venerdì 15 agosto 2025

Quando il calcio andava in vacanza

Nell'epoca delle amichevoli a pagamento del Napoli su Dazn, dei mondiali per club che costringono le squadre agli straordinari, delle amichevoli giocate col caldo torrido in Asia tra i top team europei dopo una manciata di giorni di preparazione, sembra impossibile che davvero pochi anni fa il calcio andasse veramente in vacanza.
A Giugno e Luglio era solo Televideo, e magari Studio Sport alle 13 - questi i modi più efficaci e aggiornati per capire chi avrebbe indossato la casacca della tua squadra del cuore la stagione a venire.
Così, per sopperire alla mancanza di calcio giocato, avevo diverse opzioni tra cui scegliere, anzi, molto spesso finivo per utilizzare un pò tutti i miei diversivi per ingannare l'attesa di rivedere rotolare il pallone in campo.
Innanzitutto, nei primissimi anni 2000 avevo, come la maggior parte dei miei coetanei, la Play Station: desiderata da tempo immemore, l'ho ricevuta a Natale 1999, probabilmente uno dei giorni più epici mai vissuti!
Il mio sogno era avere FIFA 2000 così, racimolando soldi dalle paghette, sono riuscito ad acquistarlo in saldo a 49.000 lire a fine del campionato '99/'00.
L'Inter era al completo, tuttavia per qualche ragione, probabilmente di diritti, Ronaldo non era contrassegnato con il proprio nome, bensì come No. 9: bastava entrare sulle impostazioni e rinominarlo, cosa che in classe mia alle elementari abbiamo fatto tutti!
D'estate i tornei alla Play si sprecavano nel mio salotto, ricordo che giocavo spesso con il Bari, ormai mi stava simpatica come squadra. Inoltre c'erano le squadre classiche, quelle che hanno fatto la storia del calcio.
La colonna sonora del videogioco era epica, "It's Only Us" di Robbie Williams.
In copertina il famosissimo aeroplanino di Montella con la maglia della nostra nazionale e la telecronaca di Bulgarelli e Caputi.. che ricordi!


Col passare del tempo i videogiochi si sono evoluti, ho conosciuto Chiara che, a Natale 2010 mi ha regalato la PSP, ovvero la Play Station Portable, assieme a FIFA 11, con in copertina Chiellini della Juventus e Kakà del Real Madrid.
Quanti torridi pomeriggi estivi a giocare con Eto'o e Milito, cercando di rivivere i fasti di poco tempo prima con la vittoria del Triplete. Inoltre, con la PSP non occorreva più prendere in ostaggio la TV, per la gioia della mia famiglia!
Adoravo comunque giocare anche con Football Manager 2009, dove ho cercato di portare in alto squadrette della National League inglese.


Dopo di che, un passatempo da me adorato era sfogliare l'Inter Magazine: era un giornalino che usciva mensilmente, io avevo l'abbonamento perchè mio papà me lo regalava per i compleanni e io ne andavo letteralmente matto! Ho ancora tutta la raccolta, non ne ho mai buttato uno, me li portavo in spiaggia, li leggevo in salotto o a letto, conoscevo a memoria le interviste e i tabellini delle partite.
Soppiantato dall'avvento di Internet, purtroppo a fine degli anni 2000 non è più stato stampato.
L'estate 2004, con l'arrivo di Mancini come allenatore, è stata ricchissima di entusiasmo per noi interisti!


Tra Giugno e Luglio si poteva anche avere più tempo per tirare fuori il panno da Subbuteo e fare qualche partitina da solo con tutte le mie squadre, la maggior parte facenti parte della collezione "La Leggenda".
Un giorno mia sorella mi ha preso, direttamente dallo Store de La Gazzetta dello Sport a Milano, la squadra del VfB Stuttgart 1991/'92, vincitore della Bundesliga!
In cameretta mia, al caldo, facevo correre in lungo e in largo dietro il pallone questi omini di plastica, passando di fatto i miei pomeriggi vacanzieri.


Ripercorrendo le estati passate, mi è tornato in mano un fantastico orsetto dell'Hard Rock Cafè che mia mamma e mia sorella mi avevano preso a Venezia in una delle loro gite estive! Per l'occasione l'ho fotografato assieme ad una delle fantastiche porte da Subbuteo che mio nonno ha realizzato da zero, con grandissima inventiva!


Insomma, una volta il calcio si fermava ed andava in vacanza, per cui se eri ragazzino ti ingegnavi: alla fine non era poi tanto male concentrarsi su qualche attività calcistica alternativa!

domenica 3 agosto 2025

Padova, cavalcata incrediBile!

La stagione 2024/’25, appena passata agli archivi, è stata per Padova e per il Calcio Padova una stagione assolutamente da ricordare.
Dopo anni di purgatorio in Serie C, promozioni sfiorate all’ultimo nonostante un record di punti, finali di playoff perse all’ultimo, campioni che hanno lasciato in malo-modo: insomma, il campionato non partiva con i migliori presupposti, a questo va aggiunta la questione stadio.
Si perché che l’Euganeo non fosse mai stato amato dai propri tifosi non è certo una novità, il fatto che i lavori per la nuova curva ci stiano mettendo un tempo oltremodo lungo è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso: ultras senza una settore dedicato, ultras che decidono di disertare per tutta la stagione le partite casalinghe del Calcio Padova, facendo però sold-out in tutti i settori ospiti del Girone A di Serie C!
Il campionato inizia subito molto bene per i biancoscudati allenati da Mr Andreoletti, un ragazzo di 36 anni che di calcio sembra capirci – saranno 6 le vittorie consecutive, in altrettante gare all’inizio del torneo; arriva anche la prestigiosa vittoria in casa contro i LR Vicenza, vera antagonista dei padovani per tutto il corso della stagione.
Varas è una spina nel fianco per le difese, Bortolussi fa il bomber e segna a ripetizione, mentre in porta Fortin fa il fenomeno e attira pure l’attenzioni di importantissimi club europei. Capitan Kirwan, coadiuvato dal veterano Crisetig, dirigono una squadra che prende via via sicurezza delle proprie forze.
Tra febbraio e marzo arrivano però delle importanti battute d’arresto contro squadre non proprio irresistibili: Virtus Verona, Feralpisalò e Renate sanciscono il sorpasso vicentino, con la stagione che sta volgendo a termine.
La perseveranza degli uomini di Andreoletti però consentono di non perdere il passo della capolista e, quando ormai sembra tutto perduto, riescono a fare il controsorpasso, andando a vincere il campionato all’ultima giornata, grazie al pareggio per 0-0 a Lumezzane, con un vero esodo di padovani al seguito della squadra nel capoluogo bresciano.
Grande festa in tutta Padova per una Serie B tanto voluta e sognata negli ultimi anni.
Per celebrare questo traguardo Telenuovo, canale che solitamente trasmette le telecronache dei biancoscudati, ha realizzato un interessantissimo libretto con tutti i tabellini di ognuna delle 38 partiche che hanno condotto in cadetteria i patavini.


L’ho acquistato per avere un ricordo di questa grande annata: sebbene non sia mai andato a vedere una partita del Padova la scorsa stagione allo stadio, ho visto le più importanti in TV e sono pure andato a un incontro con i calciatori al Macron Store.
Mia sorella mi ha poi regalato un fantastico orsetto di nome Antenore – detto Toni – proprio del Calcio Padova: venivano distribuiti dalla catena di supermercati locale Aliper e sono decisamente molto simpatici!


La felpa con il cappuccio riporta il logo storico della società calcistica patavina.
C’è grossa aspettativa per la stagione di Serie B alle porte, sicuramente l’arrivo del Papu Gomez, campione del mondo argentino, ha esaltato la piazza.
Sarà un campionato molto difficile, con compagini di primo livello pronte a darsi battaglia per salire in massima categoria, da queste parti non si smette di sognare.

domenica 27 luglio 2025

I preferiti Estate 2025

Mondiale per club archiviato, campionati fermi e squadre che iniziano a popolare le montagne e i centri sportivi per i consueti ritiri pre-stagionali!
Nel frattempo è anche periodo di giretti vacanzieri assieme alla famiglia, ecco quindi alcuni dei preferiti, non sempre calcistici, di questa estate 2025.

1) Gagliardetto Inter anni ’60. Durante una visita al centro di Asiago, mi sono imbattuto in un mercatino dell’usato davvero interessante: qui son riuscito a scovare una bancarella che vendeva dei gagliardetti molto piccoli di squadre di Serie A, come Lazio, Juventus, Fiorentine e, appunto, Inter. Non potevo esimermi, così ho acquistato questo mini-gagliardetto nerazzurro con bordi gialli e lo stemma classico FCIM e pure quello con il biscione. Ho potuto datarlo attorno al 1963-’64-’65, dato che riporta 8 scudetti. Erano anni che ci facevo la fila, finalmente son riuscito ad aggiungerlo alla mia collezione.


2) Calzini St. Louis Cardinals. Sempre durante la passeggiata ad Asiago, assieme a Chiara, Ale e mia mamma siamo entrati in un negozio fantastico per ogni appassionato di sport americani, ovvero Girardini Riccardo: è proprio a due passi dal centro e all’interno si possono trovare chicche di ogni squadra a stelle e strisce, specialmente se si parla di Ice Hockey, quindi NHL, dato che da queste parti è lo sport più seguito! Mia mamma mi ha regalato un bellissimo paio di calzini marca Stance dei St. Louis Cardinals, la squadra di baseball della MLB, con raffigurata la mascot del club Fredbird, decisamente simpaticissimo. Inoltre è uno splendido ricordo di una giornata proprio molto bella.


3) Pallina Baseball Cleveland Indians. Sempre legato al mondo MLB, al mercatino dell’usato di Brugine, ho trovato ed acquistato la pallina da baseball dei Cleveland Indians, con il logo con l’indiano che è stato bandito negli ultimi anni ma che, a mio avviso, rimane uno dei più storici e iconici della lega americana.


4) Lego F1. Di recente son stato assieme a Chiara in un Lego Store non distante da casa e mi sono imbattuto in dei mini-modellini di monoposto di F1 2025 decisamente bellissimi. Una scuderia che mi è sempre piaciuta, nonostante gli scarsi risultati, è la Haas, statunitense di nascita ma con motore Ferrari. Quest’anno alla guida della Haas ci sono Ocon e Bearman, quest’ultimo è un pilota che ammiro molto. Chiara mi ha regalato proprio il mini modellino della Haas che ho prontamente costruito ed esposto nella mia bacheca.


5) T-Shirt Octopus. E' un brand Octopus nativo di Milano ma che evidentemente trae spunto dalla streetwear statunitense. Molto riconosciuto e riconoscibile il motivo con i tentacoli di questo marchio, fatto sta che è dai tempi delle superiori che desideravo avere una loro t-shirt. Chiara me ne ha regalata di recente una, che riprende anche il motivo delle mascot dei college americani!


sabato 19 luglio 2025

Allo Stadio Euganeo per gli Iron

Stadio Euganeo di Padova, la stagione calcistica dei biancoscudati culminata con la promozione in Serie B è terminata da un po' ma qui si fa il tutto esaurito in una domenica sera di metà luglio: a riempirlo è la gente degli Iron Maiden, la band di Londra capitanata da Steve Harris, bassista e fondatore del gruppo, nel lontano 1975!
A questo grandissimo evento ho avuto modo di partecipare anche io, assieme a Chiara e a mia sorella, essendo tutti grandi amanti di questo gruppo storico e delle loro canzoni che hanno scandito anche buona parte della nostra adolescenza.
Poi, come non adorare un gruppo così legato al West Ham United Football Club? È la squadra del cuore proprio di Harris che, ad ogni concerto, indossa il polsino claret and blue, talvolta anche una sciarpa in vita degli Hammers.
Mia sorella mi ha anche regalato una bellissima patch del tour “Run for your lives” 2025, con un’immagine della mascotte Eddie vestito da aviatore, relativo alla canzone Aces High, sicuramente una di quelle che più mi ha colpito nel corso del concerto.


Ci siamo divertiti moltissimo ad ascoltare “The Trooper”, “Phantom of the Opera”, “Fear of the Dark” e tutti gli altri grandi successi degli Iron Maiden che, quest’anno, compiono ben 50 anni di musica.
Tra lo Stadio del Calcio Padova e la passione per il West Ham, oltre ad essere stata una serata di grande musica, è stata anche un po' una serata calcistica: oltretutto, molti fan, indossavano proprio i colori degli Irons, la squadra di East London!

domenica 13 luglio 2025

Giocate Sporche, che mostra a Cervia!

La sera del terzo giorno nel quale ero in vacanza tra Milano Marittima e Cervia assieme a Chiara ed Alessandro, così per caso, mi sono imbattuto in una delle mostre di memorabilia calcistiche più belle che abbia mai visto!
Stavamo difatti passeggiando di fronte a Torre San Michele quando ho subito intravisto un poster di Platini in maglia Juventus - ho subito capito che in quella sala adiacente al Museo del Sale di Cervia ci sarebbe stato qualcosa di molto interessante per il sottoscritto.


Dal 2 al 9 luglio infatti, presso la Sala Rubicone, Giocate Sporche (così come si chiama l'account di chi ha esposto tutti questi incredibili oggetti) avrebbe realizzato una mostra davvero molto bella, con cimeli a dir poco unici.


All'ingresso, appena entrati, ecco le maglie delle due finaliste di UEFA Champions League, ovvero quella gialla dell'Inter di Acerbi e quella di Douè del Paris Saint Germain - entrambe con la patch commemorativa sul petto della finale dello scorso 31 luglio.


La prima teca era dedicata invece a Zico, c'erano una sua maglia della Nazionale Brasiliana realizzata da Topper e quella veramente iconica dell'Udinese con sponsor tecnico Americanino e sponsor ufficiale Agfacolor, una delle mie preferite in tutta la storia delle maglie da calcio.


Appena in parte ecco uno spazio tutto per Lionel Messi, con la sua camiseta albiceleste risalente ai quarti di finale di Copa America 2019 disputata in Brasile.
Piegata c'era poi anche la divisa blaugrana del Barcelona ed un paio di scarpini Adidas, sempre appartenuti a "La Pulga".


Anche Jude Bellingham, il ragazzo classe 2003 che da Birmingham ha fatto innamorare prima Madrid, poi tutto il mondo, aveva il suo spazio espositivo, con la maglia dei 3 leoni ed una usata in campo proprio con le Merengues.


C'erano teche anche dedicate a Cristiano Ronaldo, con la maglia Juve che ha indossato durante la sua permanenza a Torino, quindi Ibrahimovic con la casacca bianca del Milan, Vini Jr e Rodrygo con le rispettive maglie del Real Madrid, Isaksen e Zaccagni con le divise away della Lazio, quindi Pulisic con la maglia rossonera del Milan e pure con quella bianca da trasferta.
La teca di Alex Del Piero era fantastica: con la maglia della nostra nazionale italiana utilizzata al mondiale 2006 e gli scarpini che hanno decretato il passaggio in finale, è stata sicuramente una delle mie preferite!


Da qui un revival anni '90, innanzitutto con la casacca home dell'Inter di Ronaldo il Fenomeno a manica lunga con il 10 sulle spalle targata 1997/'98, quella della sua prima stagione nerazzurra.
Appena sotto c'erano anche la sua maglia ai tempi del Barca ed un paio di scarpini del brasiliano, ovviamente griffati Nike.


Proseguendo la visita, ecco uno spazio decisamente meritato per la maglia away del Bologna FC 2024/'25 di Dan Ndoye, con tanto di Coppa Italia e medaglia del vincitore, dato che i felsinei sono riusciti a conquistare questo importantissimo trofeo la scorsa stagione.


In parte c'erano le maglie di due eroi del Triplete interista, ovvero quella away 2009/'10 di Samuel Eto'o e quella home 2011/'12 di Wesley Sneijder - entrambe versione Champions League!
Sempre a tema Inter c'era una maglia indossata anche dall'attuale capitano nerazzurro Lautaro Martinez, nella stagione 2019/'20.
Da qui due icone del calcio italiano: Francesco Totti con una maglia giallorossa della Roma utilizzata in Coppa Italia e quella dei mondiali di Germania 2006, oltre ad un paio di scarpini appartenuti proprio al "Pupone", quindi Roberto Baggio con la favolosa maglia del Bologna 1997/'98, degli scarpini usati in partita, la maglia nazionale con il 10 del Divin Codino e la fascia da capitano iconica con le tre strisce blu, gialla e rossa.


Dulcis in fundo la teca di Pelé, con la camiseta verde-oro della Selecao e quella bianca del Santos, le due squadre che hanno reso leggenda "O Rei". In parte anche un paio di scarpini di Mbappé, altro campionissimo dei tempi moderni.


Ma se era presente Pelé, di sicuro non poteva mancare anche Maradona, con le sue magliette dell'Argentina, griffata Le Coq Sportif, e del Napoli, con sponsor NR e Mars. C'erano anche gli scarpini del "Pibe de Oro", oltre alla fascia di capitano.


Prima di congedarsi dalla mostra, si poteva ammirare la UEFA Champions League, la famosa coppa dalle grandi orecchie, li in esposizione nell'ultima teca di questa fantastica sala piena di cimeli.
Grandissimo lavoro di Giocate Sporche, memorabilia che non si vedono decisamente tutti i giorni ma che senz'altro hanno destato grande curiosità per tutti i turisti e per la gente del posto che vive per il calcio.

sabato 5 luglio 2025

In vacanza dal Cavalluccio Bianconero

Sono stato di recente in vacanza con Chiara e Alessandro in uno dei miei posti preferiti in assoluto, Cervia: respirare l'aria di mare della Romagna mi rilassa molto, adoro passare li le mie giornate, tra una piadina e una nuotata in piscina.
Quest'anno, per la prima volta, ho deciso di fare tappa all'Orogel Stadium - Dino Manuzzi di Cesena, dato che era per strada e che non ci ero mai stato prima: uscita Cesena Nord e in un attimo ho parcheggiato proprio di fianco all'ingresso della Curva Mare, proprio dove si riunisce il tifo caldo bianconero durante le partite casalinghe del Cesena Football Club.


Complice un caldo veramente difficile da sopportare, non ci siamo intrattenuti per troppo tempo fuori dal Manuzzi, giusto il tempo di fare un paio di foto con Ale, dato che è il terzo stadio che visita da quando è nato, e di dare qualche sbirciata alle tribune all'interno di questo fantastico impianto.


Attualmente il Cesena FC milita nel campionato di Serie B, la scorsa stagione la rincorsa alla massima categoria si è interrotta ai play-off. Ciononostante, è stata comunque un'ottima annata per il cavalluccio, se si considera che si presentava da neo promossa!
L'attuale rosa bianconera può contare su calciatori di grande avvenire e di grande esperienza, come il portiere statunitense Klinsmann, il centrocampista Bastoni e gli attaccanti La Gumina, Antonucci e Shpendi.
La dirigenza, che dal 2021 è a stelle e strisce, non ha mai nascosto la velleità di poter riportare la Romagna a disputare nuovamente il massimo campionato nazionale, come già successo, tutto sommato anche di recente, nelle stagioni 2010/'11 - 2011/'12 e 2014/'15. In questi campionati erano stati diversi i campioni che hanno vestito la maglia bianconera, su tutti ricordo con particolare affetto Yuto Nagatomo, Ezequiel Schelotto ed Emanuele Giaccherini.
Il giorno del rientro a casa, ci siamo anche fermati a visitare il centro di Cesena, centro che ospita, in Piazza Amendola, anche lo store ufficiale della squadra romagnola.


Qui dentro c'era veramente di tutto, sebbene il negozio non sia propriamente gigante, è davvero fornitissimo di gadget di qualsiasi genere legati al club locale.
Bellissimo tutto il merch legato alla celebrazione degli 85 anni di storia!
Chiara mi ha regalato i pantaloncini third 2024/'25 del Cesena FC come souvenir di questa prima vacanza estiva passata tutti e 3 assieme, sono color rosa salmone e dettagli laterali neri con logo Erreà e Cesena FC ricamati.


All'interno dello store c'erano anche molti depliant che pubblicizzavano i campus per i bambini del Cesena FC!


Terminato questo stupendo giretto in centro, visitato il negozio di sneakers ResellZone dove abbiamo conosciuto Batt e il Centralino, mangiato nell'Osteria Fondo un ottimo piatto di passatelli alle vongole e fiori di zucca, siamo rientrati a casa, felicissimi di aver visitato un'altra città italiana davvero bellissima.

domenica 29 giugno 2025

Operazione Nostalgia a Vicenza

Lo scorso 28 giugno è stata una data importantissima per tutti gli appassionati del calcio di "una volta", quello a cavallo tra gli anni '90 e i primi 2000: si è infatti svolto, presso lo Stadio Romeo Menti di Vicenza, il Raduno di Operazione Nostalgia, decisamente un appuntamento imperdibile per chi è appunto nostalgico di quel pallone e di quei protagonisti di una ventina-trentina di anni fa.
Vista la vicinanza non potevo certamente perdere l'occasione di partecipare, a differenza di Ferrara, quest'anno, con Chiara abbiamo deciso di andare anche a vedere la partita e non solo il Village.
Partiti con la calura del primissimo pomeriggio, siamo arrivati nei pressi del Menti in un momento abbastanza tranquillo, ho avuto la possibilità di incontrare subito Marco Amelia, terzo portiere della Nazionale Italiana Campione del Mondo 2006 e numero 1 fortissimo di Livorno, Milan e Chelsea, tra le altre.
Questo stadio è decisamente un monumento, qui i Lanerossi Vicenza hanno scritto la storia calcistica della città e chi più di Paolo Rossi ne rappresenta i valori! Ecco quindi sorgere proprio la statua di Pablito di fianco all'ingresso dello store vicentino (per altro molto ben fornito di materiale decisamente bello).


Il village di Operazione Nostalgia è come al solito tirato a lucido, c'era Lemonsoda che forniva ventagli agli acquirenti delle lattine e faceva tatuaggi temporanei (anche io mi son fatto fare la sagoma di un calciatore, mentre Chiara quella di un gelato!), Dole che distribuiva banane e gonfiabili, l'immancabile birra Ceres, One More Time - il negozio delle maglie da calcio, gagliardetti e memorabilia vintage, Futbol Emotion - partner della manifestazione in quanto fornisce le divise per la partita, e moltissimi altri.


Proprio da Futbol Emotion Chiara mi ha fatto il regalo di compleanno che attendevo da moltissimo, ovvero la maglia bianca di Operazione Nostalgia con ZAMORANO 1+8 sulla schiena, decisamente qualcosa che desideravo da quando ho saputo che l'attaccante cileno ex Inter, Real Madrid e Club America sarebbe stato presente al raduno di Vicenza.
Poco dopo sono anche riuscito a farla firmare proprio dal mio mito Bam Bam!


Durante la permanenza al village ho avuto modo di incontrare ed avere l'autografo appunto da Ivan Zamorano, Hernanes, ex centrocampista di Sao Paulo, Lazio e Inter, e Francesco Flachi, ex attaccante della Sampdoria e della Fiorentina, davvero molto disponibile, soprattutto con i più piccoli.


Troppo bello condividere tempo e spazio con questi grandissimi campioni della Serie A di qualche anno fa, sono delle leggende che tutti noi amanti del calcio abbiamo mitizzato in quell'epoca straordinaria.
Alle 18.30 ci siamo messi in coda per poter accedere alla tribuna distinti assieme a Niccolò e Giorgia, una coppia di amici con cui avremmo condiviso la partita quella sera: diciamo che i tornelli erano oltremodo lenti, organizzazione un pò sommaria all'interno dello stadio, vedi anche le lunghissime code agli sforniti bar del Menti.


A parte questo, in campo sono stati presentati tutti i grandi protagonisti della serata, campioni del calibro di Totti, Zamorano, Candela, Rivaldo, Di Natale, Toldo, Amelia, Frey, Pizarro, Hernanes, Aldair, Vierchowod e moltissimi calciatori che hanno vestito la maglia del Lanerossi Vicenza come Schwoch, Murgita, Lopez, Beghetto, Viviani, Di Carlo e Luiso tra gli altri. Ad allenare una delle due compagini addirittura il grandissimo Francesco Guidolin.


In campo, complice una serata caldissima, il ritmo è stato abbastanza basso, tuttavia si son riusciti a vedere sprazzi da campione incredibile, come lo stupendo goal di Murgita di testa su assist di rabona di Pizarro, o come i controlli pieni di classe di Rivaldo.


Schwoch e Di Natale sono sempre in formissima, Hernanes ha segnato una punizione incredibile ed ha esultato con la capriola in aria come faceva anni fa sui palcoscenici più importante della nostra Serie A e del Brasileirao.
Alla fine l'hanno spuntata 9-5 le leggende in maglia nera.
Poco male, tutti si son divertiti, una ola ha accompagnato le ultime battute del match e devo dire che è stato un enorme piacere rivedere tutti questi super calciatori calcare ancora una volta il prato di uno stadio.
I ragazzi di Operazione Nostalgia sono veramente stati bravissimi ad organizzare questo evento nel quale partecipano sempre tante persone alle quali, il calcio di una volta, manca davvero tantissimo.

domenica 22 giugno 2025

Gli stadi che ti restano dentro

Per qualsiasi tifoso, la cosa migliore che possa vivere, è quella di stare seduti, o in piedi, in delle gradinate, a sostenere la propria squadra.
Queste gradinate fanno parte dello stadio, luogo di culto per qualsiasi appassionato del pallone; figurarsi che il sottoscritto non riesce a farsi un viaggio senza passare a visitare lo stadio della squadra locale, sono affascinato dalle storie dietro questi giganti di cemento, delle persone che li popolano e, anche se in alcuni casi ho trovato chiuso o non era possibile visitarli, per me anche vederli da fuori trasmette grande emozione.
Nel corso degli anni ho iniziato a collezionare miniature di stadi fatti di puzzle, oppure di Lego, io adoro gli stadi e mi trasmettono qualcosa di speciale.
Di recente Chiara mi ha regalato 3 spille che vengono dal sito Football Pins and Badges, ormai un mio riferimento per quanto riguarda questo genere di articolo: sono quelle di 3 stadi che, nel corso dei miei viaggi e della mia vita mi hanno trasmesso importantissime emozioni.
Iniziamo con Highbury, il mitico impianto dell'Arsenal FC a due passi dall'omonima stazione della metro: ci ho dedicato di recente un intero post, per me questo rimane per struttura uno dei più belli di sempre, poi se ripenso a uno dei miei film preferiti, Fever Pitch, non posso che adorarne ogni suo minimo dettaglio.
Come già scritto in precedenza, Highbury non esiste più, o meglio, le sue caratteristiche nelle facciate esterne sono invariate, ma all'interno, dove c'era il campo, oggi ci sono appartamenti.
I ricordi più belli legati a questo angolo londinese sono senz'altro i goal di Henry con i Gunners, la clamorosa vittoria dell'Inter per 3-0 nel 2003 e la stagione degli invincibili sotto la guida di Arsene Wenger!


La seconda spilla è dell'Etihad Stadium di Manchester, attuale casa del Manchester City: di sicuro non annovera la storia della spilla precedente, tuttavia per me racchiude ricordi indelebili, legati al periodo in cui abitavo li vicino, a Salford!
All'Etihad ci sono stato per la partita di Champions City - Victoria Plzen, nel 2013; è uno stadio meraviglioso, decisamente moderno e molto comodo, si vede bene un pò ovunque.
Se penso a questo posto mi viene in mente la canzone "Blue Moon", diffusa prima di ogni partita dei Cityzens, penso a quando me lo son vissuto di sera, con un pò di freddo ma con un'atmosfera unica nel suo genere.
Ripenso a Dzeko in maglia del Man City, al riscaldamento di Joe Hart e al rigore del Kun Aguero, tutto in quella sera di novembre 2013.


Infine, la terza spilla, è l'unica che viene da fuori Inghilterra, ovvero Argentina! Parliamo dello stadio Alberto José Armando, noto a tutti come "La Bombonera", nel quartiere La Boca di Buenos Aires - dove ci gioca il Boca Juniors, squadra dove hanno militato anche Maradona, Tevez e Palacio.
Luogo mistico per ogni appassionato di calcio, è senza dubbio lo stadio più iconico e conosciuto della Repubblica Federale.
Ci son stato nel 2022, durante il mio viaggio di nozze: ne ho visitato il museo e mi sono goduto ogni minuto in questo quartiere, a due passi dal Caminito: non mi è sembrata una brutta zona, tutt'altro, sono impazzito per tutto quel blu e giallo dappertutto.
Che posto fantastico, quanta storia: sognavo di mettere piede alla Bombonera da quando vedevo i goal di Palermo su Sportitalia, da quando Burdisso e Schiavi rendevano grande il Boca Juniors, da quando ho conosciuto le gesta del Mono Montoya, un portiere particolare, ma bravissimo, come vuole la tradizione sudamericana.


Insomma, 3 stadi che per forza di cose porto nel cuore: non sono sicuramente gli unici, devo ammettere che ogni impianto in cui ho messo piede mi ha regalato sensazioni uniche, di forte, fortissima passione calcistica.

domenica 15 giugno 2025

Un finale che fa male..

Doveva essere il coronamento di un sogno, alla fine il protagonista, dopo tante avversità e peripezie (una finale di Champions persa per un pelo contro l’imbattibile Man City di Guardiola nel 2023), atti eroici (eliminazione incredibile del Barcelona per mano di Acerbi con goal all’ultimo secondo e di Frattesi nei supplementari), avrebbe dovuto vincere, trionfare, e doveva essere portato in tripudio dal suo popolo, quei milioni di tifosi nerazzurri che davvero ci credevano.
Si, perché lo scorso 31 maggio, tutti i cuori interisti del mondo ci credevano ad alzare la UEFA Champions League, un trofeo troppo importante per arricchire una stagione che, pur piena di soddisfazioni e di impegni, in bacheca non aveva ancora portato nulla.
L’Inter di Inzaghi ha sempre espresso un gioco eccellente, è quello che mi sarei aspettato di vedere anche all’Allianz Arena di Monaco di Baviera, contro il giovanissimo Paris Saint Germain allenato da un bravissimo Luis Enrique, anche lui ex blaugrana.
Però in quella serata, iniziata da un fantastico pre-match show dei Linkin Park, band di Los Angeles che ha aumentato i giri dei tifosi che hanno stipato gli spalti dello stadio bavarese, l’Inter non è proprio mai scesa in campo, ed è stata battuta nettamente dai francesi, in grado di schierare grandissimi talenti come Doué e Dembelé.
Un risultato duro, fin troppo severo per chi ha dato tutto nella stagione 2024/’25: ma la palla è tonda e, in genere, il campo ha sempre ragione.
Rimane il rammarico soprattutto di aver visto degli pseudo-tifosi in maglia nerazzurra abbandonare gli spalti dopo appena 60 minuti, disinteressati del fatto che a casa ci fossero milioni di persone che avrebbero pagato oro per poter avere quel posto ed incitare Lautaro e company per tutta la gara, anche con un risultato sfavorevole.
Siamo arrivati secondi, e non è mica un brutto risultato, tutt’altro; è maturato nella peggior maniera possibile, ma l’Inter se l’è potuta giocare li in campo la finale di questo nuovissimo format della Champions League.
Io ho seguito l’intera giornata nerazzurra tra Inter TV e la diretta di TV8, non mi son perso un istante di quei momenti che sarebbero potuti risultare storici.
È andata male, sicuramente, ma da interista mi rimane l’orgoglio per quello che ho visto dare in campo in tutta la stagione. Anche se è stata steccata la partita più importante e fondamentale della stagione, rimane pur sempre un’annata da ricordare.
Qualche giorno prima della grande partita, Chiara mi ha regalato la spilla celebrativa. In sostanza è l’unica cosa che ho legata a questa partita, dopo di che ho preferito lasciar perdere la ricerca di altri pezzi di memorabilia.


Arriva da “Football Pins and Badges”, brand inglese che realizza spillette smaltate celebrative delle partite più importanti di ogni maggior competizione europea e britannica, appunto.
Ora testa bassa e focalizzata al FIFA Club World Cup, un altro evento storico che l’Inter è riuscita a giocarsi grazie a quanto di buono il club ha fatto negli ultimi 4 anni.
Forza nerazzurri!

lunedì 2 giugno 2025

Leggere di Zico

Quando penso a Zico penso alla Gavea, un posto meraviglioso, straordinario, li a Rio de Janeiro, terra di fantasia, di talento e di leggenda. Un luogo permeato di storia e di tanto amore per il calcio, quello che i ragazzi delle giovanili del Flamengo coltivano quotidianamente in quel clima perfetto per passare le giornate al campetto.
O Galinho do Quintino, così come era soprannominato uno dei più forti calciatori brasiliani di tutti i tempi, è nato calcisticamente proprio qui e, incarnando appieno lo stile carioca di giocare a pallone: è profondamente legato anche all'Italia, visto il passato con la maglia bianconera dell'Udinese a cavallo degli anni '80.
In occasione del mio compleanno, mia sorella mi ha regalato un libro veramente splendido che son riuscito a leggere letteralmente in una manciata di giorni: si intitola "O Zico o Austria", è stato scritto da Enzo Palladini - di cui avevo già letto il racconto su Recoba - ed è pubblicato da Edizioni Incontropiede.


La copertina vede un Zico giovanissimo con la casacca del Flamengo, un disegno decisamente ben fatto!
All'interno viene raccontata la storia del campiona brasiliano dall'infanzia al ritiro dal calcio giocato, narrando anche le molteplici esperienze di Arthur Antunes Coimbra anche da allenatore giramondo.
Dal Maracanà di Rio allo stadio Friuli di Udine, dagli spalti giapponesi fino a quelli turchi - tutti hanno amato vedere la camisa numero 10 da Gavea muoversi per il prato verde e segnare goal a ripetizione e sfornare assist incredibili per i compagni.
Nel suo ricchissimo palmares resta un incredibile 0 alla voce "mondiali vinti", l'unico riconoscimento di spessore che manca a questo campionissimo.
Ed è proprio da qui che il libro parte a raccontare tutta la storia di Zico, dalle peripezie burocratiche per arrivare in Italia, all'infortunio che ha rischiato di porre fine, anzitempo, alla sua carriera.
Un libro sicuramente non è sufficiente per capire appieno questo grande calciatore, però può dare lo spunto per approfondire quanto di buono ha portato allo sport che tanto amo.
Sicuramente un volume consigliato a tutti gli appassionati di calcio sudamericano e di grandi talenti..

sabato 24 maggio 2025

Club World Cup 25, l'album Panini!

Con le competizioni nazionali, almeno in ambito europeo, ormai alle batture conclusive, con il mese di maggio che sta volgendo al termine, ecco che ci avviciniamo ad ampie falcate verso il primo mondiale di calcio per club della storia di questo fantastico sport.
Prima edizione, Stati Uniti - paese, tra l'altro, designato per ospitare i prossimi FIFA World Cup per nazionali nel 2026!
Sono anni che il paese a stelle e strisce sta investendo per portare alla ribalta quello che definiscono Soccer, e quale miglior vetrina se non ospitare le 32 società calcistiche migliori del pianeta?
Ebbene si, al FIFA Club World Cup 2025 parteciperanno proprio i club più blasonati del mondo, non mancheranno per l'Italia FC Internazionale e Juventus, per l'Argentina ci saranno Boca Juniors e River Plate, quindi Manchester City, Real Madrid, Fluminense, Flamengo, PSG, Bayern Muenchen e tantissime altre squadre che hanno fatto la storia di questo gioco.
Il trofeo di questo torneo è sensazionale, rotante e dorato, decisamente di un prestigio unico: il pallone invece riprende la bandiera USA ed è quindi bianco, rosso e blu, bellissimo!
Per entrare nello spirito di questa nuova competizione che prenderà il via il prossimo 14 Giugno con Al Ahly - Inter Miami all'Hard Rock Stadium di Miami , ho deciso di acquistare l'album di figurine Panini legato a questo evento: per forma e struttura ricalca molto le collezioni dei mondiali ed europei delle nazionali, è molto scarno per la verità.


A ciascuno dei 32 club sono dedicate 2 facciate dove vengono presentati innanzitutto il logo della squadra, i 14 giocatori più rappresentativi, infine le figu speciali "The Emblem", "The Chosen One" e "The Crowd Hero".


A dire il vero, le 2 squadre statunitensi che prenderanno parte al torneo, ovvero Inter Miami e Seattle Sounders, hanno solamente 1 facciata con le 3 figu speciali e la rosa solamente scritta, senza avere le figurine dei singoli giocatori, probabilmente un problema di diritti, dato che anche il PSG non presenta il logo ufficiale - peccato che siamo arrivati ad un punto nel quale non si riesca più ad avere tutte le squadre presentate in maniera omogenea e completa.
Le singole figurine sono molto semplici, al centro c'è il busto del calciatore, ci sono riportati il logo del team di appartenenza, la nazionalità, la data di nascita e, chiaramente, nome e cognome.


Mia mamma mi ha regalato anche 2 bustine di Adrenalyn XL Panini della FIFA Club World Cup: sono delle carte decisamente straordinarie, perfino quelle base sono bellissime con grafiche accattivanti!
Nei pacchetti ho trovato anche il portiere del Palmeiras Weverton, Pavlovic del Bayern, Cuccurella versione "Crowd Hero" del Chelsea, il centrocampista del Botafogo Gregore e Martinez Quarta del River Plate.


Ho pure trovato una card molto speciale e rara, la "Golden Baller" di Cole Palmer, attaccante del Chelsea che ha disputato una stagione decisamente eccezionale con la divisa dei Blues. Queste card sono proprio bellissime, sono addirittura plastificate, dei fantastici pezzi da collezione.


Per quanto riguarda la mia Inter, farà parte del gruppo E assieme agli argentini del River Plate, ai giapponesi dell'Urawa Red Diamonds e ai messicani del Monterrey. Giocherà la prima partita al Rose Bowl Stadium di Los Angeles contro la squadra di Sergio Ramos, quindi i restanti 2 match verranno disputati al Lumen Field di Seattle, dove solitamente ci gioca la franchigia di NFL Seattle Seahawks!
Sono davvero molto esaltato all'idea di seguire questo mondiale per club, inutile dire che mi affascinano molto gli scontri tra club europei e sudamericani.
In tema soccer americano poi, Chiara mi ha regalato un fantastico cappellino dei New York Red Bulls, color panna e nero, ideale per indossarlo la prossima estate al mare.


Adoro veramente questo cappellino, è ricamato molto bene con il logo del club newyorkese proprio in fronte. Questa è stata la prima squadra statunitense che mi sia entrata nel cuore tanti anni fa, quando la MLS era appena stata concepita, con il format attuale.
Il roster 2025 dei NY Red Bulls può vantare giocatori del calibro di Choupo-Moting e dei sudamericani Morales, Carmona e Carballo.
Non resta che aspettare il kick off di questi mondiali per club, sognando gli Stati Uniti calcistici!

domenica 18 maggio 2025

Il mio 2025 interista, tra Champions, Pasqua e Valentino Rossi

Sono un po' di anni che Nike, quando è il momento di realizzare le divise per l'Inter, mette in commercio una versione da tifoso, definita Stadium, e una rispecchiante tutte le caratteristiche di quelle che i calciatori indossano in campo, la cosiddetta Match.
Fino ad ora non avevo mai acquistato quest'ultimo modello, spesso il costo è proibitivo, tuttavia la vera ragione è che continuo ad essere innamorato del logo ricamato sulla divisa, piuttosto che termo-applicato come avviene nelle maglie indossate in partita.
Inutile dire che la Match ha un valore superiore, se non altro perché rispecchia tutte le caratteristiche autentiche di ciò che viene indossato in gare di Serie A oppure Champions!
Visto che la stagione 2024/'25 ha un valore assolutamente importante per me, per prima cosa perché è il primo campionato vissuto da mio figlio Alessandro, quindi perché è pure la prima annata che vede spuntare nel logo la seconda stella, ho deciso che fosse finalmente arrivato il momento di coronare il sogno di acquistare questa maglia.
La scelta è ricaduta sulla maglia home dell'Inter 2024/'25, quella nerazzurra: la trama del tessuto è molto particolare, il logo Inter Milano con le due stelle è in gommina così come lo swoosh Nike.
Ho preso la maglia versione Champions League con la patch della Starball e Respect, visto che lo scorso novembre ho visto proprio i nerazzurri battersi con l'Arsenal nella massima competizione europea.


Come personalizzazione ho deciso di farmi applicare DE VRIJ 6: il difensore olandese, scuola Feyenoord, è da sempre uno dei miei calciatori interisti preferiti, per dedizione e bravura - inoltre è una bandiera, vestendo la divisa nerazzurra ormai dal 2018, vincendo 2 Scudetti, 2 Coppe Italia, 3 Supercoppe Italiane. È stato nominato miglior difensore della Serie A nella stagione 2019/'20.


Una maglia decisamente meravigliosa e storica, per me ha davvero un valore importante, anche perché l'ho acquistata grazie all'aiuto economico di mia mamma, mio nonno e dei genitori di Chiara.
Mi è arrivata pochi giorni prima di Pasqua, periodo nel quale mia sorella mi ha anche regalato l'uovo di Pasqua ufficiale dell'Inter, come da tradizione.


L'uovo è sempre realizzato da Balocco ma quest'anno ci sono decisamente delle sorprese più interessanti! Sono stato fortunatissimo a trovare una collana con piastrina in metallo blu con il logo Inter Milano, decisamente perfetta da aggiungere alla collezione.


Un altro regalo che ho ricevuto, questa volta in occasione del nostro anniversario, è da parte di Chiara: si tratta della maglia dell'Inter che è stata realizzata in collaborazione con Valentino Rossi, il 9 volte campione di MotoGP, marchigiano di nascita ma romagnolo di adozione, visto che la carriera motociclistica si è svolta principalmente in questa regione. E interista di fede chiaramente!
La divisa riprende quella away 2024/'25, ha però una banda verticale al centro di colore giallo, dove sono riportati i simboli del campione di Tavullia, ovvero il sole e la luna.
Realizzata ovviamente in collaborazione con il marchio americano Nike e FC Inter come riporta un'etichetta in basso a sinistra, sotto lo swoosh sul petto c'è il numero 46 che Valentino ha sempre utilizzato.
Questa maglia è stata utilizzata in occasione della vittoria per 3-1 sul Cagliari a San Siro lo scorso 12 aprile 2025, a segno sono andati per i nerazzurri Arnautovic, Lautaro e Bisseck!


A prescindere da come finirà questa stagione, per me resterà sempre un'annata davvero speciale.