La Coppa Italia è una competizione che al giorno d'oggi ha riacquistato fascino ed è ambita anche dalle grandi del nostro calcio: tuttavia, non è sempre stato così.
Ricordo che, fino a qualche anno fa, le cosiddette "big" erano solite mettere in campo le seconde linee in quanto si puntava primariamente a conquistare campionato e coppe europee.Ad essere sincero a me non è che dispiacesse questa cosa, non era male vedere in azione i portieri di riserva o qualche giovane di belle speranze!
Fatto sta che, soprattutto negli anni '90, non era così insolito ritrovarsi piccole società in semifinale o finale della competizione.
Esempio lampante è la clamorosa ed incredibile cavalcata dell'Ancona Calcio nel 1993/'94: da cenerentola del campionato cadetto (terminato poi all'8° posto con conseguente qualificazione alla Coppa Anglo-Italiana dell'anno successivo) alle fasi finali della competizione italiana.
La squadra marchigiana allenata da Vincenzo Guerini ha iniziato il proprio cammino a Giarre, in Sicilia, dove 2 reti ai tempi supplementari hanno garantito all'Ancona il passaggio del turno.
Nel secondo turno è già tempo di grandi sfide, ad aspettare Bomber Agostini - detto Condor - e compagni c'è niente meno che il Napoli! Al San Paolo finisce a reti inviolate, nonostante la supremazia degli azzurri. Allo Stadio del Conero è però tutta un'altra musica, Nista para e tiene a galla i rossi, mentre davanti segnano Gadda e due volte Agostini. Il risultato finale sarà di 3 a 2 per gli anconetani che si garantiscono i passaggio diretto agli Ottavi di Finale!
Qui si torna in Campania ma contro l'Avellino che all'epoca navigava nelle acque della Serie C1: il doppio confronto con gli irpini si risolve anche in questo caso con un complessivo di 3-2 per gli uomini di Guerini, grazie alla vittoria di misura al Conero e al pareggio per 2-2 in trasferta.
I quarti di finale vedono l'Ancona affrontare il Venezia, altra compagine di Serie B ma abile ad estromettere dalla Coppa Italia la Juventus e la Fiorentina! E' ancora una volta tra le mura amiche che i rossi costruiscono l'ennesima impresa che li vede approdare alle semifinali grazie al un 2 a 0 firmato Vecchiola, mattatore dell'incontro con una doppietta.
La doppia semifinale è contro il Torino, squadra che non ha bisogno di presentazioni, ha pure conquistato la Coppa l'anno precedente ed è totalmente intenzionato a difendere il trofeo.
Sarà ancora una volta Bomber Agostini a segnare in casa, la retroguardia terrà anche per il match di ritorno in Piemonte, così l'Ancona Calcio conquista un inaspettato posto in finale, contro un altro grande club della Serie A, la Sampdoria!
Nelle Marche non ci si vuole svegliare da questo bellissimo sogno e all'andata, in casa, l'Ancona riesce a strappare uno 0-0 che perdura anche per tutto il primo tempo anche della sfida di ritorno!
Ma è proprio dopo l'intervallo che arriva il brusco risveglio: la Samp sale in cattedra con Lombardo sugli scudi e rifila 6 reti al malcapitato Nista.
A nulla serve la rete del momentaneo 3-1 di Lupo, alla fine il tabellino sancirà la vittoria blucerchiata per 6-1.
Un vero peccato, sarebbe stata una vera e propria favola a lieto fine per quel magico Ancona, finalista di una super edizione della Coppa Italia.
La scorsa settimana, al mercato, ho acquistato per pochissimi euro la maglia home dell'Ancona Calcio 1993/'94 con il N. 10 sulle spalle. Gli sponsor sono Virma e Giampaoli, proprio quelli della famosa stagione da finalisti di Coppa!
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