Lo scorso venerdì 19 maggio, dopo giornate a dir poco autunnali, è andata in scena
l'ultima giornata di campionato di Serie B 2022/'23 - 38esima giornata che avrebbe decretato la griglia di partenza dei Play-off, i Play-out e, soprattutto,
la zona retrocessione.
Al Tombolato di Cittadella si sarebbero incontrati i locali granata, alla ricerca del punticino salvezza, contro il Calcio Como, squadra che con una vittoria sarebbe riuscito - con qualche combinazione un pò complicata da realizzare - a raggiungere il treno per le contendenti alla massima categoria.
Da inizio campionato ho segnato in agenda questo match per un semplice motivo: tra le file dei lariani gioca, da settembre 2022, un certo Cesc Fabregas, uno dei centrocampisti più forti della storia, ex Arsenal e FC Barcelona, campione d'Europa e del Mondo con la nazionale di calcio spagnola: insomma, uno che non necessita di particolari presentazioni!
Nel corso di questa stagione, lo spagnolo classe '87, è sceso in campo in poche occasioni, tuttavia l'opportunità di vederlo dal vivo era troppo ghiotta per non assicurarsi, assieme a Chiara, un posto in Tribuna Est coperta: presi online i biglietti, ci siamo diretti verso la città murata e, dopo una cenetta con bruschette alla Birreria Torre, ci siamo diretti verso lo stadio sotto una leggera pioggerella.
Pubblico delle grandi occasioni al Tombolato, grande la spinta del pubblico padovano per sostenere una squadra ad un passo da raggiungere l'obiettivo stagionale della salvezza!
Appena entrati, ho subito recuperato il match programme della partita per la mia collezione, per l'occasione in copertina c'era una foto del pubblico che è sempre stato vicino ai granata anche nelle partite di maggior difficoltà.
Lo store del Citta era aperto e così ho acquistato la polo ufficiale dell'AS Cittadella di color granata in cotone con logo Erreà e del club ricamati - era tutto in promozione visto che dal prossimo campionato verrà cambiato lo stemma societario!
La commessa del negozio ci ha regalato anche 2 cordini porta badge del Citta, veramente molto apprezzati.
Da li siamo andati a bordocampo per riuscire a scorgere Fabregas a fare riscaldamento e li, purtroppo, ci siamo accorti che non era tra gli 11 titolari (solitamente Mister Longo lo fa entrare a partita in corso). Il problema era che, pure tra le riserve, non lo riuscivamo proprio a scorgere!
Sotto le note di Humankind dei Coldplay sono scese in campo le formazioni titolari guidate dall'arbitro dell'incontro, Manganiello.
Questi
gli 11 scelti dai Mister Gorini e Longo:
CITTADELLA (4-3-1-2)
Maniero; Salvi, Del Fabro, Pavan, Giraudo; Vita, Branca, Crociata; Antonucci; Ambrosino, Magrassi
PANCHINA Manfrin, Felicioli, Mattioli, Donnarumma, Carriero, Mastrantonio, Danzi, Embalo, Maistrello, Lores Varela
ALLENATORE Gorini
COMO (3-4-1-2)
Gomis; Odenthal, Canestrelli, Binks; Vignali, Arrigoni, Bellemo, Ioannou; Chajia; Cutrone, Gabrielloni
PANCHINA Vigorito, Cagnano, Scaglia, Alex Blanco, Da Cunha, Da Riva, Fàbregas, Faragò, Iovine, Cerri, Mancuso, Parigini
ALLENATORE Longo
La partita è stata il classico incontro di fine stagione con scarse motivazioni e con le polveri abbastanza bagnate, poco incisive le azioni offensive e, soprattutto nel primo tempo, troppo sporadiche.
Ambrosino li davanti si è dannato per gestire palloni difficili, sugli esterni granata bene sia Salvi che Giraudo.
Per il Como invece ottima la prova dell'esterno Ioannou sempre pronto ad innescare davanti l'ex Valencia e Wolverhampton Cutrone.
Le occasioni più ghiotte capitano al Citta nella ripresa quando Maistrello centra il palo in diagonale e Lores Varela, abile a sfruttare un erroraccio della retroguardia comasca, si fa ipnotizzare dall'attento Gomis.
Proprio tra le file degli ospiti, dal mio seggiolino in tribuna, continuavo a fissare la panchina con la speranza (sempre più flebile al passare dei minuti) che potesse entrare Fabregas che, da distante, mi sembrava stesse intensificando il riscaldamento: al momento di indossare la maglia però, il giocatore aveva il 33 quindi, l'avevo confuso con Da Cunha!
E proprio mentre iniziavo a disperare, ecco alzarsi dalla panchina un giocatore con la tuta intera e scaldacollo, fare giusto un paio di corsette avanti e indietro nei pressi della linea di fallo laterale e indossare la mitica maglia con il numero 4: al minuto 73 ha fatto il suo ingresso in campo Cesc Fabregas, sostituendo Chajia.
Il tocco di palla è indubbiamente di un'altra categoria, tanto è vero che il gioco lariano è completamente cambiato dall'ingresso in campo del campione spagnolo. Ha battuto un paio di calci d'angolo sul finale, ha tirato a botta sicura verso la porta di Maniero con il pallone che è uscito di pochi centimetri e ha preso un'ammonizione per proteste. Poco male, è stato un piacere immenso per me vederlo giocare una partita dal vivo.
Nel frattempo, negli ultimi concitati minuti che hanno visto il Como provare a portare a casa l'intera posta in palio, Maniero ha sempre risposto presente e l'arbitro ha sancito la fine dell'incontro! Uno 0-0 poco spettacolare ma che significa per il Cittadella solo una cosa: SALVEZZA e un nuovo anno in serie cadetta.
Da li sono iniziate le feste in campo con tifosi e calciatori a parlare e scherzare insieme, in un terreno di gioco decisamente perfetto.
Ho avuto modo di fare le foto assieme a Del Fabro, difensore del Citta ex Leeds e Kilmarnock, ad Ambrosino, attaccante di proprietà del Napoli e a Giraudo, terzino granata cresciuto nel Torino.
Insomma, decisamente una serata indimenticabile, per la salvezza in primis, e poi per aver avuto modo di vedere Cesc Fabregas, campione che mi ha accompagnato sempre fin dall'adolescenza.
Uomo Partita Myfootballand: Cesc Fabregas (Como Calcio)