E io, manco a dirlo, mi sentivo gasato a mille: in spiaggia leggevo degli ultimi acquisti, Francesco Toldo avrebbe difeso i nostri pali trasferendosi dalla Fiorentina, mentre in difesa dal Perugia sarebbe arrivato Marco Materazzi!
E non era finita qui, infatti dall'infermeria stava per rientrare niente meno che "Il Fenomeno" Ronaldo, assente per tutto il campionato precedente e per gran parte di quello prima ancora.
Con questi presupposti i nerazzurri affrontano il campionato con una grinta che da anni non si vedeva, Vieri, Kallon e Ventola segnano a ripetizione, epiche le vittorie contro il Perugia (4-1 alla prima di campionato!), contro la Roma al ritorno (3-1 a San Siro con doppietta del Chino Recoba) e nel Derby di Marzo contro i rossoneri, battuti grazie ad un goal di Bobo Vieri.
Ronaldo, dalla data del rientro, aveva iniziato a dare il suo prezioso contributo e l'Inter era stabilmente nelle prime posizioni in classifica.
All'epoca mio papà mi aveva fatto l'abbonamento alla rivista ufficiale Inter Football Club e, grazie a questa, avevo ricevuto una videocassetta "Yo Soy Contigo" ed un opuscolo sul fantastico girone d'andata.
Alcune battute d'arresto come contro il Chievo in casa o contro il Bologna al Dall'Ara erano comunque state oscurate da una brillantissima campagna europea in Coppa UEFA, terminata solamente in semifinale contro il Feyenoord che successivamente si laureerà campione della competizione.
Insomma, un'Inter entusiasmante, ingenuamente il mio cuore da dodicenne mi diceva che qualcosa di grande sarebbe successo, alla penultima di campionato, primi in classifica: lo scudetto lo si riusciva a sfiorare.
L'estate precedente, quella del 2001, ero stato al Trofeo Tim, all'epoca l'Inter non aveva affatto brillato ma io ero felicissimo di aver visto da vicino i campioni della mia squadra: Faccetti, all'epoca dirigente interista, Materazzi, neoacquisto, mi avevano perfino fatto un autografo, e pure il terzino sinistro slovacco Gresko, che da allora era diventato il mio preferito in squadra!
Arriva quindi l'ultima giornata, quella della verità: Inter in trasferta all'Olimpico contro la Lazio, Juventus in trasferta al Friuli contro l'Udinese.
I bianconeri battono come da copione i padroni di casa, l'Inter gioca una partita drammatica dove i tifosi di casa tifano i nerazzurri per paura che la Roma possa conquistare il secondo scudetto consecutivo dopo quello dell'anno prima.
Il disastro si consuma mentre ero in macchina andando ad una gara di ballo: i meneghini, a causa di una prestazione disastrosa di Gresko, regala la partita ai biancocelesti, perdendo al fotofinish uno scudetto che sarebbe stato più che meritato.
Ronaldo in panchina piange inconsolabile, io in macchina lo stesso!
L'epilogo che non doveva verificarsi, quello che tutti noi tifosi volevamo scongiurare, è invece arrivato: la beffa è che la squadra non si è potuta nemmeno qualificare direttamente ai gironi di Champions dal momento che sia Juve che Roma hanno avuto la meglio, concedendo solamente un terzo posto in Serie A.
Ho sempre creduto che l'essenza dell'Inter fosse questa, una squadra che ti fa appassionare quanto soffrire, io di questo stile e di questi colori sono sempre stato innamorato.
Nonostante il finale, per me quella squadra in quel campionato è stata qualcosa di sublime, la passione mostrata da quei calciatori interisti è stata incredibile e quindi a quella rosa sono particolarmente legato.
Per il mio 31esimo compleanno Chiara mi ha regalato la maglia home dell'Inter 2001/'02 nerazzurra con l'inconfondibile bordino giallo e soprattutto con la personalizzazione RONALDO 9!
Era da tempo che sognavo di avere nella mia collezione questa maglia, proprio per i motivi di cui scrivevo poco fa: ho sempre creduto che Cuper sia stato l'allenatore che ha messo le basi per ritornare a vincere!