lunedì 4 novembre 2013

Freddo e Fere

Freddo lo è stato e tanto pure. Avevo ancora 15 anni ma quella giornata decisamente dalla testa non me la toglierà mai nessuno, un'esperienza grandiosa che ad oggi non sono ancora riuscito ad emulare. Parlo di un sabato di inizio gennaio 2006, mi trovavo a Orte, vicino a Terni, a trovare un mio amico che era collaboratore della Ternana Calcio e mi aveva promesso che un giorno saremo andati a vedere una partita della squadra rossoverde in quel dello stadio Libero Liberati.
Così con mia mamma avevo preparato armi e bagagli e ci eravamo diretti in umbria in treno, eravamo smontati a Roma ed eravamo stati recuperati da Andrea.
Quel giorno stesso, dato che ci trovavamo nella capitale e Andrea bazzicava non di rado da quelle parti, ha deciso di mostrarmi anche la sede della FIGC..ho avuto anche l'occasione di entrarci dentro!!
La sera invece eravamo in centro a Terni e sono stato a mangiare nel ristorante in cui i giocatori della Ternana solitamente cenavano: ricordo ancora la bontà di quel piatto di pasta che mi sono mangiato quella sera!! Purtroppo di fotografie non ne ho molte, all'epoca avevo un cellulare che non consentiva grandissimi reportages!!
Quindi, la sera tardi, tutti a letto ad aspettare il giorno dopo la partita in programma valida per l'allora Serie B TIM, Ternana-Bari.
In mattinata ricordo che avevamo passeggiato nuovamente per il centro di Terni e ascoltato via radio tutte le novità sulla formazione delle Fere in quella giornata. Era il periodo in cui Jimenez, simbolo della squadra nonché futuro giocatore dell'Inter, era fuori rosa e la compagine viaggiava in acque molto agitate!
Comunque, prima di andare allo stadio, siamo passati per il ristorante dove stavano mangiando i giocatori, purtroppo era in atto anche qualche esplicazione tattica per cui non mi è stato possibile andare a salutarli prima della loro partenza verso il Liberati.
Ma Andrea è riuscito, nonostante tutto, a entrare e a farsi dare un gagliardetto della squadra rossoverde che mi ha prontamente regalato. Ero già felicissimo di poter vedere gratuitamente una partita, figuriamoci avere anche materiale della Ternana!


Arrivati allo stadio ho preso subito la via dell'ingresso, senza potermi soffermare molto sulle bancarelle che attorniavano lo stadio e che vendevano ogni ben di dio delle Fere.
All'entrata mi è stato dato il biglietto accompagnato dal programma della partita con in copertina un ragazzo che conoscevo a malapena, match winner della gara della settimana precedente, Orlando Fanasca.



Mentre ero beato a leggermi l'articolo riguardante la mezza punta di casa, Andrea è venuto a chiamarmi, chiedendomi se mi andasse fare quattro passi sotto la Curva Est e parlare coi giocatori rossoverdi durante il loro riscaldamento!!
Ovviamente ero euforico e sono immediatamente corso giù al campo assieme a lui.


I primi che mi sono trovato davanti sono stati Pablo Ricchetti e Lucas Montero, entrambi argentini, che con la maglia delle Fere non hanno avuto particolare fortuna, tanto è vero che in quella giornata erano fuori dai giocatori che sarebbero scesi nel terreno di gioco. Con loro ho giusto avuto il tempo di un piccolo saluto e di chiedergli l'autografo.
E' stata poi la volta di Fanasca, l'uomo copertina, con cui sono riuscito a parlare per un bel pò di tempo: era in panchina per cui non c'era bisogno che facesse il riscaldamento. In ogni caso era vestito di tutto punto con la divisa della Ternana, le scarpe bianche Asics che a quell'età adoravo a dir poco. Ricordo che abbiamo riso tantissimo, era davvero molto simpatico ed era diventato in men che non si dica il mio giocatore preferito!! Al momento di congedarmi mi ha fatto l'autografo anche lui e mi ha stupito come, sotto la sua firma, avesse pure scritto il suo cognome in stampatello!!
A quel punto ricordo di essere stato molto preso nel vedere il riscaldamento del portiere del Bari Gillet che avevo ud un paio di metri da me.
Avendo poi paura di dare fastidio da quelle parti mi sono diretto da solo sotto la Curva Est, i tifosi ternani sono da sempre molto caldi e, anche per quella partita non proprio di cartello, la loro tribuna era parecchio gremita.
Ma era arrivato anche il momento di tornare sugli spalti per gustarsi quella che sarebbe stata una gran bella partita, nonostante il clima che iniziasse sul serio a farsi rigido.
Mi era anche stato dato il foglio delle formazioni che mi ha confermato come Fanasca fosse proprio in panca e l'attacco sarebbe stato guidato da Mario Frick, capitano di quella Ternana.


Del match non ricordo granchè, a parte il fatto che la Ternana attaccasse ma non riuscisse a trovare la via della rete. Il Bari ne aveva approfittato e si era portato in vantaggio con la rete di testa della punta Santoruvo. Fortunatamente le Fere erano riuscite a riequilibrare il punteggio con una punizione dal limite al fulmicotone di Mario Frick. 1-1 e palla al centro.


Non è più mutato il parziale fino al triplice fischio, i dirigenti della Ternana non erano affatto contenti di quel pareggio e avevano imposto il silenzio stampa a tutta la squadra.
A fine primo tempo ero anche stato invitato nella sala delle autorità per un rinfresco, mi hanno impressionato le bustine di zucchero col logo della Ternana Calcio...


Ero un minimo triste perchè volevo andare a chiedere la maglia a Fanasca che aveva giocato negli ultimi minuti, Andrea purtroppo mi ha detto che era meglio non andare agli spogliatoi con quel clima!
Almeno siamo andati vicino al pullman della squadra così ho potuto salutare tutti i protagonisti della partita riuscendo ad avere anche il resto di autografi che mi mancavano.


Con l'occasione ho avuto la possibilità di conoscere Luis Jimenez e, alla mia domanda se avesse intenzione o meno di lasciare i rossoverdi e la Serie B, mi ha risposto con un "Non lo so" che valeva più di mille conferme. Pochi giorni dopo avrebbe indossato la casacca viola della Fiorentina.
C'era solo un'ultima cosa che mi dispiaceva non aver fatto e cioè non essere stato capace di recuperare la maglia di un calciatore. A questo proposito Andrea mi ha detto che dovevo stare tranquillo e che in qualche modo avrebbe provveduto lui.
Un mese dopo mi è stato recapitato un pacco contenente la maglia preparata per una partita ad Orlando Fanasca con il numero 7 stampato sulla schiena e patch della Serie B sulla manica destra. Ero davvero sopra le nuvole per questa esperienza, con la maglia poi...




Io da quel fatidico 2006 ho sempre seguito le vicende delle Fere, dalla triste retrocessione in quella stagione di felicità perchè si festeggiavano gli 80 anni della società, alla promozione nella nuova Serie Bwin.
Cambiano gli artefici ma la Ternana, società gloriosa del campionato italiano, continua ad essere una realtà molto importante.

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