domenica 17 settembre 2023

Il calcio raccontato da Repice

In occasione del Future Vintage Festival 2023, importante rassegna che quest'anno si è svolta a Padova, c'è stato l'interessantissimo incontro con uno dei miei grandi miti della radiocronaca calcistica, Francesco Repice.
Chi, come me, ha passato diverse ore in macchina in orari di partite giocate, certamente saprà a chi mi sto riferendo: cosentino di nascita, classe '63, Repice è una di quelle voci inconfondibili, chiare e incredibilmente precise, raccontano tutto in dettaglio tralasciando praticamente nulla di quello che si vive in campo.
Lo scorso 10 settembre dunque, presso il Centro Culturale S. Gaetano in centro a Padova, ho avuto modo di assistere a questo racconto di Repice, reduce dalla partita di qualificazioni agli Europei di calcio 2026, Macedonia-Italia, terminata con il deludente risultato di 1-1.


"Questi siamo" recita la prima pagina del Corriere dello Sport, riferendosi agli Azzurri di Mister Spalletti - e qui il radiocronista di Tutto il Calcio Minuto per Minuto si collega per ribadire come, se negli anni d'oro a cavallo tra i '90 e i '00 avevamo una generazione eccezionale di calciatori del calibro di Del Piero, Totti, Nesta e Cannavaro, oggi la disponibilità di grandi campioni è decisamente inferiore.
Da qui c'è stata l'epoca dei Cassano e dei Balotelli, calciatori di indiscussa classe ma di altrettanta fragilità che non son riusciti a mantenere quanto di buono avevano mostrato in gioventù.
La vera spiegazione per la vittoria inaspettata di Euro 2020? Per Repice è riconducibile alla ferrea difesa allestita dal duo Chiellini e Bonucci, esperti centrali che si sono presi sulle spalle una squadra giovane conducendola alla vittoria finale contro l'Inghilterra proprio a Wembley.
Si divaga poi sulla questione araba: "il pallone ve lo stanno bucando", così descrive l'attuale situazione il radiocronista di Radio Rai 1, come dargli torto? Tutti questi milioni per sponsorizzare il gioco più bello del mondo nei paesi arabi dopo che era stata abortita l'idea della Superlega non fanno di certo bene allo spirito sportivo e del calcio stesso.
Capitolo nazionale: per Repice al momento Spalletti, neo CT azzurro, è il miglior allenatore del mondo, non c'è Guardiola che tenga! Mancini invece ha fatto una scelta di vita, difficile rinunciare a tutti quei milioni, onestamente.
C'è una cosa che accomuna ciò che ha fatto Mancini nel 2021 agli Europei e quello che ha fatto un altro grandissimo azzurro come Paolo Rossi: il fatto di aver riportato il popolo italiano in piazza dopo anni di terrore nei quali la gente aveva paura di stare in giro fuori di casa, Pablito a seguito degli anni di piombo, il Mancio invece dopo gli anni del covid.
Sul modo di fare le radiocronache, Repice è senza dubbio un innovatore grazie al modo di enfatizzare il racconto, prendendo come modello Victor Hugo Morales, giornalista uruguaiano celeberrimo in Sud America.
Ma meglio una radiocronaca con un talent o da soli? La risposta è "dipende"! Dipende da molti fattori, in primis le modalità di intervento della seconda voce o commento tecnico.
Fare il radiocronista non è di certo un mestiere semplice, lo dimostrano soprattutto i momenti nei quali, dare un'informazione, ha un'importanza molto elevata: l'esempio che porta Repice è quel drammatico Catania - Palermo giocato al Massimino dove ha perso la vita l'ispettore Raciti: continuavano arrivare in cuffia informazioni sulla gravità degli scontri fuori dallo stadio, tuttavia il bravo cronista deve saper temporeggiare finchè non si hanno info certe da poter divulgare, onde evitare di dare fake news o allarmare inutilmente gli ascoltatori.
E' la grande responsabilità del cronista quello di dare nozioni certe e verificate.
Se si dovesse stilare una lista dei momenti più belli vissuti facendo questo lavoro, Repice proprio non ha dubbi e li elenca uno a uno: senz'altro un Juventus - Roma nell'anno dello scudetto romanista nel quale è stato bordocampista e, a fine partita quando i giallorossi di Mister Capello hanno riagguantato il pareggio insperato, è andato sotto il settore ospiti del Delle Alpi ad esultare assieme a Totti e Batistuta.
Altro momento indimenticabile è stato il Mondiale 2006, in particolare la semifinale contro la Germania quando, con le reti di Grosso e Del Piero abbiamo eliminato i padroni di casa andando a conquistare quello che sarà il 4o titolo iridato della nazionale italiana di calcio.
Un'altra cartolina particolarmente importante nella carriera di Repice è stata la finale di Champions League tra Barcelona e Manchester United a Wembley quando a prendere l'attenzione è stato Eric Abidal, a seguito di un periodo veramente molto difficile, prendendosi tutta la gloria che il francese meritava.
Ultimo ma non ultimo frame speciale è stata la partita Argentina - Inghilterra del mondiale '86, quella nella quale Maradona ha segnato il goal de "La Mano de Dios" e "El gol del siglo" e quando Victor Hugo Morales, sempre lui, ha coniato una nuova definizione per il campione argentino, "Barrilete Cosmico"!
In chiusura si è parlato delle modalità di fare giornalismo, passando in rassegna la polemica programmata, quella ideata da Biscardi, un grande giornalista che ha creato di fatto un modo tutto suo di riportare notizie calcistiche.
Un ultimo tip da parte di Repice: un radiocronista non scrive! Anche se sembra incredibile, tanto impreziosite da vocaboli tanto descrittivi, le sue presentazioni delle partite non sono mai lette da un foglio di carta, bensì raccontate di getto, al momento, accompagnate dalle emozioni che suscita la partita e lo stadio.
Terminata la conferenza, sono riuscito a fare una foto assieme al radiocronista che, nonostante il ritardo per il treno prossimo alla partenza, ha trovato il tempo di firmarmi il libro che avevo acquistato anni fa su Inter - Barcelona, semifinale di Champions League 2009/'10.


Erano anni che desideravo incontrarlo per potere avere la firma su questo volume che mi son letto proprio per rivivere quel match indimenticabile dei nerazzurri.
Lo stesso giorno, sempre per restare a tema vintage, sono stato a Second Hand Padova, un negozio dove vendono vestiario usato ma di grandi marchi e, in molti casi, di squadre sportive - calcio, football e baseball tra tutti.
Chiara mi ha regalato la maglia dei Philadelphia Eagles, una squadra che milita in NFL, il campionato di football americano. 


La divisa è colore "Midnight Green" e nera ed è della stagione 2009/'10 (la stessa del Triplete nerazzurro!). A marchio Reebok, è la divisa di LeSean McCoy che quell'anno ha giocato alla grande in quel di Philadelphia.
Una giornata veramente splendida, all'insegna del vintage e del calcio proprio nella mia città, Padova!

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