Si tratta di qualcosa mai visto, la curiosità di sapere con che squadre sarebbe stata inserita l'Inter veramente era moltissima: a fine agosto ho scoperto che i nerazzurri avrebbero affrontato niente meno che l'Arsenal alla 4a giornata di questa competizione.
Appena sono usciti i biglietti ho fatto l'impossibile per acquistarli e, con un pò di fortuna, son riuscito ad accaparrarmene uno per me e uno per mio cognato Enrico al secondo anello arancione laterale.
La partita si sarebbe giocata il 6 novembre, io da più di un mese non stavo nella pelle all'idea di assistere ad un match tanto importante e, soprattutto, con due squadre che amo un sacco!
Il calcio d'inizio era previsto alle 21 come di consueto, così siamo partiti in macchina alla volta di Milano alle 14.30: siamo riusciti ad arrivare a destinazione attorno alle 18, visto il grande traffico di lavoratori a quell'ora di mercoledì sera.
Serata molto fresca visto il periodo dell'anno, tuttavia c'era veramente molto entusiasmo attorno a San Siro, per l'occasione ben illuminato - sono davvero fantastiche queste occasioni per respirare la grande atmosfera della Champions.
Prima di entrare ho acquistato la sciarpa della partita per conto di Chiara che, pur non essendoci, ci teneva avessi questo speciale souvenir con i nomi di Inter ed Arsenal: è un prodotto ufficiale della Champions League e, al centro, campeggia l'iconica starball della massima competizione europea.
Entrambe le squadre, quella allenata da Simone Inzaghi e quella gestita da Mikel Arteta, avevano 7 punti e 0 goal subiti, c'erano tutti i presupposti per vedere veramente una bellissima sfida.
Siamo entrati abbastanza presto, prima di prendere posto però siamo andati a vedere lo Store ufficiale dell'Inter, al cui interno c'era una nuovissima collezione di maglie e giacche storiche, realizzate in collaborazione con Copa Football.
Proprio sotto di noi sono venuti a fare riscaldamento i calciatori interisti, capitanati da Lautaro Martinez, vero condottiero di questa squadra.
Dall'altra parte del campo invece c'erano i Gunners, sotto la guida del giovanissimo classe 2001 Bukayo Saka, esterno di ottime speranze con già una discreta esperienza in ambito internazionale.
Queste le formazioni che sono scese in campo, subito dopo aver ascoltato il favoloso jingle della Champions League mentre, a centrocampo, veniva sbandierata la starball gigante:
Inter (3-5-2): Sommer; Pavard, De Vrij, Bisseck; Dumfries, Frattesi (62' Barella), Calhanoglu (71' Asllani), Zielinski (62' Mkhitaryan), Darmian; Taremi (79' Dimarco), Lautaro (62' Thuram). A disposizione.: Di Gennaro, J. Martinez, Arnautovic, Acerbi, Buchanan, Bastoni. All.: S. Inzaghi
Arsenal (4-3-3): Raya; White, Saliba, Gabriel, Timber (82' Zinchenko); Havertz (93' Odegaard), Partey, Merino (46' Gabriel Jesus); Saka, Trossard (82' Nwaneri), Martinelli. A disposizione.: Neto, Setford, Kiwior, Jorginho, Sterling, Butler-Oyedeji, Lewis-Skelly, Robinson. All.: ArtetaDopo meno di 2 minuti è subito l'Inter a farsi molto minacciosa dalle parti di Raya quando Zielinski cambia gioco su Dumfries e l'olandese, stoppato rapidamente il pallone, scarica un destro secco direttamente sulla traversa, graziando i londinesi.
Appena un minuto più tardi, sempre Zielinski recupera un pallone sul centrocampo e serve velocemente Calhanoglu: il turco da fuori area si coordina e lascia partire un tiro molto preciso che però sfila molto vicino al palo alla destra di Raya.
Per vedere l'Arsenal bisogna attendere il 26' quando Saka fa una progressione sulla sua fascia di competenza, rientra sul mancino ma il tiro non impensierisce particolarmente l'attento Sommer.
Martinelli stesso, sulla fascia sinistra dei Gunners prova a puntare i difensori nerazzurri ma senza sortire azioni particolarmente pericolose.
Al 46' l'azione che si rivelerà decisiva ai fini del risultato: Calhanoglu calcia una punizione dalla trequarti, trova in area Taremi che di tacco fa sbattere il pallone sulle mani di Merino, colpevole di aver aumentato il volume del proprio corpo con le braccia. L'arbitro rumeno Kovacs non ha dubbi, mette il fischietto in bocca e decreta il calcio di rigore.
Sul dischetto si presenta come al solito Hakan Calhanoglu che, con un destro abbastanza centrale, riesce a spiazzare l'estremo difensore della squadra inglese e a portare il punteggio sull'1-0 per l'Inter.
Ad inizio ripresa è ancora il brasiliano Martinelli e suonare la carica con un insidioso tiro sull'esterno della rete di Sommer.
I Gunners ci credono e spingono sull'acceleratore, battono diversi calci d'angolo uno più pericoloso dell'altro ma le ottime prove dei difensori interisti De Vrij e Bisseck contribuiscono a far si che queste occasioni non mutino il parziale.
Al 58' grandissimo spunto di Havertz che punta l'incrocio dei pali alla destra di Sommer ma quest'ultimo è reattivo a deviare in angolo questo pericolosissimo pallone.
L'occasione più ghiotta per gli uomini di Arteta arriva al 74' quando la sfera capita a centro area ancora sui piedi di Haverts! La punta dell'Arsenal calcia a botta sicura ma è un super Bisseck ad immolarsi e a deviare in qualche maniera il pallone in corner.
Il monologo inglese continua e poco prima del triplice fischio ci pensa il giovanissimo Nwaneri a calciare ancora verso la porta interista, trovando però solamente la tribuna.
Il risultato quindi rimane invariato e l'Inter è riuscita a vincere una partita veramente dura e sofferta contro l'ottimo Arsenal di Arteta.
Appena finita la partita ci siamo immediatamente diretti in macchina per provare a tornare prima possibile: va detto che è stata davvero una partita fantastica, magari non ricca di occasioni da goal ma senza dubbio piena di grandi giocate e di calciatori di primissimo livello come Lautaro, Saka, Havertz, Calhanoglu e moltissimi altri.
La mattina seguente, prima di andare a lavoro, come da tradizione sono andato ad acquistare la Gazzetta dello Sport che intitolava "Inter di Ferro".
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