Unione Sportiva Triestina, squadra cult del panorama calcistico italiano, con quella maglia rossa e l'alabarda cucita sul petto trasuda di storia passata, di grandi vittorie conquistate un tempo contro le big del nostro campionato, e di cocenti delusioni, soprattutto negli anni recenti dove i soldi la fanno da padrone.
Ma evidentemente il fascino di una società non si misura in ingaggi faraonici, ne tanto meno in sponsorizzazioni altisonanti: ecco che a Trieste ho avuto il piacere e la fortuna di conoscere Daniele Diminich, vero e proprio appassionato ed entusiasta della maglia Triestina - quella che dal 1918 contraddistingue questa squadra così unica nel suo genere.
Tutto è nato dalla mia solita curiosità per le maglie delle squadre di cui vado a visitare le città, così per caso mi sono imbattuto in un bellissimo sito internet, lamagliatriestina.it, ho scritto nel form dei contatti del sito dove era possibile acquistare una divisa della Triestina, e ho così conosciuto Daniele!
Avendolo poi incontrato di persona ed essendo stato contagiato dalla sua grande passione per il collezionismo di maglie alabardate, ho da subito pensato sarebbe stato il caso chiedergli alcuni aneddoti riguardanti la sua fantastica e ricchissima collezioni di divise che vanno dagli anni '70 ai giorni nostri - non disdegnando anche maglie di altre squadre appartenute però a calciatori nativi o originari di Trieste!
Avendolo poi incontrato di persona ed essendo stato contagiato dalla sua grande passione per il collezionismo di maglie alabardate, ho da subito pensato sarebbe stato il caso chiedergli alcuni aneddoti riguardanti la sua fantastica e ricchissima collezioni di divise che vanno dagli anni '70 ai giorni nostri - non disdegnando anche maglie di altre squadre appartenute però a calciatori nativi o originari di Trieste!
Nel 2012 ho subito la rottura del tendine d'Achille giocando a calcio...ho avuto tanto tempo per stare a casa, iniziare a sistemare quei pochi cimeli che avevo, cercando di arrivare ad avere almeno un modello per colore per ogni anno.
2) Hai mai fatto una follia per ottenere una maglia della Triestina in particolare?
Direi che forse la follia è quella fatta di recente, acquisire una collezione di 150 maglie da un caro amico che ha smesso di collezionare e che vendeva soltanto in blocco, per....soltanto 3 maglie che mi mancavano! Adesso sto cercando di rientrare dell'investimento, ma ne è valsa la pena, perchè una di queste tre è dell'annata 1980/81, maglia di quarant'anni fa.
3) Ricordi qualche aneddoto legato alla conquista di una divisa da gioco?
16 giugno 2013, playoff di ritorno Triestina - Pro Dronero. Il 3-3 non basta dopo l'1-1 dell'andata, scoppia la rabbia dei tifosi che rilanciano in campo le maglie donate dai calciatori. Riesco a prendere la numero 10 di Dino Sangiovanni, la nascondo nella bandiera e risalgo i gradoni, quando un anziano signore, insultando i giocatori, mi strappa la maglia che avevo nei pantaloni ma che mi ero tolto per il caldo, credendo fosse quella da campo. Fatto sta che me ne torno a casa indossando la maglia sudata appena presa!
4) Qual'è la tua top 5 delle maglie della tua collezione?
5° posto: 2008/09 maglia in lanetta coi laccetti celebrativa numero 4 indossata da Luca Tabbiani soltanto in Triestina - Livorno 1-1. Per deroga della Lega Calcio, le maglie (solo due esemplari per ogni calciatore) non avevano i nomi e non riportavano neanche lo sponsor commerciale Bossini per ricreare una maglia fedele a quella dei primi decenni del 1900.
4° posto: 1984/85: maglia verde in lanetta pesante numero 16 prodotta dal Maglificio Lama, sponsor commerciale Fissan. Per molti tifosi e collezionisti, il modello più curato nei dettagli e di alta qualità della storia.
3° posto: 1974/75 maglia in lanetta rossa con scudetto bianco, numero 2 indossata da Giuseppe Fontana, nella stagione che vede andare in scesa il derby con il Ponziana in serie D, al Grezar davanti a 20360 persone.
2° posto: 1978/79 maglia dello sponsor tecnico inglese Admiral, rossa numero 4, sempre di Giuseppe Fontana, indossata in serie C, si sogna la B ma si deve soccombere al Parma allenato da Cesare Maldini nello spareggio di Vicenza terminato 3-1 dopo i supplementari.
1° posto: 1982/83 maglia numero 7 rossa con carrè bianco, sponsor commerciale Sanson, indossata nelle prime partite stagionali da Franco De Falco. In seguito, la maglia, strappata, è stata ricucita ma è rimasta in magazzino fino a fine stagione, per poi esser conservata fino allo scorso anno dal magazziniere dell'epoca. Per tutti i tifosi triestini quella stagione ed in particolare il bomber di Pomigliano rappresentano l'apice della moderna storia alabardata.
5) Trieste ha visto molti campioni vestire la maglia alabardata, chi hai ammirato maggiormente e di chi avresti sempre sognato possedere la maglia?
Avendo iniziato a seguire la Triestina negli anni 90, ho avuto sempre un debole per due calciatori a cui ho dedicato una pagina sul mio sito www.lamagliatriestina.it: Denis Godeas e Riccardo Allegretti. Il grosso rammarico è, essendo nato nel 1982, non aver visto giocare dal vivo gli eroi di quell'anno, in particolare Tiziano Ascagni e Franco De Falco. Sono però felice di poter avere in collezione ben 4 maglie di quest'ultima icona alabardata.
Grazie a Daniele per la disponibilità durante l'incontro e per aver risposto a tutte le mie curiosità!
Le foto delle maglie sono provengono dal sito http://www.lamagliatriestina.it/, dove è possibile vedere nel dettaglio tutta la collezione.