Che sarebbe stato uno scudetto speciale, diverso dagli altri, lo si sentiva, lo si percepiva da quando Conte, nel 2021, ci aveva portato a vincere il diciannovesimo tricolore della storia dell'Inter - e da li, di fatto, è iniziata l'attesa e la speranza di arrivare al conto tondo, che avrebbe significato cucire una seconda stella sopra lo stemma nerazzurro, quello dei colori del cielo e della notte.
Lo scorso lunedì 22 aprile, grazie alla vittoria nel derby meneghino per 2 reti ad 1, l'Inter si è laureata campione d'Italia: la Gazzetta, il giorno seguente, quando ancora fresca di stampa la sono andata a recuperare in edicola nel mio paese, recitava "Inter alle stelle".
Simone Inzaghi, allenatore piacentino dell'Inter dal 2021, è lui l'artefice della squadra che ha il gioco più bello che ci sia, più innovativo che si possa trovare.
Marotta invece è la persona che l'ha composta, questa rosa di campioni.
Poi ci sono tutti i protagonisti, i calciatori, che, partita dopo partita, vittoria dopo vittoria, sono riusciti a guadagnarsi un posto in un bus scoperto, una giornata di aprile, che navigava in un mare di folla blu e nera: che poi alla fine è anche una metafora per dire che si sono ritagliati tutti uno spazio nel cuore di ciascun tifoso interista.
Troppo belli i goal di Capitan Lautaro Martinez, troppo bella quell'intesa e quei due goal nei Derby di Tikus Thuram; i recuperi di Barella? Eccezionali dai, e poi il centrocampista cagliaritano quest'anno era dappertutto.
Chi sa calciare i rigori meglio di Calhanoglu? Ah, non chiedetemelo, con la stoccata contro il Torino, non saprei proprio rispondere.
Difesa assurda eh! Sommer ha più volte fatto lo spettatore non pagante, ha anche fatto qualche volo felino comunque! Beh, grazie - li davanti c'erano Pavard l'interista, Ace o De Vrij, insormontabili - e poi c'era pure Bastoni, il difensore meno difensore e più assistman che esista! Quante soddisfazioni mi ha tolto Ale con il 95 sulle spalle.
E comunque capitava che in questa stagione dovessimo soffrire, mica eravamo una squadra di automi! A quel punto però bastava avere Darmian la a destra, che tanto la diagonale l'ha fatta sempre benissimo e in difesa dava un contributo mostruoso. E quando capita segna pure, mettiamolo sempre Darmian..
C'è stato bisogno di tanta intelligenza tattica per vincere il ventesimo, ecco perchè Mkhitaryan non ha mai lasciato il campo, anche quando trattorino Frattesi scalpitava: fortuna che comunque il ragazzo di Roma aveva una grinta da spaccare i muri con la testa per l'Inter, così ci ha anche risolto partite difficili, come quella con il Verona.
Dimash dove lo lasciamo? Stellare il ragazzo nato e cresciuto a Milano, sotto la Madonnina! Ma che golazo ha fatto contro il Frosinone a San Siro? L'ha fatto brutto anche ad Empoli, ora che ricordo!
E comunque bisognerebbe nominarli tutti, da Carlos Augusto ad Asslani, da Sanchez ad Arnautovic, da Cuadrado a bisteccone Bisseck, quindi Dumfries, Klaassen, Sensi, Buchanan, Audero, Di Gennaro, Stabile e Akinsanmiro.
Io quest'anno le ho viste praticamente tutte le partite, dal divano di casa, ho solo visto a San Siro la primissima di campionato, contro il Monza, quando Lauti con una doppietta ha steso letteralmente i brianzoli.
Il giorno successivo alla vittoria dello scudetto, Chiara mi ha regalato la sciarpa dell'Inter celebrativa di questo ventesimo trionfo della Serie A, con il simbolo con le due stelle li in mezzo, veramente speciale.
Si tratta della sciarpa double-face in lana che hanno utilizzato i calciatori nerazzurri per festeggiare, terminata proprio la partita contro il Milan. Capitan Lautaro da Bahia Blanca l'ha sventolata mentre era a calvalcioni sulla traversa della porta proprio sotto alla Curva Nord di Milano - che splendido cimelio da avere in collezione!
Dopo di che, grazie a mia sorella, ho recuperato anche il libro edito sempre dalla Gazzetta dello Sport "Estasi Nerazzurra", ovvero una raccolta di foto e tabellini che racconta per filo e per segno il percorso travolgente che ha portato Inzaghi e Co., alla conquista del tricolore della seconda stella.
E' stata un'annata incredibile, soddisfacente, unica, un campionato da Inter, un'avventura Interstellare.
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