giovedì 17 aprile 2014

A spasso con Bert

Non mi aspetto che lo conosciate sia chiaro. Non sapevo nulla di lui nemmeno io fino a poco fa, fino all'estate scorsa, ecco.
Bert Trautmann, è di lui che parlerà questo post, è stato il portiere del Manchester City negli anni '50, ma possiamo tranquillamente sbilanciarci e dire che questo ragazzotto tedesco è proprio la più grande leggenda del club a est della città.
Il primo impatto che ho avuto con questa figura è stato al National Football Museum quando, incuriosito dal busto che ha dovuto indossare per essersi spezzato l'osso del collo, ho iniziato ad interessarmi alla sua storia.
Lo stesso giorno della mia prima visita al museo, Bert è venuto a mancare, ne hanno parlato tutti i notiziari e io, come una spugna ho iniziato ad assorbire informazioni a non finire, e ad affascinarmi pure a questo personaggio unico.
Ne parlo ora perchè ho finito il libro dedicato a lui che la mia ragazza mi ha regalato a Natale, si intitola "Trautmann's Journey" ed è stato scritto da Catrine Clay.


Ebbene, questo libro è presentato a mo' di romanzo, l'autrice ha intervistato il portierone e, dalle informazioni ricevute, ne ha tratto una storia bella, a tratti commovente, a volte dura ma alla fine lieta.
Non voglio chiaramente rovinare nulla a chi deciderà di leggere questo bellissimo racconto, in ogni caso Bert nasce e vive a Brema per tutta la sua giovane età, la seconda guerra mondiale però incombeva e Hitler, nella Germania di allora, faceva il buono e il cattivo tempo.
La "journey" di Trautmann passerà dunque per anni spesi come ragazzo nella gioventù hitleriana, quindi come soldato durante il conflitto, come prigioniero di guerra in Inghilterra e infine, come l'ho conosciuto io, come portiere dei citizens.
Proprio in quest'ultima sezione è spiegato benissimo cosa è accaduto in quella famosissima finale di FA Cup nel 1956 quando, scontratosi con Murphy, attaccante del Birmingham City, ha riportato la frattura del collo.
Incosciente e accecato dal dolore però, lui che aveva vissuto momenti ben peggiori in Russia durante i combattimenti, decide stoicamente di rimanere in campo, compiendo altre prodigiose e decisive parate, portando alla vittoria  il Manchester City.
Il video al National Football Museum, alla fine, riporta "nessuno ha meritato di vincere una finale di FA Cup più di Bert Trautmann"..

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