sabato 30 novembre 2024

I miei campioni: Alessandro Cattelan

Da quando sono ragazzino ho sempre seguito tutti i programmi di Ale Cattelan, sicuramente il mio conduttore e showman preferito! Nel corso degli anni ho però visto che condivido con lui parecchi interessi, a dire il vero quasi tutto..
Per questo motivo, negli ultimi anni, ho iniziato a seguire i suoi programmi televisivi e radiofonici ancora più assiduamente e ad apprezzarne la simpatia e la conoscenza di molte tematiche trattate.
Alessandro Cattelan nasce a Tortona nel 1980 e, proprio come me, ha una passione a dir poco sfrenata per l'Inter e per i suoi calciatori: nel 2010 era presente a Madrid allo Stadio Bernabeu durante la finale di Champions League con addosso la maglietta dell'amico, all'epoca terzo portiere nerazzurro, Paolo Orlandoni! Ma vederlo negli spalti del Meazza non è assolutamente raro, anzi!
Possiede anche una invidiabilissima collezione di maglie da calcio, proprio come il sottoscritto ha divise che provengono da ogni angolo del mondo: ricordo in particolare quando, in viaggio in Colombia con la famiglia, è andato in giro assieme all'ex difensore interista Ivan Cordoba con addosso la maglia dell'Atletico Nacional de Medellin e del Venezia FC e ancora con quella del Parma di Faustino Asprilla, attaccante sudamericano per il quale sono sempre andato matto.
In una foto in Brasile Ale Cattelan indossava anche un paio di pantaloncini da Futvolei, altra mia grandissima passione!
Una persona molto vicina a me, Monica, è riuscita di recente a procurarmi una foto autografata proprio dal conduttore e dedicata a me: inutile dire che sia rimasto veramente tanto felice da avere questo cimelio, anche perchè Cattelan mi ha scritto come dedica "Forza Inter", direi che non avrebbe potuto trovare parole migliori.


Per motivi di lavoro, negli ultimi anni, è molto spesso negli Stati Uniti così vedo che spesso indossa molto materiale di squadre americane come ad esempio la maglia dei Pittsburgh Steelers di NFL oppure il cappellino con il logo storico della squadra di baseball dei Cleveland Indians (logo che di recente si è visto in uno sticker attaccato al suo PC durante le puntate del podcast Supernova).
Dato che è da parecchio tempo che anche a me piace molto questo logo, ho acquistato una toppa con questa immagine giusto per averla anche io in collezione.


Per completezza è giusto ricordare che Ale Cattelan è anche stato un calciatore di ruolo difensore centrale, avendo militato anche in Serie D con il Derthona e avendo anche esordito in Champions League tra le fila della formazione sanmarinese de La Fiorita contro i Lincoln Red Imps.
Che dire, mi piacerebbe veramente molto sedermi ad un tavolo con Cattelan e parlare un pò di Inter e di calcio in generale!

sabato 23 novembre 2024

Un nerazzurro a Padova

Lo scorso giovedì sera, proprio in orario post lavoro, il Calcio Padova assieme al Macron Store, hanno organizzato un bellissimo incontro con 3 calciatori biancoscudati, grandi protagonisti di questa stagione 2024/'25 che vede la formazione patavina in grande spolvero e, attualmente al comando, della Serie C girone A.
Ho raggiunto il Macron Sports Hub Padova subito dopo aver lasciato l'ufficio, a parte un pò di traffico per strada, sono arrivato giusto in tempo per incontrare i giocatori allenati da Mister Andreoletti.
Innanzitutto c'era tutta la collezione di merch griffato Macron del Calcio Padova, molto materiale era anche scontato e veramente faceva moltissima voglia acquistare qualcosa!


Dopo di che, ho avuto modo di incontrare Michele Voltan, secondo portiere biancoscudato, nato nel 2001 a Piove di Sacco e proveniente dalla Virtus Verona, di cui ha difeso i pali durante la passata stagione.
Decisamente molto disponibile, Voltan è senza ombra di dubbio un ottimo profilo su cui il Padova può fare affidamento.
Il secondo calciatore presente in negozio era il difensore classe '94 Marco Perrotta: originario di Campobasso, ha alle sue spalle un grande passato in serie B con le maglie di Pescara e Avellino, oltre ad aver indossato le prestigiose casacche di Palermo e Bari in Serie C.
Infine, il calciatore che più di tutti speravo di conoscere, ovvero Lorenzo Crisetig, attualmente vice capitano del Calcio Padova.
Friulano di nascita e classe '93, Crisetig ha giocato diverse stagioni in Serie A con Inter, Cagliari, Bologna, Crotone e Frosinone, inoltre ha vestito la maglia azzurra fino all'under 21. La sua lunga carriera annovera anche diverse stagioni in serie cadetta e una in Segunda Division spagnola tra le fila del C.D. Mirandes.
Come fatto la scorsa volta, ho stampato la grafica relativa all'incontro al Macron Store e l'ho fatta firmare da tutti e 3 i calciatori patavini.


Crisetig è sempre stato uno dei miei calciatori preferiti dai tempi della Primavera dell'Inter, lo ricordo con molto affetto in maglia nerazzurra - con la quale ha anche esordito in prima squadra in Champions League contro il CSKA Mosca nella stagione 2011/'12. Finchè ero li gli ho chiesto di firmarmi anche una foto che lo vede assieme a Vincent Kompany, all'epoca difensore del Manchester City, durante un'amichevole precampionato a Dublino, proprio contro la squadra inglese.


Crisetig mi ha raccontato come ricordasse ancora quella partita in quanto, l'allora allenatore interista Gasperini, lo aveva fatto giocare come 5o di centrocampo, ruolo alquanto inusuale per un centrocampista centrale come lui. Per questa foto Lorenzo ha firmato riportando il numero 48, quello che utilizzava quando era un calciatore dell'Inter.
Il tempo di un altro breve giro in negozio per vedere le divise biancoscudate e sono uscito assieme a Voltan, Perrotta e Crisetig per tornare a casa: devo ammettere che apprezzo molto queste occasioni, spero la società padovana continui ad organizzare questi eventi!

domenica 17 novembre 2024

Spille calcistiche da collezione

Da qualche mese seguo su Instagram un bravissimo fotografo Danny Last che, ogni weekend, gira l'Inghilterra e, talvolta, anche l'Europa, alla ricerca di raccontare attraverso i suoi scatti, le varie realtà locali del calcio, come si vivono le partite, le attese per le stesse e quant'altro.
Alcuni dei suoi scatti sono legati alle pins and badges, ovvero alle spille che ogni squadra di calcio inglese vende: si perchè oltremanica, la passione per le spille è veramente molto accesa, ad ogni partita si creano addirittura pins personalizzate con data e luogo del match! E questo non solo per i club di prim'ordine, anche per le compagini che militano in League Two o campionati minori.
Un giorno ho chiesto a Danny dove acquistasse alcune pins veramente speciali, così mi ha consigliato un fantastico sito che si chiama footballpinsbadges.com nel quale vengono vendute spille veramente particolari e spesso personalizzate con i dettagli della partita.
Ci sono veramente molte collezioni all'interno del sito, ad esempio quelle legate agli stadi delle squadre di tutto il mondo, oppure quelle per i grandi calciatori del passato.
Dato che dovevo andare a vedere Inter-Arsenal di Champions League, sono andato alla ricerca di questa spilla e, con mia grande sorpresa, l'ho trovata in molte versioni di colore! Sono spille metalliche smaltate, io ho scelto quella con lo sfondo nero e, all'interno della pin, c'è la data della partita e soprattutto i loghi ufficiali dell'Inter e dell'Arsenal.


La spilla, che era in pre-order, me l'ha regalata Chiara e ci ha messo un pò ad arrivare, ma ora finalmente ce l'ho come fantastico ricordo della vittoria dei nerazzurri sui Gunners!
Vorrei collezionare un sacco di queste spille, sono dei bellissimi oggetti che occupano poco spazio ma che fungono ottimamente da ricordo. Per di più sono fatte davvero bene, decisamente una grandissima scoperta!

domenica 10 novembre 2024

Notte di Champions con Inter-Arsenal

La Champions League 2024/'25 ha cambiato formato, dimentichiamoci i famosi gironi da 4 squadre, questa stagione c'è solamente un'unica classifica e ciascuna compagine dovrà affrontare 8 squadre, 2 per ciascuna delle 4 fasce in cui ciascun club è stato inserito.
Si tratta di qualcosa mai visto, la curiosità di sapere con che squadre sarebbe stata inserita l'Inter veramente era moltissima: a fine agosto ho scoperto che i nerazzurri avrebbero affrontato niente meno che l'Arsenal alla 4a giornata di questa competizione.
Appena sono usciti i biglietti ho fatto l'impossibile per acquistarli e, con un pò di fortuna, son riuscito ad accaparrarmene uno per me e uno per mio cognato Enrico al secondo anello arancione laterale.
La partita si sarebbe giocata il 6 novembre, io da più di un mese non stavo nella pelle all'idea di assistere ad un match tanto importante e, soprattutto, con due squadre che amo un sacco!
Il calcio d'inizio era previsto alle 21 come di consueto, così siamo partiti in macchina alla volta di Milano alle 14.30: siamo riusciti ad arrivare a destinazione attorno alle 18, visto il grande traffico di lavoratori a quell'ora di mercoledì sera.
Serata molto fresca visto il periodo dell'anno, tuttavia c'era veramente molto entusiasmo attorno a San Siro, per l'occasione ben illuminato - sono davvero fantastiche queste occasioni per respirare la grande atmosfera della Champions.


Prima di entrare ho acquistato la sciarpa della partita per conto di Chiara che, pur non essendoci, ci teneva avessi questo speciale souvenir con i nomi di Inter ed Arsenal: è un prodotto ufficiale della Champions League e, al centro, campeggia l'iconica starball della massima competizione europea.


Entrambe le squadre, quella allenata da Simone Inzaghi e quella gestita da Mikel Arteta, avevano 7 punti e 0 goal subiti, c'erano tutti i presupposti per vedere veramente una bellissima sfida.
Siamo entrati abbastanza presto, prima di prendere posto però siamo andati a vedere lo Store ufficiale dell'Inter, al cui interno c'era una nuovissima collezione di maglie e giacche storiche, realizzate in collaborazione con Copa Football.


Proprio sotto di noi sono venuti a fare riscaldamento i calciatori interisti, capitanati da Lautaro Martinez, vero condottiero di questa squadra.
Dall'altra parte del campo invece c'erano i Gunners, sotto la guida del giovanissimo classe 2001 Bukayo Saka, esterno di ottime speranze con già una discreta esperienza in ambito internazionale.


Queste le formazioni che sono scese in campo, subito dopo aver ascoltato il favoloso jingle della Champions League mentre, a centrocampo, veniva sbandierata la starball gigante:
Inter (3-5-2): Sommer; Pavard, De Vrij, Bisseck; Dumfries, Frattesi (62' Barella), Calhanoglu (71' Asllani), Zielinski (62' Mkhitaryan), Darmian; Taremi (79' Dimarco), Lautaro (62' Thuram). A disposizione.: Di Gennaro, J. Martinez, Arnautovic, Acerbi, Buchanan, Bastoni. All.: S. Inzaghi
Arsenal (4-3-3): Raya; White, Saliba, Gabriel, Timber (82' Zinchenko); Havertz (93' Odegaard), Partey, Merino (46' Gabriel Jesus); Saka, Trossard (82' Nwaneri), Martinelli. A disposizione.: Neto, Setford, Kiwior, Jorginho, Sterling, Butler-Oyedeji, Lewis-Skelly, Robinson. All.: Arteta


Dopo meno di 2 minuti è subito l'Inter a farsi molto minacciosa dalle parti di Raya quando Zielinski cambia gioco su Dumfries e l'olandese, stoppato rapidamente il pallone, scarica un destro secco direttamente sulla traversa, graziando i londinesi.
Appena un minuto più tardi, sempre Zielinski recupera un pallone sul centrocampo e serve velocemente Calhanoglu: il turco da fuori area si coordina e lascia partire un tiro molto preciso che però sfila molto vicino al palo alla destra di Raya.
Per vedere l'Arsenal bisogna attendere il 26' quando Saka fa una progressione sulla sua fascia di competenza, rientra sul mancino ma il tiro non impensierisce particolarmente l'attento Sommer.
Martinelli stesso, sulla fascia sinistra dei Gunners prova a puntare i difensori nerazzurri ma senza sortire azioni particolarmente pericolose.


Al 46' l'azione che si rivelerà decisiva ai fini del risultato: Calhanoglu calcia una punizione dalla trequarti, trova in area Taremi che di tacco fa sbattere il pallone sulle mani di Merino, colpevole di aver aumentato il volume del proprio corpo con le braccia. L'arbitro rumeno Kovacs non ha dubbi, mette il fischietto in bocca e decreta il calcio di rigore.


Sul dischetto si presenta come al solito Hakan Calhanoglu che, con un destro abbastanza centrale, riesce a spiazzare l'estremo difensore della squadra inglese e a portare il punteggio sull'1-0 per l'Inter.
Ad inizio ripresa è ancora il brasiliano Martinelli e suonare la carica con un insidioso tiro sull'esterno della rete di Sommer.
I Gunners ci credono e spingono sull'acceleratore, battono diversi calci d'angolo uno più pericoloso dell'altro ma le ottime prove dei difensori interisti De Vrij e Bisseck contribuiscono a far si che queste occasioni non mutino il parziale.
Al 58' grandissimo spunto di Havertz che punta l'incrocio dei pali alla destra di Sommer ma quest'ultimo è reattivo a deviare in angolo questo pericolosissimo pallone.
L'occasione più ghiotta per gli uomini di Arteta arriva al 74' quando la sfera capita a centro area ancora sui piedi di Haverts! La punta dell'Arsenal calcia a botta sicura ma è un super Bisseck ad immolarsi e a deviare in qualche maniera il pallone in corner.
Il monologo inglese continua e poco prima del triplice fischio ci pensa il giovanissimo Nwaneri a calciare ancora verso la porta interista, trovando però solamente la tribuna.
Il risultato quindi rimane invariato e l'Inter è riuscita a vincere una partita veramente dura e sofferta contro l'ottimo Arsenal di Arteta.
Appena finita la partita ci siamo immediatamente diretti in macchina per provare a tornare prima possibile: va detto che è stata davvero una partita fantastica, magari non ricca di occasioni da goal ma senza dubbio piena di grandi giocate e di calciatori di primissimo livello come Lautaro, Saka, Havertz, Calhanoglu e moltissimi altri.
La mattina seguente, prima di andare a lavoro, come da tradizione sono andato ad acquistare la Gazzetta dello Sport che intitolava "Inter di Ferro".


Uomo Partita Myfootballand: Hakan Calhanoglu (Inter)

sabato 2 novembre 2024

Un Citta-Samp post lavoro

Lo scorso mercoledì 30 ottobre, assieme al mio amico e collega Niccolò, sono stato a vedere, allo Stadio Tombolato di Cittadella, l'atteso match della 11a giornata di Serie BKT tra i granata e la Sampdoria.
Match sicuramente molto sentito visto il blasone degli ospiti, un club che vanta nel suo palmares anche uno Scudetto, oltre che a numerose partite in ambito europeo - va però detto che la stagione 2024/'25 per i blucerchiati non è iniziata nel migliore dei modi, Mister Pirlo ha lasciato la guida a fine agosto lasciando spazio a Mister Sottil.
Il Cittadella stesso arriva alla partita con le pile un pò scariche visto anche il recente cambio di allenatore, da Gorini a Dal Canto: il vero problema è l'attacco che non mette a segno reti che sarebbero necessarie per cambiare la posizione precaria in classifica.
Comunque, pubblico delle grandi occasioni per questo match, appena entrati ci siamo subito fiondati al bar dello stadio per mangiare un panino con la soppressa, visto che venivamo direttamente da lavoro!
Nel frattempo d'obbligo la consultazione del match programme della partita, con in copertina una bellissima foto dell'ultimo scontro tra granata e blucerchiati al Tombolato la scorsa stagione. Un bel batti cinque alla mascot del Citta ed eravamo pronti per la partita.


Il calcio d'inizio sarebbe stato alle 20.30 così, nel frattempo, abbiamo avuto modo di seguire il riscaldamento della Sampdoria da molto vicino, con i vari campioni come Tutino e Coda impegnati a prepararsi a questa importante sfida: tra tutti mi ha colpito senz'altro capitan Bereszynski, ex campione d'Italia con la maglia del SSC Napoli durante la stagione 2022/'23.
Personalmente mi è piaciuto molto seguire la preparazione anche dei portieri doriani, il giovanissimo classe '03 Vismara tra tutti, ma anche il veterano Silvestri, con importanti passati in Inghilterra tra le fila del Leeds United e in Serie A con Hellas Verona e Udinese.


Queste le squadre che sono scese in campo sotto la guida dell'arbitro Santoro di Messina:
Cittadella (3-5-2): Kastrati; Salvi, Pavan, Carissoni; Vita (18′ s.t. Tessiore), Amatucci, Tronchin, Branca, Masciangelo; Magrassi (32′ s.t. Ravasio), Rabbi.
A disposizione: Maniero, Angeli, Pandolfi, Cassano, Desogus, D’Alessio, Voltan, Rizza, Piccinini, Cecchetto.
Allenatore: Dal Canto.
Sampdoria (3-5-2): Vismara; Bereszynski (31′ s.t. Romagnoli), Riccio, Vulikic; Venuti (14′ s.t. Depaoli), Benedetti (14′ s.t. Akinsanmiro), Yepes (14′ s.t. Meulensteen), Bellemo, Ioannou; Coda (25′ s.t. Pedrola), Tutino.
A disposizione: Ghidotti, Silvestri, Romagnoli, Ricci, Borini, Giordano, Ferrari, Sekulov.
Allenatore: Sottil.


L'inizio di partita è tutto di marca doriana con Benedetti che già al 4' tira di esterno destro dalla distanza verso la porta di Kastrati ma la conclusione non impensierisce la retroguardia del Citta.
Tutino al 22' poi prova la gran botta di precisione da fuori, palla ben angolata ma per la seconda volta i granata si salvano da questo insidioso tiro.


Per vedere un'azione degna di nota del Cittadella bisogna andare al 40' quando, su rimessa laterale di Masciangelo, viene imbeccato al centro dell'area Rabbi che, abile a girarsi, conclude a botta sicura verso la porta di Vismara. Il portiere è rapidissimo a buttarsi e a deviare il destro che poteva valere il vantaggio degli uomini di casa.
A fine primo tempo son rimasto a vedere l'allenamento di un calciatore che speravo di vedere in campo, ovvero Fabio Borini: me lo ricordo dai tempi di Chelsea, Liverpool e Sunderland, un passato decisamente importante nel campi della Premier League, incredibile ora vederlo qui a Cittadella a riscaldarsi vestito di blucerchiato.


Si va alla ripresa dove gli 11 di Mister Dal Canto entrano con un piglio decisamente più battagliero: è il 67' quando viene allargato un pallone in area per Tessiore, il centrocampista si trova a tu per tu con Vismara, batte con un rasoterra sul secondo palo che incredibilmente grazia la Sampdoria che, nell'occasione, si è fatta trovare impreparata!
Da qui in poi c'è solo da annotare un'innocua conclusione nello specchio della porta avversaria da parte della Samp, bloccata senza alcun pensiero da parte dell'estremo difensore albanese Kastrati.
La partita termina così a reti inviolate, decisamente poche azioni da entrambe le parti per poter pensare di portare a casa l'intera posta in palio. C'è evidente lavoro da fare per Cittadella e Sampdoria per migliorare le rispettive posizioni in classifica.
In ogni caso è sempre un piacere godersi una bella partita al Tombolato, sempre uno stadio comodo e rilassante da vivere.

Uomo Partita Myfootballand: Edoardo Masciangelo (Cittadella)