La scorsa estate, durante le vacanze di ferragosto, per passare un pò il tempo sono andato alla ricerca di un buon libro, che parlasse di calcio e che, possibilmente, raccontasse qualcosa che non conoscevo.
Quasi per caso ho trovato tra gli scaffali della libreria vicino a casa mia ho avvistato un libro completamente arancio, si intitolava "La mia rivoluzione - Johan Cruyff" e sostanzialmente è l'autobiografia del calciatore olandese più forte di tutti i tempi.
Ho deciso di acquistarlo immediatamente anche perchè la storia di questo grandissimo campione non mi è mai stata chiara fino in fondo!
Accattivante è anche il fatto che la presentazione dell'autobiografia fosse stata curata niente meno che da Federico Buffa, uno che i campioni li sa raccontare, eccome.
Il volume non tralascia veramente niente della storia di Cruyff, si parte infatti dall'infanzia vissuta ad Amsterdam e sempre all'ombra del De Meer Stadion, dove all'epoca giocava l'Ajax FC, per poi passare alla carriera vera e propria di Johan tra le file dei lancieri, all'esperienza al FC Barcelona dove è riuscito a riportare il club blaugrana a vincere trofei dopo anni di egemonia del Real Madrid.
Di estrema rilevanza anche la carriera in KNVB, nazionale di calcio olandese, che ha visto i migliori risultati della storia proprio quando con la maglia numero 14 giocava Cruyff.
Ogni ruolo e ogni situazione della vita di questo campione sono descritti con grandissima introspezione, il che rende il narrato davvero unico: come quando un Cruyff allenatore si trovava a gestire i rapporti con i calciatori ma anche con i dirigenti, scontrandosi molte volte con le diverse visioni che ci sono all'interno di una società calcistica.
Un libro altamente consigliato che, per forza di cose invoglia a visitare quei luoghi resi magici dal mito di Cruyff, quali possono essere Amsterdam e Barcellona.
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