domenica 29 dicembre 2019

Calciatori Panini 2019/'20!!

Puntuale come un orologio svizzero, caschi il mondo la settimana prima di Natale deve uscire la raccolta di figurine Calciatori Panini!
E io è da quando sono un bambino che non faccio altro che aspettare le pubblicità che decretino la messa in commercio di questa collezione.
Troppa la curiosità di vedere come sono presentati i calciatori di Serie A, quelli di B, gli scudetti, le novità, ecc..
Quest'anno lo starter pack me lo ha preso Chiara! Nonostante l'aumento del costo dei pacchetti, questa soluzione rimane comunque la più economica per avere l'album e ben 5 pacchetti di figu.
L'album, a differenza degli anni passati, non presenta i giocatori più rappresentativi del campionato di calcio italiano, bensì un piede nell'atto di calciare il pallone della Serie A 2019/'20.
Immancabile la sforbiciata del calciatore, simbolo da sempre della raccolta.


Ogni squadra di Serie A ha a disposizione ben 4 pagine, come ogni anno, nelle quali ci sono davvero molteplici statistiche e curiosità sulla rosa (età media dei giocatori, altezza media, i record in massima serie, ecc), oltre alla Calciatoripedia, una striscia nella quale, attraverso le figurine Panini, vengono ripercorsi i momenti salienti delle storie delle 20 società.
Le figurine, come nelle stagioni più recenti, contengono molte informazioni sul giocatore, dai dati anagrafici a quelli strettamente legati alle esperienze in Serie A.


Ci sono pure le figurine delle squadre femminili, io sono stato fortunato a trovare subito l'Inter!!


I calciatori della serie cadetta sono nuovamente a 3 a 3, anche in questo caso le singole figurine contengono tutti i dati anagrafici per ogni protagonista. Ogni squadra della Serie BKT ha a disposizione una pagina.


Per la serie C ci sono da collezionare solo i loghi dei club, le squadre sono già stampate nell'album.
In fondo all'album ci sono 2 pagine dedicate ai mister, 2 dedicate al "SOGNO AZZURRO", quindi ai calciatori della Nazionale Italiana, e 2 ai Top Performers - in sostanza i migliori giocatori del nostro campionato con il loro C.P.I. (Calciatori Player Index), con il quale Panini stima la forza di ciascun protagonista.


Da Gennaio ci saranno in edicola anche le nuovissime Gommaglie, che tanto avevo ricercato lo scorso anno!
In ciascuna bustina dei calciatori c'è un punto da accumulare per poter vincere i fantastici premi che Panini mette in palio per i collezionisti: ma dietro a ogni punto c'è la possibilità di vincere subito un pacchetto speciale "GOL". Le figu di Chiara mi hanno portato fortuna in quanto ho vinto ben 3 bustine!
Al loro interno ho trovato i loghi di Cagliari, Genoa e Sassuolo e le card delle mascotte di US Sassuolo e FC Bologna.



Ancora una volta la collezione è stata super soddisfacente, viene davvero voglia di cercare quanti più giocatori possibile!! Nella speranza di incappare in più di qualche bustina "GOL"...

venerdì 27 dicembre 2019

I preferiti di Ottobre, Novembre e Dicembre

I mesi prima del Natale dovrebbero essere abbastanza morigerati in attesa dei tanti regali che ci si scambiano ma spesso e volentieri, la grande offerta di questo periodo, fa si che mi ritrovi ad acquistare molte più cose che in tutti gli altri mesi dell'anno! Senza contare che i campionati di calcio entrano nel vivo e, con loro, anche tutto il merchandise delle squadre!! Ecco quindi tutti gli acquisti e i regali di questo ultimo periodo:

1) Panettone e Calendario Avvento dell'Inter. Come da tradizione, anche quest'anno ho trovato ed acquistato il panettoncino Balocco dell'Inter: la particolarità è che viene venduto in una stupenda scatola di latta che riporta il logo nerazzurro e, per questo Natale, anche il biscione! Purtroppo il panettone è piccolo ed il sottoscritto se lo fa fuori in una colazione solamente, tuttavia bisogna dire che è davvero buono. Altro acquisto a tema interista è stato il calendario dell'avvento della Dolfin coi colori della Beneamata! I cioccolatini non riprendono il motivo nerazzurro, l'importante rimane vedere la casa addobbata a festa con qualche dettaglio dell'Inter.


2) Cards Match Attax Champions e Europa League 2019/'20. Quest'anno la Topps ha messo in commercio le cards dedicate alle due maggiori competizioni europee considerando, per l'appunto, anche l'Europa League, le scorse edizioni infatti vedevano solamente in cards i protagonisti della Champions. Chiara mi ha regalato un paio di bustine dove ho trovato tra gli altri anche Varande del Real Madrid "100 CLUB", Koke dell'Atletico Madrid "Man of the Match", Walker del Manchester City, Allison del Liverpool e Draxler del PSG! Niente da dire sulla qualità delle cards, sono veramente bellissime, colorate e piene di dettagli, perfette sia per giocarci ma soprattutto da collezionare.


3) Maglia allenamento US Sassuolo 2018/'19. Chiara, da quando ha scoperto la app di Privalia, è sempre alla ricerca delle offerte più invitanti legate a qualsiasi brand. Una domenica mattina ha trovato quelle di Robe di Kappa e all'interno c'erano moltissimi articoli sia del US Sassuolo che del SSC Napoli. Con l'occasione mi ha regalato la maglia da allenamento del US Sassuolo della scorsa stagione 2018/'19: la divisa è verde con dettagli neri e il logo del Sasol, la scritta nel retro SASSUOLO e gli sponsor sono tutti ricamati. In pochissimi giorni il mio regalo è arrivato a casa, pronto per essere messo nella mia collezione di maglie da calcio!!


domenica 22 dicembre 2019

Citta-Chievo, Derby Natalizio

Una delle tante cose che amo del periodo di Natale sono le partite che si giocano in prossimità o durante le feste: ogni anno cerco di andarne a vedere almeno una perchè il clima che si respira è veramente magico allo stadio!
Quest'anno l'idea ce l'ha avuta mio papà che mi ha proposto di andare a vedere il Derby veneto tra Cittadella e Chievo Verona allo stadio Tombolato della città padovana.
Nonostante l'incertezza del tempo un paio di giorni prima ho acquistato i biglietti online, immaginavamo ci sarebbe stato il pubblico delle grandi occasioni vista la data e vista l'importanza del match di Serie BKT!


Ricordo che in passato con mio papà prendevamo sempre i tagliandi al botteghino dello stadio, bei tempi di un calcio che ormai, tra tornelli e tessere del tifoso varie, non esiste più!
Comunque, lo scorso sabato, ci siamo avviati alla volta del Tombolato sotto un diluvio universale, e meno male che le previsioni davano bel tempo!
Appena arrivati ho preso il programma della partita con in copertina Simone Branca, centrocampista varesotto della formazione granata.


Purtroppo, essendoci la presentazione delle giovanili del Citta, la società aveva destinato molti dei posti prenotati ai propri ragazzi, lasciando di fatto molti tifosi, tra cui il sottoscritto, senza posto: un pò una caduta di stile questa leggerezza, se si paga per un posto non si può venir spodestati senza dare spiegazioni ne scuse!
In ogni caso, sempre sotto la pioggia battente i giocatori si son riscaldati, dalla parte di Tribuna Est dove ero seduto io sono riuscito a seguire bene gli scaligeri!


Fortunatamente la pioggia è cessata al momento dell'ingresso in campo delle squadre, Cittadella in completo rigorosamente granata e Chievo in tenuta da trasferta avorio.


Queste le formazioni che si sono affrontate nel terreno di gioco:
CITTADELLA: Paleari; Mora, Perticone, Adorni, Benedetti; Bussaglia (24’ st Proia), Iori (C), Branca (43’ st Gargiulo); D’Urso; Diaw, Celar (31’ st Luppi).
A DISPOSIZIONE: Maniero, Camigliano, Frare, Vita, Rosafio, Vrioni, Ghiringhelli, Ventola, Pavan. Allenatore: Roberto Venturato
CHIEVO VERONA: Nardi, Cotali, Esposito (30’ st Garritano), Segre, Vaisanen (35’ st Leverbe), Rodriguez (1’ st Djordjevic), Meggiorini (C), Vignato, Rigione, Di Noia, Dickmann.
A DISPOSIZIONE: Semper, Pavoni, Pucciarelli, Pina Nunes, Garritano, Frey, Bertagnoli, Brivio, Ravaglia, Schafer. Allenatore: Michele Marcolini

Tra le file del Chievo giocava anche Meggiorini da capitano e con la maglia numero 24: si tratta di una vecchia conoscenza granata, è difatti stato un grande bomber del Citta a fine degli anni 2000!
Per quanto riguarda la partita, la formazione di casa ha avuto in mano il pallino del gioco per gran parte del primo tempo, finalizzando questa superiorità al 31' quando, da un pallone scagliato in avanti, si avventa il 9 di casa Diaw che brucia sul tempo la difesa clivense e mette al centro un pallone tagliato con il portiere Nardi battuto: Cotali nel disperato tentativo di buttare via il pallone finisce con segnare un rocambolesco autogol.
Il Cittadella ha un buon gioco per larghi tratti della gara, secondo tempo incluso: D'Urso innesca più volte gli scatti fulminei di Diaw e le sponde di Celar, tuttavia il raddoppio non si concretizza.


Sale invece in cattedra il giovanissimo Vignato, classe 2000 e di professione attaccante: da una ripartenza gialloblu riesce a saltare un paio di difensori patavini e a piazzare di destro rasoterra la rete del definitivo 1-1.
I granata spingono ma non trovano la rete, alla fine serve addirittura un grandissimo intervento difensivo di Perticone per far si che il Chievo non porti a casa l'intera posta in palio!


Arriva il triplice fischio e le squadre si prendono i meritati applausi dopo 90 minuti di buon calcio e intensità agonistica.

Uomo Partita Myfootballand: Davide Diaw (Cittadella)

sabato 14 dicembre 2019

Il rigore che non c'era di Federico Buffa

Federico Buffa è senza dubbio uno dei miei giornalisti preferiti di sempre. Vero che solitamente non tratta temi d'attualità, tuttavia come storyteller a mio avviso non è secondo proprio a nessuno, come lui ha raccontato le vicende dei grandi dello sport e soprattutto del calcio, nessuno lo ha fatto mai.
Le sue conoscenze non rimangono in superficie ma sfociano in aneddoti che definire unici e interessantissimi potrebbe risultare riduttivo. 
Era da qualche anno ormai che cercavo un'occasione per conoscerlo e la scorsa domenica si è presentata. Buffa sarebbe stato a Montebelluna, al Pala Mazzalovo, per mettere in scena "Il rigore che non c'era" il suo ultimo spettacolo teatrale.


Tutto parte da una stanza in cui sono presenti, oltre che a Buffa, un narratore ed un pianista, coadiuvati di tanto in tanto dalla cantante Jvonne Giò: tutti i protagonisti sono bloccati nel tempo e nello spazio e si inizia la digressione con il fantastico racconto di Buffa su quel rigore inesistente fischiato ai danni dell'Estrella Polar nel lontano 1958 dall'arbitro Herminio Silva, assoggettato ai rivali, il Deportivo Belgrano.
Un pugno dritto nel naso del direttore di gara ha fatto sì che quel rigore sarebbe dovuto essere battuto ad una settimana di distanza a seguito dell'immediata sospensione della gara, settimana nella quale il portiere "El gato" Diaz dell'Estrella è divenuto una vera e propria celebrità.


Ma gli aneddoti di certo non finiscono qui, ecco infatti la storia de "El loco" Houseman, grande campione del mondo con l'Argentina che ha militato per anni nell'Huracan, portandolo ai vertici del calcio albiceleste, salvo poi passare una vecchiaia segnata dall'alcolismo e dalla povertà, sotto il nomignolo di "Chupe": strepitoso il coro a lui dedicato, “Y Chupe Chupe Chupe. No deje de chupar. El Loco es lo mas grande, del futbol nacional”.
L'attenzione si sposta poi su Garrincha, uno degli esterni che ha fatto la storia del calcio brasiliano e mondiale: le sue finte hanno mandato fuori campioni incredibili, difensori di fama mondiale.


E poi via, un susseguirsi di aneddoti particolarissimi, da Cristiano Ronaldo a Mandela, da Alì alla conquista del Perù, l'avvocato ne ha raccontate di ogni. 
Prima dello spettacolo ho anche avuto modo di farmi firmare il libro che più mi è piaciuto, ovvero Storie Mondiali, da Buffa stesso, una grande emozione stringere la mano a questo grande giornalista, per altro molto disponibile.


Inutile dire che sia rimasto molto contento di aver assistito a questo spettacolo, ora tornerò a seguire l'avvocato su Sky a vederlo e sentirlo raccontare le più strabilianti storie sul mio sport preferito e sui suoi campioni. 

sabato 7 dicembre 2019

Massimo Paganin, una passione chiamata calcio!

Massimo Paganin è uno dei difensori che più ho ammirato in gioventù, il classico giocatore pulito che ce l'ha fatta grazie alle proprie doti tecniche e professionali.
Nativo di Vicenza, grazie alle 107 presenze in maglia interista, l'ho sempre accostato ai colori nerazzurri, sebbene Massimo abbia vestito con successo molte altre maglie tra cui quella del Bologna, dell'Atalanta e del Vicenza.
Ma è proprio con l'Inter che raggiunge la più importante vittoria della carriera, la Coppa UEFA 1993/'94, battendo nel doppio confronto il Salisburgo e giocando anche nell'anno gara di ritorno.


Il successo gli ha conferito la consacrazione di essere nell'olimpo dei vincenti in maglia interista: con i nerazzurri il numero 19 ha avuto anche l'opportunità di vestire la fascia da capitano e di segnare un epico goal di ginocchio in occasione del derby 1995/'96 con seguente abbraccio con Paul Ince.
Ma giocare a San Siro non è certamente impresa che riesce a tutti, per farlo ci vuole passione per il calcio e dedizione, qualità che a Massimo certo non sono mai mancate.
Quando ho trovato il suo profilo su Instagram non ho resistito e subito ho chiesto se potessi rivolgergli una brevissima intervista e con grande disponibilità Paganin ha risposto alla mia domanda.

AM: Come è nata la passione per il calcio e come sei entrato nell'ambiente interista?

MP: La passione per il calcio c'è sempre stata. Vengo da una famiglia di appassionati quindi è stata una conseguenza. Per giocare a calcio da professionista devi amare con passione lo sport che pratichi, altrimenti la fatica , le pressioni e le difficoltà da affrontare sarebbero ostacoli troppo grandi da superare ( il compenso in denaro da solo non basta).
Nel mondo interista ci sono entrato quando Ernesto Pellegrini decise di comprare il mio cartellino dalla Reggiana.
Da allora sono rimasto sempre legato ad un club che mi ha dato il privilegio di giocare per vincere.

Poter interagire con le leggende dell'Inter per me è qualcosa di veramente speciale, è bello anche potersi interfacciare con la grande disponibilità di quelli che son stati grandi campioni come Massimo Paganin!

domenica 1 dicembre 2019

I miei campioni: Lele Adani

Correva la stagione 2003/'04 ed io ero più che mai dentro la mia carriera calcistica da difensore nella categoria giovanissimi: della mia squadra del cuore, l'Inter, ammiravo molto Ivan Cordoba e Oba Martins, anche se la stagione non andava poi così bene.
La squadra ad un certo punto della stagione era falcidiata di infortuni, soprattutto al reparto arretrato. 
Tra le riserve c'era Daniele Adani, difensore centrale con buoni trascorsi tra Brescia e Fiorentina, di Correggio e con il numero 15 sulle spalle.
Chiamato in causa dopo le prime defezioni in difesa si è subito reso protagonista di grandi prestazioni, tra Campionato, Champions League (in cui si annovera una gran rete di testa alla Dinamo Kiev) e Coppa Italia (anche qui un goal in tap in contro la Juventus in semifinale).
In pochissimo tempo Lele è diventato uno dei miei preferiti in assoluto dell'Inter ed evidentemente una pedina importante anche per Mister Zaccheroni. 
Di Adani era nota anche l'amicizia con l'argentino Almeyda, centrocampista di quella compagine nerazzurra, da cui evidentemente ha preso la grande passione per il futbol argentino e per la squadra del River Plate.
Ho riniziato a seguire la figura di Adani da qualche anno, da quando, appesi gli scarpini al chiodo, ha iniziato fare il telecronista e commentatore a Sky.


Spesso in coppia con Riccardo Trevisani, altro giornalista che ammiro molto, ha dato vita a telecronache mozzafiato, come quella di Inter Tottenham di Champions League della scorsa stagione, quando al goal di Vecino è esploso San Siro e l'amore por El futbol di Lele
La Garra Charrua, quell'urlo o ode al calcio uruguagio me lo son scaricato per tenermelo in macchina, da sempre la carica.
Credo sia proprio la passione per il calcio in generale a contribuire alla mia ammirazione per questo personaggio, del resto in un mondo posato come quello moderno non è così facile scoprire un amore così genuino per qualcosa.
Amico anche di Carlo Pizzigoni, scrittore e giornalista specializzato nel calcio sudamericano, ha da sempre sostenuto la sua opera "Locos por El futbol", tanto da regalarla ad un contest su Instagram!


Sul contest Adani regalava anche una penna 4 colori della Bic, usata per appunti e schemi tattici e rigorosamente calcistici: Chiara me ne ha presa una, troppa la voglia di usarla per gli stessi scopi!!
Di Adani ricordo anche uno speciale su Sky, assieme allo storyteller Federico Buffa e al giornalista Cattaneo, a Rio de Janeiro alla scoperta dei luoghi mistici del futbol Brasileiro nella città carioca in occasione dei mondiali 2014.
Credo di aver rivisto quel servizio almeno una decina di volte, troppo affascinante sentire parlare del calcio con così tanta passione!
Adesso, quando so che Lele farà la telecronaca dell'Inter, per me la partita assume un altro sapore, complimenti a questo grande difensore che si è ritagliato un ruolo davvero importante in TV!