A nord di Londra la fanno da padroni quelli dell'Arsenal, abbandonato Highbury, i Gooners si sono trasferiti un pò più in la a Drayton Park dove sorge in nuovissimo Emirates Stadium e dove i padroni di casa dal loro trasloco non hanno ancora vinto qualcosa di importante.
Ci tenevo a dedicare questo post all'Arsenal perchè è da quando ero piccolo che questa squadra ha iniziato ad affascinarmi, da quando Paolo Villaggio in "Io no spik inglish" è stato convinto dai ragazzini del college a seguire la sua Sampdoria in una partita di Coppa proprio ad Highbury. E' stata poi la classe di Henry a farmi continuare a seguire le sorti di questa squadra e infine la simpatia per il russo Arshavin che a suon di goal durante i suoi orimi 6 mesi all'ombra del Big Ben.
Il fatto poi che fosse nato questo nuovo stadio che di per se dalle foto sembrava un'opera eccezionale mi aveva fatto ripromettere che il prima possibile avrei visitato la terra dei Gooners.
Quella mattina a Londra sono smontato dalla metro Highbury & Islington con la mia ragazza e ci aspettavamo di notare subito l'imponenza dell'impianto sportivo, invece abbiamo dovuto percorrere una strada piena di fast food prima di vedere le prime tracce di Arsenal: il pub the Lamb esponeva una maglia degli anni '90 e grazie a questo segnale abbiamo capito che eravamo nella giusta strada. Infatti il dubbio che stessimo andando in direzioni sbagliate era venuto dopo che per 10 minuti ancora non vedevamo il minimo segno dell'Emirates.
Una volta intravisto è stato un attimo raggiungerlo. Da davanti spiccavano i cannoni tipici della squadra biancorossa e il pavimento adiacente lo stadio era tappezzato di mattonelle celebrative dedicate ai grandi fan della squadra: idea di per se molto bella se non fosse che queste mattonelle, quasi perennemente bagnate dalla pioggia che cade su Londra, rendevano la superficie tremendamente scivolosa.
Fatto un rapido giro nello store dell'Arsenal e comprato giusto qualche ricordino ci siamo diretti al museo nel quale ero sicuro ci sarebbe stato ogni ben di Dio per ogni appassionato di calcio!
Ci è stato dato un pass a testa, quindi abbiamo potuto iniziare la visita: appena entrati ci siamo imbattuti nella statua di Herbert Chapman, figura storica del club. Quindi proseguendo abbiamo visto i cappellini di quando i giocatori venivano convocati in nazionale (i famosi caps), maglie storiche, la statua di Charlie George celebrativa del suo goal contro il Liverpool, le scarpe di Michael Thomas, e molto altro. Nell'ultima stanza invece c'erano vari accessori di Chapman, il centrocampo di Highbury e un completo molto vecchio dell'Arsenal di quando ancora i calzettoni prevedevano una parte in blue navy. E poi ancora palloni d'epoca e scarpe vecchissime in cuoio che venivano messe in antitesi con quelle nuove di Cesc Fabregas, il capitano fino a 2 anni fa della squadra.
Personalmente credo di non aver mai visto un così piccolo spazio espositivo contenente una così grande quantità di materiale calcistico storico. Sicuramente trovandosi a Londra consiglio a chiunque di fare un salto al museo dell'Arsenal!
Usciti, abbiamo fatto un veloce giro attorno allo stadio in cui sventolavano bandiere raffiguranti immagini dei giocatori della rosa attuale, inoltre proprio dietro l'Emirates Stadium c'è una recentissima statua di Thierry Henry, bandiera del club, e un cartellone lunghissimo che unisce le formazioni del passato a quelle attuali come ad indicare la continuità della tradizione storico/calcistica dei Gooners.
Un bel tuffo nel passato dell'Arsenal...
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