domenica 29 maggio 2016

Calcio e vita sotto il muro

Da quando sono stato a Berlino un anno e mezzo fa circa mi sono veramente lasciato affascinare dalla Berlino est, non tanto perché avesse qualcosa di bello da mostrare (a mio avviso è la parte peggiore della città), ma quanto perché ha comunque radicato uno spirito veramente particolare che, a distanza ormai di 27 anni, credo non sia del tutto scomparso.
Il calcio nella Germania est è stato qualcosa di molto importante, grandi società sono nate e hanno avuto successo negli anni in cui il paese teutonico era diviso in due.
Ed è proprio qui che si ambienta la storia "Fino a diventare uomini" di Thomas Brussig, autore e artista della Berlino est che, attraverso racconti e opere teatrali cerca di descrivere quella società.


Il libro, regalatomi da mia sorella per il compleanno, narra la storia di un allenatore di calcio tedesco la cui peculiarità è quella di essere un fobico di questo sport, tanto da arrivare a rinnegare persino la propria famiglia per stare dietro ad una squadra di ragazzini.
Tra questi, Heiko da lo spunto a questo allenatore, di cui non viene dato a sapersi il nome, per denunciare alcuni mali di quella società che viveva ancora sotto l'ombra del muro.
È bellissimo trovare tra le pagine referenze a fatti della storia calcistica veramente accaduti, uno su tutti il continuo citare Sparwasser, calciatore della Germania Est, capace di regalare una vittoria insperata contro la Germania Ovest!
Al termine del racconto si diventa senza dubbio simpatizzanti dell' Energia Bode, questo il nome della squadra dell'allenatore senza nome.
Tornando invece alla mia esperienza, posso dire che una delle cose più interessanti viste a Berlino è stato il museo della DDR, Repubblica Democratica Tedesca.
Qui tra le altre cose si trova pure un angolo dedicato al calcio con maglie e gagliardetti appartenuti proprio alla Germania Est.


Decisamente una chicca per chi fosse appassionato di questo sport e in particolar modo volesse sapere di più di un campionato e di una nazionale che ora, di fatto, non esistono più.

lunedì 23 maggio 2016

Una domenica di calcio anni '70

Domenica scorsa è stata un qualcosa fuori dal comune, l'occasione è stata unica per prendere la macchina del tempo e fondarsi negli anni '70, nel calcio degli anni '70.
Inutile premetterlo, io in quegli anni non esistevo e non posso chiaramente far paragoni con il calcio attuale, posso soltanto basarmi su quello che mio papà e mio nonno mi hanno raccontato.
Ebbene, lo scorso weekend a Baone, cittadina nei colli euganei, per l'evento della Sagra dei Bisi (piselli per i "non-veneti"), sono stato ospiti due icone di quel calcio: Bruno Pizzul e Gianni Rivera.


Su un background di una piazza di paese per l'occasione piena di tifosi rossoneri un pò attempati  (giustamente!), i due sono stati invitati per parlare del libro autobiografico "Gianni Rivera Ieri e Oggi".


Primo a calcare il palco è stato però il grandissimo telecronista friulano. Ora devo dire assolutamente che da sempre vedere le partite con la sua cronaca di sottofondo è qualcosa di speciale, ancora ricordo la finale di Coppa UEFA Inter - Lazio del 1998!!
Gli spunti per parlare non sono mancati e in breve tempo si sono toccati moltissimi temi.
Innanzi tutto come è cambiato il modo di trasmettere le partite con l'innesto di numerose telecamere e l'avvento di più telecronisti.

Quindi il discorso si è spostato sul fatto che non ci siano più molti italiani nel nostro campionato. Divertente anche lo scatch che ha visto Pizzul "inveire" sulla grande quantità di programmi di cucina.. coadiuvati anche dal numeroso volume di trasmissioni televisive. Queste ultime hanno cambiato molto il loro modo di approcciarsi nei confronti dello spettatore medio rispetto a quando il giornalista friulano lavorava in Rai!
Molto forte anche quando si è parlato del Pizzul calciatore, a suo dire non un grandissimo difensore tanto da essere bersagliato dalla stampa. Per questo inizialmente aveva un'antipatia per coloro che lavoravano nei media!
Gianni Rivera ha fatto il suo ingresso sul palco accompagnato da una serie infinita di applausi di tifosi rossoneri presenti per l'evento.
Anche qui gli spunti sono stati moltissimi, non ultimo l'aneddoto sugli esercizi atletici sotto la guida di un perplesso Rocco!!
Il campione milanista ha parlato molto di calcio giovanile, di come secondo lui sarebbe bene che i genitori prendessero un certo distacco dalle partite e soprattutto non pensassero di avere figli fenomeni.


Una volta finito l'intervento Rivera è andato a firmare le sue autobiografie mentre Pizzul ha fatto la cronaca della gara di "destegolamento" di piselli.


Sono stato molto fortunato perchè al termine della manifestazione sono riuscito ad avere le firme di questi due grandissimi!



Un tuffo in quel bellissimo calcio che c'era negli anni '70.


sabato 14 maggio 2016

I preferiti di Marzo e Aprile

Nuovo post riguardare i miei preferiti del mese (dei mesi), rubrica dove cerco di scrivere tutte quelle piccole cose calcistiche che comunque meritano uno spazio nel blog.
1) Pasqua a tinte nerazzurre. A Pasqua ho ricevuto solamente uova dell'Inter, sono stato ovviamente molto felice di aprirle. Nell'uovo ufficiale regalatomi da mia sorella ho trovato un braccialetto con la scritta "AMALA", mentre su un altro uovo interista che mi ha regalato la famiglia di Chiara ho trovato un simpaticissimo coniglio col completo nerazzurro che ho provveduto a chiamare Siro.



2) Maglia di Cristiano Ronaldo. È un ricordo che mi ha portato di recente a casa mia mamma da un viaggio in quel di Lisbona. Ha cercato e trovato questa maglia home del Portogallo con personalizzazione e numero di CR7, non poteva mancare dopo quelle di Messi, Neymar e Ibrahimovic!! Mi piacciono moltissimo i colori verde e bordeaux della formazione lusitana


3) Cover calcio. Per il mio compleanno ho ricevuto un regalo molto speciale dalla sorellina di Chiara, Valentina, una cover in gomma per il mio Samsung S4 mini che uso praticamente tutti i weekend!


4) Doccia schiuma Calcio Padova. Inizierò ad usare a breve questo doccia schiuma creato su commissione del Calcio Padova e distribuito in città e provincia dalla catena di supermercati Aliper. Un must per un tifoso o simpatizzante della squadra Biancoscudata.


5) Auguri di Felipe Melo. Si perché il giorno del mio compleanno, sebbene sotto mia sollecitazione, ho ricevuto gli auguri dal "Comandante", il centrocampista dell'Inter Felipe Melo su Twitter!!


domenica 8 maggio 2016

Clodiense - Villafranca, il meglio deve ancora venire!

Domenica scorsa finalmente sono tornato allo stadio a seguire una partita dal vivo, quest'anno sono state poche le occasioni ma ho cercato di sfruttarle appieno ugualmente.
In particolare sono andato a vedere Clodiense-Villafranca Veronese, penultima giornata del campionato si Serie D girone "D".


Le premesse non sono delle migliori, i veneziani sono terz'ultimi mentre i veronesi quart'ultimi, la partita vale quei tre punti che potrebbero garantire i playout e quindi una chance in più per rimanere in categoria, lo capisce molto bene il presidente Bielo di Chioggia che, per l'evento, chiama a raccolta la città con l'ingresso gratuito, scelta che purtroppo vedremo poi si ritorcerà contro.


Chiamano tempo da lupi, in realtà un timido sole fa capolino per accogliere le due squadre in campo.
La Clodiense veste una divisa interamente bianca, gli ospiti invece una maglia a strisce verticali blu e granata.


Il match stenta a decollare, salvo una sventagliata da centrocampo della squadra di casa che chiama un intervento scomposto e ai limiti della regolarità l'estremo difensore veronese.
Qualche buona giocata da parte di Malagò e Saitta fanno propendere il possesso dalla parte degli undici di Chioggia, tuttavia di sovente Viviani insidia la retroguardia casalinga.


L'arbitro non vede un chiarissimo fallo di mano in area del Villafranca e da qui la partita prende la svolta.
Il pubblico inizia ad innervosirsi (inizialmente a ragione), poi la situazione viene insostenibile tanto da influenzare le squadre in campo, piene under 21 poco abituati a tutte queste lamentele.
Per un attimo si torna al calcio giocato e il Villafranca passa in vantaggio grazie ad un gran tiro dai 25 metri di Binatti e ad un intervento non troppo sicuro di Okroglic.
Ma i veneziani non si danni per vinti e riaccendono gli animi con una sassata da 30 metri che si stampa sulla traversa.
Proteste su proteste però fanno perdere la calma agli 11 della Clodiense che nel giro di pochissimo tempo si fanno espellere in 3! Molto male per una squadra che ha intenzione di vincere per mantenere la categoria!!
Per l'altra sponda c'è da segnalare la buona gestione della gara fino al triplice fischio che garantisce al Villafranca l'accesso ai Play-out.


Arbitraggio appena insufficiente, pubblico di casa davvero indisponente: probabilmente una piazza del genere meriterebbe più serenità dal momento che la squadra è formata da ragazzi molto giovani ma al tempo stesso molto talentuosi e che necessitano di avere una tifoseria che supporta piuttosto che innervosice.
Sono stato comunque felice di constatare che anche la squadra del Villafranca è formata da molti giovani dalle belle speranze e che probabilmente avranno da dire la loro negli anni a venire!!


lunedì 2 maggio 2016

Una notte magica.. e quella "Milinga"

Ci sono stagioni da incorniciare, annate da ricordare, imprese storiche, nel calcio si tendono a glorificare le grandi imprese frutto di una fatica durata un anno intero, e magari concentrarsi poco in un dettaglio.
Che poi, voglio dire, chiamalo dettaglio!
Quello che cerco di spiegare è che non è del tutto usuale dedicare un intero libro a soli 90 minuti di gioco, eppure 3 giornalisti lo hanno fatto.
Sto parlando di Repice, Mantica e Scibetta che insieme hanno scritto della grande battaglia che è stata Inter - Barcellona in quella notte di fine aprile 2010.


Il libro, intitolato "Inter quella notte", mi è stato regalato al compleanno da mia sorella dopo che da mesi cercavo invano di ordinarlo da qualche parte.
I 3 giornalisti si alternano per ogni capitolo raccontando i vari particolari di quella gara decisamente fuori dal comune.
I marziani del Barcellona messi sotto assedio dalla formazione di Mourinho, ogni goal viene raccontato con dovizia di particolari e con una serie si retroscena spiegati alla grande da 3 che di calcio se ne intendono.
In particolare, devo essere sincero, volevo tanto questo libro per leggere le righe di Francesco Repice, voce di "Tutto il Calcio Minuto per Minuto" e giornalista che stimo moltissimo tanto che, la radiocronaca di quella partita la so quasi a memoria!
Impossibile dimenticare la "Milinga" di Milito, parola inventata da Repice dopo la rete del 3-1 nerazzurro che, con chiaro richiamo alla Milonga ballo argentino, ma con l'influenza del cognome dell'attaccante argentino, sta a indicare un qualcosa di speciale che quella sera è accaduta proprio allo stadio Meazza.
Ci sono numerosi aneddoti e spiegazioni nel libro, consigliatissimo per tutti i tifosi nerazzurri che, come me, hanno vissuto quella gioia immensa dopo una tensione indescrivibile.
Senza dimenticare le ultime righe, una postfazione scritta dal capitano Javier Zanetti, dove traspare tutta la felicità per aver raggiunto un traguardo così epico!!