Lo scorso martedì mi trovavo con la mia ragazza a Manchester e ormai da tempo avevo programmato che mi sarebbe piaciuto molto vedere una partita di Non-League, possibilmente del Salford City Football Club, attirato forse dai colori inusuali per una squadra di calcio (arancio e nero), forse dallo scudetto che sembrava nascondere dietro di se una notevole storia dal punto di vista calcistico.
Proprio in quel giorno andava in scena il recupero della 6a giornata del campionato Evostik Premier Division North, 9o scalino della piramide calcistica inglese e considerata una lega di tutto rispetto essendo i giocatori dei semiprofessionisti (tra le formazioni delle squadre si annoverano anche calciatori che hanno militato in club della Football League).
L'incontro in questione era tra, appunto, il Salford City e il Bamber Bridge FC, i bianconeri provenienti dalla periferia della cittadina di Preston.
Il campo di gioco è Moor Lane, antichissimo terreno risalente addirittura al 17esimo secolo e che è diventato stadio del City negli anni '70. Moor Lane si trova a nord di Manchester e per raggiungerlo è sufficiente prendere un bus dalla centralissima zona di Blackfriars st. Personage in direzione Bury e fermarsi a Kersal Vale: devo ammettere che la parte più difficile è stata andare in cerca della fermata in questione dal momento che non avevo a disposizione cartine della tratta del bus.
Fortunatamente una volta chiesto in giro con la mia ragazza abbiamo finalmente trovato il giusto stop e siamo scesi. Abbiamo imboccato la via in direzione stadio immediatamente, cosa non da trascurare, e passeggiando per uno dei quartieri più belli che abbia mai visto in Inghilterra ci siamo ritrovati davanti il campo del Salford.
L'entrata e molto stretta e decisamente old anche perchè si passa attraverso un tornello azionato manualmente e dalle fattezze antiquate.
Si acquista il biglietto a £7 e il match program a solo £1, purtroppo essendo stata questa partita rinviata rispetto alla precedente data riportava ancora le informazioni di qualche giornata d'anticipo ma era fatto ugualmente benissimo.
Si può scegliere su quale stand stare, la tribuna principale deve avere molti anni, ha i tipici mattoni a vista da fuori e le tribune lasciano immaginare il grande passato di questa squadra. Dei piloni squadrati sorreggono la copertura e ostacolano la vista ma, come per la maggior parte di stadi della Non-League e non solo, è anche questo il bello della faccenda.
Il mister della squadra ospite al nostro ingresso stava preparando il campo per le esercitazioni pre-partita e gli siamo passati proprio accanto nel tentativo di circumnavigare il campo (cosa a dire il vero molto bella perchè in Italia non e possibile farlo nemmeno nei campetti di provincia).
A quel punto siamo andati alla ricerca del club shop, la società degli Ammies mi aveva risposto ad un tweet dicendomi che ne avevano uno, per quanto piccolo.
Sbagliando a entrare nelle innumerevoli porte che sono situate in parte alla main stand, ho anche visto il piccolo pub e la club house proprio prima di entrare nel negozietto ufficiale.
Proprio qui possiamo dire che la serata è cambiata in un senso positivo, ho avuto la fortuna di conoscere un simpaticissimo signore, Tony, che gestiva il negozio e che chiaramente conosceva moltissimo della squadra di casa.
Una volta presentati è rimasto sorpreso come dei ragazzi dall'Italia potessero venire nella periferia di Manchester a seguire le sorti del City. Ha raccontato a me e alla mia ragazza molti interessantissimi aneddoti riguardo Moor Lane, un campo che viene ormai utilizzato da secoli, sebbene solo di "recente" per pratiche calcistiche e che solo dagli anni '70 è divenuto la casa del Salford City FC.
Questi ultimi poi hanno un particolare soprannome dovuto al fatto che fossero la squadra degli amatori di Salford, gli Ammies per l'appunto.
Spazio anche alle curiosità, sapevo difatti che Enoch Balotelli, fratello del più famoso ex attaccante del Manchester City Mario, aveva passato un periodo a giocare tra le file della squadra di Nord-Ovest Manchester. E' stato divertente intendere come la fama avesse preceduto di gran lunga il povero Enoch, il quale si era dovuto accontentare nella sua carriera in arancio-nero di soli 5 minuti.
Ma era già ora di andare ad assistere al match non prima di essere uscito dal negozio con: una sciarpa, una spilla, una tazza, un paio di adesivi e la penna, tutto rigorosamente firmato SCFC.
Panino di rito (preso in centro da Subway), posto in tribuna in prossimità della linea di centrocampo e le "ostilità" potevano iniziare.
Probabilmente per colpa dell'orario, martedì alle 7.45 di sera, gli spalti di Salford erano abbastanza vuoti. Mi era stato preannunciato da Tony che la squadra, tifosi compresi, viveva un momento di difficoltà per cui la presenza di persone allo stadio era diminuita notevolmente.
L'arbitro era una ragazza che è riuscita a gestire la partita molto bene a parte l'ultima decina di minuti che sarebbe potuta essere più fiscale da quando i giocatori del Bamber Bridge hanno iniziato a sentire il nervoso e la tensione.
In ogni caso si è partiti col botto, con gli ospiti subito a pressare gli Ammies e a guadagnarsi dopo solo pochi minuti un calcio di rigore per un ingenuo contatto in area: pallone centrale e O'Bryan, il portiere di casa, che si butta alla sua destra. Il risultato era di 0-1.
Ma è stato qui che il Salford ha avvertito l'importanza di cambiare l'inerzia della partita, ha iniziato a spingere fino a trovare un rigore a suo favore. Mota, il funambolo spagnolo, si incarica della battuta e spiazza senza problemi il portiere del Bamber! 1-1.
A fine primo tempo poi sono dovuto andare al bagno e ho seguito dietro la tribuna principale un signore che sembrava avere la stessa necessità. Proprio li dietro sorgevano gli spogliatoi di una volta, compreso quello degli ufficiali di gara, in uno stile veramente old e inglese. I bagni pure mantenevano lo stesso stile. Adesso i giocatori di entrambe le squadre si cambiano su delle specie di container.
Secondo tempo un po' più blando che vede prevalentemente il Salford City spingere alla ricerca del goal della vittoria e il Bamber Bridge rendersi veramente pericoloso solo in alcune ripartenze.
Alla fine, dopo un'azione insistita sulla sinistra e un buono spunto, il n. 10 locale Bancroft ha insaccato la definitiva rete dell'incontro. Il risultato era ora di 2 reti a 1 per il Salford, parziale che non sarebbe cambiato più fino alla fine della partita.
I pochi presenti compreso il sottoscritto erano molto contenti per la vittoria e per la convincente prestazione dei ragazzi in divisa arancione, siamo allora andati tutti a salutare la squadra vicino agli spogliatoi.
Infine io e la mia ragazza siamo passati a dare un saluto a Tony al club shop con chiaramente la promessa che saremmo tornati un giorno per un'altra partita degli Ammies.
Quindi abbiamo ripercorso la strada che da Moor Lane porta a Kersal Vale e, preso lo stesso autobus n. 92 siamo ritornati a casa contenti e veramente soddisfatti della serata.
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