sabato 18 maggio 2019

Museo Ballarin e il Grande Torino

Da pochissimo c'è stato il 70o anniversario della tragedia di Superga che ha coinvolto la squadra del Grande Torino, la squadra allora (si parla di fine anni '40) più forte del mondo: tanto è vero che, per ricordare i ragazzi che con quello schianto aereo se ne sono andati, si è solito citare la frase "Solo il fato li vinse".
Chioggia, città a cui sono molto legato, è stata terra natale di moltissimi calciatori, tra cui 2 di quel Torino abile nel vincere ben 5 scudetti consecutivi: parliamo di Aldo e Dino Ballarin.
I due calciatori sono delle vere e proprie icone nel territorio veneziano e, in occasione del 4 maggio 2019, è stata aperta una mostra a loro dedicata e curata da Nicoletta, nipote di Dino Ballarin, presso il Museo Civico di Chioggia.


Fin dal primo momento ho desiderato visitare questo piccolo museo, a me la storia del Toro ha sempre affascinato, figuriamoci quella dei Ballarin, campioni quasi compaesani.
Appena entrati siamo stati accolti da un signore che ci ha regalato un programma della mostra e la cartolina di Aldo, terzino destro torinista con il numero 2 sulle spalle, e Dino, terzo portiere del Torino soprannominato "L'Angelo Bianco" per i voli tra i pali.


L'esposizione era strutturata per lo più in pannelli che ripercorrevano la storia dei fratelli, molto spesso in parallelo viste le molte esperienze comuni.


Il legame con la città di Chioggia è sempre stato molto forte tanto che, ogni volta che i 2 tornavano dal Piemonte, portavano sempre con se maglie, palloni e qualche gioco (come dimostra un biliardino di legno donato all'oratorio dei Salesiani!).


Una delle più belle teche è senza dubbio quella che conteneva la maglia grigia con l'1 di Dino e quella granata col 2 di Aldo. C'erano anche i guantoni del portiere, una cavigliera e una ginocchiera degli anni '40, oltre ad un paio di parastinchi d'epoca.


C'erano esposte anche molte figurine dei due Ballarin, personalmente sono stato molto incuriosito dal materiale dell'U.S. Clodia (legato a Dino), in una vetrinetta c'era addirittura la maglia metà bianca e metà blu, assolutamente un cimelio unico così come il piccolo gagliardetto della città marinara, dorato e con il leone rampante.


Di U.S. Clodia e U.S. Sottomarina, le società locali che venivano prima dell'attuale Clodiense, c'era davvero molto, come dimostrano due maglie che mi hanno colpito: quella verde con bordi neri del Sottomarina appunto, e quella granata di Emanuel Rizzi, storico capitano negli anni 2000 dell'Union C.S. con la patch dei fratelli Ballarin sulla manica destra.



Oltre alle ultime schede di presentazione legate purtroppo alla tragedia di Superga (c'era anche un modellino della Basilica torinese per far capire dove fosse avvenuto l'impatto), c'era una teca con dentro tutte memorabilia di Aldo Ballarin legate alla Nazionale Italiana di calcio. Bellissimi a mio avviso i biglietti dei vari incontri internazionali.


Una piccola mostra che racconta delle meravigliose gesta di due elementi della squadra più forte del mondo e che racchiude dei pezzi veramente unici!

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