venerdì 9 agosto 2013

Old Trafford e dintorni

La giornata era iniziata con un giro nei pressi del quartiere Didsbury. Biglietto giornaliero del Metrolink diretto verso West Didsbury, fermata nel sobborgo sopraindicato e poi via a visitare anche Chorlton, cittadina sempre fuori Manchester ma leggermente più vicina al centro.
Proprio qui, passeggiando nella via principale, ho visto i primi pub pubblicizzare la partita del Manchester United impegnato quella mattina in un'amichevole negli Stati Uniti.


Avevo voglia di vedere il campetto locale delle squadre di questi quartieri, purtroppo la stanchezza e il fatto che non sapessi con precisione dove si trovassero ha fatto si che io e la mia ragazza decidessimo di passare per il quartiere Old Trafford, sede ovviamente del Teatro dei Sogni, lo stadio dei Red Devils e rinunciare così all'ardua ricerca di squadrette di Non-League.
Appena scesi dal Metrolink mi sono ritrovato di fronte uno stadio che però non somigliava in niente all'Old Trafford: si trattava in realtà del campo da cricket del Lancashire County Cricket Club (notoriamente noto come il LCCC).
C'erano ancora gli striscioni della partita di cricket Inghilterra-Australia disputata solo qualche giorno prima. Tappa d'obbligo anche allo shop dei Lightning Lancashire, con annesso acquisto di una spilla della squadra.



Non sono un grandissimo fan del cricket ma essendo il secondo sport inglese ho deciso che un paragrafo fosse giusto dedicarglielo.

Proseguendo la camminata finalmente ho iniziato a scorgere la struttura del Theatre of Dreams, la casa della squadra allenata fino a qualche tempo fa da Sir Alex Ferguson. Prima però si passa per una sterminata fila di pub a tema calcistico e nella fattispecie a tema Red Devils.


Molto presto mi sono ritrovato sotto a uno stadio decisamente stupendo e immenso, la facciata in vetrata e la scritta a caratteri cubitali MANCHESTER UNITED.



Lo shopping al megastore ufficiale è stato di rigore, purtroppo come molto spesso accade con questi squadroni succede che il luogo enorme diventi dispersivo e che l'esperienza risulti impersonale. Molti gli appassionati provenienti dal Giappone che acquistavano maglie, molti meno gli acquisti degli altri visitatori.
Personalmente ritengo che i prezzi fossero abbastanza alti per comprare grandi cose, tuttavia io e la mia ragazza abbiamo preso ugualmente un portachiavi e una borsetta del Man Utd.



La storia di certo non manca alla squadra allenata attualmente da Moyes, lo dimostrano le statue attorno all'impianto. La più bella ritengo sia quella di Bobby Charlton, Denis Law e George Best mentre esultano trionfanti.


Trasuda storia anche la parte vicino alla East Stand dove vengono ricordati i giocatori che hanno perso la vita in seguito all'incidente aereo di Monaco, il 6 febbraio 1958. Una fiamma costantemente accesa ricorda i ragazzi di Sir Matt Busby, i Busby babes.


L'orologio è sempre fermo dal momento della tragedia...


Appena arrivato a Manchester avevo acquistato la rivista ufficiale della squadra, per i momenti di relax una lettura del genere aiuta sempre. Tra i tanti servizi al suo interno c'era anche un'intervista a Rooney, Ferdinand, Cleverly ed Evra sulle loro abitudini pre e post partita.


Infine qualche giorno dopo la visita all'Old Trafford, in un centro commerciale di Liverpool la mia ragazza mi ha regalato la miniatura di un grande campione dei diavoli rossi, l'esterno che gioca col numero 18, Ashley Young.


Nessun commento:

Posta un commento