domenica 16 novembre 2025

Shopping calcistico pre-natalizio

In questo weekend di pausa campionati per le partite delle Nazionali, ho fatto un piacevole giretto dalle parti di Montecchio e Altavilla, in provincia di Vicenza: come consuetudine, dato che da queste parti c'è La Campionessa, uno dei miei negozi calcistici preferiti in assoluto, ho deciso di fermarmi, assieme a Chiara ed Alessandro, e godermi un pò delle tantissime maglie meravigliose che hanno in vendita.
Come al solito, le maglie anni '90 e '00 del nostro campionato italiano sono quelle che davvero mi esaltano più di tutto, tra Hellas Verona, US Palermo, AC Perugia e moltissime altre, mi son decisamente perso tra i ricordi di quelle stagioni memorabili.


Anche il reparto british era decisamente ben assortito e fornito, con le divise di Boksic del Middlesbrough e di Caniggia del Rangers FC! Inutile dire che le avrei prese tutte.
Le maglie della stagione attuale della Premier League, pur non portando con se lo stesso livello di fascino, sono davvero interessanti, personalmente mi intriga la terza divisa del Manchester City, grigia e verde fluo, con le gocce di pioggia - particolare a dir poco.


Chiara mi ha regalato i pantaloncini dell'US Salernitana 2023/'24, una stagione di Serie A complicata per l'Ippocampo e culminata con la retrocessione. In questa squadra hanno comunque militato grandi calciatori, come Jerome Boateng, ex Bayern Muenchen ed il capitano del Messico, Memo Ochoa.
I pantaloncini sono neri con un bordino granata, sono realizzati da Zeus che ha termoapplicato sia lo sponsor tecnico che il logo ufficiale della Salernitana.


Visitare La Campionessa è sempre un'esperienza stupenda, poter condividere anche con Chiara e Alessandro queste cose mi rende sempre felicissimo - in particolare nel periodo che ci accompagna al Natale!

domenica 9 novembre 2025

Benvenuto a Padova, Papu!

Per tutti i tifosi del Calcio Padova, lo scorso 22 ottobre è stata una data decisamente da ricordare e segnare sul calendario: è stato finalmente presentato il calciatore che più di tutti ha attirato l’attenzione durante l’ultimo calciomercato estivo, sto parlando di Alejandro Gomez, per tutti il Papu!
Reduce da una squalifica di 2 anni, il campione del mondo in carica con l’Argentina durante i mondiali di Qatar 2022 è finalmente tornato a disposizione per poter giocare partite ufficiali con una squadra.
Durante l’estate, la scelta del Papu di approdare in Veneto è stata abbastanza rapida, complice l’opera di convincimento del direttore sportivo patavino Mirabelli: fatto sta che son già un paio di mesi che la piazza è in trepidante attesa di veder scendere in campo il nuovo idolo.
Di recente appunto c’è stata la presentazione del Papu, durante la quale sono emersi diverse tematiche, come il sogno del campione di Buenos Aires di portare in Serie A i biancoscudati, di come il rapporto con un allenatore (Andreoletti) più giovane possa essere produttivo e ovviamente di come si senta orgoglioso di indossare i colori del Padova sentendone la responsabilità.
Lo stesso giorno, in serata, il Papu Gomez è stato al Macron Store di Padova dalle 18 in poi, per incontrare i tantissimi tifosi biancoscudati accorsi per dargli il benvenuto in famiglia.
Non potevo assolutamente mancare all’evento, dal momento che l’attaccante argentino classe ‘88 è da sempre uno dei miei calciatori preferiti: sono uscito un po' prima da lavoro assieme al mio collega Fabio e abbiamo raggiunto la lunghissima fila per entrare nel negozio.
All’interno tantissime maglie del Calcio Padova con il 10 sulle spalle e il nome Gomez, dopo di che tantissima aspettativa per poter vedere il Papu e scambiarci una battuta.


Sono riuscito a fare qualche foto assieme e, soprattutto, a fargli firmare una sua foto in maglia albiceleste con la coppa della FIFA World Cup in bella vista, sicuramente uno dei momenti più importanti della sua grande carriera.


Ne ho approfittato per far firmare anche a mio figlio Alessandro una foto, in modo che la possa conservare per il futuro!
Dopo di che, come un po' tutto il popolo padovano, anche io non vedo decisamente l’ora di vedere in campo il Papu, con l’auspicio che possa risultare veramente decisivo nel campionato 2025/’26 della squadra della mia città!

sabato 1 novembre 2025

Passeggiando per la Londra del pallone

Passeggiare per Londra è sicuramente una delle cose che più amo fare in assoluto: c’è di tutto, c’è anche tanta confusione, per carità, ma ci sono così tanti spunti, e poi si c’è il calcio, che alla fine trovi un po' in ogni angolo della città, soprattutto se hai gli occhi allenati.
C’è Lillywhites, il mio negozio preferito di maglie da calcio, li in centrissimo, a Oxford Circus! Stavolta ci son solo passato da fuori, non ho avuto il tempo di entrare quel sabato sera; ma quante cose stupende ho trovato li nel corso degli anni.
Ci son passato perché volevo visitare il vicino store della Fanatics Collectibles a Regent Street, dove vendono le Cards della Premier League e anche un sacco di memorabilia sportiva in generale. L’ho trovato chiuso per un evento privato, già da fuori comunque era davvero strepitoso!
Waterstones è sempre una garanzia, la libreria di Piccadilly non delude mai: nel reparto libri calcistici ci ho perso diversi minuti, cercando di stare alla larga da tutti quel fantastici volumi che richiamavano la mia attenzione: tra tutti mi ispirava tantissimo la biografia di Gascoigne, poi però ho messo gli occhi e le mani su “Tom Finney – My Autobiography”, un libro edito da Headline Publishing Group nel 2004, in cui il campione del Preston North End FC si racconta dalla sua gioventù, passando inevitabilmente per la sua gloriosa carriera calcistica con la maglia bianca di Preston.


Copertina pazzesca, con una foto d’epoca decisamente meravigliosa. Me lo ha regalato Chiara e sono stato super felice di averlo, anche perché da quel sabato sera li ho iniziato a leggerlo proprio in camera del mio Travelodge mentre, di sottofondo, andava “Match of The Day”, il programma che fa vedere i goal e gli highlights delle partite di Premier League del pomeriggio.
Nel libro comunque vengono raccontati aneddoti davvero interessanti, tratti dall’Inghilterra degli anni ’40-’50, decisamente speciale.
Dopo una buonissima cena da Mother Masha Covent Garden, siamo tornati all’hotel in metro, dove incredibilmente ho incontrato Kevin Berkoe, difensore N. 30 del Rochdale AFC, classe 2001: ad accorgersi è stata Chiara e, una volta che me lo ha indicato, gli ho chiesto una foto e abbiamo brevemente parlato della vittoria di quel giorno per 1-0 in trasferta sul campo del Forest Green Rovers, nel campionato di National League.
Tra i tantissimi bellissimi negozi visitati, devo menzionare anche l’NBA Store, un luogo fantastico per tutti gli appassionati della palla a spicchi: fornitissimo di qualsiasi tipo di gadget, Chiara mi ha anche regalato una bustina di NBA TeenyMates, in cui ho trovato Lillard dei Milwaukee Bucks e Cam Thomas dei Brooklyn Nets.


Domenica sera siamo riusciti anche a passeggiare da Algate al negozio di Classic Football Shirts: chiaramente era chiuso, visto l’orario, però sono riuscito a sbirciare alcune maglie vintage esposte, tra cui quelle di Arsenal e West Ham United, che si sono affrontate proprio lo scorso 4 ottobre all’Emirates Stadium, vedendo vittoriosi proprio i Gunners per 2-0.


Devo ammettere che a Londra ci tornerei sempre, l’atmosfera che si respira qui è unica, soprattutto tanti posti sembrano così familiari da farmi sentire la mancanza quando torno a casa, sognando sempre il prossimo giro nella capitale inglese.

sabato 25 ottobre 2025

La nuova casa degli Hammers

Che a Londra sarebbero stati giorni a tinte claret and blue lo si era capito dal primo ventoso giorno che io e Chiara abbiamo messo piede nella capitale inglese: subito ad un incrocio, a due passi da Piccadilly, ci siamo imbattuti in un cab con i colori e con lo stemma del West Ham United!


Si perchè una delle mete principali di questa 3 giorni londinese, era proprio la visita del London Stadium, ovvero la casa degli Hammers, squadra di Premier League che, sebbene nella presente stagione stia faticando non poco, mentre nel 2023 ha vinto addirittura una UEFA Conference League.
Per raggiungere questo stadio, nato per le olimpiadi del 2012 e poi riadattato a struttura per ospitare le partite casalinghe degli Irons, siamo partiti da Liverpool Street, preso la Central Line e, dopo appena 3 fermate, siamo smontati a Stratford. Da qui si fa una piacevole camminata fino al London Stadium ed è possibile ammirare già da distante questo impianto veramente gigante.


Ha poco dello stadio inglese, se dobbiamo dire la verità, di sicuro però è fornito di tutte le facilities del caso, incluso uno shop davvero bellissimo letteralmente a due passi.
Ci siamo diretti proprio qui, dal momento che non c'era molto tempo per poter fare tour o visitare più a fondo quello che ha sostituito lo storico Boleyn Ground o Upton Park nel 2016.


Oltre alle maglie da gara dell'attuale stagione, lo store era fornitissimo di moltissimi altri gadget, un sacco di spille, calzini, portachiavi e chi più ne ha più ne metta.
Una delle cose che mi è piaciuta di più è stato il vecchio cancello del West Ham, li esposto all'interno del negozio a due piani.


Chiara mi ha regalato innanzitutto una medaglietta da collezione del West Ham con la storica frase "I'm forever blowing bubbles".


Quindi mi ha preso la maglia storica retro di Score Draw del West Ham United Football Club del 1980, colori claret and blue d'ordinanza e logo con i martelli incrociati e stemma Admiral ricamati sul petto.


Adoro le riproduzioni delle divise storiche, specialmente quelle di squadre britanniche: si vede che portano con se un passato vissuto e glorioso, alcuni come me non hanno potuto viverlo ma senz'altro, attraverso questi oggetti, si riesce a percepirne l'importanza.
Questa maglia è iconica anche perchè vestita da Frank Lampard Sr, il papà del centrocampista del Chelsea e allora difensore della squadra di East London!
Questa stagione 2025/'26 non è iniziata molto bene, mi auguro che Paquetà, capitan Bowen e gli altri aiutino gli hammers a risollevarsi per cercare di vivere i fasti del passato.
C'mon you Irons!

sabato 18 ottobre 2025

Iron e West Ham!

Durante la recente visita a Londra, assieme a Chiara abbiamo avuto occasione di fare diverse tappe, una delle quali è legata ad una delle mie band preferite, ovvero gli Iron Maiden, oltre ovviamente ad una delle mie squadre inglesi preferite, il West Ham United.
Andando infatti a visitare il London Stadium, abbiamo camminato da Stratford fino a Maryland per vedere il pub "Cart & Horses", denominato anche The Birthplace of Iron Maiden: in sostanza, la band, ha iniziato a fare i primi concerti proprio in questo locale storico negli anni '70 ed è diventato, per forza di cose, meta di pellegrinaggio per tutti gli appassionati di Bruce Dickinson e Co.


Qui dentro si possono trovare davvero decine e decine di foto e quadretti degli Iron e della loro mascotte Eddie, tutti rigorosamente firmati. Nulla è lasciato al caso, si è di fronte ad un vero e proprio museo-pub dei Maiden, un logo da visitare assolutamente.
Non mancano ovviamente riferimenti al West Ham, squadra del cuore del bassista Steve Harris, come testimoniano maglia claret and blue e pallone con i martelli incrociati, messi li in bella vista.


Abbiamo anche scoperto che lo storico batterista degli Iron Maiden, Nicko McBrain, era un vero appassionato delle storie dell'orsetto Sooty, un programma inglese per bambini che vede protagonista appunto la marionetta di quest'orso; tanto appassionato, si diceva, da portare il pupazzo ad ogni concerto che la band heavy metal facesse in tutto il mondo.
Chiara mi ha regalato Sooty e gli ha cucito un bellissimo giubbetto di jeans, a cui ha applicato una spilla del Blackpool Football Club versione Adidas Trainers (dato che Sooty viene proprio da Blackpool) che mi ha preso nel sito Football Pins and Badges, e la patch del pub Cart & Horses, regalatami proprio in occasione della visita londinese.


Un altro regalo che ho ricevuto è stato il portachiavi del pub, con l'immagine del primissimo Eddie!


Sempre in tema Iron Maiden infine, una sera ho ricevuto da parte sempre di Chiara ed Alessandro, una bottiglia della birra ufficiale della band "Trooper", un vero pezzo da collezione se si considera che in Italia è difficilissimo trovare la birra realizzata da Robinsons Brewery in collaborazione proprio con Bruce Dickinson.


L'estate scorsa infine, sempre Chiara mi aveva regalato il Funko Pop di Eddie versione album Killers, quello che tanto desideravo da quando sono stato a vedere il concerto degli Iron durante il tour "Run for your lives" a Padova!


Adoro poter visitare tante cose anche grazie al calcio, in questo avendo avuto come meta lo stadio del West Ham: gli Iron Maiden qui hanno decisamente fatto la storia!

domenica 12 ottobre 2025

NFL a casa degli Spurs

Come da annuale tradizione, la National Football League americana fa giocare alcune partite della stagione regolamentare in altri stati, allo scopo di interessare sempre più tifosi che si appassionino a questo gioco decisamente spettacolare.
La meta principale di questi International Games è niente meno che Londra: la capitale inglese, in questa stagione 2025, ospiterà ben 3 partite, 2 al Tottenham Hotspur Stadium e una nella cornice iconica di Wembley.
Quando a giugno sono uscite date e luoghi per i match internazionali di NFL, assieme a Chiara ci siamo messi a studiare un piano su come riuscire a vedere una partita di football americano!
Incastrando mille impegni e vicissitudini varie, la scelta è ricaduta sulla partita Minnesota Vikings - Cleveland Browns che si sarebbe tenuta domenica 5 ottobre proprio al Tottenham Hotspur Stadium, struttura davvero all'avanguardia e piena di servizi.
Con non poca fatica sono riuscito a prendere 2 biglietti il giorno dell'uscita degli stessi, sono riuscito ad accaparrarmi dei posti relativamente economici proprio dietro la end zone dei Vikings.
Prenotato i biglietti aerei con British Airways e il soggiorno al Travelodge London City, eravamo finalmente prontissimi per partire alla volta del Regno Unito!
Già il sabato precedente alla partita siamo andati a Carnaby Street a visitare il temporary store della NFL, per la verità non troppo fornito, c'era diverso materiale legato alla partita ed era davvero molto affollato.


A pochi passi da questo negozio c'era anche quello della New Era, anche questo pieno di gente e di tantissimo merch della partita legato soprattutto alle squadre che si sarebbero date battaglia in territorio inglese, ovvero: Cleveland Browns, Minnesota Vikings, Denver Broncos, New York Jets, Los Angeles Rams e Jacksonville Jaguars.
Qui Chiara mi ha fatto un regalo davvero stupendo, ovvero la t-shirt nera in cotone dei Cleveland Browns con la scritta BROWNS ricamata ed il logo con il caschetto arancione sul fronte, logo ricamato della NFL in una manica e logo ricamato New Era nell'altra e scritta ricamata sulle spalle in corsivo "NFL London Games 2025".



In giro per Londra c'erano moltissime iniziative e feste legate alle due squadre che avrei visto, anche se con il poco tempo a disposizione, il sabato abbiamo visitato molto la parte centrale (da Regent a Piccadilly), facendo un pò di shopping assieme.
Domenica è stato il gran giorno della partita, ci siamo svegliati per tempo in modo da prendere il treno che da Liverpool Street ci avrebbe portato a White Hart Lane attorno alle 10 di mattina, consapevoli che ci sarebbe stato parecchio afflusso da subito.


Quando siamo arrivati lo stadio era davvero imponente, una struttura decisamente futuristica e proprio molto bella: prima di addentrarci nel mondo NFL c'è stato tempo per ammirare un fantastico murale di Harry Kane, storico capitano e bomber di indiscusso valore che ha vestito per una vita la maglia degli Spurs.


Appena arrivati ai piedi del Tottenham Hotspur Stadium abbiamo ricevuto in omaggio un pacchetto di patatine limited edition NFL dallo sponsor McCoy's!


Dopo di che siamo subito entrati a visitare lo store della NFL, un luogo decisamente fantastico, pieno di qualsiasi cosa un appassionato possa desiderare, dalle maglie da gioco ai ditoni in spugna, dai palloni a tutto il merch della partita. L'accoglienza è stata incredibile, con il dj dello store che ha fatto partire a tutto volume "Can't Hold Us" di Macklemore!
Alla fine Chiara mi ha regalato il mini Helmet della Riddell dei Carolina Panthers, la mia squadra preferita di NFL in assoluto. Questi caschetti sono riproduzioni tascabili in scala esattamente uguali a quelli utilizzati dai giocatori in partita.


Dal negozio siamo passati alla NFL Game Experience, proprio li a due passi: si tratta di una sorta di village tutto brandizzato Cleveland Browns, dato che avrebbero giocato "in casa", nel quale si poteva provare a calciare qualche field goal o lanciare qualche pallone da quarterback!
Qui c'erano anche diverse opportunità di fare foto, sia con una cornice dei Browns, sia con un mega casco proprio del team di Ohio.


Chiara mi ha preso anche il match programme della partita, un ricordo decisamente importante di questa favolosa esperienza. All'interno, oltre ai roster dei due team ci sono anche moltissime interviste e la storia di tutti i London Games dal 2007 ad oggi.


Panino al volo mangiato da Sainsbury's ed eravamo pronti ad entrare nello stadio, alla ricerca dei nostri posti! Prima però abbiamo incontrato Nausicaa Dell'Orto, giocatrice di Flag Football ed inviata Dazn per l'occasione.
All'ingresso 10, da cui era possibile accedere al nostro settore, c'era la mascotte di Nerds Gummy Cluster, delle caramelle americane decisamente buonissime che venivano regalate a tutti coloro che entrassero.
Il bar del settore era praticamente vuoto così, ancor prima di prendere posto, abbiamo deciso di mangiarci un fantastico hot dog stile statunitense, proprio buonissimo - faceva assolutamente entrare in clima partita.
L'impatto con il campo è stato incredibile, sarà stata la giornata di sole, o forse lo stadio interamente brandizzato tra NFL, Browns e Vikings, fatto sta che era tutto decisamente perfetto.


Le squadre si stavano già riscaldando in campo, quando ancora mancava almeno un'ora e mezza all'inizio della partita: vedere dal vivo Garrett dei Browns e Jefferson dei Vikings è stata una cosa a dir poco incredibile.
Assieme ai giocatori c'erano a bordo campo anche Brownie the Elf e Chomps, le due mascotte di Cleveland: facevano ballare il pubblico, firmavano autografi e ne facevano un pò di tutti i colori.


Inni nazionali cantati alla perfezione rispettivamente da Kimberly Nichole per gli USA e da Pixie Lott per UK, dopo il sorteggio di chi avrebbe iniziato la partita c'è stato finalmente il tanto desiderato avvio.
Ad ogni attacco dei Vikings partivano jingle per fare confusione dagli spalti e deconcentrare la difesa giallo-viola!
Per ogni first-down dei Browns invece ecco il motivo di Kernkraft 400 e gli abbai del Dawg Pound, la tifoseria marrone-arancio, decisamente troppo divertente.
La partita è stata pure molto interessante, con i quarterback, Gabriel per Cleveland e Wentz per Minnesota, a darsi battaglia su ogni singola yard.
Finito il primo quarto si è presentato in campo Peter Crouch, vecchia conoscenza del Tottenham Hotspur avendo vestito questa casacca dal 2009 al 2011: il suo obbiettivo era segnare un field goal per Paddy Power e donare in beneficenza l'eventuale vincita! Purtroppo il tiro non è finito in mezzo ai pali, è stato comunque divertentissimo vedere dal vivo questa leggenda del calcio inglese!


Half-time show di Raye, sicuramente un modo spettacolare di intrattenere il pubblico in attesa che iniziassero gli ultimi 2 quarti di gara.
Fantastica partita del rookie Quinshon Judkins running back tuttofare dei Browns che ha tolto le castagne dal fuoco più di qualche volta al suo team.
Alla fine il match è stato deciso da un touchdown a 21 secondi dalla fine di Addison su passaggio del solito Wentz, facendo calare così il sipario su Minnesota Vikings 21 - 17 Cleveland Browns, mandando di fatto in archivio la 5a giornata del campionato di NFL.


Il rientro è stato abbastanza buono, nonostante ci fossero decine di migliaia di spettatori intenti a raggiungere il centro londinese partendo dallo stadio.
La sera, prima di rientrare definitivamente in hotel, abbiamo cenato da Nando's, ottima maniera per concludere una giornata decisamente unica.

sabato 20 settembre 2025

Londra, una città calcistica

Che Londra ed il calcio vadano a braccetto da ormai un secolo e mezzo non è di sicuro una novità, non scopro io che, se un appassionato del pallone si reca nella capitale inglese, può trovare decisamente pane per i suoi denti!
Arsenal, Tottenham, Chelsea, Fulham, West Ham sono solo le realtà più conosciute che hanno dimora da queste parti ma in pochi possono dire di essere stati a vedere lo stadio del Leyton Orient, oppure a passeggiare dalle parti di Loftus Road dove gioca il QPR.
Di recente ho ricevuto in regalo un libro davvero simpatico ed altrettanto interessante, legato proprio alla visita di tutti gli stadi di Londra, incluse digressioni su Wimbledon per il tennis e su Twickenham per il rugby: fa parte di una collana pubblicata da Edizioni Incontropiede "Le Città del Calcio" e ovviamente parla di Londra.


Scritto da Carlo Cruccu, giornalista di origine sarde ma chioggiotto di nascita, penna storica de "La Nuova Venezia" per quanto riguarda il racconto delle partite del Venezia Calcio e ancora collaboratore di Tuttosport e Guerin Sportivo, è un libro che definirei una sorta di guida turistica, con tanto di indicazioni pratiche sul come raggiungere i vari impianti britannici.
Agevola sicuramente il compito di un turista che desideri recarsi a vedere uno stadio; con i suggerimenti sulle linee di metro da prendere è davvero molto puntuale.
Quello che personalmente però mi è piaciuto sono i numerosi aneddoti dedicato a ciascuno dei club trattati, alcuni dei quali nuovi perfino per me che studio questa "materia" da quasi tutta la mia vita.
Storie di calciatori sconosciuti ai più ma veri eroi per le squadre locali, vedi ad esempio la figura di Laurie Cunningham, cresciuto nell'Orient per poi diventare il primo britannico a vestire la camiseta blanca del Real Madrid.
Ma questo è solamente un esempio, tra le pagine di questo volume se ne possono trovare a decine di racconti davvero molto interessanti - a fine del libro ci sono anche numerose foto a testimonianza di quanto scritto.
Non c'entra con Londra ma è decisamente britannico il tour che ha fatto di recente un mio amico e collega, Giovanni, recatosi in Scozia per vedere il concerto degli Oasis ad Edinburgo: con l'occasione è stato anche a Glasgow a visitare Ibrox Park, la casa dei Rangers Football Club!
Da questo tour mi ha portato, per ricordo, una spilla con la maglia home dei Rangers 2024/'25, blu e griffata Castore.


Il calcio britannico, in particolare quello londinese, ha da sempre un grandissimo fascino a cui decisamente non so mai resistere.