sabato 29 giugno 2019

La Rojita, una manita di talenti!

Quando ho scoperto che l'UEFA Euro Under 21 si sarebbe svolto in Italia, da subito ho iniziato a sognare di vedere un match di questo evento.
Da questo torneo internazionale sono nati moltissimi dei campioni che in seguito hanno fatto la fortuna delle proprie nazionali e dei propri club: nel corso del tempo ricordo benissimo Pirlo, Xavi, De Gea e tantissimi altri!
Non mi restava che trovare un incontro che si svolgesse di weekend e possibilmente non lontano da casa: così, lo scorso 22 Giugno, sono partito alla volta di Bologna con la mia ragazza Chiara, mia sorella e il suo fidanzato, per assistere ad un interessantissimo Spagna - Polona. Interessantissimo perchè entrambe le nazionali erano in lizza per il primato del Gruppo A del quale facevano parte anche Italia e Belgio.


Sono riuscito a prendere i biglietti direttamente dal sito dell'UEFA, veramente un procedimento molto pratico ed economico, sinceramente non me l'aspettavo.
Appena arrivati nei pressi dello Stadio Dall'Ara di Bologna abbiamo capito da subito che la tribuna nella quale ero riuscito a trovare i biglietti sarebbe stata in prevalenza gremita di tifosi partiti dalla Polonia per sostenere questa nazionale che stava facendo davvero bene.
Supporters dalla Spagna ce n'erano molti meno, nonostante il buonissimo rendimento della Rojita, la selezione spagnola Under 21.
Fuori dello stadio c'era anche un gazebo ufficiale della competizione dove ho acquistato un portachiavi con il logo degli Europei Under 21 di calcio in Italia, semplice ma decisamente abbordabile al fine di avere un bel ricordo dell'esperienza.


I nostri posti erano proprio sotto la Torre di Maratona, forse uno dei posti più storici e suggestivi dell'impianto sportivo bolognese: devo dire che non ero mai stato dentro il Dall'Ara ma riesce a coniugare la moderna tribuna coperta con altre parti più antiche e storiche.


Fin dal riscaldamento si poteva notare come i palleggiatori dai piedi educati spagnoli riuscissero a gestire il pallone in maniera notevole, nonostante nella città felsinea avesse piovuto fino a poco prima.


Finalmente le compagini sono scese in campo ed è arrivato il momento degli inni nazionali.


Queste le formazioni che sono scese in campo:
SPAGNA (4-2-3-1): Sivera; Aguirregaribia, Merè, Nuñez, Martin; Fabian Ruiz, Roca; Olmo, Ceballos, Fornals; Oyarzabal. All. Luis de la Fuente

POLONIA (5-4-1): Grabara; Gumny, Fila, Wieteska, Bielik, Pestka; Michalak, Dziczek, Zurkowski, Szymanski; Buksa. All. Czesław Michniewicz

Da subito è stato monologo delle furie rosse che hanno preso d'assedio la porta polacca con continue sortite offensive e giocate rigorosamente palla a terra.
Da una di queste scaturisce un cross rasoterra che trova il piede lesto di Pablo Fornals, abile a battere Grabara e a portare avanti i suoi dopo appena 17'.
La reazione della Polonia fatica ad arrivare, al contrario due tiri da fuori di Fabian Ruiz impattano sulla traversa e contribuiscono a togliere certezza agli avversari.
A dare un ulteriore dispiacere a Mr Michniewicz ci pensa Oyarzabal, in diagonale di sinistro riesce a segnare la rete del 2-0 rendendo vana l'uscita del portiere polacco.
A 5' dall'intervallo ancora Fabian Ruiz ci prova da fuori area, questa volta il sinistro scende imparabilmente alle spalle di Grabara, è il terzo pallone che finisce in rete per la Spagna.
Nel secondo tempo le speranze della Polonia sono ridotte al lumicino, mentre si muove continuamente nella sua metà campo Dani Ceballos, capitano delle furie rosse che prova insistentemente a sfondare la retroguardia biancorossa.
Da una punizione centrale ci prova proprio il 10 spagnolo: la parabola è incredibilmente precisa e lascia immobile il portiere avversario che nemmeno prova a recuperare la sfera sotto il sette.


Grande esultanza della formazione di de la Fuente attorno al proprio uomo simbolo (di proprietà del Real Madrid), ormai il risultato era acquisito.
La manita la cala Borja Mayoral, sostituto dell'infortunato Oyarzabal, che da dentro l'area di rigore polacca si gira benissimo e, in diagonale, segna.
Il triplice fischio arriva dopo i 5 minuti di recupero, li esplode la festa della selecion!


Vittoria meritatissima che qualifica gli spagnoli alle semifinali di questo Europeo Under 21 2019 e ne garantisce un posto alle prossime Olimpiadi.
Finito il match ho voluto andare a vedere l'ingresso principale dello stadio per provare ad incontrare qualche protagonista dell'incontro.
C'erano parcheggiati entrambi i pullman di Spagna e Polonia, ma pochi tifosi in attesa di foto e autografi.
Fortunatamente presto è uscito Dawid Kownacki, attaccante n. 9 della nazionale polacca di calcio e del Fortuna Dusseldorf in Bundesliga con il quale sono riuscito a farmi una foto.


La stanchezza iniziava a farsi sentire per cui abbiamo deciso di tornare verso casa anche se la voglia di un piatto di tortellini era tanta.
È stata una bellissima e ricca giornata, nonostante la giovanissima età dei 22 protagonisti in campo ho visto grandi giocate e calciatori dal sicuro avvenire.

Uomo Partita Myfootballand: Fabian Ruiz (Spagna)

sabato 22 giugno 2019

Ed Sheeran, uno di noi calciofili!

Io adoro la musica e vedere concerti live dei più grandi artisti di fama mondiale è sicuramente una delle cose di cui non posso fare a meno.
Chiaramente gli stadi li frequento decisamente di più per vedere partite di calcio ma, come mi è capitato di recente, ho avuto la possibilità di godermi San Siro con le note di uno dei miei artisti preferiti, Ed Sheeran!
Classe '91 e nativo di Halifax, proprio tra Manchester e Leeds, è sicuramente uno dei cantanti più seguiti in tutto il mondo: riempire 3 sere consecutive Wembley Stadium non è propriamente qualcosa che possono vantare tutti!
Riempire San Siro e mandare sold out i biglietti dello Stadio G. Meazza in Milano, stesso discorso: non so come ma Chiara è riuscita ad accaparrare gli ingressi per il 3o anello, quindi stavolta a vedere Ed ci saremmo stati anche io e lei (oltre a mia sorella, sua mamma e sua sorella)!
Così lo scorso 19 Giugno, a circa 9 mesi dall'acquisto dei tagliandi, ci siamo diretti alla volta di Milano, subito ci siamo ritrovati di fronte il gigante che amo frequentare, oltre ai nuovi cartelloni "BUU - Brothers Universally United" che l'Inter ha deciso di esporre contro ogni discriminazione razziale.


Fuori Chiara mi ha regalato la sciarpina ufficiale di Ed Sheeran, manco a dirlo nerazzurra!! Mi è piaciuta da subito e sinceramente mi è piaciuto che l'accostamento di colori fosse vicino a quelli della mia fede calcistica.


Mosso da una interite acuta nel vedere la mia Curva Nord (secondo anello verde), sono anche riuscito a scattare una foto "artistica" da dedicare all'Inter con il portachiavi che l'anno scorso Chiara mi aveva preso per il compleanno.


Inutile dire che Ed Sheeran ha tenuto il palco alla grandissima, ha passato in rassegna tutte le più belle canzoni come "Nancy Mulligan", "Galway Girl", "I see fire", "Bloodstream" e molte altre!


L'artista inglese ha anche detto di non aver mai visto stadi come quello di San Siro, in Inghilterra effettivamente sono diversi, forse migliori ma non enormi come quello di Milano.
Per le ultime due canzoni, "Shape of You" e "You need me I don't need you", Ed è tornato sul palco con la maglia away della nazionale italiana di calcio 2018-'20, veramente stupendo per un appassionato di calcio come me!


Tra l'altro ha fatto una foto con tutto il suo pubblico sempre con la divisa griffata FIGC.


Nel dietro le quinte, il Capitano storico interista Javier Zanetti ha omaggiato Ed con la nuovissima maglia dell'Inter 2019/'20 autografata.


Viene da pensare che il cantante sia un vero e proprio collezionista di maglie da calcio, visto che ad ogni concerto indossa la divisa della nazionale locale!
La giornata è stata veramente fantastica, mi son divertito un sacco per un'esperienza che è riuscita a darmi molto, anche questa volta pure sotto un'ottica calcistica.

sabato 15 giugno 2019

Raccontare i tifosi italiani

Era ancora inverno quando, sulla vetrina di un bar a Chioggia, ho visto pubblicizzata la presentazione di un libro legato al fenomeno del tifo in Italia.
Purtroppo, visto che nella maggior parte dei casi si è soliti organizzare questo genere di attività, che personalmente mi coinvolgono molto, ad orari che non permettono ad un lavoratore di partecipare, ho dovuto rinunciare.
Non mi son dato per vinto però ed ho iniziato a informarmi riguardo questo libro: già il titolo, "I ribelli degli stadi" la diceva lunga!


Fatto sta che Chiara, per il mio compleanno, mi ha regalato il volume e son riuscito a leggerlo e a scoprire le tante cose riportate (molte delle quali proprio non le conoscevo).
Scritto da Pierluigi Spagnolo con prefazione di Enrico Brizzi, è un libro edito da Odoya e, fondamentalmente parla del tifo calcistico in Italia.
In passato ho letto molti libri legati a questo argomento ma sempre inerente al tifo d'oltremanica, quello britannico degli Hooligans, decisamente una realtà diversa da quella nostrana, con una società molto distante da quella inglese!
Questo saggio,  ripercorre in senso cronologico gli albori del tifo in Italia a partire proprio dalle prime forme di congregazione tra persone che andavano a vedere una partita di calcio, fino alla recente e attuale opposizione degli ultras alla "Tessera del Tifoso", alle "Pay per view", ecc.
Non tralasciando a mio avviso la parte più interessante, ovvero quella della formazione dei diversi gruppi ultras sparsi per tutta la Penisola!
Ho trovato molto azzeccata anche la scelta di ripercorrere, tra le varie sezioni del libro, gli avvenimenti più scabrosi che hanno interessato le curve nel nostro paese, molto dei quali erano a me sconosciuti: tra i più noti ci sono il motorino lanciato dal secondo anello di San Siro, il caso Raciti, il caso Gabriele Sandri e molti altri
La lettura è senza dubbio molto godibile, a me è piaciuta sul serio e la consiglierei ad ogni appassionato di calcio che magari ha avuto l'opportunità di seguire qualche partita tra "I ribelli degli stadi"!!

sabato 8 giugno 2019

I miei campioni: Paul Pogba

Paul Pogba è un campione vero, di quelli predestinati, di quelli che bruciano le tappe e si ritrovano nell'olimpo dei grandissimi già a giovane età.
La voglia di arrivare, il talento, la forza, sono tutte caratteristiche che appartengono a questo classe '93 che, già precoce, si ritrovava a solcare i campi più importanti d'Europa, alla conquista chiaramente del mondo!
Pogba è un calciatore francese di colore, le sue origini sono infatti della Guinea.
Di ruolo centrocampista, non ha mai disdegnato le sortite offensive che gli hanno garantito, nel corso della carriera, un notevole bottino di reti!
L'esordio tra i grandi avviene nel 2011/'12 tra le file del Manchester United, squadra che lo ha prelevato dalla squadra francese Le HAC.
Presto passa alla Juventus dove vince scudetti in continuazione risultando sempre decisivo, prima di fare ritorno nuovamente nella città mancuniana sempre nei Red Devils.
Questi ultimi non stanno vivendo un momento idilliaco e con Mourinho l'amore vero e proprio non scoccherà mai.
Ciò nonostante riuscirà a sollevare una Europa League al termine della stagione 2016/'17, segnando anche il primo goal nella finale contro l'Ajax e venedo premiato come miglior giocatore del torneo!
Nella recente stagione al Manchester United ha avuto come allenatore Solskjaer, ex centravanti proprio della squadra dei Reds, in questo modo è tornato ad essere il leader indiscusso della compagine a suo di goal - saranno infatti 16 al termine del campionato tra Premier e Coppe.
Nel 2018 in Russia arriva la più grande soddisfazione della carriera, il Mondiale con la Francia, anche questo trofeo ottenuto da indiscusso protagonista (anche qui ha siglato una rete in finale).
Mia sorella Titti mi ha regalato il Funko Pop di Pogba con la maglia del Manchester United e numero 6 sulle spalle.


Mi è piaciuto moltissimo come hanno curato il dettaglio dei capelli, è da sempre una caratteristica che identifica molto il centrocampista francese!
Da sempre conteso dalle più forti squadre del mondo, il Polpo (come viene soprannominato Paul) è pronto ad iniziare da protagonista il nuovo campionato! Speriamo sempre con la maglia dei Red Devils!!

sabato 1 giugno 2019

Aspettando l'estate con Gazza

It's coming home cantavano i tifosi inglesi lo scorso anno durante i Mondiali di Russia, è stata senza dubbio un'importantissima estate per tutto il Regno Unito quella scorsa, ma quest'anno?
Quest'anno ci saranno i Mondiali di Calcio Under 20 e quelli femminili, in attesa di andare finalmente in vacanza e godersi il meritato riposo prima di iniziare una nuova impegnativa stagione.
Ma per affrontare l'estate nel miglior modo calcistico possibile è meglio avere tutto il necessario, ecco perché mi son preso per tempo e mi son guardato attorno.
Così per caso, su Instagram, un account di un ragazzo collezionista di maglie da calcio, ha postato un costume da bagno (a pantaloncino) marchiato Umbro, che riprendeva in tutto e per tutto i pantaloncini di Jorge Campos, storico portiere del Messico che era solito giocare con divise a dir poco sgargianti ed appariscenti: i colori evidenziatore erano un must, ecco quindi un costume del tutto alternativo con grande valenza storica.
Io l'ho cercato dappertutto ma purtroppo era esaurito ovunque in internet!
Così ho iniziato ad informarmi meglio su questa linea, ho trovato che nel sito umbro.com era anche scontata e ad un prezzo veramente vantaggioso.
Tra i pantaloncini presenti ce ne erano davvero molti che ricordavano un sacco di divise storiche del passato.
Quello che senza dubbio mi ha colpito maggiormente è il pantaloncino dell'Inghilterra 1990, quello indossato per capirci da Gazza Gascoigne nelle Notti Magiche di Italia '90 - Three Lions eliminati in semifinale contro la Germania ai calci di rigore.


La particolarità di questo costume è che riporta fedelmente tutti i dettagli bianco e rossi sullo sfondo navy del pantaloncino.
La vestibilità riprende molto quella degli anni '90, coi calzoncini molto corti!
Alla fine me lo son comprato, adesso non resta che aspettare che venga bel tempo per poter indossare anche in spiaggia qualcosa di calcistico e British!
Sicuramente una buona trovata della Umbro, azienda di Manchester, che sta vivendo una seconda giovinezza, viste le sponsorizzazioni a importanti squadre nonché alla Coppa d'Africa 2019!