Penso fosse così anche una volta ma ai giorni d'oggi ci sono molti giocatori che giocano per club blasonati e che in quegli stadi stracolmi e pieni di tifosi si comportano come delle statue! Fermi, ad alcuni sembra non interessi giocare se non per accaparrarsi i premi che prevedono i loro contratti milionari.
Ma questo non è un post per criticare il calcio ne i giocatori. Ci sono infatti personaggi che hanno fatto la storia di alcune società, tanto da guadagnarsi un posto d'onore al di fuori degli impianti che li hanno visti protagonisti per anni, che hanno segnato, vinto, fatto parlare di se.
Ad ora che scrivo questo articolo ho visitato qualche stadio per poter dire che molti tra i club più importanti hanno una statua dei loro campioni.
Fuori da Stamford Bridge, il Chelsea ha piazzato sotto la West Stand proprio pochi giorni prima della mia visita nel 2010 una statua molto bella di Peter Osgood, attaccante dei Blues negli anni '60 e '70 e autore di più di 100 reti con i lions.
Craven Cottage, la casa del Fulham Football Club, è stata anche la dimora di un campionissimo tra gli anni '50 e '60, il Maestro Johnny Haynes. Numero 10, personaggio di grande carattere e di forte carisma, ha fatto la storia dei Cottagers, è infatti il più presente white di tutti i tempi con le sue 658 presenze, molte delle quali da capitano, e il migliore marcatore nella storia del Fulham con 158 reti all'attivo. La statua è proprio fuori la Johnny Haynes Stand.
Aveva tre nazionalità Kubala: ungherese, slovacca e spagnola. Era un centrocampista del Barcelona, in cui aveva giocato per ben dieci anni facendo di fatto la differenza: 186 presenze e 131 reti sono stati i suoi numeri durante il periodo blaugrana. Tanto gli è bastato a farlo diventare un vero idolo per il popolo catalano e a fargli dedicare una statua fuori dal Camp Nou che ora è terreno in cui giocano calciatori che presto diventeranno leggende a loro volta.
Infine, l'ultima statua in ordine cronologico che ho visto è quella di Thierry Henry. Il francese ha da poco lasciato l'Arsenal in quanto era finito il suo prestito dai Red Bulls di New York ai londinesi. E' stata una scelta di cuore la sua, risollevare le sorti di un Arsenal in difficoltà nel 2011/'12. Ha segnato 228 goal per i Gunners durante tutta la sua permanenza, li ha portati di prepotenza alla finale di Champions nel 2006 ed è stato per anni l'emblema della squadra di North London.
Dedico questo post alla mia ragazza che mi ha consigliato di scriverlo!:)
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