martedì 26 maggio 2015

#askKovacic e #askShaqiri

Per provare a raddrizzare un'annata storta, a gennaio la dirigenza dell'Inter ha messo a segno un paio di ottimi colpi di mercato, Lukas Podolski e Xherdan Shaqiri. Entrambi provenienti dal background calcistico tedesco (il primo prelevato dall'Arsenal ma con un passato importante tra le file dell'FC Koln, il secondo astro nascente del Bayern Munchen), hanno senza dubbio riportato entusiasmo nell'ambiente nerazzurro!
In occasione dell'ultimo derby di Milano, pareggiato per 0-0, Inter Channel ha dato la possibilità di porgere qualche domanda a Shaqiri attraverso twitter riportando l'hashtag #askShaqiri.
Non mi sono certo fatto scappare l'occasione di chiedere la sua opinione proprio sulla partita contro il Milan che si sarebbe giocata di li a poco dato che era venerdì. Questo l'estratto dalla puntata di Inter Nos:
AM: Quanto si sente a Milano la pressione per il derby?
XS: E' un ambiente molto caldo, si sente dappertutto, instrada tutti parlano solo del derby! Sono molto felice di poter giocare e di poter vivere questa atmosfera però vogliamo, più di tutto, raggiungere i tre punti.


Chi invece è stato senza ombra di dubbio gran protagonista della stagione è Mateo Kovacic, centrocampista classe '94 che, nonostante la giovanissima età, si è preso in spalla la squadra in questo momento di difficoltà. Anche qui, attraverso Inter Nos, ho avuto occasione di chiedere una mia curiosità al numero 10 croato.
AM: C'è un motivo per cui giochi con i calzettoni abbassati?
MK: Ah, no io mi metto le calze poi vanno giù, non guardo tanto queste cose, non sono tanto preciso! Non c'è un motivo.


La stagione è ormai agli sgoccioli e non credo ci saranno altre occasioni di far domande ai calciatori nerazzurri, mi auguro che il prossimo anno l'Inter riproporrà questo format in modo da poter continuare a riempire di domande i miei idoli!!

giovedì 21 maggio 2015

Viaggiare col calcio

Se c'è una cosa che veramente mi esalta quando visito una città in cui non sono mai stato, sia questa in Italia oppure in qualsiasi altro paese, è la possibilità di vedere tutto quello che in questo posto parla di calcio.
Non posso nascondere che la programmazione di molti dei viaggi che ho fatto sia iniziata proprio prendendo come riferimento lo stadio oppure la squadra locale: così, unendo la mia grande passione per il calcio e la voglia di visitare più paesi possibili ha fatto sì che ogni mio viaggio si rivelasse un successo e tutt'ora mi trovo a programmare altri giri, per il momento soltanto in Europa.
Dopo questa premessa è giusto farne un'altra, una premessa che apparentemente troverete scollegata da tutto ciò che ho scritto in precedenza: ebbene io adoro Sky sport/calcio, pur non avendo mai avuto la possibilità di avere l'abbonamento, per le grandi partite sono sempre riuscito a cavarmela andando a casa dei miei zii, della mia ragazza e, qualche volta, pure in pizzeria!! Troppa la voglia di godermi una partita come si deve, li i giornalisti di Sky ci sanno fare e per ogni partita, meglio se di Champions per quanto mi riguarda, sanno trasportati proprio allo stadio.
Ed è qui che mi ricollego alle mie righe iniziali: qualche settimana fa infatti ho scoperto che il mio giornalista preferito, Massimo Marianella, ha scritto un libro intitolato "Dove ti porta il calcio".


In sostanza è un libro/guida per viaggiare con la scusa del calcio, come è riportato nella copertina: vengono passati in rassegna gli stadi delle maggiori città europee quali Londra, Lisbona, Monaco, Madrid, ecc. e, per ognuno, viene fatta una minuziosa descrizione delle squadre che vi giocano, delle strutture, del percorso per raggiungerli e relativi mezzi di trasporto, degli alberghi e ristoranti nei dintorni e, talvolta pure informazioni riguardanti gli store delle squadre.
Ma non finisce qui: per ogni città vengono descritte anche altre cose extracalcistiche da vedere assolutamente!
La parte che però ho apprezzato di più di questo libro sono i racconti personali di Massimo Marianella, da interviste incredibili con i campioni del passato a maglie scambiate, passando inevitabilmente per l'incontro con Drogbaaaaaaa!!! (chi conosce Marianella saprà certamente a cosa mi sto riferendo!)
Inutile dire che per me, ripercorrere attraverso queste righe gli stadi che in prima persona ho visitato, è motivo di forte emozione anche se mi sono accorto che avendole lette prima sarei stato a conoscenza di moltissimi aneddoti legati a questi luoghi calcistici.
Concludo questo post consigliando a tutti gli amanti dei viaggi e, ovviamente, del calcio, di leggere "Dove ti porta il calcio" per lasciarsi appassionare e affascinare da questo mondo tutto da scoprire e magistralmente raccontato da Massimo Marianella con l'aiuto di Letizia Conte.

martedì 12 maggio 2015

Festa di PROmozione

Domenica scorsa si è ufficialmente concluso il campionato nazionale di serie D, un campionato che mai come quest'anno mi ha saputo interessare in quanto, nel girone in questione, erano invischiate due squadre che ammiro molto ovvero Clodiense e Padova.
Proprio la formazione patavina, con tutti i media al seguito, ha fatto sì che per questa stagione il campionato di D diventasse di dominio pubblico, non male se si pensa che fino allo scorso anno anche sapere un risultato in internet era un'impresa ardua!!
Fatto sta che era da tempo che avrei voluto vedermi una partita e il 10 maggio ero indeciso se vedermi Clodiense-Kras Repen oppure Biancoscudati Padova - Alto Vicentino.
Una settimana prima però, con un collega, sono stato al Macron Store di Padova a prendere qualcosa per ricordare la prima (e probabilmente ultima) stagione della squadra dei Biancoscudati (dal prossimo anno speriamo di richiamarci Padova Calcio).
Parlando del più e del meno mi ha detto che scaricando l'applicazione scudata si avrebbe avuto diritto ad un biglietto gratuito nel settore che si voleva dell'Euganeo!
Così immediatamente con Chiara abbiamo entrambi fatto richiesta dei biglietto che avremmo ritrovato al ritiro accrediti il giorno della partita!!
Per la cronaca, al Macron Store ho preso i pantaloncini della terza maglia blu, per intenderci quella con il Gattamelata sul fianco.


Il giorno della partita ero molto felice anche perché si sarebbe tenuta anche la festa della tribuna Fattori (il vero tifo padovano), con tanto di stand gastronomico e baracchino che vendeva il merchandise dei tifosi, il tutto al parcheggio sud dello stadio.
Mangiata una piadina con cotto e formaggio in una giornata che più estiva non si poteva, mi sono diretto a prendere la maglia bianca della Fattori, non poteva certamente mancare in una giornata del genere!!


Ci siamo poi diretti a prendere i biglietti, entrambi dentro una busta rigorosamente biancoscudata..


All'ingresso dello stadio ci sono stati dati i programmi della partita oltre al poster ufficiale del Padova con tutta la formazione della squadra che quest'anno ha vinto, anzi stravinto il campionato.



L'ingresso delle squadre in campo ha visto una meravigliosa coreografia della Fattori, accompagnata dall'inno biancoscudato "Ma quando torno a Padova".. veramente suggestivo se si pensa che stiamo parlando del campionato nazionale dilettanti. Evidentemente questa situazione di difficoltà che la squadra della mia città ha passato deve aver risvegliato l'attaccamento dei tifosi alla maglia.


Per quanto riguarda la partita devo ammettere che non è stata all'altezza delle aspettative, forse il troppo studio o la consapevolezza delle posizioni già conquistate hanno fatto sì che alla fine prevalesse un po di noia..
In ogni caso l'Alto Vicentino ha avuto in mano il pallino del gioco per buona parte del primo tempo, come testimonia la bella rete in girata di Gambino, abile a sfruttare un cross basso dalla trequarti destra. Da qui in poi invece il Padova ha spinto fino a trovare il meritato pareggio con bomber Zubin con un potente colpo di testa su calcio di punizione battuto dalla destra.


Dopo il goal solo giocate abbastanza sterili, a testimoniare che il campionato tra i dilettanti non è stato poi così semplice dato che la stanchezza in questa bella giornata di sole si è fatta sentire eccome!
Il campionato può considerarsi concluso,  come i tifosi padovani cantavano già da tempo "l'anno prossimo giochiamo in Lega Pro!!".
Sarà proprio così, nonostante questo pareggio per 1-1 il Padova torna tra i professionisti dopo solamente una stagione in cui ha fatto entusiasmare un po tutti all'ombra del Santo.

venerdì 1 maggio 2015

La fascia di JZ4

Ricordo che fin da quando ero bambino ero tremendamente affascinato dalle fasce da capitano che Javier Zanetti portava al braccio sinistro. All'epoca, parlo dei primi anni 2000, non aveva grandi personalizzazioni, ricordo che in casa giocava con una fascia gialla ed un numero 4 stampato in un cerchio al suo interno. Ma tant'era, per me che un giocatore avesse qualcosa di diverso da una banda elastica con una "C" sopra era già un qualcosa di strano!!!
Poi sono arrivati gli anni dal 2005 ad oggi quando Javier ha iniziato ad usare per quasi ogni partita una fascia diversa a seconda delle occasioni. Come dimenticare ad esempio quella per le sue 500 partite in nerazzurro? Ero a San Siro quel giorno di settembre a godermi Inter - Bayern Munchen di Champions League. Oppure sempre in Champions ricordo Inter - Barcelona del 2010, fascia gialla con i loghi delle due squadre ricamati in mezzo al logo della Champions. Ma potrei nominarne a non finire, fasce di Zanetti che avrei voluto toccare anche solo una volta.
Al museo di San Siro ce n'è più di qualcuna, anche al Botinero, ristorante del capitano in centro a Milano dovrebbe averne un paio sebbene non ci sia mai stato.
Recentemente è stato scritto un libro su queste fasce, una raccolta di foto che avrei sempre desiderato venisse creata e che puntualmente è stata fatta stampare. Il libro, manco a dirlo, è a forma di fascia da capitano e si intitola "È tutto scritto".


In poche parole è una collezione di foto di ciascuna delle 120 fasce che Pupi nel corso della sua carriera ha vestito con l'Inter.
A regalarmi questo bellissimo libro è stata mia sorella poco dopo essere stata operata al naso.. decisamente un regalo inaspettato e che ho apprezza un sacco.
Prima del libro non sapevo assolutamente chi fosse a produrre le fasce, lo avrei tanto voluto sapere per chiedere di farmene una e questa volta sono finalmente riuscito a svelare l'arcano! "La Nazionale" a Milano ha da sempre creato questo oggetto tanto desiderato da tifosi e giocatori.
Così ho immediatamente scritto loro se fosse possibile avere una copia della classica fascia che Zanetti era solito indossare, ovvero gialla con inserite le bandierine italiana e argentina, JZ, 4 e la famosa C centrale.
La risposta devo dire me l'aspettavo, mi è stato detto che non gli era possibile vendere quanto richiesto perché tutto faceva parte dell'accordo tra il calciatore e l'azienda. 


Così ho iniziato a sfogliare il libro e ho trovato una fascia che veramente mi piaceva, ho chiesto a Chiara se fosse stata in grado di provare a cucine una: be non solo ha provveduto a trovare i materiali giusti ma il risultato è decisamente fantastico!


Questo è anche stato l'ultimo dei tantissimi regali di compleanno che ho ricevuto e che mi hanno fatto veramente felice.
E l'idea di creare una raccolta, attraverso le pagine di un libro, delle fasce di Pupi l'ho trovata unica!!