Lo scorso dicembre si è svolta a Polverara, un paese vicino al mio, la festa di Natale della squadra in cui gioco in concomitanza con la sagra locale.
Con l'occasione si sarebbe tenuta la presentazione del libro autobiografico di Dino Baggio, dal titolo "Gocce su Dino Baggio". Premetto che già di per se le presentazioni dei libri mi piacciono, se poi si aggiunge che il libro in questione parla di calcio e che l'autore vanta 60 presenze e 7 reti con la nazionale italiana allora ecco dimostrato come non ci sarebbe stato verso che mi perdessi l'evento.
Appena arrivato (in ritardo per la cena, ma in anticipo per la presentazione), ho intravisto Dino, altissimo e molto magro, un pò diverso da come me lo ricordavo quando ero piccolo con la maglia gialloblu del Parma.
Poi la presentazione in cui lui ha raccontato in prima persona le sue esperienze dapprima nelle giovanili del Torino e poi nell'avventura iridata a USA '94, quando, indossando da titolare la maglia numero 13 è arrivato alla finalissima contro il Brasile. Quella fortissima nazionale sarebbe stata battuta soltanto ai rigori dalla formazione verdeoro.
Una volta visto anche i video emozionanti di quel mondiale e altre immagini di goal strepitosi del centrocampista (come quello da fuori area in un Milan-Lazio di inizio anni 2000), c'è stato tempo per qualche autografo e qualche foto ricordo.
La cosa positiva, tra le altre cose, è stata constatare come Dino, nonostante un passato veramente unico da calciatore adesso è una persona veramente semplice.
Tra le numerose esperienze in carriera personalmente mi interessavano i suoi trascorsi all'Inter e al Blackburn Rovers (9 presenze e una rete in Premier League, ecco perchè ho catalogato il suo autografo, in un voucher del burger king, con la memorabilia inglese!).
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