sabato 4 giugno 2016

Pelè il Film

Lo scorso 29 maggio, proprio il giorno dopo della finale di Champions League tenutasi a Milano, con Chiara ho deciso di andare a vedere il nuovo film di Pelè, un pò incerto su cosa sarebbe potuto essere.
Il campione brasiliano da sempre rientra tra le mie simpatie calcistiche, e cerco sempre di seguirlo nelle sue varie conferenze attraverso video in internet, tuttavia della sua vera storia non è che ne sapessi proprio moltissimo.


Attirato da un trailer passato in tv, senza pensarci troppo mi son diretto al cinema.
Fortunatamente le aspettative non sono state disattese e anzi, a questo punto non vedo l'ora che esca anche il DVD per rivederlo.


Il film inizia con il 1950, finale dei mondiali, Brasile contro Uruguay e quella disfatta del Maracanaço che ancora i carioca si portano appresso. Delusione, sconforto, ma soprattutto fallimento della ginga, il modo di giocare a calcio dei brasiliani. Tra tutto questo però c'è una promessa che un bambino chiamato da tutti Dico fa a suo papà: "vincerò io una coppa Rimet!!".
Dico ha una vita più che modesta e vive in una famiglia veramente povera. Ciò non gli impedisce tra una lustrata di scarpe e l'altra di coltivare la passione per el futbol calciando stracci per le strade piene di terra.
Il talento esplode in un torneo di calcio giovanile e di lì a poco so ritrova a giocare nelle giovanili del Santos: la scalata verso la prima squadra è pura formalità e giocare con "Zito" non è più utopia.
Il problema è che Dico, ormai Pelè (nome con cui veniva deriso da ragazzino), continuava a giocare la sua ginga e, causa Maracanaço, questo stile non era più visto bene.
Se ne accorge poco a poco il mister del Santos che in realtà questo modo di trattare il pallone può essere solo che un valore aggiunto. La maglia verdeoro è alle porte e per i mondiali del '58 ecco la chiamata di mister Feola.
L'esordio è difficile ma le doti del giovane Pelè si mettono subito in mostra, così la Seleçao raggiunge la finale e il resto è storia.
La scena che mi è piaciuta di più in assoluto è stata quella prima della finale con la nazionale brasiliana in albergo a palleggiare per i corridoi: qui c'è anche un breve cameo del vero Pelè che, nella fattispecie, fa l'ospite dell'hotel.
Ho apprezzato molto i particolari nel film, ad esempio, come mi faceva notare Chiara, quando un giovane Dico era in stazione per tornarsene a casa,alle sue spalle c'era la pubblicità dell'epoca del Guaranà, bibita famosissima in Brasile e attuale sponsor della Seleçao!!
Insomma, un film verosimile, appassionante, coinvolgente e con un ritmo incalzante, consigliato veramente a tutti!!

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