutti "una succursale della serie cadetta".
A presentare la serata la storica giornalista che segue le vicende del Padova Martina Moscato, coadiuvata, almeno all'inizio, dal Presidente Boscolo Meneguolo, sempre presente in queste circostanze.


A proposito, durante il suo discorso ha spiegato come, avendo vissuto per molti anni a Padova, si senta enormemente legato a questi colori e a questa città, nonostante l'origine chioggiotta.
Finalmente è poi arrivato il fatidico momento di svelare le divise da gioco per la nuova stagione, anche questa volta griffate Robe di Kappa.
A presentare la divisa Kombat biancoscudata, 6 modelli d'eccezione: il Capitano Cherubin, l'attaccante Mokulu, i due neoacquisti Germano e Soleri, oltre ai due portieri Minelli e Merelli.
La nuova maglia home è molto semplice, interamente bianca con il biancoscudo sul petto, ha dei dettagli rossi nel colletto e sui bordi, sicuramente una divisa classica che esalta la storia del club.


La seconda invece rompe con la tradizione, è rossa con la croce bianca e il Gattamelata sul fianco, quasi a riprendere il logo patavino degli anni '90.


Le maglie dei portieri sono invece una verde e una nera, entrambe molto semplici e prive di caratteristiche particolari: essenziali e con il biancoscudo nel petto, tutto ciò che serve!


La serata si è conclusa con un ricco buffet offerto dalla società a tutti i tifosi, veramente un bel gesto a dimostrare l'intenzione del Padova di legarsi il più possibile alla città.


Inoltre ho avuto l'occasione di fare una foto assieme a Nicolò Cherubin, capitano biancoscudato con importanti trascorsi in Serie A!
L'augurio è che queste maglie potranno venire un giorno ricordate per i risultati ottenuti, in ogni caso forza Padova!