lunedì 30 settembre 2013

Una partita al Ballarin

Mi ero ripromesso che sarei tornato allo stadio Aldo & Dino Ballarin di Chioggia a vedere una partita per poter, allo stesso tempo, visitare il campo di una squadra che nel passato ha fatto storia spaventando numerose compagini dell'allora Serie C.
L'occasione si è presentata proprio ieri, domenica 29 settembre, in concomitanza con la 5a giornata del campionato nazionale di Serie D che vedeva opporsi la Clodiense contro la Correggese, squadra capolista con 12 punti del girone e vera macchina da goal.


Purtroppo il tempo non era dei migliori così, con la mia ragazza, abbiamo deciso di raggiungere lo stadio in macchina piuttosto che in bicicletta. Era previsto un forte temporale, invece il tutto si è limitato ad un leggero acquazzone.
Si fa un pò di fatica a trovare da parcheggiare ma se si parte con un leggero anticipo si può comodamente trovare posto al cimitero o nell'area adiacente all'impianto. Girato l'angolo abbiamo trovato l'indicazione per l'ingresso e fatti i biglietti siamo entrati Il prezzo dei biglietti è di 10 euro interi e 8 euro ridotti (in cui vengono conteggiati bambini, donne ed anziani) e tutto sommato sono onesti se pensiamo che in molti campi di 2a categoria il prezzo è fisso ed è di 7 euro.


Con il biglietto ho richiesto anche la formazione delle due squadre dato che conoscevo gran poco inizialmente delle due compagini. Bello notare come in entrambe Clodiense e Correggese ci fossero numerosi giocatori under 21.


Mi sarebbe piaciuto molto sedere nella tribuna ovest, ovvero quella centrale e con i seggiolini colorati di bianco granata (colori sociali della Clodiense, la formazione di casa) ma purtroppo non era coperta e abbiamo dovuto ripiegare nella tribuna ovest molto bel coperta e veramente somigliante ad alcuni campi della Non-League inglese. Senza contare poi la peculiarità dell'impianto di trovarsi proprio sulle rive della laguna del Lusenzo.



Quando ci siamo seduti le squadre stavano facendo riscaldamento sotto l'acqua che stava comunque smettendo di scendere così copiosamente.



Finalmente, sotto l'urlo di "Forza Clodiense", è iniziato il match con le squadre a centrocampo a scambiarsi i fiori sponsorizzati dalla fioreria locale (particolare che mi ha fatto sorridere!).
Da notare come in tribuna Est ci fosse un rilevante numero di sostenitori emiliani, per lo più parenti dei giocatori che erano in campo.


I granata sembravano abbastanza impauriti dall'avvio di gara ospite, tanto è vero che dopo un paio di sortite bloccate dal portiere Baldan con non troppa sicurezza, la formazione di Correggio è passata in vantaggio con Boilini che ha saltato abilmente un difensore avversario prima di sbloccare il parziale con un potente sinistro sotto l'incrocio. La Clodiense purtroppo sembrava avere sentito il colpo infatti da li alla fine del primo tempo, se si escludono un paio di sortite di Dell'Andrea e Bellemo, è stato quasi tutto un monologo Correggese. Del Soldato poi ha sbagliato un goal a porta vuota e i fantasmi di un'ennesima sconfitta sembravano riavvicinarsi paurosamente.


A fine primo tempo siamo andati a chiedere a dei responsabili della Clodiense se era possibile acquistare qualcosa della squadra come ad esempio sciarpe o spilline ma purtroppo ci è stato risposto che non erano state prodotte cose simili ancora in questa stagione.
Un pò delusi siamo tornati a prendere posto, questa volta in mezzo ai tifosi ospiti dal momento che i nostri posti precedenti erano stati occupati. E non è stata una buonissima idea considerando che una donna, forse presa da manie di protagonismo, ha iniziato a inveire contro Chioggia e i suoi abitanti per futili motivi e per altro controregolamentari, al che molti tifosi locali se la sono presa a ragione facendola sentire parecchio ignorante. Penso che lo sfottò ci stia anche in una partita, le offese sono un'altra cosa e non sapere il regolamento un'altra ancora. Presumibilmente sarebbe meglio starsene a casa se si ha intenzione di essere protagonisti!!
Chi era entrata in campo con piglio e concentrazione diversa era proprio la Clodiense che fin dalle prime battute ha fatto capire che l'inerzia dell'incontro sarebbe cambiata a loro favore. Pronti, partenza e via, al quinto del secondo tempo il risultato era di nuovo in parità grazie alla rete di Del Soldato. Franciosi ha imbeccato il brasiliano con un'assistenza degna del miglior Ronaldo, lob a scavalcare la difesa per Del Soldato che ha stoppato in corsa e scaraventato il pallone in rete.


Ma i granata non ci stavano a pareggiare ancora per cui hanno dato tutto ciò che avevano fino a che, ancora Franciosi, in un'azione di sfondamento è stato atterrato in area da Sabotic (che con l'occasione ha ricevuto il secondo giallo, quindi il rientro anzitempo negli spogliatoi). Rigore di cui si è incaricato lo stesso Franciosi per la realizzazione: portiere a sinistra e pallone a destra!!


Adesso la Clodiense era avanti e meritatamente.
Grandissima l'esultanza del fantasista che è andato a raccogliere l'abbraccio in tribuna Est.


Da li in poi solo trincea, con la Correggese che in dieci uomini ha provato il tutto per tutto ma con la squadra di casa che è stata attenta fino al triplice fischio che le ha assegnato finalmente la prima vittoria stagionale. Cancellato lo 0 nella casellina delle vittorie, la squadra è andata a salutare i tifosi sotto la tribuna appena terminati i saluti di rito del terzo tempo!!



Terminata la partita non sarei mai tornato a casa sinceramente, tanto era stata emozionante e divertente quella giornata. Allora con la mia ragazza siamo andati a vedere dalle parti dello spogliatoio se si muoveva qualcosa, in effetti i magazzinieri stavano mettendo via i palloni e le borracce ed è stata l'occasione per chiedere anche a loro se avessero qualche maglia o qualcosa da darmi: purtroppo nemmeno loro avevano nulla.


Quindi è uscito il capitano Stefano Bellemo, era in cerca della sua ragazza che era in parte a noi e non ho resistito a chiedergli se potesse darmi la fascia da capitano di quella grande vittoria. Mi ha risposto che avrebbe chiesto senz'altro e di aspettarlo un istante li. Quando dopo un minuto è tornato con in mano la fascetta ero veramente contentissimo!! "Ciapa vecio!" e io ero euforico sul serio...



Così con la pioggia che continuava a scendere siamo tornati alla macchina entrambi convinti di aver passato una giornata strepitosa..


sabato 28 settembre 2013

I miei campioni: John Terry

Da difensore ho inevitabilmente qualche punto di riferimento, un idolo per così dire, che nel corso della mia carriera e nella mia passione per il calcio mi ha sempre accompagnato. Sto parlando di John Terry, roccioso difensore del Chelsea di cui è diventato capitano e con cui ha vinto tra le altre cose, una Champions League e un'Europa League.
La mia passione per il giocatore è nata così un pò per caso quando una ragazza in classe con me mi ha chiesto se esistesse un giocatore che si chiamasse Terry dato che le era stata regalata una maglia con quel nome sulle spalle. Quel giorno, ero in 5a liceo ricordo di aver disegnato sul quaderno di filosofia proprio il difensore dei Blues.
Poco più tardi quella ragazza sarebbe diventata mia morosa e avremo fatto il nostro primo viaggio a Londra per visitare appunto Stamford Bridge, nella speranza di trovare qualcosa inerente al capitano del Chelsea.
Così è stato dato che nel Megastore ufficiale campeggiava la foto di JT.


Ma anche la seconda volta che sono stato allo stadio del Chelsea, ovvero un anno fa, c'erano mega poster con il numero 26.




Inutile dire che nel frattempo avevo visto con un occhio particolare la sua prestazione nella doppia sfida di Champions contro l'Inter di Milito che si sarebbe in seguito laureata campione d'Europa, inoltre i miei compagni a calcio per la somiglianza della fisionomia avevano iniziato a chiamarmi JT.
Preso dalla simpatia per il giocatore su Ebay ho anche trovato una miniatura da collezione di Terry e ho deciso di acquistarla.


Infine la mia ragazza il Natale del 2010 mi ha fatto trovare sotto l'albero il pupazzetto fatto interamente all'uncinetto di uno dei miei giocatori preferiti...


Ultimamente problemi extracalcistici e guai fisici hanno messo in secondo piano le sue prestazioni ma John Terry è e resterà sempre uno dei punti cardine della storia del Chelsea FC.

lunedì 23 settembre 2013

Calcio negli UK risparmiando!

Il problema con cui mi devo confrontare ogni volta che vado in Inghilterra è sempre quello: miliardi di cose che vorrei fare/vedere/acquistare e portafoglio che non offre una disponibilità all'altezza (all'altezza dei sogni che ho, parafrasando Ligabue).
Quindi mi sono sempre cercato di ingegnare il più possibile per risparmiare il più possibile su: volo, albergo e mangiare!! Ecco perchè vorrei condividere alcune delle mie strategie per risparmiare in un viaggio oltremanica...
A Londra sono sempre andato con la RyanAir, da Venezia a Stansted è senz'altro la compagnia più economica sebbene siano fiscali coi bagagli: cercate di prenotare o con largo anticipo (3 mesi o più) o aspettate gli ultimi 20 giorni per trovare prezzi stracciati!! Se state via fino a 5 giorni il bagaglio a mano sarà sufficiente ma al ritorno (so che avrete maglie e sciarpe di Arsenal, Chelsea ecc) vestitevi il più possibile, quello che avete addosso non può esservi tolto!!
Per l'albergo consiglio caldamente questo..http://www.tunehotels.com/my/en/our-hotels/westminster-london/ a 2 passi dal centro, essenziale e, per chi non si formalizza a dormire in una stanzetta piccolissima, economicissimo!!! Anche qui il consoglio è prenotare con sufficiente anticipo (se si prenota un mesetto e mezzo prima si paga sul serio niente!!)
Per mangiare a colazione da Tesco hanno sempre paste freschissime e con £1 potete strafogarvi, a pranzo invece passate in rassegna tutte le vie adiacenti un McDonalds soprattutto quello vicino a Harrods alla ricerca dei ragazzi coi voucher..si mangia anche a £2,99..Se no da Subway c'è la promozione panino-bibita da un'anno ormai, con £3 si mangia!! A cena ogni lunedi da Maxwell's a Covent Garden c'è lo sconto del 50% su moltissimi piatti tra cui costolette d'agnello.
A Manchester le compagnie aeree più convenienti sono la Monarch. la Jet2 e la Easy Jet! Talvolta è il caso di guardare combinazioni anche tra le varie compagnie, ad esempio la scorsa volta che ci sono stato ho fatto andata con la Monarch e ritorno EasyJet. Consiglio di iscriversi al sito di Monarch, tartassano di email ma se le si legge si risparmia: mi spiego meglio, per caso ne ho letta una che pubblicizzava uno sconto di £25 per ogni volo di ritorno solo inserendo un codice che veniva inviato, io sono andato con la mia ragazza e mi hanno tolto £50, che traducendoli in euro (dato che il mio totale era in euro) mi sono stati tolti 60 euro!!!!! Evitate sempre di prenotare i sedili in aereo che tanto, se arrivate prestino al check in verrete messi vicino alla fidanzata o amico che sia ugualmente!!
Come albergo consiglio in questo caso il Travelodge, sia il Central (in parte all'Arndale) che l'Ancoats (ugualmente centrale e raggiungibile più semplicemente dalla stazione). I costi per la Wifi sono spropositati ma se alla mattina vi fate una colazione e al pomeriggio una merenda da Starbucks avete risolto il problema!! Per il cibo vale lo stesso discorso di Londra, eccezion fatta per Maxwell's che non c'è! Inoltre sul sito burgerking.co.uk se ci si registra e si va nell'area promozioni si ricevono buoni sconto per mangiare li..
Se dovete usufruire di mezzi pubblici al centro della città come bus o Metrolink conviene sempre fare un biglietto giornaliero (talvolta prendere un biglietto andata/ritorno risulta più costoso di un giornaliero!!). Per risparmiare del tutto prenotate i biglietti online dal sito della Northern Rail...
Spero questi consigli vi risulteranno abbastanza utili...

martedì 10 settembre 2013

La prima maglia...

Molto spesso siamo portati a considerare i calciatori come degli eroi, parlo almeno per me, e ci si dimentica che anche loro sono stati dei ragazzini probabilmente pieni di sogni e desideri di raggiungere i livelli più alti del gioco del calcio.
Per quanto mi riguarda, ricordo che da piccolo ero ossessionato (come adesso del resto) dalle maglie dei grandi campioni. In classe mia alle elementari c'era il mio migliore amico che andava a S.Siro ogni domenica con suo papà e questo gli comprava ogni domenica una maglia diversa!! Era la stagione 1997/'98, quella di Ronaldo e ricordo come se fosse ieri quando nella sua camera mi ha mostrato la terza maglia dell'Inter di quella stagione a strisce orizzontali nere e grigie e con la scritta gialla Ronaldo 10. Era bellissima e quando a scuola facevamo ginnastica non c'era una volta che non la indossasse. Ovviamente si trattava di maglie non originali, ma a dei bambini di 7 anni importava gran poco.
Per il mio ottavo compleanno, nonostante sapessi come la pensava mio papà (sono solo soldi buttati via), ho chiesto la maglia di Ronaldo, una qualsiasi purchè fosse del fuoriclasse brasiliano: una volta scartato il mio pacchetto il giorno del compleanno me la sono messa addosso e non l'ho più tolta fino a quando è stata ora di andare a letto!! Che emozione la mia prima maglia da calcio...ho passato i pomeriggi a giocare a calcio nell'aia di casa sua in mezzo alle galline vestito da Ronnie e qualche volta la mettevo anche per andare a scuola!



Dopo quella ne sono seguite altre chiaramente, ora la mia collezione conta più di 50 maglie tra originali e non, usate o ufficiali.
Ma quello che mi incuriosiva, ed è per questo che ho deciso di creare questo post, era sapere quale era stata la squadra della prima maglia da calcio di molti dei campioni che calcano i più importanti campi del mondo e difendono i colori delle squadre più blasonate. Ho chiesto personalmente a qualche giocatore e devo dire che in molti si sono dimostrati molto disponibili ad aiutarmi in questa ricerca.
Primo tra tutti Neil Etheridge, portiere del Fulham Football Club e titolare della Nazionale Filippina. Per lui solo poche presenze nel club londinese ma di certo non mancheranno occasioni di mettersi in mostra data la giovane età. La sua prima maglia è stata non a caso quella del Tottenham dato che è nato nella parte alta di Londra, in seguito ha ricevuto quella del Liverpool.


Ho cercato di chiedere anche oltreoceano, nella fattispecie all'attaccante nordirlandese Jonny Steele, attualmente in forza ai New York Red Bulls nella Major League Soccer. Dopo aver giocato nelle giovanili dei Wolverhampton Wanderers in Inghilterra Steele si è trasferito negli States dove ha fatto fino ad ora una notevole carriera. In ogni caso da piccolo la prima divisa che ha ricevuto è stata quella claret and blue dell'Aston Villa, probabilmente per i prestigiosi risultati della squadra di Birmingham nei primi anni '90.


Dalla MLS alla Bundesliga 2, ho chiesto quale fosse stata la sua prima maglia da bambino a Guillermo Vallori, esperto centrale difensivo del Munchen 1860 di origine spagnola. Essendo simpatizzante blaugrana, mi ha risposto come la sua prima "camiseta" sia stata quella di Ronald Koeman che per ben 6 anni ha giocato tra le fila del FC Barcelona.


Chi ha ricevuto la prima maglia per volontà di suo papà è stato David Elebert. Elebert è nato a Dublino e attualmente gioca centrale nello Shamrock Rovers FC, nella Premier Division irlandese. Quest'anno ha pure vinto la Setanta Cup Irlandese con i biancoverdi e conta qualche presenza in passato con il PNE e lo Scarborough FC. Il padre, tifosissimo di Maradona gli ha fatto avere la maglia dell'Argentina con nome e numero del Pibe de Oro sulle spalle. Sebbene David coi piedi non ricami come un trequartista per lo meno ha raggiunto l'obbiettivo di diventare un calciatore professionista!!


Jack Sherratt ha una storia molto particolare: adesso veste la casacca numero 18 del Leyton Orient Football Club in League One in Inghilterra ma fino ad un anno fa era soltanto un ragazzino con due piedi strepitosi che giocava in campetti di periferia. Poi la svolta, la Samsung che da l'opportunità di diventare calciatori professionisti a tutti i ragazzi che lo desiderano e Jack che con il suo talento riesce a vincere questo contratto. Il suo è sempre stato un sogno, ora si è realizzato! Ma da piccolo la sua prima maglia è stata quella dell'Inghilterra, dei "Three Lions".


La prima divisa che ha avuto Ezequiel Schelotto è stata quella del Velez Sarsfield. Di recente il giocatore italo-argentino è passato in prestito al Sassuolo ma di fatto il suo cartellino resta di proprietà dell'Inter. Prima di vestire appunto i colori nerazzurri, Galgo ha iniziato la propria esperienza calcistica proprio al Velez dove ha giocato all'età di soli 6 anni. Direi una bella fortuna riuscire a giocare per la squadra di cui si fa il tifo. All'apice della carriera Schelotto ha avuto l'opportunità di giocare anche una partita con la nazionale Italiana. Spero che a Sassuolo riuscirà a rilanciarsi in Serie A e che riesca a riprendersi la sua Inter!!


Ultimamente ha fatto parlare di se il giovane centrocampista del Cagliari Calcio Radja Nainggolan, indonesiano ex giocatore del Piacenza che avrà senz'altro un futuro importante dalla sua magari raggiungendo una delle più importanti squadre a livello europeo. Alla mia domanda ha risposto che la prima maglia che ha indossato da bambino è stata quella belga del Tubantia Borgerhout, una squadra, come ha specificato, della provincia di Anversa dai colori biancorossi.


L' FK Austria Wien è approdata alla fase a gironi della Champions League e se tutto questo è stato possibile molto del merito va dato  a Philipp Hosiner, centravanti dei viola e classe '89. Lo scorso anno in 36 partite ha trovato la rete ben 30 volte, score che gli è valso l'accesso alla nazionale maggiore austriaca. Da buon austriaco, quindi influenzato dalla non distante bavaria tedesca, la prima divisa che gli è stata regalata è stata quella dell'FC Bayern Munchen e, nello specifico, quella di Giovane Elber. L'obbiettivo è quindi quello di emulare le gesta del giocatore brasiliano sia nella Champions che nella Bundesliga Austriaca di questa stagione.


A molti italiani forse non dirà molto il nome Rufus Brevett, posso garantire che tutt'altro effetto fa nominarlo a cospetto di supporters del Fulham. Nato a Derby ha giocato per 175 volte con i Cottagers come terzino sinistro e tutte queste presenze gli sono valse l'affetto che tutt'ora i tifosi gli rivolgono. Attualmente è ritirato ma è rimasto ancora molto unito ai londinesi di Fulham, nonostante nel passato abbia militato tra le righe degli odiati rivali del QPR. Alla mia domanda Rufus ha risposto che la probabilmente la sua prima maglietta è stata quella del Derby County FC, squadra della sua città natale.


Chi ha appena festeggiato i 40 anni è il portierone attualmente in forza ai LA Galaxy Carlo Cudicini, italiano che ha cercato (e trovato) fortuna distante dal Belpaese. Figlio di Fabio Cudicini che ha difeso per anni la porta del Milan, Carlo ha raggiunto il culmine della sua carriera giocando nel Chelsea, anche durante il periodo di Josè Mourinho. Tra i tantissimi successi nel suo palmares si annoverano certamente le due Barclays Premier League conquistate con i Blues. Quindi il passaggio nella parte alta di Londra, al Tottenham, prima di sbarcare a Los Angeles dove attualmente ricopre il ruolo di portiere titolare nella squadra più titolata degli States. E quale poteva essere la sua prima maglia se non quella rossonera del Milan?!!


L'ultimo ma non meno importante giocatore che ho intervistato è stato Danny Hoesen, attaccante dell'Ajax e della nazionale olandese U21. Nell'ultimo campionato di Eredivisie, il giovane classe '91 ha messo a segno ben 5 reti riuscendo a diventare campione d'Olanda ed è pronto ad esplodere proprio in questa stagione tra i lancieri di Amsterdam. Ha passato anche lui un periodo nelle giovanili del Fulham prima di tornare alla casa base. Da giocatore della mia generazione non c'è da stupirsi che da piccolo avesse come prima divisa quella arancione olandese di Patrick Kluivert, eroe per diversi anni della compagine dei Paesi Bassi.


Mi sono divertito molto a vedere quali fossero state le prime maglie che hanno ricevuto questi professionisti quando erano bambini. Ma ogni tifoso di calcio ha ricevuto la sua prima maglia da bambino...la tua quale è stata? Lascia un commento con su scritto quale è stata la tua prima!!!

sabato 7 settembre 2013

Alla ricerca dell'MLS

Per una volta chi scrive non é il "proprietario" di questo blog ma la sua più volte citata fidanzata. Come ci si può accorgere dai post precedente sono il più partecipe possibile per quanto riguarda le passioni, o meglio, la grande passione di Andrea. Sono sempre pronta a condividere aneddoti ed ascoltare le novità calcistiche che mi riporta, ma, più che altro, da quando ci conosciamo ho imparato ad essere sempre attenta e vigile perchè "cose di calcio" se ne trovano davvero dappertutto. Recentemente ho fatto un viaggio negli Stati Uniti con la mia famiglia, la notizia era stata accolta con lo scetticismo cosmico del mio fidanzato che ha sempre snobbato gli States perchè, come dire, chiamano perfino il calcio soccer! Diciamo che comunque per vedere il bicchiere mezzo pieno ci eravamo informati prima della mia partenza sulla Major League Soccer (MLS), la lega calcistica che comprende tra le altre i New York Red Bulls e gli LA Galaxy. Sfortunatamente, anche dopo aver inviato domande specifiche online, ci è stato confermato che non esistono negli USA store specifici per team, se non quelli situati negli stadi che a loro volta sono fuori città. Si può intuire come questo non fosse un punto a favore degli yankees agli occhi del mio fidanzato, una vera e propria caduta di stile. Sono arrivata lì pronta alla ricerca e con le "antenne dritte" sperando di tornare con tanti ricordi e anche qualche souvenir calcistico.
Prima ancora di avventurarmi tra i negozi mi sono accorta di alcuni cartelloni all'interno di un sottopassaggio che conduceva alla subway, rappresentavano un calciatore a me sconosciuto e gli scudetti di numerose squadre sia americane che europee, ad un esame più attento ho capito che si trattava della Guinness Cup.


Scendendo poi dalla Grand Central Station per prendere lo Shuttle (linea grigia) che porta fino a Times Square mi sono ritrovata davanti un treno i cui vagoni riportavano ognuno i colori e lo stemma di una squadra della Barclays Premier League. Si leggeva anche la scritta "Keep Calm and Pick a Side".



Ancora più strano è stato entrare all'interno del vagone del Tottenham e ritrovarsi seduti su una seggiola blu scuro con il logo di quella squadra. Presumo la stessa cosa valesse anche per Arsenal, Everton, City ecc all'interno dei rispettivi vagoni.


Se si pensa che gli USA siano simili all'Inghilterra ci si sbaglia di grosso, trovare merchandise specifico però non è impossibile, l'unico consiglio spassionato che posso dare è di provare a cercare OVUNQUE, non c'è un negozio più o meno adatto a contenere quegli oggettini che a voi appassionati piacciono tanto! Arrivati a New York, soprattutto se si è giovani, non si può far a meno di notare la presenza di "LIDS", una catena di negozi, ce n'è uno ad ogni angolo, in cui vengono venduti cappelli, cappelli di ogni tipo, cappelli di ogni squadra..si sfortunatamente però le squadre sono tutte quelle di NFL, NBA, NHL, MLB! A New York ho chiesto se avessero qualcosa di MLS e effettivamente avevano un cappello con frontino dei Red Bulls anche se non era ciò che cercavo. Se vi capita soffermatevi almeno ad osservare quelli di altre leghe, ne vale veramente la pena. Come ho detto ho cercato ovunque e all'interno di Toys R'US, il negozio di giocattoli di Times Square al cui interno c'è una ruota panoramica, mi sono addentrata nella zona dedicata agli sport; come ovunque basket e football andavano per la maggiore ma finalmente lì ho trovato un piccolo stand dedicato al calcio. I prodotti non erano molti, c'erano gadget relativi alla coppa di lega nel suo complesso, come se esistesse una maglia della Serie A con gli scudettini delle squadre che la giocano per capirsi, e alcuni gadget degli LA Galaxy, i prezzi non erano altissimi ma i commessi sono assolutamente inconsapevoli di avere prodotti del genere in negozio, questo dimostra quanto poco il calcio sia apprezzato(almeno nella grande mela..) Ho deciso di cogliere l'occasione e prendere un portachiavi degli LA Galaxy che, cosa che mi ha subito colpita, è fatto dello stesso materiale di cui sono fatti i  palloni da calcio.


Altri negozi da non sottovalutare (sarebbe un grave errore) sono quelli, come li chiamo io, da turisti, ci si possono trovare veri tesori! Tra le miriadi di penne/spille/magneti/cartoline/ecc si possono trovare prodotti ufficiali MLS che non vi sareste mai immaginati di trovare.
E' stato così che ho trovato la t-shirt del New York Red Bulls da portare ad Andrea.



 New York si sa, è un pò l'ombelico del mondo, e se non quello del mondo, quello degli Stati Uniti sicuramente si, se cercate prodotti calcistici state certi che lì troverete qualcosa. Ho continuato a cercare a San Francisco, forse sono io a non aver avuto abbastanza tempo ma non ho trovato assolutamente nulla che riguardasse lo sport che non fosse dei Giants (baseball) e 49ers ( i miti del Football). Molto più produttiva è stata invece Los Angeles. Città sconfinata e praticamente impossibile da girare a piedi è, come la maggior parte delle città americane, molto fiera delle squadre cittadine. Ci sono in ogni dove prodotti dei famosissimi Dodgers e del Lakers, che conosceva anche una profana degli sport come me; a fianco a quelli c'erano anche cose riportanti il marchio UCLA che, ho scoperto poi, è la squadra universitaria di football di LA. Il tempo a Los Angeles era poco e le possibilità di muoversi nella città ancora più limitate, le mie speranze di trovare prodotti di calcio si stavano esaurendo. Ho aspettato fino all'ultimo istante arrivando a cercare all'interno del duty free dell'aeroporto, lì quasi come per ricompensa alla mia perseveranza ho trovato il "paradiso del tifoso" degli LA Galaxy. Ripeto, non è l'Inghilterra, nè la Spagna, lì non si trovano caramelle della vostra squadra del cuore. In più, va ricordato, quelli controcorrente siamo noi, dobbiamo accontentarci e posso assicurare che, dopo 14 giorni in cui il calcio lo si vede solo col binocolo, nel momento in cui si trova un angolino dedicatogli si sentono quasi i cori angelici! C'erano molti prodotti belli: portachiavi, cards, sciarpe, cappelli..i prezzi purtroppo erano altini e 38$ per la sciarpa sinceramente sembravano esagerati.


Ho comunque deciso di approfittare della grande varietà e di acquistare le Card del team al completo della scorsa stagione già sapendo che a casa avrebbero riscosso molto successo.


Una cosa sicuramente mi rende fiera, sono sicuramente una delle poche (specialmente donne) che ha saputo riconoscere quel logo e che squadra rappresenta! Il mio volo di ritorno ha poi fatto scalo ad Amsterdam e, ovviamente, avevo avuto qualche input sull'Ajax ancora prima di partire, la mia missione quindi, anche se avevo lasciato il suolo americano non era ancora terminata. Ma questo è materiale per un altro post..

mercoledì 4 settembre 2013

Un sollievo a Parigi!

La prima volta che sono stato a Parigi avevo 14 anni ed ero stato nella capitale francese per circa 4 giorni in un albergo che dava sugli Champs Elysees.
La Tour Eiffel, l'arco di trionfo, Montmartre ecc., tutto molto bello ma provate a immaginare per un ragazzino che "emozione" visitare questi monumenti quando l'unica cosa che ci si aspettava di trovare era almeno un negozio di sport! Il culmine della rottura è stata una giornata intera al Louvre che mi aveva fatto odiare, fino a quel momento, la città.
La stessa sera, mentre eravamo alla ricerca di un bistrò dove cenare proprio sugli Champs Elysees, ho adocchiato un'immenso logo del Paris St.Germain e strisce rossoblù ovunque! Si trattava proprio dello store ufficiale dei parigini in centro della città.
Ricordo di aver rotto all'inverosimile per poter entrare nel negozio e finalmente, dopo ore e ore passate quel giorno a scrutare statue e mummie, ero riuscito a vedere qualcosa che interessava un sacco anche a me.
Era la stagione 2004/'05, il PSG era guidato in attacco dal numero 9 portoghese Pauleta e, proprio nella settimana in cui ero li, avevano preso due difensori: il primo era Mario Yepes che poi avrebbe vestito anche le maglie di Chievo e Milan, il secondo era Sylvain Armand che fino alla scorsa stagione è stato un giocatore parisien. Nella stessa stagione il PSG aveva preso anche un campione, Jerome Rothen, fresco di finale di Champions League tra le file del Monaco l'anno precedente.
Lo store del Paris era strutturato su due piani, nel piano terra c'era un pò tutto il merchandising Nike, non era difficile trovare prodotti di altre squadre marchiate dallo swoosh. Al primo piano invece c'era qualsiasi cosa del PSG, dalle maglie da gara, alle spille, ai pantaloncini ecc..Io mi sarei preso soltanto la spilla con lo stemma della squadra, mi piaceva veramente tanto ed era mia intenzione portarmela dietro per tutto il resto del viaggio.


Poi ho visto anche la maglia da rappresentanza e chiaramente me ne sono innamorato immediatamente. Era completamente bianca di cotone, con righe sulle maniche blu, rosse e grigie che rimandavano chiaramente ai colori sociali della formazione francese, aveva lo swoosh a sinistra e lo scudetto a destra. Per provarmela sono entrato nel camerino al primo piano e dentro c'erano le foto della squadra, in ogni centimetro quadrato del negozio c'era qualcosa del PSG. Con l'aiuto di mia mamma sono riuscito a prendermi anche questa maglia!!


Alla cassa mi hanno dato un bellissimo sacchetto e un pò di depliant che avrei poi messo nel mio giornaletto 100% PSG. Purtroppo quando è stato fatto "ordine" in camera mia è stato buttato praticamente tutto di questo ben di Dio...la cosa positiva è che a Parigi ci sarei tornato...
Allez Paris!!