sabato 30 marzo 2024

Maglie da Calcio a Londra!

Londra, città con una densità di squadre di calcio incredibile in tutta l'organizzazione piramidale della Football Association, va assolutamente annoverata come una delle capitale più calcistiche del mondo!
Basta prendere una qualsiasi metro che si possono raggiungere una miriade di stadi, da quelli più iconici come Stamford Bridge o l'Emirates Stadium, a quelli più storici come il Craven Cottage o Loftus Road.
Va anche detto che però, in zona 1-2, per intenderci quell'area londinese molto turistica, non è che si viva esclusivamente di football.
Durante l'ultimo giretto inglese, assieme a Chiara sono stato a visitare due negozi proprio in centro a cui sono davvero molto legato.
Prima di tutto Classic Football Shirts London, negozio che vende esclusivamente maglie da calcio, aperto pochissimi anni fa, dopo che l'omonimo store online ha iniziato ad avere un enorme successo mondiale!


E' immerso nell'area uffici di Londra, all'ingresso non è improbabile ritrovarsi in coda per accedere al negozio, tanto è l'afflusso di appassionati: nessun problema, si può sbirciare da fuori sognando di acquistare qualche maglia iconica all'interno..
Appena si entra si viene accolti immediatamente da una parete con tutte le maglie dei maggiori club londinesi.


Sulla sinistra c'è poi il bar nel quale, di tanto in tanto, vengono organizzate delle serate a quiz e dove ci si può fermarsi per bere una birra oppure semplicemente ammirare delle splendide maglie di calciatori incredibili incorniciate al muro!


Anche i sottobicchieri sono splendidi, devo ammettere, tanto è vero che me ne sono portato via uno per ricordo.


Dopo di che si susseguono relle su relle piene zeppe di maglie, in evidenza all'ingresso quelle di Chelsea e Arsenal, vista la provenienza di queste squadre.
Ce n'è veramente per tutti i gusti, l'unica cosa è che, a differenza del sito, qui non si trovano maglie a prezzi particolarmente bassi, piuttosto si trovano maglie rare e davvero molto belle, soprattutto di stagioni passate.


Altro negozio che sono solito visitare ogni volta che passeggio a Londra è Lillywhites, proprio in centro a Piccadilly Circus: si tratta di un negozio di sport a più piani, tuttavia il primo piano è completamente dedicato al calcio e qui si possono trovare dei veri gioielli di magliette anche a prezzi veramente buoni, visti i tanti sconti che son soliti fare.
Questa volta mi ha particolarmente affascinato la parete dedicata al marchio Score Draw: West Ham, Crystal Palace, Chelsea, erano solo alcuni dei club di cui tenevano le repliche delle loro divise retro.
Chiara è rimasta molto impressionata da una bellissima maglia del Wolverhampton Wanderers FC di colore grigio, così me l'ha regalata per il mio compleanno - decisamente un regalo splendido in quanto anche a me piace tantissimo.


Trattasi della maglia away dei Wolves nelle stagioni 1990-1992, è a marchio Bukta e, tra i dettagli che mi fanno impazzire, c'è il colletto nero con bordino arancio. La trama del tessuto riprende il lupo dello stemma, stemma che per altro è in flock così come gli sponsor. Il main sponsor è Good Year e devo ammettere che questa divisa è proprio un sunto di quello che era la tipica maglia da calcio anni '90!
Tra le altre maglie molto belle che ho visto nel negozio devo assolutamente annoverare quella away dell'Arsenal 2023/'24 e quella away del West Ham del 1980.
A Londra con il calcio e con le maglie non si resta mai delusi, anzi! Bisogna cercare di limitarsi, ci sono delle vere gemme tra tutti questi splendidi negozi.

domenica 24 marzo 2024

Quanta storia a Wembley!

Durante il recente soggiorno londinese, ho pensato sarebbe stato molto interessante inserire un'esperienza 100% calcistica - sicuramente Londra, così come il resto del Regno Unito, è fonte inesauribile di questo genere di esperienze.
Se la contendevano il tour di Wembley Stadium, la partita di Premier League West Ham United - Burnley e quella di Championship QPR - Middlesbrough: alla fine, dopo mille riflessioni, ho deciso di andare assieme a Chiara a visitare lo stadio che ospiterà la Finale di Champions League 2024!
Detto fatto, abbiamo prenotato online i biglietti direttamente dal sito ufficiale dello stadio ed il giorno seguente, partendo dalla stazione della "tube" londinese di King's Cross St. Pancras, abbiamo preso la Metropolitan Line fino a Wembley Park e raggiunto questo tempio del calcio mondiale e, soprattutto, britannico.
Arrivati alla stazione di destino, appena si esce ci si ritrova immediatamente di fronte un imponente viale che mostra, proprio in fondo, l'enorme arco che caratterizza il nuovissimo Wembley Stadium (che, per altro, festeggiava lo scorso anno i 100 anni - parliamo chiaramente del vecchio impianto, quello delle famosissime 2 torri).


Salite le scalette ci si imbatte subito nella statua di Bobby Moore, leggenda del West Ham ma soprattutto della nazionale di calcio inglese, campione del mondo nel 1966!


E' proprio qui che si fa l'accredito per poi iniziare la visita vera e propria, ci è stato consegnato un braccialetto verde acqua con la dicitura "Wembley Stadium Tour" ed è iniziato il vero e proprio giro alla scoperta della storia di questa fantastica struttura.
Come prima cosa si visita una sorta di museo riguardante il mondiale inglese del 1966, la chicca è la traversa di quella partita storica, esposta sopra la testa dei visitatori, iconica per il famoso goal fantasma segnato alla Germania Ovest.


Molto belli a mio avviso anche i modellini del Wembley passato e di quello presente, la differenza è abissale; tuttavia, il fascino di questi luoghi rimane immutato nel tempo.
C'era anche una simpaticissima riproduzione della mascotte della rassegna iridata vinta dai Three Lions "Willie", oltre alla Coppa Rimet che ha ritrovato Pickles, il cane eroe inglese!


Nel bar dello stadio, da cui si deve per forza passare per accedere agli spalti, ci sono numerose bacheche e ciascuna custodisce cimeli storici di eventi sportivi (oltre al calcio qui si gioca anche a rugby e football americano!) e musicali (Coldplay, Adele, Ed Sheeran sono solo alcuni degli artisti che hanno riempito questi spalti).


Da dentro Wembley è veramente imponente, il manto erboso è fantastico e molto curato, i seggiolini riescono ad ospitare fino a 90.000 tifosi ed è attualmente lo stadio con più bagni al mondo!
Anche le vetrate dei vari lounge non sono lasciate al caso: sono disposte in modo che il suono venga mantenuto all'interno della struttura, principalmente per i concerti.


Da qui si passa alla Mix-Zone, dove si intervistano generalmente i calciatori e gli allenatori prima di una partita, di fatto la sala che accoglie entrambe le squadre nella pancia dello stadio appena arrivano.
Qui c'erano esposte le divise home dell'Inghilterra 2020 e 2022, rispettivamente di Mount e Maddison, entrambe matchworn e veramente fantastiche.


La sala conferenze stampa è la successiva che si visita in questo tour, va detto che tra una sala e l'altra si passa per corridoi tappezzati di foto concernenti eventi, per lo più calcistici, tenutisi proprio dentro questo fantastico stadio.
Gareth Southgate è solito fare conferenze stampa pre e post partita in questo luogo, affiancato dal capitano della nazionale inglese oppure dal "man of the match".
L'acustica è eccezionale, neanche a dirlo, qui vengono ospitate le migliori testate giornalistiche del mondo.


Siamo entrati a visitare gli spogliatoi e, dal momento che Wembley non appartiene ad una squadra specifica, quelli home e quelli away sono uguali: la guida ci ha fatto notare come invece, per gli stadi di proprietà di un club, quelli di casa siano di gran lunga più grandi e più accessoriati di quelli da trasferta.


Appese a ciascuna postazione c'erano le maglie della nazionale dei 3 leoni maschile e di quella femminile, tutte rigorosamente preparate per le partite. C'era anche una sezione con le maglie delle leggende che hanno solcato il prato di Wembley.
Lo spogliatoio che abbiamo visitato aveva ancora tutta la decorazione rossa del Liverpool FC in quanto, pochi giorni prima, aveva ospitato la squadra di Klopp per la finale di Carabao Cup 2024, rassegna che si è rivelata vincente per i Reds!


La tappa che più attendevo era senz'altro quella della visita al campo e al terreno di gioco vero e proprio, con quell'erba perfetta tipica degli impianti inglesi.
Le panchine sono inglobate nella tribuna, come si suole fare per tutti gli stadi di ultima generazione e, nel frattempo, una bella pioggia iniziava a cadere.


Abbiamo comunque avuto modo di stare a bordo campo per un bel pò, che bello vedersi circondati da queste imponenti e storiche tribune!
Prima di terminare il tour, abbiamo fatto tutti e 107 gli scalini che portano al palco reale, dove solitamente vengono premiati i calciatori che vincono un trofeo dal Re o dalla Regina d'Inghilterra.
Qui, per assistere ad una partita, è necessario ricevere un invito ed è severamente proibito vestire colori o stemmi della squadra che si supporta: ah, il tifo qui non è concesso, ad ogni giocata super si può applaudire in maniera composta.
Al termine di questa esperienza abbiamo visitato l'ampio megastore dove è venduto tutto il merchandise della nazionale di calcio inglese: dai pupazzi alle maglie da gioco, dai cappellini alle sciarpe, c'era veramente di tutto.


Ho sfruttato il regalo di Pasqua di mia mamma per acquistare la maglia away 2022/'23 firmata Nike della Nazionale di Calcio Inglese, rossa con dettagli e colletto blu, con chiare ispirazioni agli anni '90.
I loghi sono ricamati e, dietro al colletto, è riportata la scritta "3 Lions"!


Devo dire che è stato veramente un tour eccezionale, completo e ricco di interessantissimi spunti - inoltre sono veramente felice di aver finalmente visitato lo stadio di Wembley, un'icona del calcio che piace a me.

sabato 16 marzo 2024

I Seagulls di Brighton

Lo scorso 8 marzo, assieme a Chiara, siamo andati a fare una gita nella bellissima Brighton, cittadina inglese dell'East Sussex, nella quale gioca il Brighton and Hove Albion FC!
Preso il treno da London Bridge, dopo circa un'ora di tragitto, siamo arrivati nella caratteristica stazione ferroviaria della cittadina di mare, accolti immediatamente da una serie di festoni dai colori bianco e blu tipici della squadra locale - e manco a dirlo dal verso di una miriade di gabbiani.


Sapevo non avremmo visitato il Falmer Stadium, dove è solita giocare la squadra, tuttavia contavo di incappare in qualche segnale calcistico in questa città.
Il Pier che si distende sul mare è qualcosa di spettacolare, così come il Royal Pavilion, di ispirazione indiana.
Le viette del centro sono ricchissime di negozi, oltre ad esserci anche il Churchill Shopping Centre, il più fornito centro commerciale della zona: proprio qui dentro è stato allestito il pop-up store del Brighton and Hove Albion Football Club - sinceramente non vedevo l'ora di visitarlo e vedere un po' di merch del club allenato dall'italiano Roberto De Zerbi.


Purtroppo la maglia home dei Seagulls, così come vengono chiamati i calciatori biancoblu, era andata sold out, tuttavia c'era diverso materiale molto interessante e per tutte le tasche!
Chiara mi ha regalato un paio di cose: innanzitutto l'orsetto mascotte Superhero, chiamato Cod, ovviamente di colore blu e bianco - con riportato nella pancia anche il logo ufficiale del BHAFC.


Quindi Chiara mi ha preso anche un paio di calzini ufficiali della squadra da indossare tutti i giorni, anche qui con lo stemma con il gabbiano, tipico del club calcistico di Brighton.


Terminata l'interessante e prolifica mattinata di shopping, siamo andati in spiaggia dove abbiamo pranzato con un tipico fish and chips al ristorante Captain's, veramente una pausa eccezionale!
A pochi passi dalla stazione dei treni, quando ormai era tempo di rientrare a Londra, ci siamo imbattuti nel negozio Step Back in Time, decisamente il paradiso per collezionisti di foto di calcio d'epoca e programmi del football retro.


Avevo veramente pochissimi minuti a disposizione per non perdere il treno così, un po' a caso, ho prelevato un paio di match programme del Brighton and Hove Albion FC veramente vintage, uno è della stagione 1969/'70 della partita contro il Doncaster, mentre il secondo è del campionato 1981/'82, match contro il Manchester City.


Siamo tornati nel tardo pomeriggio a London Bridge, giusto in tempo per poi andarsi a gustare una buonissima pie da Mother Mash in centro a Covent Garden.

domenica 3 marzo 2024

Lettera dall'U.S. Alessandria

Quando la scorsa settimana mio amico e collega Niccolò mi ha informato di essere venuto in possesso di un paio di lettere intestate U.S. Alessandria, non potevo proprio crederci.
Tanto più che, le lettere in questione, sono datate 1952, hanno praticamente più di 70 anni, e raccontano stralci di vita di quei tempi e, soprattutto, di quel calcio, così diverso da quello a cui siamo abituati oggi.
Una delle due lettere mi è stata regalata e, ovviamente, assieme a Niccolò abbiamo fatto una ricerca approfondita per contestualizzarle nella maniera più corretta.
Innanzitutto partiamo dalla stagione 1951/'52, dato che la mia lettera è datata 3 Aprile 1952: l'Alessandria giocava nel campionato nazionale di calcio in Serie C allo Stadio Giuseppe Moccagatta, era allenata da un ex nazionale come Giacomo Neri e vantava una rosa di soli italiani.


La busta riporta l'intestazione Alessandria U.S., inoltre ha il logo classico dei Grigi piemontesi che tutt'ora campeggia nelle maglie della squadra: era indirizzata a Ronchi dei Legionari, Friuli Venezia Giulia, è lecito pensare che, chi l'avesse scritta, avesse dei legami con quella terra. La lettera è poi firmata alla fine con il nome "Giorgio" che rimanda all'attaccante alessandrino dell'epoca Giorgio Valentinuzzi.
Classe 1931, Valentinuzzi è originario di Monfalcone, Friuli anche qui, è lecito supporre che la lettera l'abbia scritta lui indirizzandola all'amico Arrigo Calligaris - presumibilmente calciatore anche lui visto l'augurio a fine del testo inviatogli.
Valentinuzzi è stato addirittura di proprietà dell'Inter, durante la stagione coi Grigi invece ha messo a segno ben 16 reti (record in carriera); susseguentemente avrebbe vestito le maglie di altre compagini prestigiose quali Bologna, Vicenza e Verona!
Tra le righe si legge di un momento particolarmente complicato, nel quale l'Alessandria faticava a racimolare punti, ecco infatti di seguito lo score delle partite di cui si fa menzione.


Di seguito le foto della lettera originale e la trascrizione:


Alessandria 3-4-52

Caro Arrigo,
Non so proprio come incominciare questa mia lettera, per porgerti le mie scuse, e precisamente per non averti mai scritto in questo tempo nemmeno due righe, ma spero tu mi scuserai, perché sei un bravo ragazzo.
Spero che a casa tua stiano tutti bene, mi spiace molto per il tuo cane, era così bravo, e quando venivo da te mi saltava sempre addosso.
Qui il tempo è molto brutto, fa freddo e piove sempre, il fatto è che siamo in Aprile, e non dovrebbe più fare freddo, ma pazienza, speriamo che in Agosto vedremo il sole.
Non ti parlo di calcio perché in questo momento, andiamo molto male, e la sfortuna è sempre con noi, domenica soltanto abbiamo giocato un po' bene, abbiamo attaccato per tutta l'ora e mezza di gioco, ma i gol se non li fai non si vince.
Per Pasqua non credo verrò a casa, così prolungherò il nostro nuovo incontro fino a questa estate.
Oggi andiamo a Voghera per una partita amichevole, vedremo se la squadra gira ancora, perché domenica a Lecco giochiamo la nostra ultima carta per rimanere in C.
Scusa per la mia calligrafia, perché sono fuori allenamento nello scrivere.
Salutami i tuoi genitori.
Ti mando tanti saluti e auguri per il calcio
tuo amico
Giorgio

Ho decisamente adorato fare una ricerca del genere su questa lettera di un calciatore degli anni '50, ritengo sia un cimelio veramente unico nella mia collezione e, mi auguro, di avere occasione di trovarne molti altri del genere, ricostruendo un piccolo scorcio del nostro calcio, fatto principalmente di grande passione.