lunedì 31 marzo 2014

L'Heart di Edimburgo

Senza dubbio, quello che ho appena trascorso, è stato uno dei compleanni più belli che io abbia mai passato: la mia ragazza mi ha regalato 2 giorni in Scozia, a Edimburgo per la precisione.
Io non avevo idea di che tipo di città fosse, so che appena ci ho messo piede, me ne sono presto innamorato.
La mattina del 24 marzo siamo partiti con il treno da Manchester Piccadilly in direzione Edinburgh Weverley, abbiamo fatto stop, tra le altre città, a Bolton, Preston e Carlisle e, chi mi conosce bene, sa quanto mi sia costato restare seduto in treno invece che correre fuori a visitare gli stadi del posto.
Dopo poco più di 3 ore di viaggio siamo arrivati a destinazione, non prima di avere abbontantemente apprezzato il territorio naturale scozzese: credo di aver visto più pecore in quelle 3 ore che in tutto il resto della mia vita!!
Ci siamo diretti subito a fare i biglietti giornalieri per i Lothian Buses, gli autobus del centro. C'è da dire che sono davvero molto economici e la città è servita decisamente bene.
La prima meta non poteva che essere Tynecastle, sede dello stadio della squadra più antica di Edimburgo (nata nel 1874, l'Hibernian FC nel 1875), l'Heart of Midlothian FC. In una ventina di minuti si raggiunge lo stadio che è un pò fuori dal centro, si smonta proprio a due passi dall'entrata principale.
Si nota immediatamente il Tynecastle Arms, il pub dedicato agli irruducibili dei Maroons, come sono chiamati i giocatori della squadra: sebbene non fosse un matchday era pieno ugualmente.


Veramente bella e "old" l'insegna del pub, raffigurante tre giocatori in azione..


L'impianto è situato in mezzo ad altre costruzioni, come ad esempio l'High School locale, per cui è difficile avere una visione totale dello stadio. Ciò nonostante la prima vista è bellissima, un cuore enorme è apposto alla facciata principale e sta a denotare la main stand. In quello che la stavamo raggiungendo abbiamo incrociato un uomo con la divisa da allenamento degli Hearts, non si è capito se fosse un giocatore, un allenatore o un magazziniere!!


La tappa obbligatoria a questo punto non poteva che essere il Megastore, per la verità non proprio mega come mi sarei aspettato, comunque molto bello. Dentro vendevano anche i biglietti per le partite e i match programme. Da fuori era comunque imponente, con la foto della squadra supportata dai propri tifosi.


Chi spera di trovare offerte imperdibili può rimanere deluso, Adidas non è uno sponsor tecnico che lascia libertà di deprezzamenti da urlo, tuttavia ho avvistato da subito un paio di pantaloncini home della squadra in saldo che Chiara ha deciso di regalarmi per completare una giornata già perfetta di suo!!


La borsetta maroon col cuore dorato è davvero molto bella..


Prima di ritornare al centro della città c'è stato spazio per fare vedere le altre stand dello stadio, sempre accuratamente nascoste in mezzo ad abitazioni, ma sempre con questo taglio caratteristicamente "old football", davvero un bello stadio che è rimasto abbastanza fedele alla sua versione originale.


Dopo aver pranzato dando le spalle al Castello di Edimburgo seduti su una panchina di Princes Street un sandwich, abbiamo deciso di raggiungere il Mare del Nord con l'autobus diretto a Ocean Terminal. E' stata molta la delusione vedendo che in realtà quest'ultimo altro non era che un centro commerciale!!
Ma questo ha dato occasione, nel viaggio di ritorno verso il centro della città, di intravedere anche Easter Road, lo stadio dell'Hibernian FC. Purtroppo, dato il poco tempo, abbiamo evitato di fermarci, almeno questo potrà dare spunto per tornare nella capitale scozzese in futuro!!


Edimburgo mi ricorda molto una cittadina di montagna, sia per la conformazione che per per i profumini che si sentono uscire dai pub, vino e birra oltre ad essere bevuti sono anche usati per cucinare la carne di maiale che qui va alla grande.
Tra una "close" e un "mile" abbiamo visitato in lungo e in largo il centro, perdendoci molto spesso nei tipici negozi di souvenir scozzesi, escogitando di prendere scatolette di shortbread, bottiglie di whisky, sciarpe in tartan e, mio sogno difficilmente realizzabile, un bel completo di tweed!!


Nel secondo giorno abbiamo cercato anche le cards della Scottish Premiership, fortunatamente abbiamo trovato un rivenditore al decimo tentativo proprio dalle parti del castello.


Proprio il giocatore McPake dell'Hibernian FC ha ispirato il nome del mio nuovo portachiavi (anche questo mi è stato regalato da Chiara, ma come ricordo della Scozia!!), un orsetto con la bandiera scozzese cucita in petto!!


Sebbene in tutto il centro non sia stato in grado di trovare niente delle 2 principali squadre di Edimburgo, ho trovato comunque un collegamento quando, davanti alla cattedrale di St. Giles, ho trovato il cuore degli Hearts..ok questi ultimi hanno preso spunto dal sagrato ovviamente, in ogni caso questo simbolo rimane davvero particolare e inconfondibile.


Una gita di due giorni davvero indimenticabile dunque, Edimburgo per quanto possa risultare poco calcistica come città, rimane ai miei occhi come un luogo magico. La Scozia deve essere proprio un posto fantastico da visitare e già ora non vedo l'ora di tornarci.
Una piccola curiosità: nel 1961 gli Hearts si sono scontrati in un doppio confronto con l'Inter, la mia squadra del cuore, uscendo però sconfitti in entrambi i casi. Qui sotto una foto che ho trovato di questi eventi in un libro degli Hearts in Europa.


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