domenica 17 novembre 2024

Spille calcistiche da collezione

Da qualche mese seguo su Instagram un bravissimo fotografo Danny Last che, ogni weekend, gira l'Inghilterra e, talvolta, anche l'Europa, alla ricerca di raccontare attraverso i suoi scatti, le varie realtà locali del calcio, come si vivono le partite, le attese per le stesse e quant'altro.
Alcuni dei suoi scatti sono legati alle pins and badges, ovvero alle spille che ogni squadra di calcio inglese vende: si perchè oltremanica, la passione per le spille è veramente molto accesa, ad ogni partita si creano addirittura pins personalizzate con data e luogo del match! E questo non solo per i club di prim'ordine, anche per le compagini che militano in League Two o campionati minori.
Un giorno ho chiesto a Danny dove acquistasse alcune pins veramente speciali, così mi ha consigliato un fantastico sito che si chiama footballpinsbadges.com nel quale vengono vendute spille veramente particolari e spesso personalizzate con i dettagli della partita.
Ci sono veramente molte collezioni all'interno del sito, ad esempio quelle legate agli stadi delle squadre di tutto il mondo, oppure quelle per i grandi calciatori del passato.
Dato che dovevo andare a vedere Inter-Arsenal di Champions League, sono andato alla ricerca di questa spilla e, con mia grande sorpresa, l'ho trovata in molte versioni di colore! Sono spille metalliche smaltate, io ho scelto quella con lo sfondo nero e, all'interno della pin, c'è la data della partita e soprattutto i loghi ufficiali dell'Inter e dell'Arsenal.


La spilla, che era in pre-order, me l'ha regalata Chiara e ci ha messo un pò ad arrivare, ma ora finalmente ce l'ho come fantastico ricordo della vittoria dei nerazzurri sui Gunners!
Vorrei collezionare un sacco di queste spille, sono dei bellissimi oggetti che occupano poco spazio ma che fungono ottimamente da ricordo. Per di più sono fatte davvero bene, decisamente una grandissima scoperta!

domenica 10 novembre 2024

Notte di Champions con Inter-Arsenal

La Champions League 2024/'25 ha cambiato formato, dimentichiamoci i famosi gironi da 4 squadre, questa stagione c'è solamente un'unica classifica e ciascuna compagine dovrà affrontare 8 squadre, 2 per ciascuna delle 4 fasce in cui ciascun club è stato inserito.
Si tratta di qualcosa mai visto, la curiosità di sapere con che squadre sarebbe stata inserita l'Inter veramente era moltissima: a fine agosto ho scoperto che i nerazzurri avrebbero affrontato niente meno che l'Arsenal alla 4a giornata di questa competizione.
Appena sono usciti i biglietti ho fatto l'impossibile per acquistarli e, con un pò di fortuna, son riuscito ad accaparrarmene uno per me e uno per mio cognato Enrico al secondo anello arancione laterale.
La partita si sarebbe giocata il 6 novembre, io da più di un mese non stavo nella pelle all'idea di assistere ad un match tanto importante e, soprattutto, con due squadre che amo un sacco!
Il calcio d'inizio era previsto alle 21 come di consueto, così siamo partiti in macchina alla volta di Milano alle 14.30: siamo riusciti ad arrivare a destinazione attorno alle 18, visto il grande traffico di lavoratori a quell'ora di mercoledì sera.
Serata molto fresca visto il periodo dell'anno, tuttavia c'era veramente molto entusiasmo attorno a San Siro, per l'occasione ben illuminato - sono davvero fantastiche queste occasioni per respirare la grande atmosfera della Champions.


Prima di entrare ho acquistato la sciarpa della partita per conto di Chiara che, pur non essendoci, ci teneva avessi questo speciale souvenir con i nomi di Inter ed Arsenal: è un prodotto ufficiale della Champions League e, al centro, campeggia l'iconica starball della massima competizione europea.


Entrambe le squadre, quella allenata da Simone Inzaghi e quella gestita da Mikel Arteta, avevano 7 punti e 0 goal subiti, c'erano tutti i presupposti per vedere veramente una bellissima sfida.
Siamo entrati abbastanza presto, prima di prendere posto però siamo andati a vedere lo Store ufficiale dell'Inter, al cui interno c'era una nuovissima collezione di maglie e giacche storiche, realizzate in collaborazione con Copa Football.


Proprio sotto di noi sono venuti a fare riscaldamento i calciatori interisti, capitanati da Lautaro Martinez, vero condottiero di questa squadra.
Dall'altra parte del campo invece c'erano i Gunners, sotto la guida del giovanissimo classe 2001 Bukayo Saka, esterno di ottime speranze con già una discreta esperienza in ambito internazionale.


Queste le formazioni che sono scese in campo, subito dopo aver ascoltato il favoloso jingle della Champions League mentre, a centrocampo, veniva sbandierata la starball gigante:
Inter (3-5-2): Sommer; Pavard, De Vrij, Bisseck; Dumfries, Frattesi (62' Barella), Calhanoglu (71' Asllani), Zielinski (62' Mkhitaryan), Darmian; Taremi (79' Dimarco), Lautaro (62' Thuram). A disposizione.: Di Gennaro, J. Martinez, Arnautovic, Acerbi, Buchanan, Bastoni. All.: S. Inzaghi
Arsenal (4-3-3): Raya; White, Saliba, Gabriel, Timber (82' Zinchenko); Havertz (93' Odegaard), Partey, Merino (46' Gabriel Jesus); Saka, Trossard (82' Nwaneri), Martinelli. A disposizione.: Neto, Setford, Kiwior, Jorginho, Sterling, Butler-Oyedeji, Lewis-Skelly, Robinson. All.: Arteta


Dopo meno di 2 minuti è subito l'Inter a farsi molto minacciosa dalle parti di Raya quando Zielinski cambia gioco su Dumfries e l'olandese, stoppato rapidamente il pallone, scarica un destro secco direttamente sulla traversa, graziando i londinesi.
Appena un minuto più tardi, sempre Zielinski recupera un pallone sul centrocampo e serve velocemente Calhanoglu: il turco da fuori area si coordina e lascia partire un tiro molto preciso che però sfila molto vicino al palo alla destra di Raya.
Per vedere l'Arsenal bisogna attendere il 26' quando Saka fa una progressione sulla sua fascia di competenza, rientra sul mancino ma il tiro non impensierisce particolarmente l'attento Sommer.
Martinelli stesso, sulla fascia sinistra dei Gunners prova a puntare i difensori nerazzurri ma senza sortire azioni particolarmente pericolose.


Al 46' l'azione che si rivelerà decisiva ai fini del risultato: Calhanoglu calcia una punizione dalla trequarti, trova in area Taremi che di tacco fa sbattere il pallone sulle mani di Merino, colpevole di aver aumentato il volume del proprio corpo con le braccia. L'arbitro rumeno Kovacs non ha dubbi, mette il fischietto in bocca e decreta il calcio di rigore.


Sul dischetto si presenta come al solito Hakan Calhanoglu che, con un destro abbastanza centrale, riesce a spiazzare l'estremo difensore della squadra inglese e a portare il punteggio sull'1-0 per l'Inter.
Ad inizio ripresa è ancora il brasiliano Martinelli e suonare la carica con un insidioso tiro sull'esterno della rete di Sommer.
I Gunners ci credono e spingono sull'acceleratore, battono diversi calci d'angolo uno più pericoloso dell'altro ma le ottime prove dei difensori interisti De Vrij e Bisseck contribuiscono a far si che queste occasioni non mutino il parziale.
Al 58' grandissimo spunto di Havertz che punta l'incrocio dei pali alla destra di Sommer ma quest'ultimo è reattivo a deviare in angolo questo pericolosissimo pallone.
L'occasione più ghiotta per gli uomini di Arteta arriva al 74' quando la sfera capita a centro area ancora sui piedi di Haverts! La punta dell'Arsenal calcia a botta sicura ma è un super Bisseck ad immolarsi e a deviare in qualche maniera il pallone in corner.
Il monologo inglese continua e poco prima del triplice fischio ci pensa il giovanissimo Nwaneri a calciare ancora verso la porta interista, trovando però solamente la tribuna.
Il risultato quindi rimane invariato e l'Inter è riuscita a vincere una partita veramente dura e sofferta contro l'ottimo Arsenal di Arteta.
Appena finita la partita ci siamo immediatamente diretti in macchina per provare a tornare prima possibile: va detto che è stata davvero una partita fantastica, magari non ricca di occasioni da goal ma senza dubbio piena di grandi giocate e di calciatori di primissimo livello come Lautaro, Saka, Havertz, Calhanoglu e moltissimi altri.
La mattina seguente, prima di andare a lavoro, come da tradizione sono andato ad acquistare la Gazzetta dello Sport che intitolava "Inter di Ferro".


Uomo Partita Myfootballand: Hakan Calhanoglu (Inter)

sabato 2 novembre 2024

Un Citta-Samp post lavoro

Lo scorso mercoledì 30 ottobre, assieme al mio amico e collega Niccolò, sono stato a vedere, allo Stadio Tombolato di Cittadella, l'atteso match della 11a giornata di Serie BKT tra i granata e la Sampdoria.
Match sicuramente molto sentito visto il blasone degli ospiti, un club che vanta nel suo palmares anche uno Scudetto, oltre che a numerose partite in ambito europeo - va però detto che la stagione 2024/'25 per i blucerchiati non è iniziata nel migliore dei modi, Mister Pirlo ha lasciato la guida a fine agosto lasciando spazio a Mister Sottil.
Il Cittadella stesso arriva alla partita con le pile un pò scariche visto anche il recente cambio di allenatore, da Gorini a Dal Canto: il vero problema è l'attacco che non mette a segno reti che sarebbero necessarie per cambiare la posizione precaria in classifica.
Comunque, pubblico delle grandi occasioni per questo match, appena entrati ci siamo subito fiondati al bar dello stadio per mangiare un panino con la soppressa, visto che venivamo direttamente da lavoro!
Nel frattempo d'obbligo la consultazione del match programme della partita, con in copertina una bellissima foto dell'ultimo scontro tra granata e blucerchiati al Tombolato la scorsa stagione. Un bel batti cinque alla mascot del Citta ed eravamo pronti per la partita.


Il calcio d'inizio sarebbe stato alle 20.30 così, nel frattempo, abbiamo avuto modo di seguire il riscaldamento della Sampdoria da molto vicino, con i vari campioni come Tutino e Coda impegnati a prepararsi a questa importante sfida: tra tutti mi ha colpito senz'altro capitan Bereszynski, ex campione d'Italia con la maglia del SSC Napoli durante la stagione 2022/'23.
Personalmente mi è piaciuto molto seguire la preparazione anche dei portieri doriani, il giovanissimo classe '03 Vismara tra tutti, ma anche il veterano Silvestri, con importanti passati in Inghilterra tra le fila del Leeds United e in Serie A con Hellas Verona e Udinese.


Queste le squadre che sono scese in campo sotto la guida dell'arbitro Santoro di Messina:
Cittadella (3-5-2): Kastrati; Salvi, Pavan, Carissoni; Vita (18′ s.t. Tessiore), Amatucci, Tronchin, Branca, Masciangelo; Magrassi (32′ s.t. Ravasio), Rabbi.
A disposizione: Maniero, Angeli, Pandolfi, Cassano, Desogus, D’Alessio, Voltan, Rizza, Piccinini, Cecchetto.
Allenatore: Dal Canto.
Sampdoria (3-5-2): Vismara; Bereszynski (31′ s.t. Romagnoli), Riccio, Vulikic; Venuti (14′ s.t. Depaoli), Benedetti (14′ s.t. Akinsanmiro), Yepes (14′ s.t. Meulensteen), Bellemo, Ioannou; Coda (25′ s.t. Pedrola), Tutino.
A disposizione: Ghidotti, Silvestri, Romagnoli, Ricci, Borini, Giordano, Ferrari, Sekulov.
Allenatore: Sottil.


L'inizio di partita è tutto di marca doriana con Benedetti che già al 4' tira di esterno destro dalla distanza verso la porta di Kastrati ma la conclusione non impensierisce la retroguardia del Citta.
Tutino al 22' poi prova la gran botta di precisione da fuori, palla ben angolata ma per la seconda volta i granata si salvano da questo insidioso tiro.


Per vedere un'azione degna di nota del Cittadella bisogna andare al 40' quando, su rimessa laterale di Masciangelo, viene imbeccato al centro dell'area Rabbi che, abile a girarsi, conclude a botta sicura verso la porta di Vismara. Il portiere è rapidissimo a buttarsi e a deviare il destro che poteva valere il vantaggio degli uomini di casa.
A fine primo tempo son rimasto a vedere l'allenamento di un calciatore che speravo di vedere in campo, ovvero Fabio Borini: me lo ricordo dai tempi di Chelsea, Liverpool e Sunderland, un passato decisamente importante nel campi della Premier League, incredibile ora vederlo qui a Cittadella a riscaldarsi vestito di blucerchiato.


Si va alla ripresa dove gli 11 di Mister Dal Canto entrano con un piglio decisamente più battagliero: è il 67' quando viene allargato un pallone in area per Tessiore, il centrocampista si trova a tu per tu con Vismara, batte con un rasoterra sul secondo palo che incredibilmente grazia la Sampdoria che, nell'occasione, si è fatta trovare impreparata!
Da qui in poi c'è solo da annotare un'innocua conclusione nello specchio della porta avversaria da parte della Samp, bloccata senza alcun pensiero da parte dell'estremo difensore albanese Kastrati.
La partita termina così a reti inviolate, decisamente poche azioni da entrambe le parti per poter pensare di portare a casa l'intera posta in palio. C'è evidente lavoro da fare per Cittadella e Sampdoria per migliorare le rispettive posizioni in classifica.
In ogni caso è sempre un piacere godersi una bella partita al Tombolato, sempre uno stadio comodo e rilassante da vivere.

Uomo Partita Myfootballand: Edoardo Masciangelo (Cittadella)

domenica 27 ottobre 2024

Souvenir inglesi speciali

Mia sorella è appena tornata dal suo viaggio di nozze in Inghilterra assieme ad Enrico, suo neo marito, e ovviamente non è tornata a mani vuote, anzi!
Ha portato un sacco di souvenir fantastici per tutti, me in primis - ecco quindi una carrellata di fantastici memorabilia, recuperati tra Londra e Brighton, due città che io veramente adoro.
Innanzitutto mi ha portato l'orsacchiotto mascotte del Fulham Football Club, preso direttamente al club store di Craven Cottage, decisamente il mio stadio preferito nel mondo per la sua storicità e per la sua struttura veramente old-school.


L'ho chiamato Putney, da Putney Bridge, la fermata di metro più vicino allo stadio dei Cottagers: l'orsetto indossa un fantastico giacchetto dei Whites con il logo del club sul cuore e con la scritta Fulham FC sul piede sinistro.
E' parecchio grande e fa veramente molta simpatia!
Sempre nel negozio della squadra di West London, mia sorella ha preso un pacco di card di leggende del Fulham come Saha, Haynes, Hangeland, Murphy, Hughes e tantissimi altri campioni che hanno segnato pagine indelebili della squadra che gioca al Craven Cottage.


Mi piacciono moltissimo le foto storiche riportate nelle varie carte, sono state realizzate per festeggiare il 140esimo anniversario del Fulham.
Da Brighton invece mi hanno portato un altro stupendo orsacchiotto, questa volta di colore grigio, con il logo del Brighton and Hove Albion FC sul pancino e con la sciarpa bianco e blu tipica della squadra dei Seagulls.


Ho scelto di chiamarlo Gull, da seagulls, gabbiani, come il soprannome dei calciatori che calcano il campo dell'Amex Stadium di Brighton. E' decisamente molto simpatico come orsetto, un bellissimo innesto per la mia grande collezione di mascotte calcistiche!
La decina di giorni che sono stati a Londra però non c'è stato solamente il calcio: erano difatti le famose settimane dei London Games di NFL, quando alcune squadre di football americano si trasferiscono a Tottenham Hotspur Stadium e a Wembley Stadium per giocare alcuni match di regular season.
Inutile dire che, tra le compagini giunte in Inghilterra, le mie preferite fossero i Chicago Bears e i Jacksonville Jaguars. Allo store di Mitchell and Ness in centro a Londra mia sorella mi ha preso le card di Staley Da Bear (mascotte dei Bears appunto) e di Fred Taylor (ex Running Back dei Jaguars) - oltre ad un poster delle cheerleaders dei Jacksonville Jaguars.


L'Inghilterra è un posto a cui sono moltissimo legato da quando ero un ragazzino, mi emoziono sempre quando le persone che la visitano mi portano racconti, mi fanno vedere foto e magari hanno per me un souvenir, mi sembra sempre di ritornarci anche solo con il cuore. Sicuramente il fatto che mia sorella si sia trovata particolarmente bene mi ha fatto veramente essere molto felice!

domenica 29 settembre 2024

I preferiti di Settembre

Dopo l'arrivo del mio piccolo Alessandro devo ammettere che ho avuto poche occasioni per immergermi in esperienze calcistiche; ciò non significa però che non sia comunque riuscito a seguire tutti gli avvenimenti che riguardano il mio sport preferito, cercando anche di tenermi aggiornato sugli sport americani che tanto mi piacciono. Ecco quindi una rapida carrellata di alcuni miei preferiti di questo fresco mese di Settembre.

1) Cards Adrenalyn XL Calciatori 2024/'25. Come ogni anno, da tradizione, Panini fa uscire questa come sua prima collezione legata alla Serie A. E come ogni inizio campionato, va a finire che ci siano una serie di calciatori che, dal momento della stampa della card, abbiano cambiato casacca; non è sicuramente un problema se si ama collezionare card calcistiche in generale, anche perchè, solitamente, dopo un pò escono pure degli aggiornamenti. Questa volta ho acquistato un paio di bustine per vederne la qualità e, devo ammettere, come sempre non deludono le aspettative, tanto più nel 2024/'25 quando si festeggiano i 15 anni di questa raccolta.
Nei pacchetti ho trovato, tra gli altri, l'attaccante del Cagliari Lapadula, Sanabria del Torino e l'inserto Energy di Belotti del Como.


2) 99 - Serie sul Manchester United. Quando ero bambino e avevo 9 anni seguivo assolutamente la mia Inter però avevo un debole per il Manchester United e, soprattutto, per il suo numero 7, David Beckham: tanto che, mia mamma, mi ha preso proprio nella città inglese, la maglia di quei Red Devils targati 1998/'99! Amazon Prime Video ha fatto uscire una serie di 3 puntate proprio su quella squadra, capace di vincere il famoso Treble, ovvero Premier League, FA Cup e Champions League. Beckham, Yorke, Giggs, Scholes, i fratelli Neville, Butt e il condottiero Alex Ferguson, raccontano con immagine esclusive ed interviste inedite quella incredibile cavalcata alla vittoria dei 3 trofei. E' tutto in inglese però è incredibilmente avvincente!


3) NBA Ballers. Su Amazon è possibile acquistare queste palline con all'interno delle stupende action figures dei giocatori più forti di basket della NBA, oltre ad una card e ad un pezzo di campo da basket. Chiara me ne ha regalata una e ho trovato Ja Morant, cestista dei Memphis Grizzlies, con la sua iconica acconciatura! Come squadra i Grizzlies sono da sempre tra i miei preferiti, devo dire che son stato veramente fortunato a trovare Morant con la canotta numero 12.


4) Orsetto Steiff 007. Mentre un'intera fan base di James Bond, me incluso, è ancora qui a disquisire quale sia la sua squadra calcistica preferita (dato che l'ideatore del personaggio, a riguardo, ha lasciato molto spazio all'immaginazione), la Steiff - noto brand tedesco che realizza orsacchiotti di peluche di primissima qualità - come veniva fatto nel 1800, ha realizzato dei prodotti nati dalla partnership proprio con il brand 007. Mia sorella, come regalo di testimone di nozze, mi ha preso un bellissimo orsacchiotto James Bond della Steiff, elegantissimo nel tipico completo di 007. Lo desideravo da moltissimo e devo ammetterlo che da vicino è ancora più bello di quanto mi aspettassi. Ma tornando al calcio, se per Sean Connery, più iconico James Bond della storia, la questione tifo era tra Celtic Glasgow e Rangers Glasgow, per il personaggio in se di 007 a mio avviso è una battaglia tra Chelsea e Fulham.


sabato 21 settembre 2024

Ricordi del Citta 2000-01

Correva la stagione 2000/'01, frequentavo la quinta elementare e per me, il calcio, rappresentava praticamente tutto.
Non erano molte le occasioni che avevo per poter godermi qualche partita in TV, figuriamoci allo stadio!
Quell'anno però l'AS Cittadella era approdato, per la prima volta nella sua storia, in Serie B. Il Tombolato, lo stadio nel quale giocavano i granata, era decisamente troppo piccolo e non adatto ad ospitare partire della serie casetta così, per quel campionato, il Cittadella avrebbe giocato allo stadio Euganeo di Padova.
E proprio per questo motivo, un pomeriggio di un fine settimana, mio papà se n'è venuto fuori dicendo che sarebbe andato a vedersi una partita dei granata: io ricordo di averlo supplicato in tutti i modi affinché mi portasse, tanto che i miei sforzi non sono stati vani e, il 22 ottobre del 2000 ero lì in tribuna a godermi uno spumeggiante 2-2 del Cittadella contro la ben più blasonata Sampdoria di Gigi Cagni.


Nonostante l'avvio dirompente dei blucerchiati grazie alla prodigiosa doppietta di Dionigi, il Citta allenato da Glerean è riuscito ad accorciare le distanze con il mio calciatore preferito di quella squadra, ovvero Scarpa, quindi a pareggiare grazie alla rete di Caverzan!
Tanti i campioni che ho visto quel giorno: Sereni, Conte, Falchi e Vasari sono solo alcune delle stelle tra le fila della Sampdoria che avrebbero poi avuto una grandissima carriera.
Ero in estasi, ricordo che tornato a casa ho realizzato un libretto con i disegni dei goal che avevo visto dagli spalti: all'epoca non c'era YouTube e avevo paura di dimenticare quel fantastico pomeriggio.


Pomeriggio che si sarebbe ripetuto qualche mese dopo quando, sempre mio papà, mi ha portato a vedere Cittadella - Cagliari il 22 aprile 2001.
I rossoblù erano allenati da Giuseppe Materazzi e vantavano una rosa di tutto rispetto con Scarpi in porta, Lopez in difesa e un super Cammarata in attacco.
Ma quel pomeriggio per i sardi c'è stato poco da fare, Caverzan e Sturba hanno chiuso presto la pratica e hanno regalato al Citta un incredibile 2-0!
Io sono rimasto molto legato a quella splendida squadra di Mister Glerean, aveva un modulo atipico, il 3-3-1-3, ma giocava bene, si difendeva e portava a casa punti.
Il portiere Capecchi, in difesa Ottofaro e Zanon, i talenti Sturba, Caverzan, gli attaccanti Scarpa e Ghirardello.. che ricordi!


Di recente, su Classic Football Shirts, sono riuscito a togliermi una grande soddisfazione, ovvero quella di acquistare finalmente la maglia di quell' AS Cittadella 2000/01.
Si tratta della divisa home completamente granata e con le maniche lunghe, polsini e colletto bianco, griffata Hummel (brand molto inusuale per l'epoca).
Sulla manica destra c'è la toppa Lega Calcio ricamata, è evidentemente una maglia che è stata indossata o preparata per quel campionato.
Il logo del Citta è ricamato, lo sponsor IMASAF è stampato.
Termo applicato sulla schiena invece c'è Ottofaro 3, un grandissimo difensore di quella splendida squadra.
Quell'anno è stato speciale vivere così da vicino il Citta, da allora mi è entrato nel cuore e ho sempre seguito le sorti del club granata.


Il campionato si era concluso con un 14esimo posto, non male se si pensa che quella serie B è stata vinta dal Torino e tante di quelle compagini avrebbero militato nella massima categoria di lì a poco.
Una stagione indimenticabile..

domenica 8 settembre 2024

Ricordi del Chino

Ricordo come fosse ieri il 18 aprile 2004, la prima volta che sono stato a San Siro, l'emozione incredibile di quella giornata indimenticabile: proprio quel giorno, ad aprire le danze, ci aveva pensato un calciatore che per me è sempre stato speciale, avvolto da una mistica particolare. Parlo di Alvaro Recoba, attaccante uruguayano classe '76, da che avessi memoria, sempre legato ai colori della mia squadra del cuore, l'Inter.
Quel giorno contro il Bologna, El Chino, così come era soprannominato da tutti il numero 20 nerazzurro, aveva segnato con un semplice tap-in davanti a Pagliuca, su assist di Adriano.
E niente, da sempre per me Recoba è stato un mito, dai suoi goal incredibili da centrocampo, per le sue punizioni uniche e per quella sua stravaganza, tipica del calciatore sudamericano.
Indimenticabile il goal al Newcastle, partita di Champions League vista in cameretta dei miei quando avevo 12 anni, così come la rete al Basilea, anche quella vista a San Siro in una calda serata di agosto.
In questi giorni è nato mio figlio Alessandro, per me è stata un'emozione ed un'esperienza unica: in questo periodo però sono molto a casa, giustamente, così mia sorella mi ha fatto un regalo veramente splendido.
Mi ha regalato il libro scritto da Enzo Palladini "Dimmi chi era Recoba", edito da da Edizioni Incontropiede: l'ho letto praticamente in due mezze giornate, bevuto come si suol dire! Si perchè, nonostante sia un libro corto, è incentrato sui tantissimi aneddoti che circondano la figura del Chino Recoba, cose che onestamente non conoscevo durante tutta la sua permanenza in nerazzurro.


Comunque non si parla solamente di Inter, si parla anche dell'esperienza con Novellino a Venezia e a Torino e in patria con le divise di Danubio e Nacional de Montevideo.
Tantissimi i personaggi che accompagnano le righe di questo interessantissimo libro, come Massimo Moratti, Presidentissimo dell'Inter durante la permanenza dell'uruguayano a Milano, letteralmente innamorato delle gesta di questo super attaccante.
Quindi Paco Casal, influente procuratore che a cavallo degli anni '90 e '00 faceva il bello e cattivo tempo in Uruguay e nel nostro campionato di Serie A.
I tanti allenatori che si sono susseguiti ad Appiano Gentile sicuramente hanno svolto un ruolo molto importante nella carriera di Recoba, non necessariamente in senso positivo.
Lo stile di vita del Chino è sempre stato un pò sui generis, tuttavia è anche questa la bellezza di un personaggio che ha fatto ammattire moltissimi tifosi, ma ne ha fatti innamorare ancora di più per le sue giocate geniali.
Questo è un libro che mi ha tenuto incollato alle pagine e ai moltissimi racconti che racchiude: sicuramente molto consigliato per chi ha vissuto questo campione durante i suoi anni d'oro.