Sono entrato e ho chiesto se avevano disponibili i manga di Capitan Tsubasa, Holly & Benji per chi, come me, è fissato con la serie animata che passava quando eravamo piccoli in tv.
Nel giro di pochi giorni me li ha procurati e io mi son trovato in mano ben 3 volumi dei questa storia che, onestamente, non è che conoscessi bene.
Con un pò di scetticismo mi sono messo a leggere il primo volume di Yoichi Takahashi, Tsubasa Ozora si trasferisce con la sua famiglia in una nuova città e cambia scuola e compagni. Inizialmente la trama mi è sembrata un pò infantile, poi devo dire che mi ha coinvolto molto, soprattutto da quando è apparsa la figura di Roberto Hongo, centravanti della nazionale brasiliana.
Bella anche la prima sfida a Genzo Wakabayashi, più conosciuto come Benji!! Genzo e Tsubasa si ritroveranno ad essere amici e compagni di squadra nella Nankatsu in occasione del torneo nazionale delle scuole.
Senza farla troppo lunga ho letto tutti i volumi che mi son stati regalati e devo dire che la storia mi ha intrigato molto, tanto che qualche sera mi guardo un episodio su YouTube proprio di Holly e Benji.
Devo dire che il manga è fatto anche meglio della serie animata che comunque è abbastanza fedele alla trama.
Con l'occasione ho rispolverato la mia collezione di lattine con i personaggi di Holly & Benji che vendevano solo qualche anno fa e che da allora ho esposte nel mio mobiletto.
Ho pure ritrovato un piccolo Holly che avevo da ragazzino e che penso provenisse da un ovetto di cioccolato di Capitan Tsubasa!!
Tra tutti i personaggi della serie devo dire che i miei preferiti sono Kojiro Hyuga e Roberto Hongo, caratteri diametralmente opposti ma stessa passione per il calcio!!
Ho apprezzato molto che a fine del primo volume ci fosse un'intervista Masayuki Okano, calciatore della nazionale giapponese che in qualche modo spiega la rilevanza che ha avuto questo fumetto nello sviluppare lo sport in questione all'interno del paese, tanto che la nazionale è riuscita a ritagliarsi un'importante spazio nella scena mondiale.
Che dire, mi ha sorpreso appassionarmi di questa storia, ora mi viene voglia di volare in Giappone e saperne di più anche sul calcio nipponico e, perché no, fare una passeggiata per Tokyo alla ricerca delle statue dei protagonisti di Capitan Tsubasa.