domenica 3 marzo 2024

Lettera dall'U.S. Alessandria

Quando la scorsa settimana mio amico e collega Niccolò mi ha informato di essere venuto in possesso di un paio di lettere intestate U.S. Alessandria, non potevo proprio crederci.
Tanto più che, le lettere in questione, sono datate 1952, hanno praticamente più di 70 anni, e raccontano stralci di vita di quei tempi e, soprattutto, di quel calcio, così diverso da quello a cui siamo abituati oggi.
Una delle due lettere mi è stata regalata e, ovviamente, assieme a Niccolò abbiamo fatto una ricerca approfondita per contestualizzarle nella maniera più corretta.
Innanzitutto partiamo dalla stagione 1951/'52, dato che la mia lettera è datata 3 Aprile 1952: l'Alessandria giocava nel campionato nazionale di calcio in Serie C allo Stadio Giuseppe Moccagatta, era allenata da un ex nazionale come Giacomo Neri e vantava una rosa di soli italiani.


La busta riporta l'intestazione Alessandria U.S., inoltre ha il logo classico dei Grigi piemontesi che tutt'ora campeggia nelle maglie della squadra: era indirizzata a Ronchi dei Legionari, Friuli Venezia Giulia, è lecito pensare che, chi l'avesse scritta, avesse dei legami con quella terra. La lettera è poi firmata alla fine con il nome "Giorgio" che rimanda all'attaccante alessandrino dell'epoca Giorgio Valentinuzzi.
Classe 1931, Valentinuzzi è originario di Monfalcone, Friuli anche qui, è lecito supporre che la lettera l'abbia scritta lui indirizzandola all'amico Arrigo Calligaris - presumibilmente calciatore anche lui visto l'augurio a fine del testo inviatogli.
Valentinuzzi è stato addirittura di proprietà dell'Inter, durante la stagione coi Grigi invece ha messo a segno ben 16 reti (record in carriera); susseguentemente avrebbe vestito le maglie di altre compagini prestigiose quali Bologna, Vicenza e Verona!
Tra le righe si legge di un momento particolarmente complicato, nel quale l'Alessandria faticava a racimolare punti, ecco infatti di seguito lo score delle partite di cui si fa menzione.


Di seguito le foto della lettera originale e la trascrizione:


Alessandria 3-4-52

Caro Arrigo,
Non so proprio come incominciare questa mia lettera, per porgerti le mie scuse, e precisamente per non averti mai scritto in questo tempo nemmeno due righe, ma spero tu mi scuserai, perché sei un bravo ragazzo.
Spero che a casa tua stiano tutti bene, mi spiace molto per il tuo cane, era così bravo, e quando venivo da te mi saltava sempre addosso.
Qui il tempo è molto brutto, fa freddo e piove sempre, il fatto è che siamo in Aprile, e non dovrebbe più fare freddo, ma pazienza, speriamo che in Agosto vedremo il sole.
Non ti parlo di calcio perché in questo momento, andiamo molto male, e la sfortuna è sempre con noi, domenica soltanto abbiamo giocato un po' bene, abbiamo attaccato per tutta l'ora e mezza di gioco, ma i gol se non li fai non si vince.
Per Pasqua non credo verrò a casa, così prolungherò il nostro nuovo incontro fino a questa estate.
Oggi andiamo a Voghera per una partita amichevole, vedremo se la squadra gira ancora, perché domenica a Lecco giochiamo la nostra ultima carta per rimanere in C.
Scusa per la mia calligrafia, perché sono fuori allenamento nello scrivere.
Salutami i tuoi genitori.
Ti mando tanti saluti e auguri per il calcio
tuo amico
Giorgio

Ho decisamente adorato fare una ricerca del genere su questa lettera di un calciatore degli anni '50, ritengo sia un cimelio veramente unico nella mia collezione e, mi auguro, di avere occasione di trovarne molti altri del genere, ricostruendo un piccolo scorcio del nostro calcio, fatto principalmente di grande passione.

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