sabato 31 luglio 2021

It's coming Rome: che EURO 2020!

Un viaggio di un mese, un'esperienza davvero indimenticabile per ogni tifoso italiano!
Chi mai si sarebbe immaginato che l'Europeo 2020, rinviato all'anno successivo causa pandemia globale, avrebbe avuto questo fantastico epilogo per la nostra Nazionale Italiana di Calcio?! Io ci ho sempre sperato, ma da li a pensare che sarebbe stato possibile, ce ne passa!


Il cammino dell'Italia inizia l'11 Giugno 2021 a Roma, Stadio Olimpico: in scena la gara inaugurale di Euro 2020, torneo questa volta itinerante per tutta Europa, Turchia-Italia. Gli uomini di Mr Mancini vincono a mani basse, 3 a 0 con Autogol di Demiral, Immobile e Insigne
Alla seconda, sempre a Roma, ci si gioca la qualificazione contro al Svizzera, in seguito una delle sorprese della competizione. Anche qui 3 a 0, gli azzurri conquistano in anticipo il pass per gli ottavi di finale grazie alle reti di Locatelli (doppietta per lui) e Ciro Immobile ancora!
Match finale, ancora una volta all'Olimpico, è contro il Galles di Bale: Mancini fa turnover ma alla fine grazie a Pessina porta a casa altri 3 punti per finire a punteggio pieno e con la difesa imbattuta nel girone, è 1 a 0 per la Nazionale.
Gli ottavi vedono, in quel di Wembley, un'interessante Italia-Austria, sulla carta match semplice da portare a casa. Non sarà così, con Donnarumma costretto agli straordinari e gli italiani costretti ai supplementari da Arnautovic e Co. Ancora una volta è Pessina, l'uomo che non ti aspetti, a chiudere la partita: ad aprirla nell'extra time ci aveva pensato invece un imprendibile Federico Chiesa, abile a battere al volo l'estremo difensore austriaco Bachmann.
Prima della fine c'è spazio per altro patema, il goal di testa sugli sviluppi da calcio d'angolo di Kalajdzic. Fortunatamente ai quarti passa la FIGC, che se la dovrà vedere con il Belgio di Lukaku e De Bruyne, non proprio i calciatori più facili da affrontare in una partita da dentro o fuori.
La sfida con i Diavoli Rossi si gioca all'Allianz Arena di Monaco di Baviera e si decide tutto nei primi 45'! Apre le marcature Barella con uno slalom che fa fuori l'intera difesa belga, quindi Insigne la chiude con 'o tir'a gir'!
Lukaku accorcia allo scadere della prima frazione su calcio di rigore ma gli azzurri superano il Belgio per 2 reti a 1.
La semifinale, a Wembley, è contro la giovane Spagna di Luis Enrique: i 90' di gioco sono un continuo subire, le furie rosse guidate dalle sortite di Dani Olmo non danno tregua alla retroguardia azzurra che, pur in difficoltà, la sblocca al 60' grazie ad una rete di Chiesa, sempre tra i migliori.
All'80' arriva però la doccia gelata, Morata si infiltra nella retroguardia guidata da Bonucci e Chiellini e fa 1 pari: supplementari e calci di rigore.
Dal dischetto i nostri si comportano bene, l'ultimo e decisivo tiro lo mette a segno Jorginho con classe e calma olimpica: si torna a Wembley per la finale, domenica 11 luglio 2021, contro i padroni di casa, l'Inghilterra.
Quest'ultima nazionale merita un discorso a parte, ovvero: è da quando sono iniziati gli Europei che i tifosi inglesi hanno iniziato a cantare "Football is coming home", letteralmente "il calcio se ne sta tornando a casa", in Inghilterra, dove questo stupendo sport è nato!
Da italiano mi ha sempre stupito il fatto che i supporter dei 3 leoni fossero così certi della vittoria finale e soprattutto che non avessero la minima scaramanzia per questa importantissima finale. Kane e compagni, allo stesso modo, non facevano trasparire segni di debolezza, sicuri di loro e dell'operato del pur bravo e competente commissario tecnico Southgate.
Ebbene, nelle ore precedenti alla partita la corsa ai biglietti è stata folle, Wembley affollatissimo di tifosi inglesi (10 a 1 il rapporto di presenza su quelli italiani) così come il viale adiacente, cappellini da pioggia con la scritta "It's coming home" esauriti, locali italiani costretti a tener chiuso prima durante e dopo il match in tutta Londra.
Questo il clima rovente della finale, in tutto questo la squadra di Mancini in ritiro a Tottenham in attesa di raggiungere la sede della finale.
Inno italiano fischiato e cori irriverenti da parte di chi si sentiva già di avere la coppa di Euro 2020 in tasca: pronti, via, dopo 2 minuti Inghilterra in vantaggio con Luke Shaw, terzino del Man United, abile a ribadire in rete un cross di Trippier.
Gli azzurri però hanno iniziato a palleggiare, possesso palla mai concesso agli avversari e occasioni che hanno iniziato a farsi via via sempre più nitide.
Bisognerà aspettare il secondo tempo prima di saltare tutti in piedi dal divano, momento nel quale Leo Bonucci è riuscito a ribadire in rete da pochi passi un pallone vagante scaturito da un calcio d'angolo per l'Italia.
Sull'1 a 1 hanno iniziato a manifestarsi tra i tifosi d'oltre Manica i primi fantasmi di quell'unica finale disputata dalla nazionale di Sua Maestà, e soprattutto quelli di ben 55 anni senza vittorie o finali.
Gli azzurri hanno mantenuto a lungo il pallino, senza purtroppo mai incidere.
I risultato della mancanza di reti ha fatto si che l'Europeo 2020 si sarebbe dovuto decidere ai calci di rigore.
Per gli inglesi saranno decisivi gli errori dei "rigoristi designati" Rashford, Sancho e Saka, per l'Italia invece le reti di Berardi, Bonucci e Bernardeschi oltre alle parate prestigiose del miglior giocatore del torneo, Gigio Donnarumma!


La coppa quindi non è tornata a casa ("home") bensì ha preso l'aereo per "Rome" - Italia!
I festeggiamenti sono andati avanti moltissimo, io stesso con Chiara, mia sorella Titti e suo fidanzato Enrico ho esultato moltissimo, una gioia immensa, forse maggiore anche di quel mondiale 2006.
Il giorno dopo subito in edicola a prendere la Gazzetta, il titolo blu era "TROPPO BELLO".


Valentina, la sorella di Chiara, dato che era in Spagna, mi ha preso il giornale Marca, uno dei maggiori quotidiani sportivi con sede a Madrid che riportava un titolo emblematico: "WEMBLEYAZO", a richiamare il "MARACANAZO", ovvero la disfatta della nazionale brasiliana ai mondiali del 1950 che ha perso in casa contro l'Uruguay, al Maracanà, una coppa che ormai sentiva già sua, di fronte a milioni di brasiliani in festa!


E' stato un pò così per noi Italiani, in difficoltà, in inferiorità numerica in termini di tifo, ma secondi a nessuno per ciò che concerne il cuore che è stato messo nel campo inglese.
Emozioni troppo belle e forti per non avere la maglia della Nazionale Italiana di Calcio di questo Euro 2020: Chiara me l'ha regalata con le patch della manifestazione, bellissima e con decorazioni rinascimentali sul fronte, rimarrà senza dubbio l'emblema di un cammino unico, fatto di veri uomini e ragazzi che avevano voglia di divertirti e star bene insieme.


L'Italia è Campione d'Europa per la 2a volta nella sua storia, dopo il 1968!
Questa la rosa dei Campioni che hanno realizzato il sogno di tutti gli italiani in questa estate... italiana!
Portieri: 21 Donnarumma, 26 Meret, 1 Sirigu.
Difensori: 15 Acerbi, 23 Bastoni, 19 Bonucci, 2 Di Lorenzo, 24 Florenzi, 4 Spinazzola, 25 Toloi, 13 Emerson Palmieri, 3 Chiellini.
Centrocampisti: 18 Barella, 16 Cristante, 5 Locatelli, 7 Castrovilli, 12 Pessina, 6 Verratti, 8 Jorginho.
Attaccanti: 9 Belotti, 11 Berardi, 20 Bernardeschi, 14 Chiesa, 17 Immobile, 10 Insigne, 22 Raspadori.

domenica 25 luglio 2021

Un'estate da Bomber

Chi ama il calcio deve per forza aver sentito parlare della Bobo TV: nata su Instagram durante il periodo più nero della pandemia nel 2020 su idea di Christian Vieri, è oggi uno dei programmi più seguiti su Twitch.
In sostanza Bobo ha concepito questo format per parlare con gli amici storici Lele Adani, Nicola Ventola ed Antonio Cassano, soprattutto di calcio con la F maiuscola (come ama dire Lele!).
Vengono passate in rassegna le partite più importanti - come le fasi finali di Euro 2020 o i match di Champions League - oppure avvenimenti legati sempre al mondo del calcio.
Spesso e volentieri ci sono ospiti d'eccezione come Higuain o Guardiola, e in quei casi si va ad approfondire determinati temi: insomma, davvero qualcosa di interessante ed imperdibile per gli appassionati del genere.
Ad accomunare questi 4 ex calciatori c'è che hanno tutti indossato la maglia nerazzurra dell'Inter e, per inciso, sono miei idoli da quando ero ragazzino alle medie e alle superiori.
Il loro stile da "Bomber" mi ha sempre affascinato, ora che hanno appeso gli scarpini al chiodo di certo non lo hanno perso!


Vieri ha da qualche mese intrapreso anche un nuovo business, ovvero la commercializzazione della propria birra "Bombeer". Da quando l'ho scoperto sui social, in ogni supermercato in cui andassi, provavo a cercarla invano.
Fortunatamente da poco sono riuscito a trovarla e finalmente a portarla a casa!


Adani invece per me è sempre stato esempio di un grande difensore e pure di una grandissima e bellissima persona: da quando ha iniziato a commentare le partite prima su Sportitalia, poi su Sky, è riuscito a farmi capire quali siano i più grandi valori del calcio.
Inoltre di lui ammiro la passione per il futbol argentino e sudamericano in generale, risultato dell'amicizia ai tempi dell'Inter con Matias Almeyda, centrocampista originario di Azul, provincia di Buenos Aires.
Fatto sta che ho deciso di farmi stampare la maglia home dell'Inter 2002/'03 (che avevo comprato proprio nel lontano 2002-2003 da ragazzino con le mie paghette!!) con nome e numero di Lele, dato che in quel campionato militava proprio tra i nerazzurri all'ora allenati dal grande Hector Cuper!


Per farlo sono stato in uno dei miei negozi preferiti, "La Campionessa" in provincia di Vicenza e, con l'aiuto del titolare Paolo, sono riusciti a recuperare font e patch della "Lega Calcio", in modo da riprodurre fedelmente le caratteristiche di quella bellissima maglia.


Nel giro di una settimana ho avuto la mia maglia di Adani con il N. 15 e la patch sulla manica pronta per l'uso: per me avere la maglia di uno dei miei calciatori interisti preferiti di sempre è davvero qualcosa di speciale!
Vieri, Ventola e Adani la scorsa estate 2020 si son resi protagonisti della realizzazione di una canzone "Vita da Bomber" che è diventata un vero e proprio tormentone!
Il torneo di Foot Volley "Bobo Summer Cup" ancora non è stato organizzato, tuttavia con questi 3 bomber (4 con Cassano) è davvero impossibile sentirsi soli e, soprattutto, non sentirsi BOMBER.

sabato 17 luglio 2021

La Leggenda del Diez della gente

Il Futbol con la "F" maiuscola, come ama dire Lele Adani, è un gioco che decisamente fa appassionare e innamorare le persone a questo gioco. 
Inutile dire però che ci sono dei campioni che sanno far apprezzare il calcio più di altri, uno su tutti Diego Armando Maradona, El Diez, forse il più grande della storia di questo sport.
Ammetto di esserne diventato tifoso tardi, quando i miei occhi di ragazzino, nutriti da migliaia di minuti di partite, hanno imparato ad apprezzare ciò che El Pibe de Oro ha fatto negli anni '80 e '90 con tutte le maglie che ha indossato: Argentinos J., Boca Juniors, Barcelona, Napoli, Sevilla e Newell's Old Boys.
Di recente ho ampliato la mia collezione di materiale legato a Maradona con 2 stupendi pezzi ricchi di importanza per me!
Il primo è un regalo di mia sorella Titti ed è il dvd "Maradonapoli". Si tratta di un docufilm del 2017 nel quale viene narrata tutta la storia di Maradona nel SSC Napoli, dall'arrivo nel 1984, passando per i due scudetti, la partita Italia - Argentina al San Paolo di Napoli, per terminare con il controverso addio ai partenopei, il tutto attraverso le parole dei tifosi napoletani stessi.


All'ombra del Vesuvio lo hanno amato davvero tutti questo campione e chi meglio di queste persone può ricordare quello che è stato in quegli intensi anni?! Ci sono così tanti aneddoti interessanti che le interviste intrecciate diventano particolarmente coinvolgenti!
Il secondo pezzo da collezione è invece la maglia di Maradona che ho acquistato di recente nel negozio "La Campionessa" di Altavilla Vicentina.


In pratica si tratta della maglia del SSC Napoli home della stagione 1990/'91, con sponsor tecnico NR, sponsor ufficiale Mars, scudetto nel petto e logo del Napoli sulla manica sinistra.
La NR ha di recente riprodotto fedelmente queste maglie azzurre dei partenopei e, nel negozio vicentino, ho avuto la possibilità anche di personalizzarla con il numero 10, quello indossato da Maradona nella stagione successiva alla conquista del campionato da parte dei napoletani.
Non ho avuto il minimo dubbio quando si è trattato di acquistare questa bellissima divisa di un Campione così grande!
Que viva el futbol..

sabato 10 luglio 2021

SENTI QUA.. che giornalista!

Luglio 2020, la pandemia sembra dare un po' di respiro così, con la mia ragazza Chiara, decido di farmi un giretto a Trieste in relax, a scoprire un po' di angoli interessanti della città e della squadra locale.
Pochi giorni prima del weekend fuori porta si era giocata un' Inter-Brescia terminata con il tennistico punteggio di 6-0 per i nerazzurri così, tranquillo nella mia stanza di albergo, vado alla ricerca di highlights su Instagram e su internet: mi imbatto in un riassunto del match stranissimo e alquanto intrigante, si chiamava SENTI QUA e il giornalista in qualche modo interagiva con le voci dal campo di allenatori e calciatori.
Troppo forte, approfondisco ed entro nell'account di Tommaso Turci, la persona che ha pubblicato quel breve estratto di servizio: in poco tempo capisco che è lui l'autore di quel SENTI QUA, non perdo un attimo e gli scrivo facendo i complimenti per quella trovata geniale! Non per niente, ma i goal di quei 6 marcatori interisti me li ero davvero goduti alla grande.
Risponde Tommaso linkandomi il servizio completo sul sito goal.com, da quel momento mi si è aperto un mondo! Si, perchè ho passato ore ad andare alla ricerca di tutti i suoi servizi che nel tempo mi ero perso..
Scopro che Tommaso è un giornalista di Dazn, nota piattaforma che trasmette partite di calcio (3 a "giornata di campionato" fino alla scorsa stagione 2020/'21), così decido di provare ad abbonarmici, nella speranza di recuperare un pò tutti questi servizi che tanto mi gasano e mi gasavano: durante i 3 match a turno è spesso a bordocampo a cogliere spunti ed impressioni dalle panchine e dai 22 protagonisti nel terreno di gioco, mai banale!


A mio avviso il commentatore fa molto nel racconto di una partita, così, stanchissimo, il venerdì sera riesco comunque a godermi da sveglio l'anticipo dell'Eredivisie olandese, descritto abilmente dalle parole e dagli interessantissimi aneddoti di Tommaso, classe '90 e con una enorme passione calcistica a supporto della sua professione.


Essere così giovane in una delle piattaforme calcistiche più conosciute al mondo non è da tutti, la carriera del giornalista nato a Modena difatti inizia da molto lontano, descrivendo partite emiliane tra Carpi, Sassuolo e Modena e passa, tra l'altro, anche per Milan TV e Fox Sports.
Così, dopo l'utile gavetta, Tommaso è a raccontare con grandissima cura e dovizia di particolari il calcio che chiunque conosce, quello de La Liga, dell'Eredivisie (dove spesso descrive le partite dei lancieri dell'Ajax) e, soprattutto, della nostra Serie A!


Probabilmente non sarebbe lo stesso lavorare nel mondo del calcio ed amare questo sport così tanto se in prima persona non si fosse corso dietro ad un pallone: ecco perchè a mio avviso conta molto il passato di Tommaso Turci nelle giovanili neroverdi del Sassuolo. 
Di ruolo attaccante, ha giocato anche di recente nei tornei calcistici aziendali di Fox Sports (di cui ho ricevuto la sua maglia firmata) e di Dazn!!


Si sarà capito che, ormai da un anno a questa parte, nella cerchia di miei giornalisti e telecronisti preferiti, è entrato ufficialmente anche Tommaso Turci, soprattutto per l'originalità con la quale riesce a descrivere il calcio, una cosa che ce la devi avere dentro e che nessuno può insegnarti.
Grazie anche per l'estrema gentilezza e generosità che ha sempre dimostrato nei miei confronti, essendo un semplice tifoso di calcio mi ha trasmesso davvero ciò che significa lavorare con passione per il calcio.

domenica 4 luglio 2021

Una sorpresa da Wolfsburg

Torno a casa da lavoro, in mente già tutto quello che devo fare per prepararmi rapidamente ed uscire di nuovo in men che non si dica!
Questo è il programma, se non che, appena parcheggio la macchina, vedo nella cassetta della posta una lettera particolare che, di certo, non potevo aspettarmi: piccola e bianca, la busta riporta uno stemma inconfondibile stampato, è quello del VfL Wolfsburg, club calcistico dell'omonima città, nonchè una delle società che più mi piacciono nel campionato tedesco!


Ricordo che mesi prima avevo scritto una mail alla squadra della bassa Sassonia, chiedendo se fosse possibile avere degli autografi da parte di qualche giocatore del first team - onestamente con poche speranze nel cuore ma pur sempre con un flebile lumicino che potesse arrivarmi qualcosa.
Tuttavia, non ricevendo alcuna risposta nel giro di un paio di mesi, un pò me l'ero anche messa via!
Evidentemente è proprio sbagliato disperare, in quanto all'interno della busta bianca ci ho trovato ben 3 card e ognuna era autografata in originale con un pennarello indelebile nero!


La prima è di Jerome Roussillon, difensore del VfL di origine francese, classe '93 e con all'attivo ben 20 presenze nell'ultima Bundesliga.
Il secondo autografo di calciatore che mi è stato spedito appartiene a Paulo Otavio, terzino sinistro brasiliano dei Wolfe, con un passato importante anche nel campionato carioca.
Terza e ultima firma è quella di Max Arnold, centrocampista chiave del Wolfsburg, protagonista del 4o posto conquistato sul campo per la squadra che gioca in verde grazie al contributo di ben 3 goal e 7 assist.
Inutile dire che sono rimasto felicissimo di questo inaspettato regalo da parte dei lupi di Wolfsburg, a loro va un ringraziamento particolare e speciale perchè di tutti i club contattati sono gli unici che mi hanno spedito qualcosa senza chiedere nulla in cambio, decisamente un atteggiamento verso il tifoso di altri tempi.
In bocca al lupo per la prossima Bundesliga VfL Wolfsburg!!