sabato 30 luglio 2022

Genoa, che maglia!

Il Genoa Cricket and Football Club è sempre stata una squadra che mi ha molto affascinato, vuoi le origini inglesi, vuoi la ricca storia che l'ha vista sempre protagonista del campionato italiano di calcio, vuoi anche le apparizioni nelle coppe europee - fatto sta che per me non è una squadra come tutte le altre.
Allo stadio l'ho vista un paio di volte giocare, sempre contro la mia Inter e, nell'ultima occasione, la prima giornata della Serie A 2021/'22, a San Siro, il Grifone ha indossato la terza maglia, una divisa di cui mi sono innamorato dal primo secondo in cui l'ho vista nel campo della Scala del Calcio!
Non è andata troppo bene per gli allora uomini allenati da Ballardini, usciti da Milano con un passivo di 4 a 0.


In ogni caso si tratta di un vero e proprio omaggio alla città di Genova, tanto è vero che sulla parte sinistra è presente l'immagine della Lanterna, disposta a mo' di banda verticale, simbolo del capoluogo ligure; ma non è finita qui, lo stemma del club rossoblu è stato sostituito per l'occasione da quello cittadino, rendendo questa divisa veramente unica.
Sul collo, in caratteri bianchi, c'è la scritta "A nòstra lanterna. A nòstra tæra", la maglia è completamente grigia con dettagli bianco e rossi.
Dicevo che io sono proprio innamorato di questa maglia così, di recente, Chiara me l'ha regalata e io ho avuto modo di approfondire ulteriormente la conoscenza di questa divisa.


Quell'agosto, al Meazza, la rosa genoana non era affatto male, tra le proprie fila poteva vantare calciatori del calibro di Capitan Mimmo Criscito, del centrocampista brasiliano Hernani e del vincitore del triplete interista Goran Pandev (per l'occasione applauditissimo dai tifosi di fede nerazzurra).


Sono molto felice di aver aggiunto questa maglia speciale alla mia collezione, tanto più che si tratta di un regalo! La mia maglia è la versione Kombat Pro, ovvero quella che i calciatori hanno effettivamente utilizzato in campo nel campionato di calcio 2021/'22!

domenica 24 luglio 2022

Campioni del Mondo '82!

Con i mondiali del Qatar 2022 che si stanno avvicinando ad ampie falcate, il caldo asfissiante di questa estate ci riporta, per forza di cose, a ricordare le più belle estati italiane, quelle nelle quali siamo diventati campioni del mondo, al termine di tornei iridati che si giocavano - come consuetudine - a cavallo tra giugno e luglio!
Quest'anno, per altro, si celebrano i 40 anni dalla vittoria Mundial del 1982, forse quella a cui tutti gli italiani son più legati: si perchè, anche se non lo si è vissuto in prima persona, i racconti son talmente tanti e coinvolgenti che sembra di aver vissuto quei mesi estivi di inizio anni '80!
Zoff, Cabrini, Scirea, Conti, Tardelli.. e Pablito Rossi.. eroi che a distanza di 4 decenni sono rimasti nel cuore di tutti gli appassionati di calcio.
Così, per celebrare quel magico trionfo di Madrid dei ragazzi di Mister Bearzot, quest'anno la Gazzetta ha ristampato una copia di quel giornale uscito il 12 luglio 1982 che riporta, in copertina, il titolo "Campioni del Mondo!", decisamente un modo speciale per ricordare quella cavalcata azzurra incredibile.


Lo scorso inverno invece avevo acquistato a Bergamo un interessantissimo libro su Paolo Rossi proprio pochi giorni prima di andare a visitare, a Padova, la mostra a lui dedicata.
Il titolo del libro, per altro un regalo di mio nonno, è "1982, Il mio mitico mondiale" e riporta un sacco di aneddoti legati alla campagna spagnola della delegazione calcistica italiana.
Per ogni partita vengono riportati pensieri, cronache, riflessioni, interviste, decisamente un volume fantastico per gli appassionati del genere e del Mundial!
Scritto da Paolo Rossi e dalla moglie Federica Cappelletti, ritengo sia uno dei più bei libri sull'argomento Spagna '82!


E in merito alla mostra su Pablito, mi era rimasta impressa una mascotte dell'attaccante ex Vicenza che era esposta e che faceva riferimento al mondiale di Argentina 1978 (quello che di fatto ha messo le basi per i successi di 4 anni dopo): si trattava di un pupazzo di un coniglio rosso sulla pancia del quale campeggiava la scritta "SUERTE" e su di una gamba "ARGENTINA 1978".
Anche a Chiara era rimasto in testa così, di recente, me ne ha realizzata una fantastica copia che ho aggiunto alla mia collezione di mascotte dei mondiali di calcio.


Devo ammettere che è davvero molto somigliante e che è senz'altro un ottimo ricordo di quella splendida mostra.
Io quel Mundial, per ragioni anagrafiche, non l'ho mai vissuto, tuttavia son talmente tante le fonti da cui reperire video e informazioni che al Bernabeu mi sembra di esserci stato pure io!

domenica 17 luglio 2022

Intervista a Gigi Garzya!

Io quel Bari me lo ricordo benissimo, era pieno di talento e soprattutto di una grinta fuori dal comune; aprivi l'album delle figu, quello 1997/'98 e te li trovavi tutti li, di fianco all'Atalanta: Mancini, Garzya, Manighetti, Ripa, Volpi, Ingesson, Masinga, Ventola e tanti, tantissimi altri campioni.
Io sono innamorato delle provinciali anni '90 perchè davvero racchiudevano in loro la vera essenza del calcio italiano! E, per la cronaca, questo Bari finì la stagione all'11o posto in classifica, in un campionato a 18 squadre di cui le cosiddette 7 sorelle erano considerate davvero imbattibili..
Protagonista indiscusso di questo Bari e, in generale, del calcio anni '90, è Luigi Garzya, ospite graditissimo dell'intervista e difensore simbolo di Lecce, Roma e Bari su tutte.


Classe '69 e nativo di San Cesareo di Lecce, Gigi è cresciuto tra i giallorossi del Lecce, con i quali debutta nella massima categoria nel 1985/'86. Dopo una parentesi in prestito alla Reggina, torna in giallorosso prima di approdare ad un'altra compagine con gli stessi colori, quella della Roma, nel 1991!
Tre anni nella capitale e poi l'esperienza alla Cremonese per altre due stagioni, prima di trovare casa in quel grandissimo Bari, di cui verrà anche nominato capitano!
Al termine della carriera veste le divise di Torino, Grosseto e Taranto, prima di intraprendere l'esperienza di allenatore che tutt'ora svolge, come vice nella formazione Primavera del Lecce.
Tra le grandi soddisfazioni in carriera sono da annoverare assolutamente anche le 7 presenze in Nazionale Italiana Under 21 tra il 1989 e il 1990!


Ecco di seguito le domande che ho rivolto a Gigi.

1) Com'era la Serie A degli anni '90, quella che ha vissuto con la maglia di Lecce, Roma, Cremonese e Bari? Quali sono le principali differenze con la Serie A di oggi?
La serie A che ho vissuto io era quella delle cosiddette 7 sorelle, squadre fortissime e piene di campioni perché in quel periodo i giocatori forti volevano venire tutti a giocare da noi. Il tasso tecnico sicuramente era superiore alla serie A di oggi.
 
2) Ha avuto occasione di giocare assieme e contro a tantissimi grandi giocatori. Chi l'ha più impressionata nel corso della sua carriera e per quale motivo?
Se parliamo di avversari, ho affrontato tantissimi giocatori fortissimi, per citarne alcuni Totti, Baggio, Del Piero, Inzaghi, Vieri, Montella, Weah, Crespo, Mancini, Vialli, Boksic, Chiesa ecc. ecc., ma sicuramente i più forti in assoluto sono stati Maradona e Ronaldo "Il Fenomeno" e non credo debba spiegare il motivo. Tutti giocatori che oggi farebbero 25-30 gol a campionato. Se invece parliamo di compagni di squadra, ho avuto la fortuna di giocare assieme a giocatori del calibro di Hassler, Giannini, Carnevale, Aldair (uno dei difensori più forti di sempre), Rizzitelli, Chiesa, Zambrotta, e i giovanissimi Cassano e Totti e molti altri. Allenarti tutti i giorni con questi campioni ti aiuta a crescere, specie poi se sono anche grandi uomini.
 
3) Durante la carriera, era solito collezionare qualcosa legato al mondo del calcio?
Sono riuscito a collezionare tantissime maglie mie e dei miei avversari e poi grazie a mio fratello e mio padre ho dei volumi rilegati con tutti i miei articoli di giornale e anche qualche dvd di alcune mie partite anche se la qualità delle immagini non è certo quella di oggi. Ho anche molti trofei personali e quello a cui sono più legato è il premio TOP11 che il Guerin Sportivo assegnava ai migliori di ogni ruolo.

4) In quale giocatore si rivede al giorno d'oggi in termini tecnici e caratteriali?
Il ruolo di difensore è cambiato molto rispetto ai miei tempi. Oggi sono bravi a far partire l'azione dal basso (non tutti) ma la differenza sostanziale è che oggi non sanno marcare. Quelli che si avvicinano al mio modo di giocare sono Chiellini, Mancini, Demiral, giocatori non dalla tecnica eccelsa ma forti sull'uomo e che non mollano mai.

E' stato un vero piacere avere come "ospite" un grande campione come Gigi Garzya, a lui va un grandissimo grazie per la disponibilità dimostrata nell'assecondare tutte le mie richieste. In bocca al lupo per la prossima stagione 2022/'23!

domenica 10 luglio 2022

I preferiti di Giugno

L'estate entra nel vivo, iniziano i ritiri delle varie squadre e, se da un lato non si muove molto nel rettangolo verde, questa è senz'altro la stagione perfetta per trovare ottime occasioni riguardanti materiale calcistico!

1) Maglia away Salernitana 1990/'91. Questa maglia me l'ha regalata Chiara e proviene da uno dei miei negozi preferiti, "La Campionessa"! Da tempo la osservavo, fa parte di una riproduzione della maglia noto marchio ABM che di recente ha recuperato il tessuto originale che utilizzava per la realizzazione di tante divise di squadre minori negli anni '90 e le ha replicate fedelmente.
La casacca della Salernitana da trasferta è bianca con colletto granata, loghi ABM e dell'ippocampo ricamati sul petto e sponsor "Antonio Amato" in flock al centro. Sul retro è stampato il numero 9 che spesso era utilizzato dal bomber Daniele Pasa. La stagione '90/'91 è culminata con una retrocessione in serie C, tuttavia in quella rosa dei campani militavano grandi calciatori.



2) Gagliardetto Calcio Monza. Mia sorella mi ha regalato questo fantastico gagliardetto acquistato in un negozio di memorabilia vicino a dove lavora: si tratta di un pezzo risalente agli anni '80 nei quali il Calcio Monza militava in Serie B e in Serie C1, è stampato e riporta i colori sociali del club lombardo, il rosso e il bianco. Al centro la corona ferrea di Monza, simbolo della città.
Mi è piaciuto moltissimo e l'ho appeso alla bacheca del mio museo calcistico.


3) Mascotte Ciao Italia '90. Sempre nello stesso negozio di memorabilia, sempre mia sorella mi ha regalato un portachiavi della mascotte del Mondiale di Calcio di Italia 1990, Ciao. Si tratta di un tassello importantissimo nella collezione di tutte le mascotte dei mondiali che, proprio con mia sorella, abbiamo iniziato! Tra l'altro questo è un'edizione speciale prodotta dall'azienda Olivetti in occasione di quel campioanto del mondo che ha visto gli azzurri arrivare in semifinale della rassegna.


4) Pantaloncini LAB84 Holly & Benji. Nel negozio "Officina" di Cervia ho trovato ed acquistato un paio di pantaloncini del marchio ravennate LAB84 edizione Holly & Benji. C'erano di un pò tutti i protagonisti di questo che è da sempre il mio "anime" preferito, io ho però optato per quelli rossi e arancioni di Benji Price con il numero 1. Non avevo niente in collezione del portiere della Nippon, ora finalmente ho aggiunto questi pantaloncini che, per altro sono comodissimi.


domenica 3 luglio 2022

I 100 anni del Cervia Calcio.. 2.0!

Lo scorso weekend, 25 e 26 Giugno, è stato per me davvero speciale! Ma per raccontare questa 2-giorni da ricordare, è necessario prima fare un passo indietro.
Ad agosto/settembre dello scorso anno erano iniziate a circolare voci sul possibile ritorno del Cervia Calcio in televisione, sotto un nuovo format ma pur sempre in modalità "reality".
Fautore di questo ambizioso progetto di riportare i vecchi fasti della squadra di Ciccio Graziani alla ribalta è stato niente meno che uno dei grandi protagonisti di quell'edizione di "Campioni il Sogno" nel 2004/'05: Francesco Gullo.
Appesi gli scarpini al chiodo, Gullo si è dedicato alla regia e, con l'ausilio di persone più o meno legate alla società calcistica cervese, ha imbastito questo programma che è andato in onda, per tutto il 2021/'22, sul canale 68 del digitale terrestre, ovvero quello di Go-TV. Il nome del nuovo docu-reality è Cervia Calcio 2.0 e devo ammettere che da subito ha suscitato in me grandissimo entusiasmo, tanto che non mi son perso neppure una puntata.
Mister Buonocore, il Regista Gullo, il Capitano Ceccarelli, sono solamente alcuni dei protagonisti che tutti i mercoledì alle 20.00 mi hanno fatto compagnia quasi facendomi sentire parte della famiglia: dimenticatevi i filtri, qui il clima che si respira è proprio quello dello spogliatoio!
Fatto sta che lo scorso weekend si sarebbe tenuto, proprio a Cervia, il festeggiamento per i 100 anni della società di calcio locale e, per l'occasione, sarebbero tornati alla base anche i campioni del 2004 che hanno portato i gialloblu in Serie D dopo un'entusiasmante cavalcata nel campionato di Eccellenza.
Dato che sono un grande amante della Romagna, ho pensato sarebbe stato davvero bello godersi un bel fine settimana di mare e, nel frattempo, festeggiare insieme (seppur con 2 anni di ritardo, causa pandemia) i 100 anni di Cervia Calcio, un club di cui mi son sempre sentito parte.
Così sabato mattina, sveglia presto e via di corsa verso il mare, destinazione Milano Marittima dove, con Chiara, avremmo soggiornato in un bellissimo hotel!
Dopo un pomeriggio trascorso a passeggiare in riva al mare e a vedere partitelle di foot-volley e teqball, abbiamo cenato in centro a Cervia, proprio a due passi da dove era stato allestito il palco per la serata dei gialloblu!
Terminato di cenare giusto in tempo l'inizio della serata condotta da Sara Ventura e coadiuvata dal comico Pino Campagna, nel palco c'è stato un continuo susseguirsi di balli e coreografie delle scuole di danza locali e tantissimi ospiti d'eccezione.


Oltre alla rosa di "Campioni il Sogno", incluso il portiere Bertaccini che poi non ci sarebbe stato il giorno seguente, si son presentati anche Lorenzo Minotti (ex Parma Calcio) e Alberto Fontana (portiere tra le altre anche di Napoli ed Inter). Di questi ultimi due sono anche riuscito ad avere l'autografo dato che erano miei idoli di quando ero un ragazzino!


Tanti gli ex dirigenti, gli ex calciatori, gli ex allenatori che hanno allietato la serata con ricordi ed aneddoti legati a questa squadra centenaria.
Un momento davvero bello della serata è stato sentire cantato live il nuovo inno della squadra del Cervia da Valerio Fantoni, autore di questo simpaticissimo pezzo che apre le puntate del docu-reality.
Al termine della serata ho avuto occasione di incontrare il Capitano e futuro allenatore del nuovo Cervia Calcio Luca Ceccarelli, con il quale son riuscito a fare una foto e a farmi fare un autografo. Per lui passati importanti con le maglie di Cesena, Bologna e Salernitana tra le altre!


Il giorno successivo, dopo un'altra mattinata in spiaggia sotto un sole incredibile, con Chiara ci siamo avviati verso lo Stadio Germano Todoli (o Stadio dei Pini), per assistere alla partita tra i Campioni del Cervia Calcio Vs All Star Team.
Gli spalti della tribuna erano decisamente stipati, complice il torneo giovanile, comunque la partita è stata preceduta da diverse esibizioni di danza prima che ancora Valerio Fantoni con il suo inno desse di fatto una spinta verso l'inizio della partita: a uno a uno son state presentate le stelle che sarebbero scese in campo in questa bellissima serata di grande calcio.


Tra le fila cervesi in campo c'erano tra gli altri Scandroglio, Arrieta, Rossi, Di Matteo, D'Innocenzo, Morelli, Spagnoli, Moschino, Marangon, Missiroli, Maffini, Ljubisic, Bondi e Pepe. In panchina Mr Magrini a dirigere i ragazzi, un pò come succedeva nel 2004/'05 assieme a Ciccio Graziani!


Per le All-Stars invece c'erano grandi nomi, su tutti Pellissier, Moro, Valdifiori, De Falco, Calderoni, Ceccarelli e Gabbiadini.


Il risultato è passato in secondo piano, le All-Stars si sono imposte per 3 a 2, tuttavia a vincere è stata la sportività e soprattutto la simpatia dei protagonisti in campo!



Mentre giocavano le squadre, dato che con Chiara eravamo alla rete a bordocampo, abbiamo avuto occasione di far foto con Moschino ed Arrieta, inoltre ci è stato regalato un braccialetto ricordo della Mizuno, sponsor tecnico del Cervia Calcio 1920.


A Milano Marittima ho portato con me la maglia di Gullo che mi aveva regalato mia mamma quando ero ragazzino, ho avuto modo di mostrarla all'ex terzino gialloblu che mi ha subito invitato a seguirlo per fare una foto assieme e, soprattutto, per firmare quella n.18 che tanto indossavo da quattordicenne!


Prima di tornare a casa poi c'è stata grande disponibilità da parte di tutti i campioni scesi in campo per autografi e foto: in questo modo ho potuto aggiungere alla mia collezione le firme di Pellissier e Gabbiadini.


Una foto con il DS cervese (ed ex attaccante) Matteo James Bondi ha decretato la fine di questo weekend fantastico, all'insegna del calcio e della celebrazione dei 100 anni del Cervia Calcio, una società che porto nel cuore da anni, dai famosi Campioni il Sogno..